Majestic 12 è un’organizzazione segreta in Usa

Majestic 12 un’organizzazione segreta in Usa

Il presidente Harry S. Truman Foto di WikiImages da Pixabay

Stati Uniti d’America

Nel 1947 il presidente americano Harry S. Truman costituì un’organizzazione segreta composta da scienziati, uomini al governo e militari di elevato livello. Organizzazione chiamata con il nome in codice Majestic-12 o Majic12 (oppure MJ-12, MJ-XII, Majestic Trust).

L’Organizzazione nacque in seguito al controverso incidente accaduto a Roswell nel New Mexico. Una sua funzione importante era quella dello studio del fenomeno ufo e nelle teorie di complotto sempre  riguardo agli UFO.

Tuttavia vi è una smentita ufficiale circa l’esistenza di questa organizzazione.

Quest’organizzazione teoricamente studiò il caso Roswell.  Il governo dichiarò che i documenti che comprovavano l’esistenza di M-12 erano falsi. Perchè la firma del presidente degli Stati Uniti non era originale ma era stata tratta da una fotocopia.

L’AFOSI (Air Force Office of Special Investigation) confermà la falsità delle firme.

In seguito numerosi documenti riguardo al M-12 furono trovati e divulgati tra la popolazione. Ma molti di questi furono dichiarati falsi in un secondo momento.

Tuttavia gli unici documenti ritenuti originali vennero rinvenuti nel 1978.

Erano documenti risalenti al 1950/1951 in cui si menzionano studi sugli Ufo e della presenza di un’organizzazione che si trovava all’interno del Pentagono con a capoil Dr. Vannevar Bush, il Majestic-12?

Probabilmente sono gli unici documenti che comprovano l’esistenza di questa organizzazione segreta.

L’organizzazione Majestic-12 è resa pubblica.

Nel dicembre del 1984 Jaime Shandera, un produttore televisivo ed ufologo amatoriale, ricevette per posta un filmato in cui si provava l’esistenza di un’organizzazione segreta. Con il filmato l’uomo rese pubblica l’esistenza dell’organizzazione nota come Majestic-12.

Nei filmati in possesso di Shandera vi sono due documenti:

  • Nel primo vi era l’autorizzazione del presidente Harry S.Truman a creare M-12 per studiare il caso Roswell.
  • Nel secondo documento invece vi era un riepilogo del lavoro svolto da Majestic-12 riguardo al caso Roswell. Con la spiegazione dell’occultamento dei corpi degli alieni e dell’astronave in seguito all’ufo crash di Roswell.

Di seguito i presunti membri del Majestic-12

  • Contrammiraglio Roscoe H. Hillenkoetter
  • Dr. Vannevar Bush
  • James Forrestal (sostituito dopo la sua morte dal Generale Walter Bedell Smith)
  • Nathan Twining
  • Generale Hoyt Vandenberg
  • Dr. Detlev Bronk
  • Dr. Jerome Hunsaker
  • Contrammiraglio Sidney Souers
  • Gordon Gray
  • Dr. Donald Menzel
  • Generale Maggiore Robert Montague

Conclusioni:

Quindi l’organizzazione segreta M-12 per lo studio dei casi Ufo è realmente esistita? Oppure è un altro espediente pubblicitario per riesumare casi come il controverso caso Roswell?

Approfondimenti:

Di seguito visita la sezione del sito su Ufo ed alieni, abduction

Si tratta di una sezione dedicata ad ufo, alieni, rapimenti, avvistamenti e tutti gli altri fenomeni legati alla vita extraterrestre.

Il caso Roswell, incidente con extratterestri in Usa?

Il caso Roswell. Incidente con extratterestri in Usa?

Stati Uniti

Roswell

8 luglio 1947

New Mexico.

Il quotidiano Roswell Daily Record riporta la notizia del ritrovamento di un oggetto non identificato .nei pressi della citadina di Roswell. L’oggetto si trovava nelle vicinanze di un ranch nella zona di Socorro. A 300 km da Albuquerque

Il ritrovamento è avvenuto da parte del 509º Gruppo bombardieri consegnato alla base aerea Wright Petterson. Il 509º Gruppo bombardieri dichiarava di aver rinvenuto sul luogo dell’incidente un Ufo.

Il giorno dopo, il 9 luglio 1947, l‘Aeronautica Militare statunitense descrisse l’oggetto come un “pallone sonda aerostatico“.

Il pallone era destinato all’uso meteorologico. L’Aeronautica Militare affermò che non si trattava di un UFO di origine extraterrestre e questa all’epoca fu la versione ufficiale dell’accaduto e lo rimane tutt’ora.

I resti del pallone sonda, immagine tratta dal web.

Immagini del pallone sonda furono effettivamente divulgate dal Generale Roger Ramey. 

Questo incidente diede origine “al caso Ufo” più importante e ricco di testimonianze del momento insieme al progetto Majestic-12

Testimonianze

I militari e i testimoni che assistettero al ritrovamento non descrivono l’oggetto come un pallone sonda disintegrato al contatto con il suolo.

Ma questi testimoni danno spiegazioni differenti. Descrivendolo come un’ ufo di origine extraterrestre di forma discoidale,

L’Ufo era probabilmente vittima di un Ufo-crash. Ufo-crash è il termine che indica lo schianto sul suolo terrestre di un Ufo.

Tuttavia il governo statunitense ha sempre sostenuto la teoria del pallone sonda precipitato al suolo. Il caso scivolò nell’ombra e da notizia sconvolgente divenne una notizia di poca importanza con già una spiegazione al seguito.

Mac Brazel, il proprietaro del terreno in cui si verificò l’incidente fu colui che avvisò i militari dell’accaduto. . L’uomo prelevò alcuni rottami dell’oggetto che si trovavano sul posto.

Ufo o Pallone sonda?

Glenn Dennis.

Dopo l’incidente si diffusero voci del ritrovamento di corpi di extraterrestri che si trovavano al’interno dell’Ufo.

Glenn Dennis che lavorava presso le pompe funebri di Roswell affermò di aver visto di persona i corpi degli alieni in seguito all’incidente.

Glenn Dennis fu chiamato sul posto perchè secondo i militari poteva trattarsi di un aliante schiantatosi con due persone a bordo. Entrambe le persone erano morte e presentavano dimensioni non superiori ai 150 cm di altezza. La testa era ovale (degli alieni grigi?) e necessitavano di una bara particolare.

Nonostante tutto il caso Roswell non fu più un caso straordinario degno di attenzione dai mass media,

Non si sentì più nulla in merito al caso Roswell nè da mezzi di comunicazione come giornali o radio fino all’anno 1991.

