Ufo gli avvistamenti nel mondo

Ufo, gli avvistamenti nel mondo

Tratti liberamente dal web i video che hanno fatto parlare di “avvistamenti ufo”, alcuni hanno avuto una spiegazione ufficiale, altri solo teorie ma qualcuno di questi video  è stato definito reale.

Gli alieni.

L’Area 51 è una zona militare velata dal mistero.Ed in questa telefonata un ex impiegato di una zona top secret, S4, dell’Area 51 rivela disperato al conduttore, Art, di una trasmissione radiofonica Americana, chiamata Art Bell,  il destino dell’umanità. Il destino è stato deciso dagli alieni che si trovano nell’Area 51.

La telefonata risale al 1997.

Il video su youtube con la telefonata:

Gli Ufo

“Curiosity“è il rover-laboratorio atterrata su Marte il 6 agosto 2012.

Curiosity ha viaggiato otto mesi nello spazio percorrendo 600 milioni di chilometri alla velocità di 21000 km orari.

Durante una delle sue numerose riprese e fotografie effettuate durante lo studio del pianeta in cui si ricercano anche possibili forme di vita, il 13/08/2012 la sonda ha ripreso un Ufo. L’ufo era una palla di luce luminosa chiaramente visibile nel video. La palla luminosa per un momento si ferma, come scrutando la sonda creata della Nasa, poi ricomincia a muoversi.

Voci del web affermano che il video sia stato postato sul sito della Nasa ma rimosso poco tempo dopo. Ma il video è una bufala o una verità?

L’oggetto ripreso da Curiosity

Ufo ripreso dalla sonda Curiosity

Ufo, gli avvistamenti nel mondo

Olimpiadi 2012:

Un Ufo volteggia tra i fuochi d’artificio durante l’apertura delle Olimpiadi di Londra 2012 presentata presso l’Olympic Park?

La smentita ufficiale:

Non si tratta di un Ufo ma di un dirigibile della ditta Good Year.

Il Pentagono ha rilasciato tre video di Ufo:

Tra i video che il Pentagono ha reso pubblici vi è un segmento del 2004.

Ufo gli avvistamenti nel mondo

Ufo in Italia

Il 21/02/2009 a Mondello (Palermo) è stato girato uno dei pochi video sugli ufo di origine italiana che non ha ancora avuto una smentita ufficiale. Forse è uno dei video più dibattuti.

Avvistamento di massa allo stadio di Firenze 1954?

Un altro video interessante riguarda un avvistamento di massa dove circa diecimila persone hanno assistito ad uno strano fenomeno.

il 27/08/1954 allo stadio Giovanni Berta, oggi chiamato Stadio Artemio Franchi a Firenze nel secondo tempo alle 15.27 tutto si ferma, dal pubblico ai giocatori ha inizio uno strano evento. Dal cielo cadono misteriosi fiocchi sottili come capelli d’angelo ,chiamata bambagia silicea dai fiorentini. La bambagia nel momento in cui toccava il suolo si disintegrava.

Nel frattempo due oggetti bianchi a forma di sigaro si inseguono nel cielo. Due Ufo hanno lasciato cadere una sostanza dal cielo? Ma sd cosa si trattava? Forse è un fenomeno spiegabile o un’isteria di massa?

Alfredo Jacopozzi ha raccolto un campione della sostanza facendolo analizzare dall’università chimica di Firenze.

L’esito dell’analisi è stato: sostanza fibrosa e resistente che imbrunisce al riscaldamento che contiene oro silicio calcio e magnesio, sostanza macromolecolare filiforme. Quindi potrebbe essere vetro borosilicio il campione è stato analizzato da Giovanni Canneri.

Le teorie:

-Potrebbe trattarsi di tela di ragno migratore che può innalzarsi fino a 4 km in altezza? Alcuni ragni utilizzzano questa tecnica per spostarsi. Tuttavia la spiegazione sembra forzata.

-Forse si tratta di Chaff, una nuvola di materiale radar reflettente utilizzato in aeronautica per confondere i radar? La sostanza ha lo stesso tipo di forma e disgregazione come la sostanza caduta dal cielo a Firenze. GLi ufo erano semplicemente aerei militari?

Segnalo il video di spiegazione dell’evento su youtube:

Le pietre miliari degli avvistamenti Ufo:

Ufo in Belgio nel 1990.

Risalente agli anni ’90 questo video, che è stato giudicato “reale”, in quei tempi ha fatto parlare molto il Belgio di Ufo.

Centinaia di persone hanno assistito a questo fenomeno definito inspiegabile anche dalle autorità tra cui pattuglie della polizia.

Un segnale anomalo viene captato ed un oggetto con tre luci  a forma triangolare sono avvistate in massa. Da 280 a 1700 km orari è un accellerazione in un secondo che riesce a compiere l’oggetto. Un’accelerazione di questo tipo porterebbe alla morte un pilota di caccia. Quindi nessun oggetto terrestre è in grado di effettuare un’acelerazione del genere.

Approfondimenti:

Di seguito visita la sezione Ufo ed alieni, abduction nel sito. Ovvero la sezione dedicata ad ufo, alieni, rapimenti, avvistamenti e tutti gli altri fenomeni legati alla vita extraterrestre.

In conclusione i video reali o dei falsi?

Origine delle creature antropomorfe

Origine delle creature antropomorfe

di Manrico Landi ( CUN )

In base ad informazioni in possesso dello scrivente, del C.U.N. ( CENTRO UFOLOGICO NAZIONALE ) el ‘analisi attenta di certe cose siamo arrivati ad una conclusione.

Conclusioni riportate sul sito della casa editrice ” IL NUOVO MONDO”.

Anche l’analisi di alcuni telefilm ( dove spicca la serie de “il prigioniero” ) fornisce indizi in merito.  Come anche le notizie riportate da vari telegiornali aiuta ad arrivare alla suddetta conclusione.

Tra le notizie spicca quella riferita tempo fà da degli scienziati russi.

Dove si diceva chiaro e tondo che l’esplosione di Tunguska avvenuta nel lontano 1908, non era dovuta ad un asteroide. Ma ad UNA ASTRONAVE ALIENA PRECIPITATA SULLA TERRA. 

L’analisi di libri e giornali di vario genere permette di giungere ad una terribile conclusione. Ovvero che i vampiri, i licantropi, gli yeti, i chupacabras, i tritoni, gli uomini – falena, i mutanti, le sirene, ed altre creature ancora esistono.

NON SOLTANTO SONO REALMENTE ESISTITI ED ESISTONO ANCORA.  MA QUESTI ULTIMI COSTITUISCONO ADDIRITTURA DEGLI O.G.M. ( ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI ).

QUINDI RAPPRESENTANO IL RISULTATO DI MANIPOLAZIONI GENETICHE CONDOTTE DAGLI EXTRATERRESTRI SULL’UOMO!

Origine delle creature antropomorfe

Tale incredibile e sconcertante affermazione, si basa sui seguenti elementi:

1) le descrizioni sono pressoché identiche, dell’aspetto fisico, dei tratti somatici, e delle modalità di comportamento di questi esseri. Nonostante la differenza temporale, geografica, culturale, esistente nei paesi in cui si trovano i racconti riferiti a queste particolari creature.

In altre parole, tali descrizioni si trovano indifferentemente negli scritti di antiche civiltà.

Ad esempio quella romana, quella inca, l’araba, l’egizia, quella cinese, quella sumera, quella giapponese, quelle dell’est europeo, ecc.

2) La corrispondenza parallela tra la presenza di questi esseri e gli avvistamenti ufo;

3) l’area 51, e le varie voci di operazioni a tutti i livelli. Utilizza alieni all’interno di questa base, come pure in quella di Dulce, in Nuovo Messico?

4) il PROJECT AQUARIUS;

5) il progetto GENOMA UMANO;

6) il caso della pecora clonata DOLLY;

7) gli esperimenti nazisti, portati avanti in seguito dagli Stati Uniti. Con l’operazione PAPER CLIP, ed altre ancora similari ad essa e dai sovietici;

8) gli ABDUCTIONS ( rapimenti di umani ) perpetrati dagli alieni. Un enorme interesse mostrato da parte dei sequestratori verso gli apparati genitali e riproduttivi dei sequestrati.

Rapimento alieno

9) le M.A.M. ( mutilazioni animali misteriose ), nelle quali si è sempre riscontrata la mancanza degli organi genitali e riproduttivi degli animali stessi;

10) la presenza, in tutti i testi religiosi del mondo, di racconti. Racconti nei quali si parla di dei ed angeli venuti sulla terra per mezzo di carri di fuoco;

12) il rapimento del profeta Elia che, secondo la tradizione cristiana, ascese su di un carro di fuoco, per non tornare mai più;

13) il mahabarata indiano. Si tratta del più grande poema indiano.

14) gilgamesh è una divinità eroica sumera.

15) i graffiti preistorici;

16) i silfi;

17) gli antichi scritti egizi, sanscriti, e di altre civiltà;

Le incredibili costruzioni nel mondo

18) la stele di Palenque, ed il teschio di cristallo;

19) le incredibili e misteriose costruzioni sparse in tutto il mondo. Costruzioni delle quali non si riesce assolutamente a capire con quale tecnica costruttiva sono state erette;

20) la valle di Nasca in Perù;

21) la supposta esistenza di Atlantide, Lemuria, e Mu;

22) la Progeria, malattia genetica assolutamente sconosciuta. Malattia della quale non si conoscono ( almeno ufficialmente ) le origini. Malattia comparsa improvvisamente nel 1700 e che colpisce i bambini. Provoca loro l’invecchiamento precoce del corpo, e tutt’ora incurabile.

23) la presunta esistenza dei cosidetti M.I.B. ( MEN IN BLACK ), agenti o funzionari dei servizi segreti USA. Figure che entrano in scena quando vi sono testimoni di eventi ufo;

24) i famosi UFO – CRASHES ( incidenti ), in cui delle astronavi extraterrestri si sarebbero schiantate sul suolo terrestre.

Come nei casi di AURORA ( TEXAS ) nel 1897.

Il caso di ROSWELL ( NUOVO MESSICO ) nel 1947 ( cioè esattamente 50 anni dopo ).

E Tunguska ( RUSSIA ) nel 1908, tanto per citare i casi più famosi.

25) il cosiddetto PATTO SCELLERATO. Patto stabilito dal governo americano con una o più razze aliene. In base al patto gli Stati Uniti ( e probabilmente anche gli altri paesi ), avrebbero chiuso un occhio e tollerato eventuali rapimenti. Rapimenti di soggetti umani a scopo di studio e/o ( forse ) vivisezione.

