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Le piante nella mitologia e criptobotanica

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Le piante nella mitologia e criptobotanica.

La criptobotanica è un ramo della botanica ma è classificata come una pseudoscienza in quanto si occupa di mitologia.

La scienza della criptobotanica si occupa di studiare ed analizzare piante ritenute estinte, non classificate o legate al mondo della mitologia, fantastico o narrativo.

Di seguito alcuni esempi di piante legate al mondo della criptobotanica nella mitologia.

Le piante o alberi mangiauomini

Le piante o alberi mangiauomini che si nutrirebbero di animali o persone sono in realtà piante carnivore. Si tratta di piante cresciute a dismisura che possono in realtà solo catturare e nutrirsi di piccoli mammiferi.

Questa tipologia di pianta trova testimonianza a cavallo del diciannovesimo e ventesimo secolo.

La criptobotanica

Una piantina in una mano. Foto di Pexels da Pixabay

La pianta mangiauomini del Madagascar

Madagascar.

In Madagascar vi è una leggenda in cui un albero mangia uomini avrebbe divorato una ragazza. Nel 1878 una rivista The American Weekly, riportò la morte della ragazza. Su questo albero ruotano testimonianze da parte di preti che narrano di sacrifici effettuati al suo cospetto.

Su questa pianta mangiauomini è stato scritto un libroLand of the man – eating Tree

Il 28 aprile 1874, il New York World pubblicò l’articolo della scoperta di questa pianta. La notizia raccontava di una pianta mangiatrice di uomini che la tribù Mkodos nutriva con corpi umani. Questo evento così crudele divenne presto leggenda. Questa leggenda fu smentita ma continua a vivere ai giorni nostri.

Il botanico Karl Leche durante un’ esplorazione di quei luoghi in Madagascar trovò questo misterioso e gigantesco albero. L’albero era dettagliatamente descritto e mentre si trovava sul posto questa inospitale tribù gli diede in sacrificio una giovane donna.

La donna fu avvolta dalle spire dell’albero e strangolata pian piano dalla pianta e ricoperta dal suo sangue e dal liquido ammaliatore della pianta stessa. In seguito la tribù si lasciò andare ad una sfrenata orgia.

Le piante nella mitologia e criptobotanica

Illustrazione di una pianta carnivora. Foto di Lucija Rasonja da Pixabay

La smentita dell’esistenza della pianta carnivora mangiauomini.

Nel 1888, Frederick Maxwell Somers smentì questa notizia e la presenza di questa pianta assassina.

La notizia continuava a fare scalpore nel tempo anche se tramite una prestigiosa rivista di botanica fu dimostrato che la pianta mangia uomini era semplicemente una leggenda e non esisteva. Fino ad oggi continuano le spedizioni in Madagascar alla ricerca di questa pianta mitologica o forse esiste veramente?

Le piante nella mitologia e criptobotanica.

Film sulle piante carnivore:

La Piccola Bottega degli Orrori (1986)

Trama: Seymour Krelborn timido fioraio acquista una pianta sconosciuta e se ne prende cura. Scoprirà di avere a che fare con una pianta carnivora assetata di sangue che cresce a dismisura. La pianta vive nutrendosi delle persone che Seymour Krelborn porta alla pianta, parlante, Audrey II.

Di seguito il trailer del film musicale su Youtube:

 

La Vigna vampiro Nicaragua: The Devil’s Snare

Nel 1891 in Nicaragua un naturalista inglese di nome Dunstan riportò la testimonianza di una “vigna vampiro” . La vigna avrebbe imprigionato e tentato di dissanguare il suo cane durante una giornata di ricerca di esemplari botanici. Dunstan era da due anni sul territorio a compiere studi e ricerche in campo botanico.

Il cane agonizzante, ma non deceduto, è stato liberato tagliando la fitta rete di viticci color nero che lo avvolgeva con l’utilizzo di un coltello.

Dunstan descrisse i viticci come simil ventose utilizzati come vere e proprie appendici o tentacoli succhiasangue. I viticci sembravano dotati di vita propria e l’animale ha riportato segni dell’aggressione con pelle raggrinzita e gocce di sangue nei punti in cui era stato “afferrato” dalla pianta.

Questa tipologia di piante la si ritrova nel cinema, nei film horror, fantasy e in numerosi videogiochi in cui i personaggi restano imprigionati in una fitta rete di viticci creata dalla pianta assassina vampira.