Quell’anno in un libro ( uscito anche in Italia) “UFO-crash a Roswell” di Kevin Randle e Donald Schimtt, entrambi ufologi, analizzarono nuovamente il caso Roswell. L’attenzione dell’ opinione pubblica fu di nuovo attratta fino al 1995 dal “Caso Roswell” grazie al libro.

Nuovamente presero vita le teorie di corpi alieni umanoidi conservati e studiati nelle basi aeree militari dell’epoca.

Il presunto cover-up, termine che indica insabbiamento dei fatti da parte delle autorità, effettuato in America manteneva comunque alta l’attenzione sul caso.

Gli avvistamenti precedenti l’incidente di Roswell.

Monte Rainer.

Washington.

24 Giugno 1947

Kenneth Arnold dichiarò di aver avvistato “nove oggetti simili ad ali volanti, muoversi a velocità elevata, velocità impossibile da raggiungere per i mezi dell’epoca” . Si trattava di alianti come era stato comunicato in primis a Glenn Dennis riguardo al caso Roswell o qualcos’altro? Vi è un collegamento tra i due eventi?

Ray Santilli ed i filmati

Nel 1995 Ray Santilli, produttore britannico, affermò di possedere alcuni filmati dello schianto dell’ufo.

Precisamente possedeva due filmati delle autopsie degli alieni che si trovavano all’interno del mezzo. Ma una sola è stata resa publica la seconda non è mai stata trasmessa in televisione.

Fox TV trasmise il filmato dell’autopsia ed in seguito tutto il mondo vide il filmato. In rete è possibile visionare il filmato interamente.

Le conclusioni

Purtroppo i video si sono rivelati dei falsi. Perchè non vi sono riferimenti certi al periodo ed al luogo in cui si sarebbero svolte le riprese.

I filmati riguardano realmente  il caso Roswell, girati ad esempio nella base Wright Petterson, o sono filmati ad esempio realizzati a scopo pubblicitario?

La pellicola sottoposta a studi risale effettivamente all’anno 1947. Nessuno è riuscito a riprodurre allo stesso modo il filmato ed i corpi sono reali, secondo l’analisi del video

E riguardo ai corpi degli ipotetici alieni?

Il governo affermò che si trattava di due manichini che si trovavano in sperimentazione sul pallone sonda. I manichini erano stati scambiati per dei corpi reali dai testimoni.

Curiosità:

Dopo alcuni anni a Roswell iniziò effettivamente l’utilizzo dei manichini nei test effettuati sui palloni sonda metereologici. Il caso Roswell rimane un mistero legato al mondo degli Ufo-crash e del cover-up del governo statunitense.

Visita la sezione del sito ufo, alieni ed abduction (rapimenti umani)

Gli ufo sulla luna visti dagli astronauti,una realtà?

Gli ufo sulla luna visti dagli astronauti,una realtà?

Gli ufo sulla luna 

Pubblicato sul numero di Settembre 2002 di PARK NEWS:
mensile dell’Abruzzo (TERAMO)
email:

multimediaedizioni@virgilio.it

Usa

Il programma spaziale americano (missioni Mercury, Gemini, Apollo) è stato costantemente monitorato da oggetti volanti non identificati di natura non terrestre. Con delle finalità che sfuggono, ancora oggi, ad un’analisi serena dell’accaduto, lasciandoci con tante, troppe, domande senza risposta.

Molti astronauti, non più vincolati al segreto militare, hanno ammesso di aver avuto incontri ravvicinati nello Spazio con oggetti volanti. Oggetti fotografati e filmati durante le varie missioni e dotati di caratteristiche e capacità di volo compatibili con gli U.F.O.

Queste testimonianze, non possono essere interpretate come semplici errori di valutazioni di fenomeni naturali, visioni o allucinazioni. Perchè gli astronauti persone dotate di un sano equilibrio psicologico.

Inoltre, essendo avvenuti nello Spazio tra la Terra e la Luna, questi incontri non possono essere scambiati per fenomeni atmosferici. Come fulmini globulari che appaiono all’improvviso nella Troposfera, palloni sonda o velivoli sperimentali militari.

Gli ufo sulla luna visti dagli astronauti,una realtà?

Tra le tante missioni spaziali la più famosa è quella dell’Apollo 11 (20 Luglio 1969).

Con l’equipaggio composto da Neil Armstrong (Comandante della missione), Edward Aldrin (Pilota del Modulo Lunare “Aquila”) e Mike Collins (Pilota del Modulo di Comando “Columbia”). E sintetizzabile con la leggendaria frase pronunciata da Neil Armstrong mentre scendeva gli ultimi gradini della scala del L.E.M. prima di toccare il suolo lunare.

 “Questo è un piccolo passo per l’uomo, ma un balzo gigantesco per l’Umanità.”.

Tale missione permise ai primi esseri umani di passeggiare sul suolo lunare per raccogliere rocce e polvere da analizzare nei laboratori di ricerca e confrontarli con le rocce terrestri.

Permise di installare attrezzature scientifiche varie. Tra le quali alcuni specchi che, riflettendo i raggi laser inviati dal nostro pianeta, permettono ancora oggi di calcolare con precisione millimetrica la distanza Terra – Luna.

Ma due grosse sorprese attendevano i radioamatori in ascolto da diverse località del nostro pianeta ed i tecnici statunitensi della NASA.

Quelli che seguono sono alcuni estratti delle conversazioni tra gli astronauti ed il Controllo Missione a Houston.

Gli ufo sulla luna visti dagli astronauti,una realtà?

La prima sorpresa avviene durante la fase di immissione in orbita lunare del Modulo di Comando “Columbia”. La ricezione del segnale è molto debole e le comunicazioni tra la navicella e la Terra sono disturbate:

Apollo 11:

“Si sente bene adesso?”

Controllo Missione:

“Affermativo! Vi riceviamo, vi riceviamo!”

Apollo 11:

“Ah, cos’è quello? Avete una spiegazione?”

Controllo Missione:

“Non l’abbiamo! Non vi preoccupate! Continuate con il vostro programma.”

Apollo 11:

“Mio Dio! … Incredibile! Questo è fantastico! Non lo potreste mai immaginare!”

Controllo Missione:

“Roger! Ok, noi sappiamo di quello … però voi andate nell’altra direzione! Andate dall`altra parte!”

Apollo 11:

“Che diavolo è quello? … è molto spettacolare! Mio Dio! Che cosa è … allora me lo dite cos`è quello?”