Rapimento alieno Foto di LionFive da Pixabay

In cambio di tecnologia ultra – avanzata da utilizzare a scopi bellici. Come affermato dall’ex agente della C.I.A JOHN LEAR;

26) l’esistenza della famosa struttura occulta Gladio anche in paesi nei quali non sarebbe dovuta esistere. Come ad esempio in quelli non allineati ed in quelli neutrali, come la Svizzera e la Svezia.

Gli X files

Mondo fatto a sua volta di vivisezione, prelevamento di esemplari di varie specie viventi per rinchiuderli negli zoo. Esecuzione di trapianti di organi vari per testare sia l’efficacia di tecniche di trapianto da applicare in seguito sugli esseri umani.

Lo scopo della sperimentazione è la compatibilità tra organi umani ed animali sempre per motivi di trapianto a scopo terapeutico.

Oltre ai vari test compiuti su diverse specie animali per studiare la loro reazione a certe sostanze. Sostanze anche chimiche da impiegare successivamente in cosmesi, medicina, ed altro ancora.

Il tutto, fatto per pretestuosi motivi di studio, e nel più assoluto disprezzo della dignità di queste povere creature.

Tale interessante teoria, è contenuta anche nel libro del dottor Roberto Pinotti. Pinotti è presidente nazionale del C.U.N, intitolato UFO: TOP – SECRET del 1994.

Queste, sono le considerazioni da fare in ordine alla questione della ipotetica origine genetico – aliena dei vampiri, tritoni, chupacabras, sirene, ecc.

Oltre a queste però, ci sono due altre considerazioni riguardanti l’atteggiamento di chiusura. Atteggiamento che include negazione, ed insabbiamento, da parte delle varie autorità politiche mondiali sulla questione ufo.

Per esteso, anche su quelle conseguenti ad essa, riguardanti rispettivamente i sequestri ( abductions ). E l’origine delle creature antropomorfe in oggetto.

Origine delle creature antropomorfe

Esse, sono le seguenti:

1A) L’uomo ha paura dell’ignoto. Ed ancora di più, teme alla stragrande l’esistenza di una o più razze intelligenti su questo pianeta oltre alla nostra. Anche se non necessariamente originaria ( od originarie ) di questo mondo. La paura è che questa ( o queste )  razza più intelligente possa prendere il sopravvento su di noi umani, riducendoci a schiavi.

O peggio ancora possa assimilarci ad animali da soma ( come i cavalli ed i muli ), da salotto ( come i cani ed i gatti ), oppure da esperimento ( quali i topi, i conigli, ed altri ancora ).

Oppure, ipotesi più orribile di tutte, sterminandoci.

Con lo scopo di prendere il nostro posto quale specie vivente dominante del pianeta. Quest’ultima teoria, riguarda sia gli alieni, che le eventuali creature antropomorfe. Creature da esse create per mezzo dell’ingegneria genetica ( vampiri, chupacabras, ecc. ). Questa teoria fa accapponare la pelle di chiunque.

Di conseguenza, non viene considerata dall’uomo della strada e dalle istituzioni di ogni tipo. Probabilmente per paura, dovuta all’istinto di sopravvivenza, e conseguentemente, a quello di conservazione.

Ciononostante, le varie autorità politiche e militari, la prendono terribilmente sul serio ( per una questione di sopravvivenza ).

Ed è per questo che esse mantengono il segreto più assoluto sull’intera vicenda.

Lasciando ai servizi segreti, ed ai reparti speciali della polizia e delle forze armate il compito di occuparsene direttamente sul campo. Agiscono a loro volta su disposizioni e/o richieste degli apparati di intelligence,

Il silenzio e la segretezza servono ad evitare crisi di panico a livello collettivo. E servono a far sì che le strutture di intelligence, militari, e delle forze dell’ordine, possano muoversi liberamente senza intralci.

Il terrore come reazione

Infatti, la gente potrebbe reagire con il terrore. Potrebbe essere presa dal terrore derivante da una simile rivelazione scioccante. Come appunto una notizia sulla reale esistenza degli alieni, e dei rapimenti di umani per motivi di studi scientifici.

La dichiarazione dell’esistenza di esperimenti medici, genetici o di altra natura, avrebbe effetto di panico. Come effetto la gente cercherebbe di scappare con ogni mezzo dovunque.

Ma in questo modo intralciando tutte le vie di accesso e transito da qualsiasi parte. E tenterebbe in tutti i modi di comunicare con ogni mezzo a disposizione.

In questo modo si creerebbe  il caos nei sistemi di telecomunicazioni. Rendendo di conseguenza pressoché impossibile alle varie strutture di difesa, comprese quelle di Protezione Civile, di poter operare correttamente ed efficacemente in alcun modo.

Ed un nemico astuto, determinato, feroce, e preparato, si muove meglio se opera nel caos del proprio avversario.

2A) Nel patto scellerato di cui si è parlato al punto 25 sembra che il governo americano si sia accordato con una o forse più razze extraterrestri. Razze originarie di pianeti appartenenti e non alla nostra galassia mediante un organismo, denominato MJ12.

Questo organismo, operante tuttora,  è stato costituito addirittura nel lontano 1947. Fu costituito dopo l’incidente di Roswell dall’allora presidente degli Stati Uniti Harry Truman.

In base al quale tali civiltà aliene avrebbero fornito alle autorità statunitensi ( e forse non solo a quelle ), tecnologia ultra – elevata.

Una tecnologia da utilizzare prevalentemente a scopi bellici contro possibili avversari. In cambio del silenzio e della complicità da parte di tale governo nei casi di sequestro di soggetti umani.

Soggetti prelevati a scopo di studio, sperimentazione, ibridazione, vivisezione, ecc.

Origine delle creature antropomorfe

Tale notizia se fosse disgraziatamente vera, come sembra esserlo in base alla teoria esposta in questo documento, sarebbe un evento importante.

Vi sono varie notizie riguardanti strane sparizioni e rapimenti veri e propri. Rapimenti come quello di Travis Walton, dei coniugi Hill, di Vittorio Zanfretta, di Rodolfo Messore, ecc

Se fosse vera l’esistenza del patto  farebbe automaticamente perdere fiducia, credibilità, autorità, e quant’altro, nei riguardi di chi ci governa.

In quanto verrebbe dimostrato, aldilà di ogni ragionevole dubbio, che l’umanità è stata svenduta. Svenduta per quattro soldi al primo offerente. Svenduta da coloro che dovrebbero guidarla e proteggerla.

Come Gesù Cristo che fu venduto per trenta denari. Questo provocherebbe delle rivolte spaventose nelle varie popolazioni del pianeta verso i propri capi, a tutti i livelli.

Compresi gli apparati militari, di intelligence, e di polizia, che causerebbe il crollo pressoché immediato dei vari governi.

E di conseguenza sarebbe l’inizio di un periodo di durata indefinita, presumibilmente molto lunga, di caos e di anarchia a tutti i livelli.

Ecco quindi, un’altra possibile spiegazione del silenzio sulla questione ufo.

Silenzio con tutti gli annessi e connessi in merito:

Gli stessi governi si smaschererebbero da soli, se dicessero la verità.

I governi perderebbero automaticamente la faccia e anche qualcos’altro, di fronte ai propri cittadini.

Probabilmente, è proprio per questo motivo, che le informazioni vengono fornite non in modo diretto. Informaznioni sulla reale esistenza degli extraterrestri e degli scopi per i quali essi si trovano qui sulla Terra. 

Per i motivi appena spiegati, ma in maniera prevalentemente occulta. Mediante serie di telefilms, sceneggiati, saghe di films ( come ad esempio, quella di Guerre Stellari, e Star Trek ), e trasmissioni di divulgazione scientifica.

Le notizie dei giornali

Nonché qualche notizia buttata lì nei telegiornali. Notizie come quella di Tunguska e sull’origine aliena dei primi microprocessori. Il primo, sembra che sia stato trovato sull’ufo schiantatosi a Roswell.

E l’ultima notizia sulla apertura da parte del governo inglese dei propri files classificati sui dischi volanti.

Articolo scritto da Manrico Landi: Origine delle creature antropomorfe

Men in black gli uomini in nero

Men in black gli uomini in nero

 

In America questi fantomatici Uomini vestiti di nero fanno parte del folklore ufologico.

Negli anni cinquanta miriadi di testimoni di fatti di natura extraterrestre, per esempio avvistamenti ufo, sarebbero stati avvicinati da Uomini vestiti di nero, i MIB(man in black). I Mib avrebbero loro intimato il silenzio da parte di queste figure.  Studiosi e ricercatori nel campo ufologico sarebbero stati intimati al silenzio e minacciati.

I Mib quindi sarebbero figure reali?

Secondo alcune teorie si tratterebbe di una vera propria associazione statunitense. Ente che agisce con l’intento di impedire la divulgazione delle informazioni di tipo ufologico al popolo statunitense.

L’abbigliamento dei Mib e’ composto da un vestito completamente nero e un cappello anch’esso nero.

Un’unica foto conosciuta e’ stata scattata da un ufologo Timothy Green Beckley sempre negli Stati Uniti. La foto ritrarrebbe un Mib in appostamento vicino ad un’abitazione.

George Adamski, famoso contattista, ha fatto riferimento ai Mib.

Men in black gli uomini in nero

 

Uomini in nero. Foto di Clker-Free-Vector-Images da Pixabay

La storia dei Mib ebbe inizio nell’aprile del 1952.

Quando Albert K. Bender, appassionato di paranormale e ufologia, impiegato del Connecticut, creò un’associazione denominata IFSB (International Flying Saucer Bureau). L’associazione  raggiunse in pochissimo tempo i 1500 iscritti.

Bender decise di divulgare testimonianze riguardanti gli ufo anche se in maniera eccentrica per l’epoca. Con pretese eccessive, come ad esempio la possibilità di comunicare telepaticamente con gli alieni invitandoli ad atterrare amichevolmente sulla Terra.

A metà settembre del 1953 lo stesso Bender ricevette una visita inaspettata da parte di tre uomini vestiti di nero.

L’uomo dedusse che gli uomini facessero parte del governo degli Stati Uniti. Mentre invece, scoprì in seguito, si recarono da lui per rivelargli il mistero degli Ufo e per intimargli di non svelarlo a nessuno. Però gli chiesero chiudere immediatamente la sua associazione.

