Il diavolo del Jersey Stati Uniti,la terrificante leggenda

Il diavolo del Jersey nel New Jersey, Stati Uniti d’America.

Usa, New Jersey.

Pine Barrens è una città circondata da una fitta foresta di pini che ricorda i racconti legati ai fairies, le creature del piccolo popolo come i folletti e le fate.

La foresta è aquitrinosa e si trova a sud-est del New Jersey. Questo luogo originariamente era abitato da indiani, in seguito l’industrializzazione ha preso il sopravvento sulla natura. Con il prosciugamento delle paludi ed avviando la moderna civilizzazione con la creazione delle città la foresta sta rimpicciolendosi.

Nel folklore americano vi è una creatura che abita in questi luoghi. E’ il diavolo del Jersey.

Il diavolo del Jersey o Jersey Devil terrorizza gli abitanti del luogo da centinaia di anni ed è descritto in vari modi. E’ descritto come un essere umanoide oppure come una grossa gru con testa e zoccoli di cavallo.

Talvolta è descritto con la testa di cane o di montone. Si narra che sia dotato di grandi artigli nelle zampe anteriori oppure di zoccoli. Ma sarebbe dotato anche di grandi ali come quelle dei pipistrelli.  Quindi il Jersey Devil sarebbe in grado di volare ed ha il collo lungo e sottile. Il diavolo del Jersey è anche descritto come un animale simile ad un canguro.

L’origine della leggenda del diavolo del Jersey risale al diciottesimo secolo.

Foresta. Foto di Robert Balog da Pixabay

Le leggende:

La leggenda di Mamma Leeds.

Usa.

Secondo la leggenda nel 1735 una donna, nota come Mamma Leeds, che aveva già molti figli, dodici, aspettava il tredicesimo figlio. La donna era una prostituta ed era stata aiutata fino a quel momento dal paese che la conosceva ed era a conoscenza della sua povertà.

Gli abitanti di questo paese decisero di non aiutare più la donna, anzi le intimarono di allontanarsi dalla casa nella foresta in cui viveva. Condannando però lei e i figli a morte certa non sapendo della sua trecidesima gravidanza in atto.

La donna incinta in principio cercò di nascondere la gravidanza anche ai suoi figli. Essi però la scoprirono anche non vivendo più tutti in casa con lei. Nessuno di loro le credette quando la donna disse che il bambino non era stato concepito tramite un rapporto intimo con un uomo. La donna affermò con forza di non aver più avuto rapporti con uomini da anni. Mamma Leeds era convinta che il figlio che aspettava in grembo fosse il figlio del Diavolo.

Gli abitanti del villaggio, scoperta la gravidanza, diedero alla donna la possibilità di restare nella casa nella foresta fino alla nascita del tredicesimo figlio. Però dopo avrebbe dovuto andarsene.

Al momento del parto successe realmente qualcosa di demoniaco. Una creatura orribilmente deforme con le fattezze descritte del Jersey Devil una volta venuta alla luce uccise sua madre e l’ostetrica che l’aveva aiutata  a nascere.

La creatura scappò dal camino. Vagò sola nel bosco per anni nutrendosi di bestiame e della carne di altri bambini.

Illustrazione creatura nella foresta Foto di Artie_Navarre da Pixabay

La leggenda della nascita del diavolo.

Un’altra leggenda narra che la donna, sempre Mamma Leeds diede alla luce un bambino deforme. Ella lo abbandonò nel bosco ed egli vagò per anni nutrendosi di animali da bestiame.

Il Diavolo

Un’ ulteriore leggenda afferma che la donna lo abbia dato in sacrificio al Diavolo in persona affogandolo in un laghetto poco distante dalla sua abitazione. Un contadino la vide ma non fece in tempo a salvarlo. Però nel frattempo il bambino era scomparso, forse preso dal Diavolo in persona. Il corpo del bambino non fu mai ritrovato.

L’esorcismo.

Nel 1740 fu effettuato un esorcismo, da dei monaci, sul luogo e quindi anche sul diavolo del Jersey. Questo è il nome dato al tredicesimo figlio. Tramite l’esorcismo fu impedito al diavolo del Jersey di continuare a nutrirsi di bambini ed animali.

L’esorcismo secondo la leggenda ha una durata di cento anni. Per questo motivo il Diavolo del Jersey continuerebbe a vagare nel bosco e ad attaccare l’uomo anche ai giorni nostri.

Testimonianze:

Fin dal 1800 sono documentate testimonianze di avvistamenti di questa creatura. La descrizione della creatura ricorda quella di un altra creatura della notte, il Mothman.