Controllo Missione:

“Cambiate frequenza … Usate Tango! .. Tango!”

Apollo 11:

“… Allora … è una forma di vita quella!”

Controllo Missione:

“Roger! Vi stiamo dicendo di cambiare comunicazione! Usate Bravo – Tango, Bravo – Tango … selezionate Jezebel … Jezebel!”

Apollo 11:

“Si, ma tutto questo è incredibile!”

Controllo Missione:

“Registrate su Bravo – Tango, Bravo – Tango!”

Gli ufo sulla luna visti dagli astronauti,una realtà?

A questo punto le comunicazioni proseguono su un canale radio codificato.

Impedendo ai radioamatori di ascoltare lo scambio di battute che stava diventando molto interessante. Ma allo stesso tempo molto imbarazzante da spiegare da parte della NASA,.

Nel caso in cui la faccenda fosse trapelata tra i milioni di telespettatori incollati davanti alla TV ed ignari di quanto stesse avvenendo per la nasa sarebbe potuto diventare un problema. Il sottoscritto era un telespettatore che all’epoca aveva solo 7 anni ed era già affascinato dalle missioni spaziali.

La seconda sorpresa avviene durante la fase di risalita dalla superficie della Luna del L.E.M. “Aquila”. Con a bordo Armstrong e Aldrin, ed il rendez vous in orbita lunare con Collins ed il Modulo di Comando “Columbia”.

Il dialogo registrato al magnetofono.

Il dialogo che segue è stato registrato al magnetofono. Dialogo riportato dal settimanale “National Bulletin” di Montreal il 29 Settembre 1969:

Apollo 11:

“Cos’è? Per il Diavolo, cos’è? Non voglio saperne di più! Queste … piccole … cose … sono gigantesche, sono enormi! No, no, questa è addirittura un’allucinazione. No, no, no, questa non è un’illusione ottica! Oh, cielo, non ci crederà nessuno!”

Controllo Missione:

“Cosa … cosa succede, dannazione? Come state, ragazzi?”

Apollo 11:

“Sono là, sotto l’orizzonte!”

Controllo Missione:

“Cosa c’è? … Disturbi radio … qui è il Controllo Missione che chiama Apollo 11.”

Apollo 11:

“Roger, siamo qui, ma abbiamo visto altri … devono essere qui da tempo per osservare le attrezzature.”

Controllo Missione:

“Controllo Missione! Ripetete le ultime comunicazioni!”

Apollo 11:

“Dico che ci sono altri veicoli spaziali. Sono allineati sull’orlo del cratere!”

Controllo Missione:

“Ripetete! Ripetete!”

Apollo 11:

“Lasciateci completare questa orbita, poi … a casa! In 625 a 5 … Ho regolato i relè … mi tremano le mani, non posso … filmare! Dio, chissà se queste dannate macchine fotografiche hanno ripreso qualcosa? …”

Controllo Missione:

“Avete fotografato qualcosa di interessante?”

Apollo 11:

“Non abbiamo pellicole a portata di mano … Disturbi radio … tre colpi dei dischi volanti, o quel che diavolo sono, possono aver rovinato le pellicole.”

Controllo Missione:

“Controllo Missione. Qui è il Controllo Missione … siete sulla strada per il ritorno a casa? … Ripeto, siete sulla strada per il ritorno a casa? Cosa sono tutte queste voci sugli U.F.O.?”

Apollo 11:

“Si sono posati là … sono sulla Luna … ci stanno osservando.”

Controllo Missione:

“Gli specchi, gli specchi, li avete piazzati?”

Apollo 11:

“Si, gli specchi sono al loro posto. Ma chi ha costruito simili navi spaziali può andare li domani e strappare via quei dannati specchi … Passo e chiudo.”

Comunicazioni interrotte.

A questo punto terminano di nuovo, bruscamente, le comunicazioni radio tra l’Apollo 11 ed il Controllo Missione a Houston.

Ma questi episodi bastano per farci capire che il fenomeno U.F.O. esiste. esiste anche al di là di tutte le politiche di “Cover Up” da parte della NASA e del Governo degli Stati Uniti. Politiche che continuano a negare l’esistenza di oggetti volanti non identificati e degli incontri avvenuti durante le varie missioni spaziali.

Fino a quando?

Giovani Zavarelli

Settembre 2002

Fonte:

Sito web di Paola Harris, versione italiana

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito su ufo ed alieni, abduction (rapimenti di persone da parte degli alieni)

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

L’incredibile avventura occorsa due decenni orsono al brasiliano Antonio La Rubia, un autista di autobus trentatreenne vittima di un sequestro. Sequestro operato da stranissime entità robotiche discese da un grande oggetto discoidale e i cui postumi furono in lui dati da un abnorme stato febbrile che lasciò allibiti gli stessi medici.

“All’interno del disco mi sembrava di bruciare vivo!”

ebbe a dichiarare il giovane – da poco reduce dalla clamorosa esperienza – alla dottoressa Estrelita Ferrera Pereira ed allo psicologo Neli Carbonell David. Impiegati presso la stessa compagnia presso la quale egli lavorava.
Il caso La Rubia venne indagato da una figura storica dell’ufologia brasiliana, Irene Granchi, che in una intervista concessale dal giovane,.

Poche settimane dopo il rapimento e da cui questo racconto è desunto, raccolse tutti i particolari di quella che è da considerarsi una sconcertante vicenda. I riscontri obbiettivi sul soggetto e le analogie con altri episodi registrati su scala mondiale, pongono un inquietante interrogativo.

Un’interrogativo sulle finalità perseguite in rapporto all’uomo dalle entità che si celano dietro la fenomenologia delle abductions.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Quello strano “capolinea”

Antonio La Rubia all’epoca risiedeva a Paciencia. Un borgo a 45 chilometri da Rjo De Janeiro e, per via del suo turno di servizio, era solito alzarsi alle primissime ore del mattino- Per incamminarsi alla volta del deposito delle Linee Orientali.

Quella mattina del 29 settembre 1977, come consuetudine, dopo una levataccia, era uscito di casa verso le 2,15.

Il suo stato d’animo era relativamente disteso, non fosse che per la paura di subire un’aggressione o una rapina. Essendo le strade del paese completamente deserte a quell’ora.

Poco prima di arrivare alla fermata presso la quale, di norma, l’attendeva il pulmino che l’avrebbe portato in ditta, mentre stava transitando in prossimità della piccola piazza del paese, egli notò che il proprio orologio si era stranamente bloccato.