Bender stette male alcuni giorni, dopo la misteriosa visita. Ma non rivelò mai molto riguardo all’esperienza. L’uomo disse solo che gli uomini erano completamente vestiti di nero.

Men in black gli uomini in nero

Lo scioglimento della società.

Una successiva visita, anche se amichevole da parte di questi personaggi fece decidere a Bender di sciogliere definitivamente la società IFSB.

Con il passare degli anni molti appassionati di dischi volanti e alieni smisero di occuparsi dell’argomento. Vi furono in seguito altri avvisi e minacce da parte di questi uomini vestiti di nero.

Dopo vari anni, nel 1962, Bender in seguito alle pressioni di un amico editore ed anch’egli appassionato di ufologia, scrisse un racconto sulla sua esperienza. L’opera fu accolta con molta perplessità e scetticismo dal pubblico.

Nel libro Bender raccontava che i tre uomini in realtà erano alieni, d’aspetto spaventoso. Alieni venuti sulla terra per recuperare e raffinare l’acqua di mare. Liquido necessario alla loro sopravvivenza sul loro pianeta. 

Grazie a Bender nacquero i Man in Black.

In seguito al suo libro aumentarono le testimonianze di numerosi episodi in cui uomini vestiti di nero.  Talvolta militari minacciarono ed interrogarono testimoni di avvistamenti ufo intimando loro il silenzio.

A metà degli anni sessanta i MIB cambiarono aspetto. Erano descritti in modo diverso, anche loro erano alieni con poteri paranormali e comportamenti inquietanti.

I Mib comparirebbero all’improvviso. Sempre uomini, raramente donne, a volte in due individui ma più spesso in tre. Si recavano nei luoghi degli avvistamenti ufo oppure sui luoghi di lavoro dei testimoni.

Si presentano vestiti con abiti scuri o lindi e privi di ogni difetto oppure l opposto con i vestiti sporchi e rovinati.

I men in black avrebbero un modo di camminare anormale.  Dimostrano un interessamento per le autovetture di grossa cilindrata e scure di colore come le Cadillac.

A volte indosserebbero abiti che andranno di moda anni dopo. I Mib avrebbero inoltre l’abitudine di recuperare souvenir privi di valore, tipo riviste o biro, dalle abitazioni delle persone che sono andati a visitare.
I tratti del viso orientaleggianti e una parlata monotona e lenta li caratterizzano. Il colore della pelle è o scura o di un bianco pallidissimo con occhi a mandorla.

Un particolare, curioso spesso notato dai testimoni, sono le scarpe con una suola di gomma molto spessa.

Testimonianze da parte di ufologi riguardo ad incontri ravvicinati con Mib sono veramente poche. E non possono essere considerate prove attendibili riguardo all’esistenza di questi uomini in nero.

Le uniche esistenti risalgono negli anni 50/60 e non sono attendibili, poiché già screditate in passato.

Anche gli ufologi stessi hanno sfruttato il mito dei Mib per minacciare testimoni intimando di non raccontare le loro esperienze vissute.

Secondo gli americani i Mib ci sono ed esistono

Nel marzo 1967 il Dipartimento dell’US Air Force inviò una lettera.

Nella lettera in cui si chiedeva di comunicare tempestivamente di eventuali persone che si fossero spacciate per agenti militari nei riguardi di testimoni di eventi di natura ufologica.

Gli ufologi sostennero che questi personaggi in realtà fossero Ufficiali dell’Aeronautica oppure dipendenti federali.

Secondo William Moore, scrittore e ufologo i Mib farebbero parte dell’Air Force Special Activities Center (AFSAC). L’ente svolge la funzione di raccogliere informazioni da fonti umane. Informazioni utilizzate per completare le informazioni di tipo elettronico e cartaceo. L’unita’ e’ stata coinvolta anche in indagini su Ufo.

Moore ha anche suggerito l’idea che il gruppo abbia utilizzato l’idea degli uomini in nero per raccogliere informazioni di natura extraterrestre.
John Keel, scrittore e studioso del fenomeno dell‘uomo falena, scrisse il libro ” The Mothman Prophecies”.

Dal libro e’ stato tratto un film. Keel efu colui che attribuì il nome MIB a questi misteriosi personaggi di cui ha raccolto numerose testimonianze.
Egli attribuisce ai Mib e ad altri fenomeni ufologici una spiegazione non di tipo extraterrestre ma di tipo para fisica. La teoria afferma che essi provengono da un’altra dimensione che coesiste con la nostra da sempre.

Peter Rojcewicz studioso americano di folklore ufologico avrebbe invece rilevato analogie tra i Mib e il Diavolo.

I Mib possederebbero una natura burlona come la figura del Trickster ( chiamato anche “l’Ingannatore”, “il Burlone”).

Di seguito il trailer del noto film Men in Black che tratta questo argomento in chiave ironica. Si tratta del primo film di una serie di film.

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito sul paranormale.

Gli Alien Big Cat i grandi gatti alieni.

Gli Alien Big Cat i grandi gatti alieni.

Gli Alien Big Cat detti ABC o grandi gatti alieni in italiano, è un fenomeno legato al mondo del paranormale. In Inghilterra il fenomeno degli ABC è molto conosciuto.

In merito vi sono segnalazioni di questi giganteschi e sfuggenti felini o ABC a partire dal 1920. Giornalisti, criptozoologi ed ufologi hanno collegato questo fenomeno con gli Ufo. In Inghilterra nelle leggende popolari vi sono numerosi “grossi cani neri e misteriosi“.

Nel 1810 una creatura grigia e gialla conosciuta come il “Cane Girt di Ennerdale” fu uccisa. Un testimone oculare affermò che era una specie di gatto molto strano.

In Inghilterra vi sono numerosi filmati, fotografie e numerosi falsi di questi ipotetici ABC. Ma non vi è alcuna prova della reale esistenza di qualcosa di paranormale in questi avvistamenti. Sembra un controsenso ma in realta secondo ufologi e criptozoologi le prove ci sono. E’ dimostrano che il fenomeno è legato a qualcosa di estremamente concreto e reale.

Si tratta di animali di grosse dimensioni si trovano in luoghi che non sono il loro habitat naturale: si tratta di felini?

Rappresentazione di un gatto gigante. Foto di Rashed _1_ da Pixabay

Gli Alien Big Cat i grandi gatti alieni alcuni noti casi di ABC

Caso 1

Cottenham, Cambridge

Un gigantesco felino viene segnalato da più testimoni nell’arco di oltre vent’anni. Il felino ottiene il soprannome “Fen Tiger“(tigre Fen). Le ricerche da parte del British Big Cat Society avrebbero indicato una sua attività nelle zone di Cottenham, Fowlmere, Impington,Wicken,Soham e Ely . L’animale si mostrava solo di notte e quindi era di difficile individuazione.

Caso 2

Un altro famoso ABC è conosciuto con il nome de La bestia di Bodmin. Secondo gli studiosi niente di paranormale si aggirava in quella zona ma era solo una grande pantera nera che si trovava a Bodmin Moor a Cornwell. Ma dal momento che oltre una sessantina di segnalazioni di Abc sono state effettuate in quella zona, probabilmente era presente un intero branco di pantere. Possibile?

Caso 3

Nell’isola di Wight (1993) un leopardo è stato ucciso e si narrava che in quel luogo vagasse un ABC. Coincidenza?

Caso 4

Il caso di Felicity. Il puma di Cannich in Scozia

29/10/1980

Nell’anno 1980 in Scozia vi furono numerose uccisioni di bestiame da parte di un animale non noto nella zona di Cannich.

L’animale fu catturato dallo stesso allevatore Ted Noble. Il quale vedeva le sue pecore uccise dal puma e le autorità non intendevano aiutarlo.

Ted Noble costruì una gabbia e con una testa di pecora adescò e catturò il ribelle felino il 29/10/1980. Il felino era una femmina e fu traferita all’ Highland Wildlife Park vicino a Kingussie. In seguito l’animale si dimostrò per nulla ribelle, anzi probabilmente era un “puma domestico” che era stato liberato nella zona.

Il puma fu chiamato Felicity e diventò una celebrità dello zoo di Highland Wildlife Park. Dove rimase fino alla sua morte il 30 gennaio 1985. Il corpo di Felicity fu imbalsamato ed ora è visibile al Museo Principale di Inverness.

Il caso di Felicity fu ritenuto però una bufala in quanto dopo la sua cattura nella zona furono avvistati altri puma. E testimoni affermano di aver visto puma trasportati con pick-up in luoghi non definiti.

Altri esperti affermano che l’arrivo di Felicity coincise con la presenza sul luogo di una colonia di puma. Secondo gli abitanti del luogo Felicity era un ABC, una creatura sfuggente e non appartenente a questa terra.

Fonte: bigcats.org sito non più raggiungibile.

Caso 5

La Bestia di Banff fa parte dei misteri criptozoologi del Regno Unito e potrebbe essere un ABC o “Grande gatto”.

26/06/2006 

Un giovane della zona di Cornhill, che ha deciso di mantenere l’anonimato, dopo aver avvistato nel suo terreno una strana creatura, forse un ABC, ha deciso di piazzare sul luogo dell’avvistamento una videocamera. Con lo scopo di cercare di riprendere la strana creatura ed apparentemente vi è riuscito.

Un felino completamente nero appare nel video ma a causa della mancanza di punti di riferimento è difficile intuire le reali dimensioni dell’animale. Motivo per il quale permane il dubbio che nel video sia ripreso semplicemente un gatto nero non un ABC.

Di seguito il filmato della Bestia di Banff su youtube.

Gli Alien Big Cat i grandi gatti alieni e gli studi in merito.

Non tutti sanno che numerosi gruppi di ricerca come il Nation’s Big Cat Research Group sono stati creati per studiare il fenomeno.

E’ un fenomeno che negli ultimi anni ha interessato varie zone della Scozia e dell’Inghilterra in cui numerosi felini di dimensioni notevoli sono state segnalate alle autorità. Alcuni di questi Big Cat avvistati sono neri, bianchi o marroni ma sono le dimensioni a spaventare i testimoni.

Di seguito gli avvistamenti degli ABC:

  • Gloucestershire (55 )
  • Cornwall (52)
  • Sussex (45)
  • Devon (42)
  • Wales (41)
  • Norfolk (36)
  • Kent (36)
  • Leicestershire (32)
  • Buckinghamshire (32)
  • Northampton (25)
  • Essex (10).
  • Questo animale è scambiato spesso anche per un gorilla o un cane di grossa taglia ed altri animali.

Gli ABC hanno tanti nomi in base ai luoghi degli avvistamenti.

