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Il misterioso incidente del passo di Djatlov, Russia

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Il misterioso incidente del passo di Djatlov, Russia

Russia.

Nella notte del 2 febbraio del 1959 in Russia è avvenuta una strana e inspiegabile tragedia. Vi è stata la morte di nove escursionisti esperti (due donne e sette uomini tutti con un età tra 22 e 35 anni) durante un escursione per praticare sci di fondo. Non vi stato alcun sopravvissuto, quindi nessun testimone, dell’incidente del passo di Djatlov. Jurij Judin di 22 anni a causa di un malessere non seguì la comitiva nell’impresa rinunciandoci. Per questo motivo da dieci componenti la comitiva divenne composta da 9 individui.

I nove escursionisti si erano accampati con delle tende lungo la catena montuosa nota come Monti Urali con l’obiettivo di raggiungere il monte Otorten. A capo della spedizione vi era Igor Djatlov da cui prenderà in seguito il nome il valico: il passo di Djatlov. Il tragico evento è noto anche come “Incidente della comitiva del passo di Djatlov“.

Il valico del monte  Cholatcachl’

Il valico di montagna teatro di queste atroci morti fa parte del monte  Cholatcachl’. La traduzione del nome del monte in lingua in lingua del popolo indigeno dei mansi (una lingua russa) è “montagna dei morti“. Il nome del monte è alquanto curioso ed è in linea con ciò che successe in quei luoghi.

I ragazzi avevano sbagliato tragitto quindi avevano deciso di accamparsi per la notte sulle pendici del monte Cholatcachl’ anche a causa di una tempesta di neve che li aveva investiti.

Le ricerche del gruppo che risultò in seguito disperso iniziarono in ritardo su richiesta dei parenti il 20 febbraio 1959 da parte di abitanti locali, polizia e militari. Il ritardo di attivazione della macchina dei soccorsi è un’eventualità molto comune in escursioni di questo tipo che spesso sono soggette a ritardi.

Il misterioso incidente del passo di Djatlov, Russia

Il ritrovamento dei corpi degli escursionisti:

il 26/02/1959 è stato trovato l’accampamento di fortuna del gruppo di escursionisti in questione dove delle impronte portavano in un bosco di cedri nei pressi di un fuoco.

La temperatura quella notte si aggirava sui -30 gradi e gli escursionisti sembra che siano fuggiti dalle loro tende lacerandole dall’interno. Qualcuno dei componenti indossava solo vestiti leggeri, altri erano senza giacca o solo in abbigliamento intimo e qualcuno di loro era fuggito a piedi nudi. I corpi delle vittime erano tutti privi di segni di lotta esterna.

D’apprima vi è stata la scoperta di due corpi in calzini e biancheria intima senza segni di lotta deceduti per ipotermia. In seguito vi è stato il ritrovamento di altri tre corpi a metà strada tra il fuoco e il campo la cui causa del decesso è stata sempre l’ipotermia.

Il 4 Maggio furono trovati altri quattro corpi che sembravano schiacciati da qualcosa a 500 metri dal fuoco di fortuna. Opera forse di un qualcosa di estremamente “forte” come l’impatto che può avvenire in un incidente stradale. La cassa toracica e le costole delle vittime era fratturata in modo molto grave e uno degli escursionisti era privo di lingua, occhi e labbra. In quest’ultimo caso poteva trattarsi di organi andati perduti a causa della decomposizione avanzata del corpo.

Uomo sulla neve, Foto di daisukeeee da Pixabay

Le teorie sulle morti degli escursionisti:

  • Queste persone sono fuggite da un animale selvatico che poteva averli attaccati perchè si trovavano nel suo territorio? Ipotesi poco plausibile a causa della mancanza di lacerazioni e impronte attribuibili ad un animale selvatico sui corpi delle vittime.
  • Poteva trattarsi di un attacco da parte degli indigeni locali noti come Mansi? Il medico legale dell’epoca scartò questa ipotesi per via dei colpi violenti inferti agli escursionisti, non imputabili all’uomo.

La teoria ufologica.

Immagine illustrativa di un uomo e un ufo. Foto di PhotoVision da Pixabay

La radioattività.

Sugli abiti degli escursionisti furono trovate tracce di radioattività. Alcuni testimoni affermarono di aver visto quella notte, a circa 50 km di distanza, delle “strane luci arancioni o sfere luminose “.

Le sfere erano Ufo? E’una caratteristica degli avvistamenti di ufo la presenza di radioattività sui luoghi in cui si suppone siano stati presenti. Potrebbe esserci stato un collegamento tra le sfere luminose arancioni, la fuga improvvisa dei ragazzi e la presenza di radioattività sui loro abiti? La spiegazione sembra essere che quel sito era utilizzato da militari per esperimenti che includevano la radioattività.

Il misterioso incidente del passo di Djatlov, Russia

La teoria della valanga:

Il misterioso incidente del passo di Djatlov
Foto di una valanga. Foto di Jacky Barrit da Pixabay

Una valanga potrebbe aver ucciso le persone accampate lungo il pendio, piuttosto ripido?

Nella valanga poteva essere contenuta una lastra di ghiaccio che avrebbe frantumato la cassa toracica di alcune delle vittime. Le altre persone porebbero essersi allontanate dall’accampamento dopo essere fuggite in fretta dalle tende anche senza abiti. Le vittime potrebbero aver cercato rifugio tra gli alberi allontanandosi dallo spettro di un ulteriore valanga, morendo però assiderati per le temperature proibitive.

La teoria di una creatura soprannaturale:

L’assenza di impronte di animali selvatici che possano aver spaventato gli escursionisti, tanto da averli fatti fuggire senza vestiti dalle tende, è la teoria della creatura soprannaturale o sconosciuta.

Estratto dall’articolo del sito:

Il Bigfoot mistero irrisolto nel mondo.

no dei misteri ancora irrisolti delle regioni nord occidentali degli Stati Uniti e in altre zone del mondo è la presenza del “Bigfoot” o “Sasquatch” o “Dsonoqua” . Si tratta di nomi dati in base alle regioni in cui vi sono gli avvistamenti.

Con il termine Bigfoot si intende “grande piede” e la descrizione di questo essere si avvicina a quella di una grossa scimmia alta quasi due metri e mezzo. Ed i suoi piedi misurano fino a 50 centimetri di lunghezza…continua QUI

Curiosità:

Ricerche infruttuose negli anni fino ai giorni nostri sono state effettuate al passo di Djatlov in Russia alla ricerca di nuove prove. La zona dopo l’incidente è stata interdetta agli sciatori e ai non addetti ai lavori per tre mesi.

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Approfondimenti:

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Il sito web che gestisce Di Cuonzo Erika si chiama ChupaCabraMania è un sito in cui ella raccoglie informazioni principalmente sul mostro sudamericano Chupacabra ed è stato creato per gioco nel 2006. Data la sua passione per il gli animali, tra cui le strane creature del mondo, l'interesse per il mondo del paranormale, ufo, alieni e varie curiosità Erika ha arricchito il sito con questi temi. Erika ha scritto un ebook nel 2005 sul chupacabra: chupacabra creatura mitologica o reale? La mia email è erikadik@tiscali.it
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