Volto lo sguardo in direzione di un campo limitrofo, in buona parte immerso nell’oscurità, scorse improvvisamente la sagoma di un grande oggetto di colore grigio scuro.

Lì apparentemente parcheggiato, che successivamente descriverà “simile ad un enorme cappello” largo settanta metri.

Avvicinatosi per verificare di cosa si trattasse, realizzò che quel presunto “veicolo” era troppo strano per poter anche solo vagamente somigliare all’autobus della Compagnia.

Preda di un incontrollabile sconcerto, che rapidamente si stava trasformando in paura, Antonio presagì che quell’inusitato oggetto fosse lì proprio per lui. E d’istinto, cercò di allontanarsi dalla scena di quell’assurdo capolinea.

Non aveva mosso che due passi quando una vivissima ed intensa luce blu illuminò a giorno l’intera zona ed il suo corpo d’incanto si bloccò, alla stessa stregua di quanto era capitato al suo orologio, congelandone la fuga!

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Prigioniero di un incubo

Accanto ad un palo elettrico, Antonio scorse a pochi metri da lui tre piccole stranissime figure:

erano alte circa un metro e mezzo. La loro testa ricordava un pallone da rugby ed era attraversata longitudinalmente da una fila di “specchietti”.

I loro corpi, tarchiati, presentavano un ampio “torace”, dal quale si dipartivano due arti simili alle proboscidi degli elefanti, che si assottigliavano progressivamente in una specie di punta terminale. Una sostanza ruvida, a scaglie, ne ricopriva il tronco, che si arrotondava verso il basso in un’unica gamba, a sua volta terminante in una specie di piattaforma, che ricordava abbastanza certi noti sgabelli.

“Mi sentivo come inchiodato al suolo e vidi quei due esseri afferrarmi.. Intorno regnava il più totale silenzio. Non ricordo come entrai nel disco. Mi ci trovai improvvisamente, fluttuante tra due file di una dozzina di quegli esseri, su ogni lato.”

Antonio si trovava in una specie di corridoio, apparentemente fatto di un materiale simile all’alluminio.

Era percorso da un brivido. Rivolto lo sguardo dietro di sé, vide dall’alto allontanarsi il campo che aveva appena lasciato ed ebbe l’impressione che il disco fosse trasparente.

D’improvviso si riaccese la luce blu e si ritrovò in una grande stanza circolare.

“Vidi allora una cinquantina di quegli esseri. Era come se mi sentissi chiuso in una campana di vetro ed avevo l’impressione che essi stessero comunicando tra loro, dato che volgevano l’un l’altro le teste, come per dirsi qualcosa.”

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Antonio, che si era invano dibattuto sino a quel momento incapace di emettere alcun suono, riuscì improvvisamente ad urlare all’indirizzo di quegli esseri:

“Chi siete? Cosa volete?”

Con sua grande sorpresa le creature caddero tutte al suolo come birilli ed egli attribuì la cosa all’effetto sonoro della sua voce.

La luce blu si riaccese, fortissima, accecandolo. Lui continuò affannosamente a dibattersi, sia per la paura, sia perché da quando era entrato nel disco aveva preso ad avvertire difficoltà respiratorie.
Ora non sentiva più il proprio respiro, ma recepiva paradossalmente quello delle entità. Cosa che lo stupì in quanto le credeva dei robot.
L’unica installazione nella grande sala disadorna, oltre lo schermo, era data da una specie di scatola. Una scatola di circa 15 centimetri di larghezza, posta davanti a lui ed il cui aspetto era vagamente simile ad un pianoforte in miniatura per alcuni tasti disposti su un lato.

Lo strano congegno poggiava su due lunghi sostegni e sulla sommità evidenziava una specie di lattina. Lattina nella quale gli esseri inserivano degli oggetti simili a delle siringhe che essi portavano lungo i fianchi. Ogni volta che essi compivano tale operazione, compariva un’immagine a colori sullo schermo.

Ad Antonio vennero mostrate diverse scene che egli così descriverà ad Irene Granchi:

Lui stesso nudo, sdraiato su un tavolo invisibile, le braccia a penzoloni. Mentre due esseri lo stanno esaminando, tenendo due lampade blu puntate sul petto.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Contemporaneamente un terzo essere gli esamina dal retro la testa a mezzo di una lampada che però non emette un fascio di luce, ma rende completamente blu la parte superiore del suo corpo.
Questa scena scomparve come una delle entità, avvicinatasi alla scatola, vi introdusse un’altra siringa.

Ancora lui, nudo, in piedi.

Lui, vestito, con la valigetta in mano e l’aspetto nervoso, mentre batte i denti.

Un cavallo ed un carro lungo una strada polverosa. Si tratta di un luogo sconosciuto ad Antonio, che però riesce a vedere il carrettiere. Il carrettiere indossa un cappello di paglia, ha i piedi nudi e la camicia strappata.

Una sfera arancione e luminosa e lui accanto, in piedi.

Ancora la sfera, stavolta bluastra e con accanto uno degli esseri.

Un cane che tenta disperatamente, bava alla bocca, di afferrare uno degli esseri che sta davanti a lui. Senza che riesca a raggiungerlo; quando però il cane abbaia, l’essere si “scioglie” dalla testa ai piedi come un budino.

Questo momento della rievocazione, annoterà la Granchi, è particolarmente toccante. In quanto la voce di Antonio subisce un tangibilissimo mutamento emotivo.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Cambiamento che prelude alla esposizione di una allucinante seconda parte di tale scena:

uno degli esseri si stacca dalla fila procedendo verso di lui. Punta la siringa verso il cane, che improvvisamente assume una colorazione blu, per iniziare gradualmente a sciogliersi trasformandosi anch’esso in un informe ammasso gelatinoso.

Uno stabilimento in cui, su tre linee di assemblaggio, vengono costruiti gli UFO. Con milioni di analoghe entità robot addette ai lavori, tuttavia sprovviste di utensili.

Un treno di vecchio tipo, malridotto e sprovvisto di finestrini, mentre imbocca una galleria, scomparendo alla sua vista.

Una grande strada affollata di turisti. Che gli ricorda la Avenida Presidente Vargas (una delle principali arterie di Rio) intasata dal traffico, al punto tale che tutte le auto sono ferme.

Successivamente nel suo resoconto Antonio tornerà su questa sequenza di immagini. Rammentandone una scena riguardante se stesso, con del fumo proveniente dalla sua schiena. Ed un’altra, vestito che vomita e si defeca addosso.