Di seguito la lista di alcuni nomi attribuiti agli ABC:

  • “Bestia di Brookmans Park”
  • “Fantasma Fiskerton “
  • “Bestia di Bont”
  • “La Bestia di Bala”
  • “Bestia nera del sud Derbyshire”
  • “La Bestia di Carsington”
  • “Bestia del Blue Bell Hill”
  •  “Norfolk Gnasher”
  • “Bestia di Bont”
  •  “Bestia di Bodmin.”

Fonte: dogsinthenews sito non più raggiungibile.

Di seguito le conclusioni:

In conclusione gli ABC potrebbero essere spettri o fantasmi di animali estinti?

Ad esempio potrebbe trattarsi del Tilacino, tigre della Tasmania? E’ un marsupiale carnivoro ritenuto estinto  ma che potrebbe non esserlo, quindi che non è riconosciuto come animale noto se avvistato.

Oppure semplicemente sono dei grossi felini che si aggirano in numerose zone dell’Inghilterra e della Scozia? Questi felini hanno una sopravvivenza media di oltre 40 anni. Quindi potrebbe esssere una possibilità da non escludere a priori.

Lo Scottish Wildcat in Scozia.

In Scozia l’unica specie di felino conosciuto selvatico è lo Scottish Wildcat Felis sylvestris grampia (gatto selvatico scozzese) che assomiglia ad un gatto comune di dimensioni medie ed è una sottospecie del gatto selvatico europeo.

Tuttavia lo Scottish Wildcat ora si trova solo in Scozia mentre nel passato viveva anche in Inghilterra e Galles. Ora è a rischio di estinzione.

Foto di un gatto selvatico scozzese Foto di James Glen da Pixabay

L’uomo ha sempre detenuto in cattività animali di grosse dimensioni come tigri, pantere, puma e quasi sempre illegalmente.

Talvolta l’uomo se ne libera abbandonando questi grossi felini nelle campagne. Però a volte questi animali sono abbandonati in zone dove non sono riconosciuti causando panico e scompiglio nella popolazione locale.

Questi animali però possono fuggire anche dagli zoo, dai circo o da zoo privati e ritrovarsi liberi creando panico ed allarmismo giustificato o meno nei luoghi in cui si aggirano. Per cui possono essere avvistati e scambiati per qualcosa di soprannaturale forse a causa dell’atavica paura dell’incontro con un animale di questo tipo da parte dell’uomo.

Concludendo gli Abc esistono?

Approfondimenti:

Di seguito visita la sezione del sito sulle Strane creature e criptozoologia.

Di seguito l’articolo del sito sul Tilacino Tigre della Tasmania.

Scopri il libro “Le strane creature e i misteri in Italia e nel mondo” di Erika Di Cuonzo

Di seguito il Booktrailer sul canale YouTube di ChupaCabraMania.com. Il libro è disponibile su Amazon.

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Area 51 in America è un mistero per l’ufologia.

Area 51 in America è un mistero per l’ufologia.

L‘Area 51, istituita nel 1954, è situata nello stato americano del Nevada. Groom Lake Air Force Facility è il nome della zona desertica in cui si troverebbe. Quest’area a volte è chiamata semplicemente Groom Lake o “Dream land”.

E’ anche chiamata anche base aerea Nellis ed è un area di esercitazione e sperimentazione nucleare a circa 200 km dalla città di Las Vegas.

L’Extraterrestrial Highway è una superstrada sita in mezzo al deserto del Nevada che porta direttamente all’Area 51. L’insegna ha molti adesivi sulla sua superficie probabilmente attaccati da appassionati di ufologia.

Extraterrestrial Highway Foto di Martin Str da Pixabay

Usa.

Sono numerosi gli avvistamenti Ufo che dagli anni 80 si registrano nella zona che non compare sulla cartina geografica. Quindi è ritenuta una zona ad alto interesse ufologico. L’Area 51 ha un estensione di circa 26.000 km quadrati nel deserto del Nevada.

Forse la base militare è stata costruita in quella zona probabilmente con scopi ben precisi.

Di seguito alcune sue caratteristiche:

  • Per evitare l’intrusione nella base dall’esterno è una zona molto controllata a vista.
  • Si tratta di una zona militare ad altissima sorveglianza infatti è vietato sorvolare la zona con qualsiasi mezzo aereo.
  • Infine è rigorosamente controllato ogni suo perimetro con misure di sicurezza come sensori di movimento, telecamere e pattuglie armate.

Numerose fotografie effettuate da satelliti mostrano uffici, hangar ed una pista di decollo di oltre 4.5 km. Inoltre si ritiene che l’Area 51 si estenda anche nel sottosuolo per oltre 90 piani. I livelli di sicurezza aumentano man mano che si scende verso il basso.

Area 51 ed Ufo

Nell’Area 51 probabilmente vengono sperimentati prototipi di aerei ad alta tecnologia come gli aerei spia. Test nucleari sono effettuati per conto del Dipartimento dell’energia.

Testimoni come Bob Lazar, persone che hanno lavorato all’interno dell’Area 51, affermano di aver visto e lavorato di persona su navicelle aliene. L’uomo afferma di aver creato velivoli a propulsione gravitazionale seguendo schemi di origine aliena. Altri testimoni affermano di aver visto corpi di alieni conservati in speciali stanze.

Norio Hayakawa della Nippon Tv ha effettuato una notte, una videoripresa di un veicolo che si muoveva a velocità incredibile subito dopo essere decollato dall’Area 51. Il filmato analizzato diede il responso che l’oggetto non poteva essere “un oggetto convenzionale”.

I Black Projects

I Black Projects sono i progetti top secret del governo in cui avviene lo studio di prototipi segreti.

Si tratta di veicoli silenziosi e superveloci con velocità, secondo i testimoni, che possono raggiungere i 16.000 km orari (13 volte la velocità del suono). I Black Project sono il bombardiere Stealth B-2 e le sonde teleguidate che assomigliano a degli Ufo.

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito su i luoghi misteriosi e le scoperte più strane nel mondo

 

Majestic 12 è un’organizzazione segreta in Usa

Majestic 12 un’organizzazione segreta in Usa

Il presidente Harry S. Truman Foto di WikiImages da Pixabay

Stati Uniti d’America

Nel 1947 il presidente americano Harry S. Truman costituì un’organizzazione segreta composta da scienziati, uomini al governo e militari di elevato livello. Organizzazione chiamata con il nome in codice Majestic-12 o Majic12 (oppure MJ-12, MJ-XII, Majestic Trust).

L’Organizzazione nacque in seguito al controverso incidente accaduto a Roswell nel New Mexico. Una sua funzione importante era quella dello studio del fenomeno ufo e nelle teorie di complotto sempre  riguardo agli UFO.

Tuttavia vi è una smentita ufficiale circa l’esistenza di questa organizzazione.

Quest’organizzazione teoricamente studiò il caso Roswell.  Il governo dichiarò che i documenti che comprovavano l’esistenza di M-12 erano falsi. Perchè la firma del presidente degli Stati Uniti non era originale ma era stata tratta da una fotocopia.

L’AFOSI (Air Force Office of Special Investigation) confermà la falsità delle firme.

In seguito numerosi documenti riguardo al M-12 furono trovati e divulgati tra la popolazione. Ma molti di questi furono dichiarati falsi in un secondo momento.

Tuttavia gli unici documenti ritenuti originali vennero rinvenuti nel 1978.

Erano documenti risalenti al 1950/1951 in cui si menzionano studi sugli Ufo e della presenza di un’organizzazione che si trovava all’interno del Pentagono con a capoil Dr. Vannevar Bush, il Majestic-12?

Probabilmente sono gli unici documenti che comprovano l’esistenza di questa organizzazione segreta.

L’organizzazione Majestic-12 è resa pubblica.

Nel dicembre del 1984 Jaime Shandera, un produttore televisivo ed ufologo amatoriale, ricevette per posta un filmato in cui si provava l’esistenza di un’organizzazione segreta. Con il filmato l’uomo rese pubblica l’esistenza dell’organizzazione nota come Majestic-12.

Nei filmati in possesso di Shandera vi sono due documenti:

  • Nel primo vi era l’autorizzazione del presidente Harry S.Truman a creare M-12 per studiare il caso Roswell.
  • Nel secondo documento invece vi era un riepilogo del lavoro svolto da Majestic-12 riguardo al caso Roswell. Con la spiegazione dell’occultamento dei corpi degli alieni e dell’astronave in seguito all’ufo crash di Roswell.

Di seguito i presunti membri del Majestic-12

  • Contrammiraglio Roscoe H. Hillenkoetter
  • Dr. Vannevar Bush
  • James Forrestal (sostituito dopo la sua morte dal Generale Walter Bedell Smith)
  • Nathan Twining
  • Generale Hoyt Vandenberg
  • Dr. Detlev Bronk
  • Dr. Jerome Hunsaker
  • Contrammiraglio Sidney Souers
  • Gordon Gray
  • Dr. Donald Menzel
  • Generale Maggiore Robert Montague

Conclusioni:

Quindi l’organizzazione segreta M-12 per lo studio dei casi Ufo è realmente esistita? Oppure è un altro espediente pubblicitario per riesumare casi come il controverso caso Roswell?

Approfondimenti:

Di seguito visita la sezione del sito su Ufo ed alieni, abduction

Si tratta di una sezione dedicata ad ufo, alieni, rapimenti, avvistamenti e tutti gli altri fenomeni legati alla vita extraterrestre.

Il caso Roswell, incidente con extratterestri in Usa?

Il caso Roswell. Incidente con extratterestri in Usa?

Stati Uniti

Roswell

8 luglio 1947

New Mexico.

Il quotidiano Roswell Daily Record riporta la notizia del ritrovamento di un oggetto non identificato .nei pressi della citadina di Roswell. L’oggetto si trovava nelle vicinanze di un ranch nella zona di Socorro. A 300 km da Albuquerque

Il ritrovamento è avvenuto da parte del 509º Gruppo bombardieri consegnato alla base aerea Wright Petterson. Il 509º Gruppo bombardieri dichiarava di aver rinvenuto sul luogo dell’incidente un Ufo.

Il giorno dopo, il 9 luglio 1947, l‘Aeronautica Militare statunitense descrisse l’oggetto come un “pallone sonda aerostatico“.

Il pallone era destinato all’uso meteorologico. L’Aeronautica Militare affermò che non si trattava di un UFO di origine extraterrestre e questa all’epoca fu la versione ufficiale dell’accaduto e lo rimane tutt’ora.