Il Mothman è un’essere alato, con occhi rossi secondo i testimoni e dotato di ali. Un sibilo emesso dall’animale accomuna entrambe le creature. Lo Snallygater ricorda molto questa creatura demoniaca.

Giuseppe Bonaparte, nel 1820, fratello maggiore dell’imperatore Napoleone Bonaparte, a Border Town ebbe un incontro ravvicinato col Diavolo del Jersey. L’incorntro è avvebnuto durante una battuta di caccia nella sua tenuta.

Nel 1840 e 1841 vi furono numerosi  attacchi al bestiame, coinvolgendo numerosi capi. Si trattava di attacchi da parte del Diavolo del Jersey?

A partire dal 1909 la popolarità del Diavolo del Jersey è andata crescendo. Il Diavolo è stato paragonato anche al mitologico Chupacabras.

Il chupacabra come il Jersey Devil ha sempre gli occhi rossi. Li accomuna anche la velocità innaturale con cui si muovono, la somiglianza con un canguro nei movimenti e le mutilazioni animali che avvengono nelle zone degli avvistamenti.

Vedi articolo “Chupacabra Mito o Realtà?” e “Chupacabras e mam mutilazioni animali”.

Nel 1925 e 1937 è stata avvistata da contadini una creatura mostruosa che attacca sempre animali da fattoria.

Nel 1960 furono registrati avvistamenti della creatura a Mays Landing e Camden e fu messa una taglia di 10.000 dollari per catturare la creatura.

Le teorie:

La gru canadese.

Potrebbe il diavolo del Jersey essere una gru canadese? Alcuni esemplari di gru canadese possono avere un apertura alare di quasi 2 metri, alti quasi 150 cm, emmettono forti squittii. 

Il diavolo del Jersey è semplicemente una leggenda utilizzata per attirare turismo sui luoghi degli avvistamenti?

Un Petrodattilo?

Un’altra teoria afferma che un Pterodattilo, enorme dinosauro con capacità di volare, potrebbe essere sopravvissuto ai giorni nostri. Magari vive nascosto in qualche anfratto nel bosco ed capace di gettarsi in volo da un altura?

Un drago?

L’ultima teoria afferma che forse il Jersey Devil possa essere un drago. Ma i draghi sono mai esistiti? Non vi sono prove della loro esistenza passata o presente. Forse il Jersey Devil non è altro che un animale non classificato come tanti altri sono sconosciuti nel mondo animale.

E’ un pipistrello dalla testa a martello?

La somiglianza del Jersey Devil ad un canguro con ali di pipistrello ha fatto supporre che si possa trattare di un Hypsignathus monstrosus, pipistrello dalla testa a martello.

L’unica cosa inspiegabile sono le dimensioni del pipistrello africano in questione rispetto al Jersey Devil. Il pipistrello è grande circa trenta centimetri, con un apertura alare di circa settanta centimetri. E’ molto più piccolo del Jersey Devil.

Il mostro nei film e nei videogiochi.

Il mostro appare in numerosi videogiochi a tema e sono stati prodotti alcuni film per il cinema con il  Jersey Devil come protagonista.

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito sulle Strane Creature nel mondo e in italia

 

Araba fenice uccello sacro egiziano

L’araba fenice uccello sacro egiziano

Antico Egitto

Secondo la tradizione il Bennu è un uccello sacro egiziano che nella mitologia greca prese il nome di Fenice Araba.

Fenice deriva da phoinix che significa “rosso” o “albero solare” , fenice è anche il nome attribuito ad un tipo di palma da dattero.

L’araba fenice si presentava come un uccello simile ad un aquila reale con un becco affusolato e zampe lunghe ma con un piumaggio particolare. Aveva le penne dorate sul collo, rosse nel corpo con la coda azzurra e rosa, le ali in parte dorate e di porpora caratterizzata da due lunghe penne talvolta erette o cadenti sul capo una azzurra ed una rosa.

Rappresentazione di un Araba Fenice Foto di Elisabeth Leunert da Pixabay

La fenice secondo la leggenda è un maschio ed è un’unico esemplare che muore e resuscita. Prima della morte la fenice costruiva un nido utilizzando parti di spezie ad esempio cannella, mirto, sandalo al riparo di un albero, una quercia o una palma.

E mentre intonava una bellissima canzone si lasciava incendiare dai raggi del sole e moriva nelle sue stesse fiamme inondando di profumo la zona circostante al suo nido grazie alle spezie che bruciavano con essa.

Dalla cenere emergeva un uovo da cui rinasceva l’araba fenice nell’arco di tre giorni.