Ad un certo punto uno degli esseri si avvicina ad Antonio. E puntatogli una siringa sulla punta del dito medio della mano destra, gli estrae del sangue, riempendo la siringa sino a farla traboccare.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Fu questo il momento in cui vide un colore diverso dal blu o dal bianco abbacinante dominanti.

L’essere quindi puntò la siringa verso un riquadro della parete, tracciando (presumibilmente col sangue) l’enigmatico disegno di tre cerchi tagliati da una “L”.
Nella sua ricostruzione Antonio preciserà alla Granchi di non sapere quando effettivamente collocare il momento del prelievo ematico.

Cioè se prima o dopo la carrellata delle inaudite immagini cui era stato sottoposto.

Riuscendo solo a ricordare che il proprio sequestro aveva avuto termine dopo la scena della grande strada affollata:

“Proiettato” all’esterno del grande oggetto, era stato “depositato” in una strada posta quasi di fronte alla stazione di -Paciencia.

In altri termini egli venne probabilmente teletrasportato nei paraggi di casa sua, a tre o quattro chilometri di distanza.

Il ritorno a casa

Non gli riuscirà ovviamente di ricostruire come fosse finito da quelle parti:

l’unica cosa in lui certa fu che si ritrovò in una strada adiacente alla ferrovia. E guardando verso il basso, realizzò che una di quelle creature era con lui. Rivolto lo sguardo al cielo, vide un “grande pallone scuro” allontanarsi e al tempo stesso si rese conto che l’essere precedentemente accanto a lui era ora scomparso.

Si ritrovava fra le mani la sua valigetta. Ed era vestito allo stesso modo nel quale era uscito di casa.

Batteva però i denti per un forte senso di brivido che stava aumentando:

esattamente come aveva illustrato la seconda immagine proiettata sullo schermo a bordo del disco.

Il suo orologio segnava ancora le 2.20, bloccato nel momento in cui era iniziato il suo allucinante viaggio da quel capolinea maledetto.

I postumi: dolori, paura, insicurezza

Arrivato alla stazione di Paciencia, Antonio chiese l’ora:

erano le 2.50 del mattino. Alle 3.10 arrivò l’autobus e Antonio lo prese, arrivando al lavoro in orario.

Si sentiva male, nervoso e dolorante. Ciò nonostante volle a tutti i costi sobbarcarsi l’intero turno, forse nell’illusione di rimuovere il ricordo della tremenda esperienza.

A casa non volle dire nulla alla moglie e la notte di venerdì fu un vero inferno:

la temperatura corporea era sempre più alta, violenti e ripetuti conati di vomito lo colpivano. E l’intestino era afflitto da continui problemi d’incontinenza. Per ultimo un fortissimo mal di testa prese a tormentarlo per giorni.

Gli tornarono alla mente le immagini che aveva visto a bordo dell’UFO. Particolarmente quella col fumo che fuoriusciva dalla sua schiena. Legata al forte calore che lo pervadeva e nella quale erano stati anticipati i suoi pesanti problemi gastrointestinali contingenti.

Il sabato e la domenica questi sintomi si acuirono al punto da costringerlo a casa.

Ed egli cominciò ad avvertire che il proprio corpo letteralmente scottava. Invano la moglie cercò di alleviarne le sofferenze strofinandolo con un po’ di alcool. Il bruciore era particolarmente intenso proprio laddove, durante il sequestro, la luce blu gli era stata applicata.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Il licenziamento di Antonio

Il lunedì si presentò alla Compagnia, dicendo che era intenzionato a licenziarsi per via del suo tormentato stato di salute aggravato da forti difficoltà respiratorie.

Come lo videro, i colleghi rimasero sconcertati dal cambiamento radicale che evidenziava il suo aspetto.

Nel quale non riconoscevano più il giovane sano e robusto da anni ad essi noto, e che ora in volto appariva, come riferirono, “verde come l’erba”.

Ad essi Antonio chiese di essere “innaffiato d’acqua” perché sentiva il corpo bruciare.

Il suo malessere era talmente palese agli occhi del personale medico, da indurre un’infermiera a proporgli la somministrazione di un sedativo. Che egli nervosamente rifiutò, lasciando allibiti i presenti:

si trattava infatti di un’iniezione!

A questo punto cominciava a farsi strada l’idea che egli fosse impazzito e se ne decise il ricovero coatto.

Prima tuttavia che Antonio venisse portato in ospedale, lo psicologo della compagnia, il Dr. Neli Carbonell David volle esaminarlo. Convincendosi del fatto che il giovane era afflitto solo da inaudite sofferenze fisiche, incomprensibilmente insorte.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

In ospedale, Antonio cominciò a parlare confusamente di UFO.

Ciononostante i medici che sulle prime l’avevano creduto folle, convennero in un secondo tempo sulle conclusioni raggiunte dal Dr. Neli. Soprattutto quando riscontrarono che la sua temperatura corporea segnava l’incomprensibile ed altissimo indice di 42 gradi centigradi!

Inoltre uno dei medici, del Rocha Faria Hospital, evidentemente informato in materia… sentendo i discorsi, sia pur frammentari del giovane, collegati al proprio rapimento, si convinse dell’opportunità di approfondirne il caso.

Asserendo non fosse il primo del genere che ad essi capitava. Ed il cui carattere “estremamente delicato”, com’egli lo definì, sarebbe stato del resto confermato da quella sensazione di vuoto che Antoni,o dopo oltre un mese dal proprio incidente, avrebbe continuato a recepire nel camminare.

Da lui sintetizzata nel concetto:

“era come se galleggiassi su di una nuvola”.

Intervistando il Dr. Neli, Irene Granchi raccolse la seguente dichiarazione:

“Non sono al momento in grado di dire nient’altro che il paziente è molto nervoso. Da un punto di vista clinico il suo stato è alquanto strano, con una temperatura corporea data da indici così variabili. Psicologicamente il suo stato è catastrofico. Proverò a sottoporlo ad ulteriori test domani. Ma ritengo egli debba essere tenuto sotto osservazione da parte di un team di medici, in quanto presenta un quadro clinico assolutamente fuori dell’ordinario.

Il Dr. Neli riferì inoltre che quando quel lunedì mattina aveva visitato per la prima volta Antonio nel suo ambulatorio, questi piangeva come un bambino ed era in uno stato psicologico pietoso.

Ordinatogli di togliersi i vestiti, riscontrò che il suo corpo era letteralmente coperto da eruzioni cutanee. Il giovane aveva un’incredibile sete. In quanto sentiva la gola letteralmente ardergli. Infine il medico confermò che egli aveva effettivamente vomitato per l’intera notte.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

La prima comparsa degli esseri a forma di birillo

Gli esseri descritti da Antonio La Rubia immagine tratta dal web.