I resti del pallone sonda, immagine tratta dal web.

Immagini del pallone sonda furono effettivamente divulgate dal Generale Roger Ramey. 

Questo incidente diede origine “al caso Ufo” più importante e ricco di testimonianze del momento insieme al progetto Majestic-12

Testimonianze

I militari e i testimoni che assistettero al ritrovamento non descrivono l’oggetto come un pallone sonda disintegrato al contatto con il suolo.

Ma questi testimoni danno spiegazioni differenti. Descrivendolo come un’ ufo di origine extraterrestre di forma discoidale,

L’Ufo era probabilmente vittima di un Ufo-crash. Ufo-crash è il termine che indica lo schianto sul suolo terrestre di un Ufo.

Tuttavia il governo statunitense ha sempre sostenuto la teoria del pallone sonda precipitato al suolo. Il caso scivolò nell’ombra e da notizia sconvolgente divenne una notizia di poca importanza con già una spiegazione al seguito.

Mac Brazel, il proprietaro del terreno in cui si verificò l’incidente fu colui che avvisò i militari dell’accaduto. . L’uomo prelevò alcuni rottami dell’oggetto che si trovavano sul posto.

Ufo o Pallone sonda?

Glenn Dennis.

Dopo l’incidente si diffusero voci del ritrovamento di corpi di extraterrestri che si trovavano al’interno dell’Ufo.

Glenn Dennis che lavorava presso le pompe funebri di Roswell affermò di aver visto di persona i corpi degli alieni in seguito all’incidente.

Glenn Dennis fu chiamato sul posto perchè secondo i militari poteva trattarsi di un aliante schiantatosi con due persone a bordo. Entrambe le persone erano morte e presentavano dimensioni non superiori ai 150 cm di altezza. La testa era ovale (degli alieni grigi?) e necessitavano di una bara particolare.

Nonostante tutto il caso Roswell non fu più un caso straordinario degno di attenzione dai mass media,

Non si sentì più nulla in merito al caso Roswell nè da mezzi di comunicazione come giornali o radio fino all’anno 1991.

Quell’anno in un libro ( uscito anche in Italia) “UFO-crash a Roswell” di Kevin Randle e Donald Schimtt, entrambi ufologi, analizzarono nuovamente il caso Roswell. L’attenzione dell’ opinione pubblica fu di nuovo attratta fino al 1995 dal “Caso Roswell” grazie al libro.

Nuovamente presero vita le teorie di corpi alieni umanoidi conservati e studiati nelle basi aeree militari dell’epoca.

Il presunto cover-up, termine che indica insabbiamento dei fatti da parte delle autorità, effettuato in America manteneva comunque alta l’attenzione sul caso.

Gli avvistamenti precedenti l’incidente di Roswell.

Monte Rainer.

Washington.

24 Giugno 1947

Kenneth Arnold dichiarò di aver avvistato “nove oggetti simili ad ali volanti, muoversi a velocità elevata, velocità impossibile da raggiungere per i mezi dell’epoca” . Si trattava di alianti come era stato comunicato in primis a Glenn Dennis riguardo al caso Roswell o qualcos’altro? Vi è un collegamento tra i due eventi?

Ray Santilli ed i filmati

Nel 1995 Ray Santilli, produttore britannico, affermò di possedere alcuni filmati dello schianto dell’ufo.

Precisamente possedeva due filmati delle autopsie degli alieni che si trovavano all’interno del mezzo. Ma una sola è stata resa publica la seconda non è mai stata trasmessa in televisione.

Fox TV trasmise il filmato dell’autopsia ed in seguito tutto il mondo vide il filmato. In rete è possibile visionare il filmato interamente.

Le conclusioni

Purtroppo i video si sono rivelati dei falsi. Perchè non vi sono riferimenti certi al periodo ed al luogo in cui si sarebbero svolte le riprese.

I filmati riguardano realmente  il caso Roswell, girati ad esempio nella base Wright Petterson, o sono filmati ad esempio realizzati a scopo pubblicitario?

La pellicola sottoposta a studi risale effettivamente all’anno 1947. Nessuno è riuscito a riprodurre allo stesso modo il filmato ed i corpi sono reali, secondo l’analisi del video

E riguardo ai corpi degli ipotetici alieni?

Il governo affermò che si trattava di due manichini che si trovavano in sperimentazione sul pallone sonda. I manichini erano stati scambiati per dei corpi reali dai testimoni.

Curiosità:

Dopo alcuni anni a Roswell iniziò effettivamente l’utilizzo dei manichini nei test effettuati sui palloni sonda metereologici. Il caso Roswell rimane un mistero legato al mondo degli Ufo-crash e del cover-up del governo statunitense.

Visita la sezione del sito ufo, alieni ed abduction (rapimenti umani)

Gli ufo sulla luna visti dagli astronauti,una realtà?

Gli ufo sulla luna visti dagli astronauti,una realtà?

Gli ufo sulla luna 

Pubblicato sul numero di Settembre 2002 di PARK NEWS:
mensile dell’Abruzzo (TERAMO)
email:

multimediaedizioni@virgilio.it

Usa

Il programma spaziale americano (missioni Mercury, Gemini, Apollo) è stato costantemente monitorato da oggetti volanti non identificati di natura non terrestre. Con delle finalità che sfuggono, ancora oggi, ad un’analisi serena dell’accaduto, lasciandoci con tante, troppe, domande senza risposta.

Molti astronauti, non più vincolati al segreto militare, hanno ammesso di aver avuto incontri ravvicinati nello Spazio con oggetti volanti. Oggetti fotografati e filmati durante le varie missioni e dotati di caratteristiche e capacità di volo compatibili con gli U.F.O.

Queste testimonianze, non possono essere interpretate come semplici errori di valutazioni di fenomeni naturali, visioni o allucinazioni. Perchè gli astronauti persone dotate di un sano equilibrio psicologico.

Inoltre, essendo avvenuti nello Spazio tra la Terra e la Luna, questi incontri non possono essere scambiati per fenomeni atmosferici. Come fulmini globulari che appaiono all’improvviso nella Troposfera, palloni sonda o velivoli sperimentali militari.

Gli ufo sulla luna visti dagli astronauti,una realtà?

Tra le tante missioni spaziali la più famosa è quella dell’Apollo 11 (20 Luglio 1969).

Con l’equipaggio composto da Neil Armstrong (Comandante della missione), Edward Aldrin (Pilota del Modulo Lunare “Aquila”) e Mike Collins (Pilota del Modulo di Comando “Columbia”). E sintetizzabile con la leggendaria frase pronunciata da Neil Armstrong mentre scendeva gli ultimi gradini della scala del L.E.M. prima di toccare il suolo lunare.

 “Questo è un piccolo passo per l’uomo, ma un balzo gigantesco per l’Umanità.”.

Tale missione permise ai primi esseri umani di passeggiare sul suolo lunare per raccogliere rocce e polvere da analizzare nei laboratori di ricerca e confrontarli con le rocce terrestri.

Permise di installare attrezzature scientifiche varie. Tra le quali alcuni specchi che, riflettendo i raggi laser inviati dal nostro pianeta, permettono ancora oggi di calcolare con precisione millimetrica la distanza Terra – Luna.

Ma due grosse sorprese attendevano i radioamatori in ascolto da diverse località del nostro pianeta ed i tecnici statunitensi della NASA.

Quelli che seguono sono alcuni estratti delle conversazioni tra gli astronauti ed il Controllo Missione a Houston.

Gli ufo sulla luna visti dagli astronauti,una realtà?

La prima sorpresa avviene durante la fase di immissione in orbita lunare del Modulo di Comando “Columbia”. La ricezione del segnale è molto debole e le comunicazioni tra la navicella e la Terra sono disturbate:

Apollo 11:

“Si sente bene adesso?”

Controllo Missione:

“Affermativo! Vi riceviamo, vi riceviamo!”

Apollo 11:

“Ah, cos’è quello? Avete una spiegazione?”

Controllo Missione:

“Non l’abbiamo! Non vi preoccupate! Continuate con il vostro programma.”

Apollo 11:

“Mio Dio! … Incredibile! Questo è fantastico! Non lo potreste mai immaginare!”

Controllo Missione:

“Roger! Ok, noi sappiamo di quello … però voi andate nell’altra direzione! Andate dall`altra parte!”

Apollo 11:

“Che diavolo è quello? … è molto spettacolare! Mio Dio! Che cosa è … allora me lo dite cos`è quello?”

Controllo Missione:

“Cambiate frequenza … Usate Tango! .. Tango!”

Apollo 11:

“… Allora … è una forma di vita quella!”

Controllo Missione:

“Roger! Vi stiamo dicendo di cambiare comunicazione! Usate Bravo – Tango, Bravo – Tango … selezionate Jezebel … Jezebel!”

Apollo 11:

“Si, ma tutto questo è incredibile!”

Controllo Missione:

“Registrate su Bravo – Tango, Bravo – Tango!”

Gli ufo sulla luna visti dagli astronauti,una realtà?

A questo punto le comunicazioni proseguono su un canale radio codificato.

Impedendo ai radioamatori di ascoltare lo scambio di battute che stava diventando molto interessante. Ma allo stesso tempo molto imbarazzante da spiegare da parte della NASA,.

Nel caso in cui la faccenda fosse trapelata tra i milioni di telespettatori incollati davanti alla TV ed ignari di quanto stesse avvenendo per la nasa sarebbe potuto diventare un problema. Il sottoscritto era un telespettatore che all’epoca aveva solo 7 anni ed era già affascinato dalle missioni spaziali.

La seconda sorpresa avviene durante la fase di risalita dalla superficie della Luna del L.E.M. “Aquila”. Con a bordo Armstrong e Aldrin, ed il rendez vous in orbita lunare con Collins ed il Modulo di Comando “Columbia”.

Il dialogo registrato al magnetofono.

Il dialogo che segue è stato registrato al magnetofono. Dialogo riportato dal settimanale “National Bulletin” di Montreal il 29 Settembre 1969:

Apollo 11:

“Cos’è? Per il Diavolo, cos’è? Non voglio saperne di più! Queste … piccole … cose … sono gigantesche, sono enormi! No, no, questa è addirittura un’allucinazione. No, no, no, questa non è un’illusione ottica! Oh, cielo, non ci crederà nessuno!”

Controllo Missione:

“Cosa … cosa succede, dannazione? Come state, ragazzi?”

Apollo 11:

“Sono là, sotto l’orizzonte!”