Agnello Vegetale della Tartaria

Le piante nella mitologia e criptobotanica

Agnello della Tartaria. Friedrich Johann Justin Bertuch (1747-1822), Public domain, via Wikimedia Commons

Asia

In Asia centrale esisterebbe un ibrido pianta animale chiamata Agnello Vegetale o Agnello della Scizia o Barometz . Si tratta di una pianta leggendaria in grado di produrre animali invece che frutti, precisamente pecore. Barometz in lingua tartara significa agnello.

Questi frutti ovini dotati anche di ossa secondo la leggenda erano legati alla pianta tramite una sorta di cordone ombelicale.

La pianta si piegava per permettere loro di brucare l’erba che circondava la pianta stessa. Questi agnelli andavano incontro alla morte nel momento cui l’alimento si esauriva o l agnello si staccava dalla pianta. Tagliando l’agnello vegetale uscirebbe una linfa simile a sangue con la morte dello stesso.

L’origine di questa pianta deriva da una pianta esistente in atura la Polypodium borametz. Si tratta di una felce lanuginosa che capovolta mostra una sorta di agnello con corpo e zampe bianche.

La Mandragora e la leggenda.

La Mandragora

Illustrazione di una Mandragora. Foto di Erik Llerena da Pixabay

La criptobotanica ha spesso studiato la pianta delle mandragora, una pianta ricca di leggenda.

Secondo la leggenda la Mandragora, (Mandragora officinarum) pianta altamente tossica e con effetti allucinogeni, grida dal dolore come un essere umano quando estirpata. I suoi veleni sono talmente tossici che in grado di stordire o addirittura uccidere chi la estirpa. Non è un caso se è nota anche come “radice della follia“.

La mandragora ha una radice biforcuta che mostra fattezze umane, i suoi fiori sono di colore blu con bacche gialle e si narra sia la pianta dalle proprietà magiche preferita dalle streghe. La pianta era utilizzata come bambola per i rituali. le streghe differenziavano la mandragola in maschio e femmina. Secondo gli esperti si poteva ditinguerne il sesso. La mandragora è una pianta molto comune e simile ad altre piante che sono commestibili da parte dell’uomo quindi è molto facile confonderla. La sua utilità è in medicina e per questa sua caratteristica è molto ricercata. 

Il rizotomo sacerdote e il rituale per estirpare la mandragora.

La leggenda narra che la persona che deve estirpare la mandragola, nota come rizotomo deve agire di notte perché è più semplice individuarla in quanto si illumina di luce propria. Uno strano rituale va eseguito per scongiurare la morte e un sacrificio di una vita è necessario perché la mandragora si possa utilizzare in medicina. Il rizoromo è anche un sacerdote.

Questa figura deve creare tre cerchi concentrici intorno alla pianta, con la spada di ferro che ha utilizzato deve recidere in modo deciso le radici guardando verso ovest. Mentre taglia per la seconda volta la pianta deve eseguire preghiere d’amore ballando intorno alla mandragora.

Nel cinema la Mandragora la ritroviamo in alcuni film fantasy molto famosi, sempre in concomitanza con streghe e rituali magici.

Machiavelli affermava che estirpare la pianta fosse altamente pericoloso per l’uomo. Macchiavelli agiva nell’estirpazione utilizzando un cane condannandolo a morte certa, ma evitando rischi per le persone.

I cani e il loro sacrificio.

Infatti era proprio un usanza fin dal passato utilizzare i cani per estirpare questa pianta. 

La procedura era semplice. Con dell’acqua veniva ammorbidita la terra intorno alla mandragola. In seguito dei pezzi di carne erano lanciati nei pressi delle radici della pianta e un cane veniva liberato. Il cane attirato dalla carne iniziava a scavare affamato portando alla luce la pianta e le sue radici. La leggenda vuole che il grido della mandragora uccida infine il cane. Il cane morendo sacrificato rende la mandragora non più letale per l’uomo e la pianta potrà essere utilizzata per ricavarne i medicinali.

Conclusioni:

La criptobotanica è una scienza molto interessante che studia leggende e miti riguardo le piante.

Leggi l’articolo sul fiore più puzzolente del mondo.

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Il sito web che gestisce Di Cuonzo Erika si chiama ChupaCabraMania è un sito in cui ella raccoglie informazioni principalmente sul mostro sudamericano Chupacabra ed è stato creato per gioco nel 2006. Data la sua passione per il gli animali, tra cui le strane creature del mondo, l'interesse per il mondo del paranormale, ufo, alieni e varie curiosità Erika ha arricchito il sito con questi temi. Erika ha scritto un ebook nel 2005 sul chupacabra: chupacabra creatura mitologica o reale? La mia email è erikadik@tiscali.it
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