L’araba fenice uccello sacro egiziano

L’araba fenice nei film:

Illustrazioen di Harry Potter

Anno 2002

L’araba fenice la ritroviamo nella saga dei film su Harry Potter. Nel film ” Harry potter e la camera dei segreti” (attori: Daniel Radcliffe, Ruper Grint, Emma Watson, Kenneth Branagh)

Nel film le lacrime dell’araba fenice sono guaritrici ed essa rinasce dalle sue ceneri.

Il sito ufficiale di Harry Potter

Curiosità:

Nella saga di Harry Potter vi è un riferimento al chupacabra nel film Animali fantastici – I crimini di Grindelwald. 

Di seguito l’articolo sul chupacabra di Grindelwald.

Antonio il chupacabra in Harry Potter.

….Gellert Grindelwald aveva un Chupacabra di nome Antonio come animale da compagnia. Almeno fino a quando non lo scagliò fuori dalla porta di una carrozza…..

Curiosità:

Visita nel sito la sezione Sstrane Creature e Criptozoologia.

La chimera creatura mitologica

La chimera creatura mitologica

La chimera è creatura mitologica che si nutre di carne umana con il corpo costituito da parti di più animali diversi.

E’ descritta in vari modi:

1- Secondo la mitologia greca è un mostro con corpo di leone e due teste: una di leone e l’altra di capra e la coda di serpente.

2 –Secondo la scienza araldica invece è un leone con testa di donna

3 –La famosa chimera di Arezzo è identificata come una statua etrusca

4 –Scultura decorativa per edifici simile ai Gargoyles.

Il mito di Chimera

Foto di OpenClipart-Vectors da Illustrazione di una chimera Pixabay

Chimera fu allevata dal re Amissodore e per lunghi anni terrorizzo’ le coste dell’ attuale Turchia, seminando distruzioni e pestilenze. Fu Bellerofonte, eroe da molti ritenuto figlio del dio Poseidone, a fermare le scorribande del mitico mostro.

Con l’aiuto di Pegaso Bellerofonte riusci a sconfiggere Chimera con le sue stesse, terribili, armi, infatti “…non c’era freccia o lancia che avrebbe presto potuto ucciderla.”

Allora Bellerofonte immerse la punta del giavellotto nelle fauci della belva, il fuoco che ne usciva sciolse il piombo che uccise l’animale.

Come gia’ aveva fatto Perseo con Medusa, anche Bellerofonte abilmente seppe sconfiggere la creatura facendo si’ che la sua forza si ritorcesse contro di lei.

Medusa Foto di emsalgado da Pixabay

La Chimera d’Arezzo

Capolavoro in bronzo della scultura etrusca (V-IV sec.a.C.).

Fu scoperta nel 1553 nelle campagne di Arezzo e restaurata da Benvenuto Cellini, fu conservata per un periodo in Palazzo Vecchio dove Cosimo I dei Medici la volle accanto al proprio trono, fu poi spostata nella villa medicea di Castello perche’ la sua presenza in Palazzo Vecchio era ritenuta funesta.

L’originale e’ adesso conservato al Museo Archeologico di Firenze mentre sono visibili due copie bronzee leggermente piu’ grandi, collocate nella prima meta’ di questo secolo ad ornare le due fontane in piazza della Stazione ad Arezzo.

La chimera creatura mitologica è detta “Khimaira”

Chimera prende il nome dalla caratteristica che la diversifica dai genitori, la testa di capra infatti non trova riscontro ne’ in Tifone ne’ in Echidna e ne diviene cosi’ tratto peculiare. “Infatti Chimera, in greco Khimaira, significa capra”.

E “la capra e’ …il piu’ selvatico tra i domestici e il piu’ domestico tra gli animali selvatici.”

Ed e’ in quest’ottica che si indicano tre significati simboleggiati da Chimera: il leone e’ la forza, il calore e quindi l’estate; il serpente e’ la terra, l’oscurita’ e quindi l’inverno, la vecchiaia; la capra e’ il passaggio, la transizione e quindi autunno e primavera.

E sempre in quest’ottica si legge la dedica a Tinia, il mutevole Giove etrusco, iscritta sulla zampa anteriore destra della Chimera. “Non sia da meravigliarsi quindi che al sommo dio degli etruschi, principio cangiante di ogni cosa, venisse dedicata la multiaspetto velocissima Chimera”.

Fonte:

etr.it/castelli/novelle/chimera.htm sito che non è più attivo.

Curiosità:

Leggi altri articoli sulle strane creature nel sito.

Fonte immagine dell’anteprima articolo: Foto di 6212079 da Pixabay