Controllo Missione:

“Cosa c’è? … Disturbi radio … qui è il Controllo Missione che chiama Apollo 11.”

Apollo 11:

“Roger, siamo qui, ma abbiamo visto altri … devono essere qui da tempo per osservare le attrezzature.”

Controllo Missione:

“Controllo Missione! Ripetete le ultime comunicazioni!”

Apollo 11:

“Dico che ci sono altri veicoli spaziali. Sono allineati sull’orlo del cratere!”

Controllo Missione:

“Ripetete! Ripetete!”

Apollo 11:

“Lasciateci completare questa orbita, poi … a casa! In 625 a 5 … Ho regolato i relè … mi tremano le mani, non posso … filmare! Dio, chissà se queste dannate macchine fotografiche hanno ripreso qualcosa? …”

Controllo Missione:

“Avete fotografato qualcosa di interessante?”

Apollo 11:

“Non abbiamo pellicole a portata di mano … Disturbi radio … tre colpi dei dischi volanti, o quel che diavolo sono, possono aver rovinato le pellicole.”

Controllo Missione:

“Controllo Missione. Qui è il Controllo Missione … siete sulla strada per il ritorno a casa? … Ripeto, siete sulla strada per il ritorno a casa? Cosa sono tutte queste voci sugli U.F.O.?”

Apollo 11:

“Si sono posati là … sono sulla Luna … ci stanno osservando.”

Controllo Missione:

“Gli specchi, gli specchi, li avete piazzati?”

Apollo 11:

“Si, gli specchi sono al loro posto. Ma chi ha costruito simili navi spaziali può andare li domani e strappare via quei dannati specchi … Passo e chiudo.”

Comunicazioni interrotte.

A questo punto terminano di nuovo, bruscamente, le comunicazioni radio tra l’Apollo 11 ed il Controllo Missione a Houston.

Ma questi episodi bastano per farci capire che il fenomeno U.F.O. esiste. esiste anche al di là di tutte le politiche di “Cover Up” da parte della NASA e del Governo degli Stati Uniti. Politiche che continuano a negare l’esistenza di oggetti volanti non identificati e degli incontri avvenuti durante le varie missioni spaziali.

Fino a quando?

Giovani Zavarelli

Settembre 2002

Fonte:

Sito web di Paola Harris, versione italiana

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito su ufo ed alieni, abduction (rapimenti di persone da parte degli alieni)

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

L’incredibile avventura occorsa due decenni orsono al brasiliano Antonio La Rubia, un autista di autobus trentatreenne vittima di un sequestro. Sequestro operato da stranissime entità robotiche discese da un grande oggetto discoidale e i cui postumi furono in lui dati da un abnorme stato febbrile che lasciò allibiti gli stessi medici.

“All’interno del disco mi sembrava di bruciare vivo!”

ebbe a dichiarare il giovane – da poco reduce dalla clamorosa esperienza – alla dottoressa Estrelita Ferrera Pereira ed allo psicologo Neli Carbonell David. Impiegati presso la stessa compagnia presso la quale egli lavorava.
Il caso La Rubia venne indagato da una figura storica dell’ufologia brasiliana, Irene Granchi, che in una intervista concessale dal giovane,.

Poche settimane dopo il rapimento e da cui questo racconto è desunto, raccolse tutti i particolari di quella che è da considerarsi una sconcertante vicenda. I riscontri obbiettivi sul soggetto e le analogie con altri episodi registrati su scala mondiale, pongono un inquietante interrogativo.

Un’interrogativo sulle finalità perseguite in rapporto all’uomo dalle entità che si celano dietro la fenomenologia delle abductions.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Quello strano “capolinea”

Antonio La Rubia all’epoca risiedeva a Paciencia. Un borgo a 45 chilometri da Rjo De Janeiro e, per via del suo turno di servizio, era solito alzarsi alle primissime ore del mattino- Per incamminarsi alla volta del deposito delle Linee Orientali.

Quella mattina del 29 settembre 1977, come consuetudine, dopo una levataccia, era uscito di casa verso le 2,15.

Il suo stato d’animo era relativamente disteso, non fosse che per la paura di subire un’aggressione o una rapina. Essendo le strade del paese completamente deserte a quell’ora.

Poco prima di arrivare alla fermata presso la quale, di norma, l’attendeva il pulmino che l’avrebbe portato in ditta, mentre stava transitando in prossimità della piccola piazza del paese, egli notò che il proprio orologio si era stranamente bloccato.

Volto lo sguardo in direzione di un campo limitrofo, in buona parte immerso nell’oscurità, scorse improvvisamente la sagoma di un grande oggetto di colore grigio scuro.

Lì apparentemente parcheggiato, che successivamente descriverà “simile ad un enorme cappello” largo settanta metri.

Avvicinatosi per verificare di cosa si trattasse, realizzò che quel presunto “veicolo” era troppo strano per poter anche solo vagamente somigliare all’autobus della Compagnia.

Preda di un incontrollabile sconcerto, che rapidamente si stava trasformando in paura, Antonio presagì che quell’inusitato oggetto fosse lì proprio per lui. E d’istinto, cercò di allontanarsi dalla scena di quell’assurdo capolinea.

Non aveva mosso che due passi quando una vivissima ed intensa luce blu illuminò a giorno l’intera zona ed il suo corpo d’incanto si bloccò, alla stessa stregua di quanto era capitato al suo orologio, congelandone la fuga!

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Prigioniero di un incubo

Accanto ad un palo elettrico, Antonio scorse a pochi metri da lui tre piccole stranissime figure:

erano alte circa un metro e mezzo. La loro testa ricordava un pallone da rugby ed era attraversata longitudinalmente da una fila di “specchietti”.

I loro corpi, tarchiati, presentavano un ampio “torace”, dal quale si dipartivano due arti simili alle proboscidi degli elefanti, che si assottigliavano progressivamente in una specie di punta terminale. Una sostanza ruvida, a scaglie, ne ricopriva il tronco, che si arrotondava verso il basso in un’unica gamba, a sua volta terminante in una specie di piattaforma, che ricordava abbastanza certi noti sgabelli.

“Mi sentivo come inchiodato al suolo e vidi quei due esseri afferrarmi.. Intorno regnava il più totale silenzio. Non ricordo come entrai nel disco. Mi ci trovai improvvisamente, fluttuante tra due file di una dozzina di quegli esseri, su ogni lato.”

Antonio si trovava in una specie di corridoio, apparentemente fatto di un materiale simile all’alluminio.

Era percorso da un brivido. Rivolto lo sguardo dietro di sé, vide dall’alto allontanarsi il campo che aveva appena lasciato ed ebbe l’impressione che il disco fosse trasparente.

D’improvviso si riaccese la luce blu e si ritrovò in una grande stanza circolare.

“Vidi allora una cinquantina di quegli esseri. Era come se mi sentissi chiuso in una campana di vetro ed avevo l’impressione che essi stessero comunicando tra loro, dato che volgevano l’un l’altro le teste, come per dirsi qualcosa.”

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Antonio, che si era invano dibattuto sino a quel momento incapace di emettere alcun suono, riuscì improvvisamente ad urlare all’indirizzo di quegli esseri:

“Chi siete? Cosa volete?”

Con sua grande sorpresa le creature caddero tutte al suolo come birilli ed egli attribuì la cosa all’effetto sonoro della sua voce.

La luce blu si riaccese, fortissima, accecandolo. Lui continuò affannosamente a dibattersi, sia per la paura, sia perché da quando era entrato nel disco aveva preso ad avvertire difficoltà respiratorie.
Ora non sentiva più il proprio respiro, ma recepiva paradossalmente quello delle entità. Cosa che lo stupì in quanto le credeva dei robot.
L’unica installazione nella grande sala disadorna, oltre lo schermo, era data da una specie di scatola. Una scatola di circa 15 centimetri di larghezza, posta davanti a lui ed il cui aspetto era vagamente simile ad un pianoforte in miniatura per alcuni tasti disposti su un lato.

Lo strano congegno poggiava su due lunghi sostegni e sulla sommità evidenziava una specie di lattina. Lattina nella quale gli esseri inserivano degli oggetti simili a delle siringhe che essi portavano lungo i fianchi. Ogni volta che essi compivano tale operazione, compariva un’immagine a colori sullo schermo.

Ad Antonio vennero mostrate diverse scene che egli così descriverà ad Irene Granchi:

Lui stesso nudo, sdraiato su un tavolo invisibile, le braccia a penzoloni. Mentre due esseri lo stanno esaminando, tenendo due lampade blu puntate sul petto.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Contemporaneamente un terzo essere gli esamina dal retro la testa a mezzo di una lampada che però non emette un fascio di luce, ma rende completamente blu la parte superiore del suo corpo.
Questa scena scomparve come una delle entità, avvicinatasi alla scatola, vi introdusse un’altra siringa.

Ancora lui, nudo, in piedi.

Lui, vestito, con la valigetta in mano e l’aspetto nervoso, mentre batte i denti.

Un cavallo ed un carro lungo una strada polverosa. Si tratta di un luogo sconosciuto ad Antonio, che però riesce a vedere il carrettiere. Il carrettiere indossa un cappello di paglia, ha i piedi nudi e la camicia strappata.

Una sfera arancione e luminosa e lui accanto, in piedi.

Ancora la sfera, stavolta bluastra e con accanto uno degli esseri.

Un cane che tenta disperatamente, bava alla bocca, di afferrare uno degli esseri che sta davanti a lui. Senza che riesca a raggiungerlo; quando però il cane abbaia, l’essere si “scioglie” dalla testa ai piedi come un budino.

Questo momento della rievocazione, annoterà la Granchi, è particolarmente toccante. In quanto la voce di Antonio subisce un tangibilissimo mutamento emotivo.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Cambiamento che prelude alla esposizione di una allucinante seconda parte di tale scena:

uno degli esseri si stacca dalla fila procedendo verso di lui. Punta la siringa verso il cane, che improvvisamente assume una colorazione blu, per iniziare gradualmente a sciogliersi trasformandosi anch’esso in un informe ammasso gelatinoso.

Uno stabilimento in cui, su tre linee di assemblaggio, vengono costruiti gli UFO. Con milioni di analoghe entità robot addette ai lavori, tuttavia sprovviste di utensili.

Un treno di vecchio tipo, malridotto e sprovvisto di finestrini, mentre imbocca una galleria, scomparendo alla sua vista.

Una grande strada affollata di turisti. Che gli ricorda la Avenida Presidente Vargas (una delle principali arterie di Rio) intasata dal traffico, al punto tale che tutte le auto sono ferme.

