Curiosità

Le leggende delle castagne, frutto autunnale.

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Le leggende delle castagne

Non tutti sono a conoscenza delle leggende che riguardano le castagne, frutti molto nutrienti.

Secondo una leggenda tanto tempo fa il gelo invase un piccolo paese immerso nelle montagne causando la perdita di ogni tipo di ortaggio e frutto. Gli abitanti del villaggio erano completamente senza cibo e non sapevano come poter sopravvivere a quel duro inverno. Dio ascoltò le loro disperate preghiere e donò loro degli alberi di castagno che con i suoi nutrienti frutti, le castagne salvò la vita di quelle persone. Dio però non sapeva che il Diavolo ci avrebbe messo lo zampino creando un duro guscio dotato di piccole spine intorno alle castagne per rendere più difficoltosa la loro apertura. Il guscio messo dal Diavolo intorno alle castagne era il riccio e mise in seria difficoltà gli abitanti del villaggio i quali invocarono nuovamente l’aiuto di Dio.

Ricci con castagne
Ricci con castagne. Foto di Anher da Pixabay

Il Signore scese tra di loro e ruppe tutti i gusci facendosi il segno della croce, i ricci si ruppero a metà mostrando il frutto al loro interno. Ancora oggi come in passato le castagne prima di cuocerle si incidono con un taglio a forma di croce.

Si tratta di una bellissima coincidenza?

Le leggende delle castagne, frutto autunnale.

Le castagne e i ricci del bosco.

Secondo una leggenda in origine, molto tempo fa, le castagne erano prive del riccio ma si potevano trovare appese ai rami dell’albero di Castagno. Tre castagne stanche di soffrire le intemperie chiesero a un albero molto saggio e molto vecchio di poter avere qualcosa per ripararsi dal freddo e dal caldo. L’albero saggio disse alle castagne di andare nel bosco a cercare i ricci del bosco e dovevano chiedere loro di portare con sé tutti i ricci morti del bosco. L’albero fece avvolgere le castagne nella pelliccia con le spine dei ricci per permettere loro di non soffrire il caldo e il freddo per sempre.

La mamma povera di Sant’Antonio e i sassi trasformati in castagne.

Pentola sul fuoco. Foto di JalynBryce da Pixabay.

A Sant’Antonio in Val Masino nella Valtellina una donna in passato era talmente povera che non aveva nulla con cui poter sfamare i propri figli. Una sera i bambini stavano piangendo affamati. La donna disse loro che nella pentola sul fuoco stavano cuocendo delle buonissime castagne mentre in realtà vi erano solo dei sassi. La donna tergiversava cercando di far addormentare i suoi figli in modo che non pensassero alla fame ma loro chiedevano di mangiare le castagne. Infine la mamma disperata disse loro la verità e mostrò loro la pentola con i sassi. Miracolosamente i sassi si erano trasformati in castagne.

Il Castagno e la Fata Verde.

Riccio foto di Alexas_Fotos da Pixabay

Un Castagno chiese alla Fata Verde del bosco aiuto in quanto non era in grado di creare frutti per sfamare gli abitanti del posto in cui si trovava. La Fata disse all’ albero che avrebbe potuto avere frutti solo l’anno seguente. Il castagno un giorno salvò tra le sue fronde una famiglia di ricci inseguita da un cane affamato. La Fata decise di aiutare immediatamente il Castagno per ricompensarlo del bel gesto che aveva compiuto.

Le castagne e i ricci

Un giorno nel bosco una famiglia di ricci composta da madre, padre e alcuni cuccioli sentirono delle proteste a gran voce provenire da un albero di Castagno. Incuriositi i ricci chiesero alle castagne della pianta cosa stesse succedendo e le castagne spiegarono loro che degli scoiattoli le molestavano tentando di mangiarle. I ricci decisero di aiutarle proteggendole con il loro corpo e i loro aculei. I ricci proteggono le castagne ancora oggi.

Curiosità:

Il Castagno più antico d’Europa

Albero di Castagno foto Kapa65 da Pixabay

In Italia in Sicilia in provincia di Catania a Sant’Alfio vi è il Castagno più antico d’Europa la cui età è stimata tra i 3000 e i 4000 anni. La sua circonferenza è stimata intorno ai 22 metri come la sua altezza. Il suo nome deriva da una credenza secondo la quale la regina Giovanna d’Aragona trovò riparo per se stessa e il suo esercito a cavallo al riparo dell’imponente chioma del castagno. Nel 1780 l’albero è entrato nel Guinnes dei primati con 57.9 metri di circonferenza di estensione della sua chioma e rami.

A circa 300 metri vi è un altro gigantesco e millenario Castagno, forse il più antico d’Italia, noto come “Castagno della Nave”. 

In Italia le leggende sulle castagne e i ricci sono numerose e molto suggestive.

Approfondimenti:

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