Un’inaspettata conferma dell’incredibile IR4 brasiliano, relativamente alle stranissime entità in esso descritte, pervenne da un incontro ravvicinato verificatosi diversi mesi prima nel gennaio di quello stesso ’77 negli USA.

Ad Harrah nello Stato di Washington, e riportato da una gazzetta locale, la “Toppenish Review”.

Protagonista era stato un bambino che aveva riferito di avere visto in prossimità di due “navi di acciaio” due “omini” alti circa un metro, con una gamba sola sulla quale “ruotavano”.

Nascostosi dietro uno scatolone egli aveva seguito le manovre degli esserini. Sino a quando essi erano risaliti a bordo degli oggetti, tramite una porta di accesso apertasi in due parti come una croce, oltre la quale egli aveva scorto l’interno, fortemente illuminato. Dopodiché le navi erano decollate, “nascondendosi in una nuvola di fumo”.

Corso a svegliare la madre (erano le 6.30 del mattino) il bambino non era stato ovviamente creduto. In un secondo tempo strane tracce furono individuate nell’area del presunto avvistamento. Oltre ad un’area circolare di tre metri, nella quale l’erba si presentava schiacciata.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

Un caso modello

Malgrado poco conosciuto, il Caso La Rubia può dirsi un vero prontuario dei tipici tratti ricorrenti in un IR4:

un modello esemplare per la sintomatologia che esso evidenzia sul piano fisico e psicologico del soggetto. Quest’ultima, la classica “sindrome da abduction”, sintetizzata nella vicenda di Antonio. Nel mutamento radicale della persona, nello stato confusionale, nella soverchiante paura, nella paresi corporea e nella sensazione di “camminare nel vuoto”.

E’ oggi riproposta da una vastissima casistica internazionale, più o meno nota, e da una letteratura specialistica i cui contributi vanno da John Mack a David Jacobs, e da Karla Tumer a Whitley Strieber.

Altri interessanti dettagli nella narrazione di Antonio sono:

  •  Il sentire “la gola ardere”, accompagnato da una sete illimitata, riportato anche nell’esperienza di Travis Walton. Il quale parlò anche di pareti trasparenti del disco.
  • La vaga sensazione di entrare “fluttuando” nel disco, descritta da Barney Hill nel proprio celebre caso. Anche le stranissime entità sono a loro volta descritte “floating around”, alla stessa stregua di altri noti casi di abductions come quello di Pascagoula.
  •  Il grande schermo ricorre in un notevolissimo numero di resoconti di rapiti e di contattisti che narrano essere stati sottoposti ad un bombardamento di immagini dall’apparente contenuto ora di ammonimento. Ora quasi idilliaco, qui vediamo sul piano generale un trait d’union significativo fra i due ambiti di esperienza. Irene Granchi realizzò che la descrizione dello schermo del caso La Rubia, coincideva con quella di un altro evento brasiliano risalente al 1968. Evento che lei stessa aveva indagato, e noto come caso Mendoza Peccinetti-Villegas.
  •  L’immagine di Antonio con una sfera luminosa accanto a sé ribadisce il sopra menzionato trait-d’union. Rinviando al tempo stesso ad alcuni recenti casi di rapimento. Come l’esperienza italiana di Valerio Lonzi, o a vicende contattistiche, come quella storica di Orfeo Angelucci.
  •  La descrizione del prelievo ematico è quasi un classico dei casi di abductions. Come non ricordare lo storico, anche se relativamente poco dibattuto, caso Villas Boas, del ’57. Nel quale l’omonimo protagonista di Antonio si vide applicare un tubicino alla guancia, dalla quale vide scorrere il proprio sangue. Recependo anche lui di lì a poco un forte bruciore sulla zona della pelle interessata.

L’allucinante esperienza di Antonio La Rubia, Brasile

La campana invisibile.

  •  La sensazione di essere stato prigioniero all’interno di “un’invisibile campana di vetro”, corrisponde a quanto riferito sotto ipnosi da un altro addotto brasiliano. Il libraio Onilson Patero, protagonista nel marzo del ’74 di un clamoroso caso di “teleportation”. E ci riporta ad altri casi celebri come quello già citato di Travis Walton che descrisse una specie di involucro nel quale fu tenuto prigioniero prima e durante i test cui venne sottoposto, o come l’analoga esperienza di Betty Andreasson-Luca, del ’67.

Italia 1954: un caso similare?

Malgrado ufficialmente presentato come “incontro del terzo tipo”, quanto accaduto parecchi anni prima in Italia, nel corso di quella che fu un’annata d’oro per l’ufologia contemporanea, anticipò per non pochi aspetti il caso La Rubia.

Pochi minuti prima della mezzanotte del 18 ottobre 1954, a Parravicino d’Erba, in provincia di Como, il rappresentante di commercio Renzo Pugina si trovava nel parco della villa.In quel luogo veva parcheggiato la propria auto, quando fu colto da una forte luminosità proveniente dal giardino.

Mossi alcuni passi verso la scalinata di accesso al viale della villa, notò in cima a questa uno stranissimo essere, alto non più di un metro e trenta centimetri.

Che appariva come un curioso “misto di uomo e di macchina”:

la testa era racchiusa da una specie di casco. Sopra il quale brillava una luce che consentiva di discernerne le fattezze del volto, dagli occhi di tipo mongoloide.

Le braccia ed il torace erano rivestiti da una specie di corazza a squame. La parte inferiore del corpo non evidenziava gambe. Ma si continuava in una stranissima protuberanza a forma di cono, che piegandosi posteriormente dava luogo ad una struttura “a tubo” terminante in una specie di disco, del diametro di una ruota di bicicletta.

Accortosi della presenza del Pugina, l’essere rivolse in sua direzione quella che sembrava una torcia elettrica. Dalla quale scaturì una luce bianca. Improvvisamente il Pugina si sentì, esattamente come descriverà Antonio La Rubia sulla propria esperienza, “inchiodato al suolo”, preda di paura e smarrimento.

Acquisita di nuovo la motilità corporea, apparentemente conferitagli dal freddo contatto con il metallo delle chiavi che aveva in tasca e con un impeto quasi eroico, il Pugina risalì le scale alla volta dell’essere.

Il rientro a casa di Pugina

Urlando all’indirizzo di questo la parola “Marte!” nel tentativo di richiamare la sua attenzione. Ma la creatura robot, noncurante di ciò, si staccò improvvisamente dal suolo. E fluttuando ascensionalmente, scomparve in breve dalla vista del testimone.
Rientrato in casa in preda al panico il Pugina narrò ai propri famigliari la sua incredibile avventura.