Successivamente nel suo resoconto Antonio tornerà su questa sequenza di immagini. Rammentandone una scena riguardante se stesso, con del fumo proveniente dalla sua schiena. Ed un’altra, vestito che vomita e si defeca addosso.

Ad un certo punto uno degli esseri si avvicina ad Antonio. E puntatogli una siringa sulla punta del dito medio della mano destra, gli estrae del sangue, riempendo la siringa sino a farla traboccare.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Fu questo il momento in cui vide un colore diverso dal blu o dal bianco abbacinante dominanti.

L’essere quindi puntò la siringa verso un riquadro della parete, tracciando (presumibilmente col sangue) l’enigmatico disegno di tre cerchi tagliati da una “L”.
Nella sua ricostruzione Antonio preciserà alla Granchi di non sapere quando effettivamente collocare il momento del prelievo ematico.

Cioè se prima o dopo la carrellata delle inaudite immagini cui era stato sottoposto.

Riuscendo solo a ricordare che il proprio sequestro aveva avuto termine dopo la scena della grande strada affollata:

“Proiettato” all’esterno del grande oggetto, era stato “depositato” in una strada posta quasi di fronte alla stazione di -Paciencia.

In altri termini egli venne probabilmente teletrasportato nei paraggi di casa sua, a tre o quattro chilometri di distanza.

Il ritorno a casa

Non gli riuscirà ovviamente di ricostruire come fosse finito da quelle parti:

l’unica cosa in lui certa fu che si ritrovò in una strada adiacente alla ferrovia. E guardando verso il basso, realizzò che una di quelle creature era con lui. Rivolto lo sguardo al cielo, vide un “grande pallone scuro” allontanarsi e al tempo stesso si rese conto che l’essere precedentemente accanto a lui era ora scomparso.

Si ritrovava fra le mani la sua valigetta. Ed era vestito allo stesso modo nel quale era uscito di casa.

Batteva però i denti per un forte senso di brivido che stava aumentando:

esattamente come aveva illustrato la seconda immagine proiettata sullo schermo a bordo del disco.

Il suo orologio segnava ancora le 2.20, bloccato nel momento in cui era iniziato il suo allucinante viaggio da quel capolinea maledetto.

I postumi: dolori, paura, insicurezza

Arrivato alla stazione di Paciencia, Antonio chiese l’ora:

erano le 2.50 del mattino. Alle 3.10 arrivò l’autobus e Antonio lo prese, arrivando al lavoro in orario.

Si sentiva male, nervoso e dolorante. Ciò nonostante volle a tutti i costi sobbarcarsi l’intero turno, forse nell’illusione di rimuovere il ricordo della tremenda esperienza.

A casa non volle dire nulla alla moglie e la notte di venerdì fu un vero inferno:

la temperatura corporea era sempre più alta, violenti e ripetuti conati di vomito lo colpivano. E l’intestino era afflitto da continui problemi d’incontinenza. Per ultimo un fortissimo mal di testa prese a tormentarlo per giorni.

Gli tornarono alla mente le immagini che aveva visto a bordo dell’UFO. Particolarmente quella col fumo che fuoriusciva dalla sua schiena. Legata al forte calore che lo pervadeva e nella quale erano stati anticipati i suoi pesanti problemi gastrointestinali contingenti.

Il sabato e la domenica questi sintomi si acuirono al punto da costringerlo a casa.

Ed egli cominciò ad avvertire che il proprio corpo letteralmente scottava. Invano la moglie cercò di alleviarne le sofferenze strofinandolo con un po’ di alcool. Il bruciore era particolarmente intenso proprio laddove, durante il sequestro, la luce blu gli era stata applicata.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Il licenziamento di Antonio

Il lunedì si presentò alla Compagnia, dicendo che era intenzionato a licenziarsi per via del suo tormentato stato di salute aggravato da forti difficoltà respiratorie.

Come lo videro, i colleghi rimasero sconcertati dal cambiamento radicale che evidenziava il suo aspetto.

Nel quale non riconoscevano più il giovane sano e robusto da anni ad essi noto, e che ora in volto appariva, come riferirono, “verde come l’erba”.

Ad essi Antonio chiese di essere “innaffiato d’acqua” perché sentiva il corpo bruciare.

Il suo malessere era talmente palese agli occhi del personale medico, da indurre un’infermiera a proporgli la somministrazione di un sedativo. Che egli nervosamente rifiutò, lasciando allibiti i presenti:

si trattava infatti di un’iniezione!

A questo punto cominciava a farsi strada l’idea che egli fosse impazzito e se ne decise il ricovero coatto.

Prima tuttavia che Antonio venisse portato in ospedale, lo psicologo della compagnia, il Dr. Neli Carbonell David volle esaminarlo. Convincendosi del fatto che il giovane era afflitto solo da inaudite sofferenze fisiche, incomprensibilmente insorte.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

In ospedale, Antonio cominciò a parlare confusamente di UFO.

Ciononostante i medici che sulle prime l’avevano creduto folle, convennero in un secondo tempo sulle conclusioni raggiunte dal Dr. Neli. Soprattutto quando riscontrarono che la sua temperatura corporea segnava l’incomprensibile ed altissimo indice di 42 gradi centigradi!

Inoltre uno dei medici, del Rocha Faria Hospital, evidentemente informato in materia… sentendo i discorsi, sia pur frammentari del giovane, collegati al proprio rapimento, si convinse dell’opportunità di approfondirne il caso.

Asserendo non fosse il primo del genere che ad essi capitava. Ed il cui carattere “estremamente delicato”, com’egli lo definì, sarebbe stato del resto confermato da quella sensazione di vuoto che Antoni,o dopo oltre un mese dal proprio incidente, avrebbe continuato a recepire nel camminare.

Da lui sintetizzata nel concetto:

“era come se galleggiassi su di una nuvola”.

Intervistando il Dr. Neli, Irene Granchi raccolse la seguente dichiarazione:

“Non sono al momento in grado di dire nient’altro che il paziente è molto nervoso. Da un punto di vista clinico il suo stato è alquanto strano, con una temperatura corporea data da indici così variabili. Psicologicamente il suo stato è catastrofico. Proverò a sottoporlo ad ulteriori test domani. Ma ritengo egli debba essere tenuto sotto osservazione da parte di un team di medici, in quanto presenta un quadro clinico assolutamente fuori dell’ordinario.

Il Dr. Neli riferì inoltre che quando quel lunedì mattina aveva visitato per la prima volta Antonio nel suo ambulatorio, questi piangeva come un bambino ed era in uno stato psicologico pietoso.

Ordinatogli di togliersi i vestiti, riscontrò che il suo corpo era letteralmente coperto da eruzioni cutanee. Il giovane aveva un’incredibile sete. In quanto sentiva la gola letteralmente ardergli. Infine il medico confermò che egli aveva effettivamente vomitato per l’intera notte.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

La prima comparsa degli esseri a forma di birillo

Gli esseri descritti da Antonio La Rubia immagine tratta dal web.

Un’inaspettata conferma dell’incredibile IR4 brasiliano, relativamente alle stranissime entità in esso descritte, pervenne da un incontro ravvicinato verificatosi diversi mesi prima nel gennaio di quello stesso ’77 negli USA.

Ad Harrah nello Stato di Washington, e riportato da una gazzetta locale, la “Toppenish Review”.

Protagonista era stato un bambino che aveva riferito di avere visto in prossimità di due “navi di acciaio” due “omini” alti circa un metro, con una gamba sola sulla quale “ruotavano”.

Nascostosi dietro uno scatolone egli aveva seguito le manovre degli esserini. Sino a quando essi erano risaliti a bordo degli oggetti, tramite una porta di accesso apertasi in due parti come una croce, oltre la quale egli aveva scorto l’interno, fortemente illuminato. Dopodiché le navi erano decollate, “nascondendosi in una nuvola di fumo”.

Corso a svegliare la madre (erano le 6.30 del mattino) il bambino non era stato ovviamente creduto. In un secondo tempo strane tracce furono individuate nell’area del presunto avvistamento. Oltre ad un’area circolare di tre metri, nella quale l’erba si presentava schiacciata.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Un caso modello

Malgrado poco conosciuto, il Caso La Rubia può dirsi un vero prontuario dei tipici tratti ricorrenti in un IR4:

un modello esemplare per la sintomatologia che esso evidenzia sul piano fisico e psicologico del soggetto. Quest’ultima, la classica “sindrome da abduction”, sintetizzata nella vicenda di Antonio. Nel mutamento radicale della persona, nello stato confusionale, nella soverchiante paura, nella paresi corporea e nella sensazione di “camminare nel vuoto”.

E’ oggi riproposta da una vastissima casistica internazionale, più o meno nota, e da una letteratura specialistica i cui contributi vanno da John Mack a David Jacobs, e da Karla Tumer a Whitley Strieber.

Altri interessanti dettagli nella narrazione di Antonio sono:

  •  Il sentire “la gola ardere”, accompagnato da una sete illimitata, riportato anche nell’esperienza di Travis Walton. Il quale parlò anche di pareti trasparenti del disco.
  • La vaga sensazione di entrare “fluttuando” nel disco, descritta da Barney Hill nel proprio celebre caso. Anche le stranissime entità sono a loro volta descritte “floating around”, alla stessa stregua di altri noti casi di abductions come quello di Pascagoula.
  •  Il grande schermo ricorre in un notevolissimo numero di resoconti di rapiti e di contattisti che narrano essere stati sottoposti ad un bombardamento di immagini dall’apparente contenuto ora di ammonimento. Ora quasi idilliaco, qui vediamo sul piano generale un trait d’union significativo fra i due ambiti di esperienza. Irene Granchi realizzò che la descrizione dello schermo del caso La Rubia, coincideva con quella di un altro evento brasiliano risalente al 1968. Evento che lei stessa aveva indagato, e noto come caso Mendoza Peccinetti-Villegas.
  •  L’immagine di Antonio con una sfera luminosa accanto a sé ribadisce il sopra menzionato trait-d’union. Rinviando al tempo stesso ad alcuni recenti casi di rapimento. Come l’esperienza italiana di Valerio Lonzi, o a vicende contattistiche, come quella storica di Orfeo Angelucci.
  •  La descrizione del prelievo ematico è quasi un classico dei casi di abductions. Come non ricordare lo storico, anche se relativamente poco dibattuto, caso Villas Boas, del ’57. Nel quale l’omonimo protagonista di Antonio si vide applicare un tubicino alla guancia, dalla quale vide scorrere il proprio sangue. Recependo anche lui di lì a poco un forte bruciore sulla zona della pelle interessata.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

La campana invisibile.

  •  La sensazione di essere stato prigioniero all’interno di “un’invisibile campana di vetro”, corrisponde a quanto riferito sotto ipnosi da un altro addotto brasiliano. Il libraio Onilson Patero, protagonista nel marzo del ’74 di un clamoroso caso di “teleportation”. E ci riporta ad altri casi celebri come quello già citato di Travis Walton che descrisse una specie di involucro nel quale fu tenuto prigioniero prima e durante i test cui venne sottoposto, o come l’analoga esperienza di Betty Andreasson-Luca, del ’67.

Italia 1954: un caso similare?

Malgrado ufficialmente presentato come “incontro del terzo tipo”, quanto accaduto parecchi anni prima in Italia, nel corso di quella che fu un’annata d’oro per l’ufologia contemporanea, anticipò per non pochi aspetti il caso La Rubia.

Pochi minuti prima della mezzanotte del 18 ottobre 1954, a Parravicino d’Erba, in provincia di Como, il rappresentante di commercio Renzo Pugina si trovava nel parco della villa.In quel luogo veva parcheggiato la propria auto, quando fu colto da una forte luminosità proveniente dal giardino.

Mossi alcuni passi verso la scalinata di accesso al viale della villa, notò in cima a questa uno stranissimo essere, alto non più di un metro e trenta centimetri.

Che appariva come un curioso “misto di uomo e di macchina”:

la testa era racchiusa da una specie di casco. Sopra il quale brillava una luce che consentiva di discernerne le fattezze del volto, dagli occhi di tipo mongoloide.

Le braccia ed il torace erano rivestiti da una specie di corazza a squame. La parte inferiore del corpo non evidenziava gambe. Ma si continuava in una stranissima protuberanza a forma di cono, che piegandosi posteriormente dava luogo ad una struttura “a tubo” terminante in una specie di disco, del diametro di una ruota di bicicletta.

Accortosi della presenza del Pugina, l’essere rivolse in sua direzione quella che sembrava una torcia elettrica. Dalla quale scaturì una luce bianca. Improvvisamente il Pugina si sentì, esattamente come descriverà Antonio La Rubia sulla propria esperienza, “inchiodato al suolo”, preda di paura e smarrimento.

Acquisita di nuovo la motilità corporea, apparentemente conferitagli dal freddo contatto con il metallo delle chiavi che aveva in tasca e con un impeto quasi eroico, il Pugina risalì le scale alla volta dell’essere.

Il rientro a casa di Pugina

Urlando all’indirizzo di questo la parola “Marte!” nel tentativo di richiamare la sua attenzione. Ma la creatura robot, noncurante di ciò, si staccò improvvisamente dal suolo. E fluttuando ascensionalmente, scomparve in breve dalla vista del testimone.
Rientrato in casa in preda al panico il Pugina narrò ai propri famigliari la sua incredibile avventura.

Tremori e malessere cominciarono a manifestarsi in lui.

Quella notte nessuno riuscì a dormire, nel timore che il marziano tornasse.

I giorni successivi furono un vero calvario per il Pugina, vittima degli stessi sintomi che decenni più tardi caratterizzeranno lo stato clinico di Antonio La Rubia, reduce dal clamoroso rapimento. Anche lui rimase sotto shock per parecchi giorni, accusando un forte aumento della temperatura corporea, unitamente a pallore, nervosismo e paura.
Unico souvenir lasciato dal passaggio della misteriosa entità fu una strana macchia inodore al suolo. Macchia né umida, né grassa, che nel volgere di una giornata aumentò ben sei volte di volume, per poi arrestarsi e progressivamente regredire.

Prima che scomparisse, un sedicente “biologo” di Milano si presentò per prelevarne dei campioni. Senza far più sapere nulla né dei risultati delle analisi, né di se stesso.

Considerazioni finali

Essendo impossibile trarre delle conclusioni su vicende come quella di La Rubia, o su tante altre analoghe. Vicende che indipendentemente dai propri tratti peculiari sono solo tessere sparse di un mosaico il cui significato ci sfugge completament. O meglio ancora rappresentano la punta di un iceberg dalle dimensioni sconosciute.

E’ forse stimolante al fine di interrogarci circa l’esigenza di un nuovo approccio alla sconcertante ed enigmatica fenomenologia delle abductions e al mistero UFO più in generale.

E riflettere su quanto scriveva già nel ’77 John Keel, riguardo la centralità dell’esperienza del testimone.

“Abbiamo passato vent’anni cercando una soluzione di tipo semplicistico… La verità è indubbiamente molto, molto più complessa e può risiedere del tutto al di fuori delle scienze riconosciute e quotate.

La sola via di scoprirlo è eseguire studi approfonditi su tutto ciò che accade nelle zone soggette a ‘flap’, e di correlare gli incidenti scoperti in queste zone… non la sconnessa ma scientifica raccolta di rapporti sulle luci in cielo.

La gente di tutto il mondo sta entrando in un incubo fantascientifico… Non possiamo più ignorare ciò che è strano o che sembra irrilevante. Qualcuno… o qualcosa… sta attraversando molti muri (profetica affermazione! N.d.R).

E gli ufologi sono così occupati a guardare attraverso i loro telescopi che si sono estraniati dalla realtà, qualunque essa sia. Smettiamo di provare l’esistenza, l’origine, la meccanica degli oggetti.

Ci abbiamo giocato per vent’anni e non abbiamo ottenuto niente.

Cosa succede?

È ora di fare uno sforzo concertato per scoprire che cosa succede… Gettate via i vostri inutili moduli e questionari d’avvistamento, con le loro innumerevoli domande sulle dimensioni, velocità e quote di oggetti volanti non identificati!

Cercate di scoprire tutto del testimone… e scavate nella sua memoria (ma senza mai fare domande guida che lo portino alla risposta voluta) nella sua fanciullezza.

Sarete sorpresi di ciò che ne uscirà. E dopo avere visitato abbastanza zone infestate, la vostra sorpresa si muterà in orrore deprimente. Getterete nella spazzatura i vostri libri di astronomia ed esobiologia e vi ritroverete a considerare e riconsiderare l’intero problema ufologico.”

Fonti bibliografiche:

  • John Magor – “Aliens Above, Always” – Hancock House.
  • Pierre Delval – “Contatti del Quarto Tipo” – De Vecchi.
  • AAVV – “UFO in Italia” – Corrado Tedeschi Editore.
  • John Keel – “Un nuovo approccio ai testimoni” – in “UFO and Fortean Phenomena” N° 2, 1978.

Fonte articolo:

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Approfondimenti:

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Le abductions, rapimenti umani da parte di alieni.

Le abductions, rapimenti umani da parte di extraterrestri

Per abduction si intende rapimento in inglese ma nell’arco del tempo con questo termine si è iniziato ad intendere rapimenti umani da parte di extraterrestri. Le abduction o rapimenti alieni sono denominate anche incontri ravvicinato del IV tipo.

Generalmente una persona vittima di un abduction scopre di aver subito un rapimento alieno durante lesedute di regressione ipnotica . In quanto probabilmente la persona si è rivolta allo specialista in seguito a malesseri o fobie ingiustificate.

L’ipnosi regressiva non è una tecnica affidabile e non è scientificamente riconosciuta, le situazioni descritte dai rapiti o adotti potrebbero non essere reali ma create dalla mente della persona stessa. Si veda ad esempio lo studio dei Falsi Ricordi.

Le testimonianze

Vi sono diversi tipi di abduction.

La persona rapita non si accorge di nulla e presenta dei momenti di perdita di memoria. Momenti che possono avere tempi di durata differenti, si chiamano “Missing Time”. Tempo perduto tradotto in italiano, E solo tramite la “regressione ipnotica” è possibile far riemergere ciò che la vittima ha subito durante questi istanti “oscurati”

“Screen memory” invece è il termine con cui viene indicato ciò che la vittima ricorda di quegli istanti, ovvero un falso ricordo indotto dalle ipotetiche entità che praticano le abduction.

La persona viene rapita a forza e si rende conto di essere rapita. Vi è un caso famoso di un uomo rapito davanti a dei testimoni:Travis Walton.

Le abductions, rapimenti umani da parte di extraterrestri

Illustrazione di un rapimento alieno. Foto di GeorgeB2 da Pixabay

Le descrizioni.

Le vittime hanno l’impressione di lievitare nella stanza e di attraversare gli ambienti dell’abitazione o del luogo in cui si trovano. Una sensazione come quella provata durante i Viaggi Astrali o durante i Sogni Lucidi.

Spesso i testimoni descrivono ambienti simili agli ospedali con una luce blu intorno a loro, dove creature extraterrestri lo circondano. Alcuni testimoni provano un senso di paralisi mentre osservano simboli e disegni sconosciuti.

Gli esperimenti sull’uomo.

Questi rapimenti hanno come scopo la pratica di effettuare esperimenti sulle persone con lo scopo di studiare l’uomo?

Gli unici segni che potrebbero far ritenere valida l’ipotesi di esperimenti sull’uomo sono le cicatrici o le bruciature su zone specifiche del corpo dei rapiti. Ad esempio nei genitali, nelle orecchie, nelle mani, ma potrebbe essere autolesionismo? Gli adotti hanno il terrore inspiegabile per alcune situazioni come l’entrare negli ospedali o affrontare animali con occhi grandi e neri.

Vi sono donne che si scoprono incinta dopo un rapimento, inspiegabilmente ma non riescono a portare a termine la gravidanza. Le donne sognano creature sconosciute che le circondano e le inducono al parto prima del tempo.

Il feto forse viene asportato prima della nascita dagli alieni stessi? O si tratta di gravidanze isteriche?

Le abductions, rapimenti umani da parte di extraterrestri

Gli impianti alieni.

Nell’ 1% dei casi di abduction vi è la presenza di impianti alieni.

Questi impianti alieni sono corpi estranei che vengono rinvenuti all’interno del corpo di persone che hanno subito accertamenti medici come lastre ed approfondimenti clinici per cisti o sospetti tumori. Questi impianti alieni infatti possono essere anche scambiati per masse tumorali, cisti, sovrossi in corrispondenza di cicatrici.

Si tratta di cicatrici  di cui il paziente non ricorda l’origine, ma in seguito sottoposti ad accertamenti medici risulta che essi sono corpi estranei. sono oggetti o corpi estranei che sono composti da materiale di origine sconosciuta come metallo e talvolta da materiale biologico.

Approfondimenti:

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