Tremori e malessere cominciarono a manifestarsi in lui.

Quella notte nessuno riuscì a dormire, nel timore che il marziano tornasse.

I giorni successivi furono un vero calvario per il Pugina, vittima degli stessi sintomi che decenni più tardi caratterizzeranno lo stato clinico di Antonio La Rubia, reduce dal clamoroso rapimento. Anche lui rimase sotto shock per parecchi giorni, accusando un forte aumento della temperatura corporea, unitamente a pallore, nervosismo e paura.
Unico souvenir lasciato dal passaggio della misteriosa entità fu una strana macchia inodore al suolo. Macchia né umida, né grassa, che nel volgere di una giornata aumentò ben sei volte di volume, per poi arrestarsi e progressivamente regredire.

Prima che scomparisse, un sedicente “biologo” di Milano si presentò per prelevarne dei campioni. Senza far più sapere nulla né dei risultati delle analisi, né di se stesso.

Considerazioni finali

Essendo impossibile trarre delle conclusioni su vicende come quella di La Rubia, o su tante altre analoghe. Vicende che indipendentemente dai propri tratti peculiari sono solo tessere sparse di un mosaico il cui significato ci sfugge completament. O meglio ancora rappresentano la punta di un iceberg dalle dimensioni sconosciute.

E’ forse stimolante al fine di interrogarci circa l’esigenza di un nuovo approccio alla sconcertante ed enigmatica fenomenologia delle abductions e al mistero UFO più in generale.

E riflettere su quanto scriveva già nel ’77 John Keel, riguardo la centralità dell’esperienza del testimone.

“Abbiamo passato vent’anni cercando una soluzione di tipo semplicistico… La verità è indubbiamente molto, molto più complessa e può risiedere del tutto al di fuori delle scienze riconosciute e quotate.

La sola via di scoprirlo è eseguire studi approfonditi su tutto ciò che accade nelle zone soggette a ‘flap’, e di correlare gli incidenti scoperti in queste zone… non la sconnessa ma scientifica raccolta di rapporti sulle luci in cielo.

La gente di tutto il mondo sta entrando in un incubo fantascientifico… Non possiamo più ignorare ciò che è strano o che sembra irrilevante. Qualcuno… o qualcosa… sta attraversando molti muri (profetica affermazione! N.d.R).

E gli ufologi sono così occupati a guardare attraverso i loro telescopi che si sono estraniati dalla realtà, qualunque essa sia. Smettiamo di provare l’esistenza, l’origine, la meccanica degli oggetti.

Ci abbiamo giocato per vent’anni e non abbiamo ottenuto niente.

Cosa succede?

È ora di fare uno sforzo concertato per scoprire che cosa succede… Gettate via i vostri inutili moduli e questionari d’avvistamento, con le loro innumerevoli domande sulle dimensioni, velocità e quote di oggetti volanti non identificati!

Cercate di scoprire tutto del testimone… e scavate nella sua memoria (ma senza mai fare domande guida che lo portino alla risposta voluta) nella sua fanciullezza.

Sarete sorpresi di ciò che ne uscirà. E dopo avere visitato abbastanza zone infestate, la vostra sorpresa si muterà in orrore deprimente. Getterete nella spazzatura i vostri libri di astronomia ed esobiologia e vi ritroverete a considerare e riconsiderare l’intero problema ufologico.”

Fonti bibliografiche:

  • John Magor – “Aliens Above, Always” – Hancock House.
  • Pierre Delval – “Contatti del Quarto Tipo” – De Vecchi.
  • AAVV – “UFO in Italia” – Corrado Tedeschi Editore.
  • John Keel – “Un nuovo approccio ai testimoni” – in “UFO and Fortean Phenomena” N° 2, 1978.

Fonte articolo:

edicolaweb

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito su ufo ed alieni, abduction( rapimenti umani)

Le abductions, rapimenti umani da parte di alieni.

Le abductions, rapimenti umani da parte di extraterrestri

Per abduction si intende rapimento in inglese ma nell’arco del tempo con questo termine si è iniziato ad intendere rapimenti umani da parte di extraterrestri. Le abduction o rapimenti alieni sono denominate anche incontri ravvicinato del IV tipo.

Generalmente una persona vittima di un abduction scopre di aver subito un rapimento alieno durante lesedute di regressione ipnotica . In quanto probabilmente la persona si è rivolta allo specialista in seguito a malesseri o fobie ingiustificate.

L’ipnosi regressiva non è una tecnica affidabile e non è scientificamente riconosciuta, le situazioni descritte dai rapiti o adotti potrebbero non essere reali ma create dalla mente della persona stessa. Si veda ad esempio lo studio dei Falsi Ricordi.

Le testimonianze

Vi sono diversi tipi di abduction.

La persona rapita non si accorge di nulla e presenta dei momenti di perdita di memoria. Momenti che possono avere tempi di durata differenti, si chiamano “Missing Time”. Tempo perduto tradotto in italiano, E solo tramite la “regressione ipnotica” è possibile far riemergere ciò che la vittima ha subito durante questi istanti “oscurati”

“Screen memory” invece è il termine con cui viene indicato ciò che la vittima ricorda di quegli istanti, ovvero un falso ricordo indotto dalle ipotetiche entità che praticano le abduction.

La persona viene rapita a forza e si rende conto di essere rapita. Vi è un caso famoso di un uomo rapito davanti a dei testimoni:Travis Walton.

Le abductions, rapimenti umani da parte di extraterrestri

Illustrazione di un rapimento alieno. Foto di GeorgeB2 da Pixabay

Le descrizioni.

Le vittime hanno l’impressione di lievitare nella stanza e di attraversare gli ambienti dell’abitazione o del luogo in cui si trovano. Una sensazione come quella provata durante i Viaggi Astrali o durante i Sogni Lucidi.

Spesso i testimoni descrivono ambienti simili agli ospedali con una luce blu intorno a loro, dove creature extraterrestri lo circondano. Alcuni testimoni provano un senso di paralisi mentre osservano simboli e disegni sconosciuti.

Gli esperimenti sull’uomo.

Questi rapimenti hanno come scopo la pratica di effettuare esperimenti sulle persone con lo scopo di studiare l’uomo?

Gli unici segni che potrebbero far ritenere valida l’ipotesi di esperimenti sull’uomo sono le cicatrici o le bruciature su zone specifiche del corpo dei rapiti. Ad esempio nei genitali, nelle orecchie, nelle mani, ma potrebbe essere autolesionismo? Gli adotti hanno il terrore inspiegabile per alcune situazioni come l’entrare negli ospedali o affrontare animali con occhi grandi e neri.

Vi sono donne che si scoprono incinta dopo un rapimento, inspiegabilmente ma non riescono a portare a termine la gravidanza. Le donne sognano creature sconosciute che le circondano e le inducono al parto prima del tempo.

Il feto forse viene asportato prima della nascita dagli alieni stessi? O si tratta di gravidanze isteriche?

Le abductions, rapimenti umani da parte di extraterrestri

Gli impianti alieni.

Nell’ 1% dei casi di abduction vi è la presenza di impianti alieni.

Questi impianti alieni sono corpi estranei che vengono rinvenuti all’interno del corpo di persone che hanno subito accertamenti medici come lastre ed approfondimenti clinici per cisti o sospetti tumori. Questi impianti alieni infatti possono essere anche scambiati per masse tumorali, cisti, sovrossi in corrispondenza di cicatrici.

Si tratta di cicatrici  di cui il paziente non ricorda l’origine, ma in seguito sottoposti ad accertamenti medici risulta che essi sono corpi estranei. sono oggetti o corpi estranei che sono composti da materiale di origine sconosciuta come metallo e talvolta da materiale biologico.

Approfondimenti:

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La Classificazione Hynek degli ufo

La Classificazione Hynek degli ufo

La classificazione Hynek degli ufo è un sistema studiato per discriminare i diversi tipi di avvistamenti di UFO.

L’astrofisico statunitense Josef Allen Hynek  identificò 6 tipi base di avvistamento ed è nato il 1/05/1910 e scomparso il 27/04/1986 nacque a Chicago.

Hynek di origine cecoslovacca fu insegnante di astronomia e fu consulente del progetto Blue Book.

Nel progetto Blue Book Hynek studiava e rapportava le testimonianze negli avvistamenti.

Gli avvistamenti si suddividono in tre avvistameti a distanza e tre ravvicinati.

Gli avvistamenti a distanza hanno un’importanza per lo più statistica. I casi di studio sono per lo più gli incontri ravvicinati.  Viene analizzata la fisica del fenomeno. Ovvero le osservazioni che avvengono a meno di 200 m di distanza. Esse offrono al testimone la possibilità di percepire il fenomeno nei suoi dettagli.

Di seguito sono riportati i sei tipi di avvistamenti.

Vanno interpretati unicamente come percezione diversa. Per motivi spaziali o tecnologici lo stesso fenomeno può essere per percepito in modo differente.

A seconda cioè che:

  • L’avvistamento avvenga di notte e di giorno
  • Ad occhio nudo 
  • Tramite strumenti, a maggiore o minore distanza.

Gli avvistamenti a distanza

Le luci notturne:

Bagliori o luci che compiono traiettorie non convenziali per la nostra tecnologia. Esempi sono accelerazioni improvvise. Manovre a zigzag con angoli molto stretti.

Oggetti diurni:

Analogo del precedente con l’aggiunta della visione di corpi. In genere corpi metallici circolari o sigariformi. Oggetti capaci di movimenti che sembrano violare le leggi fisiche conosciute:

  • Velocità supersoniche senza produzione del bang sonico
  • Arresti improvvisi seguiti da accelerazioni spaventose
  • Stazionamenti in aria

Radar-visuali:

  1. Tracce sullo schermo radar di target ben definiti con le caratteristiche dinamiche definite nei precedenti punti.
  2. Contemporanea percezione visuale  nello stesso punto del cielo scandagliato dal radar.  Possono essere visti bagliori, luci od oggetti metallici,

Gli incontri ravvicinati

Primo tipo:

Visione del corpo non identificato nei pressi dell’osservatore dove non vi sono interazioni di natura fisica con l’oggetto stesso quindi l’osservazione è sufficientemente dettagliata dove è possibile riuscire a distinguere eventuali cupole, oblò.

Nonché forma e/o bagliori e suoni (ronzii o sibili) emanati.

Secondo tipo:

Aggiunge le manifestazioni di effetti fisici di interazione con l’ambiente e le persone.

Tracce sul terreno, come per esempio i noti crop circles o le bruciature del terreno sono eventi visionabili dove è stato visto l’UFO atterrare. Spesso si hanno più punti in un terreno, disposti secondo una determinata geometria ed in quel punto compare questo genere di fenomeno.

Effetti elettromagnetici, ovvero problemi subiti dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Tipici esempi sono:

 In presenza di un incontro ravvicinato del II tipo vi è lo spegnimento della macchina all’improvviso.

  • Altro fenomeno sono le interferenze radio e sulla strumentazione di bordo di aerei.

Effetti luminosi insoliti,:

Luci emanate dall’UFO in determinate direzioni con comportamento intelligente

Talvolta gli animali sono spaventati per diverso tempo dopo l’avvistamento.

Effetti sull’uomo:

  1. Paralisi momentanea
  2. Senso di soffocamento.
  3. Ustioni.
  4. Irritazioni agli occhi.

Terzo tipo:

Aggiunge ai precedenti l’incontro coi presunti occupanti dell’UFO .

Le razze di alieni più rilevate dai contattisti sono:

Grigi, Nordici e Rettiloidi

Estensione della classificazione Hynek degli ufo.

La classificazione Hynek si ferma alle precedenti 6 tipologie di avvistamento dove interazioni più specifiche cogli alieni non sono contemplate. Perciò la classificazione è stata estesa con le tipologie di IV e V tipo.

Quarto tipo:

Abduction o rapimento cioè presunto sequestro di testimoni.

Gli occupanti dell’UFO per scopi scientifici rapiscono esseri umani dove gli alieni somministrano al rapito test per studiare la natura umana dove di rado i rapiti descrivono il rapimento come una “chiacchierata” cogli uomini delle stelle.

Quinto tipo:

Il rapito è utilizzato per la creazione di una razza ibrida umano aliena.

Lo scopo può essere raggiunto tramite rapporti sessuali o con l’inseminazione artificiale come altro mezzo.

Fonte: wikipedia

Conclusioni:

Josef Allen Hynek, nonostante la sua classificazione degli ufo, in realtà non credeva negli Ufo ma più in un fenomeno psichico di massa.

Il libro:

The UFO Experience-A scientific Enquiry fu pubblicato nel 1972.

Nel 1981 Hynek si dedicò totalmente all’ufologia e perì a 75 anni. Nell’ultimo periodo della sua vita continuò a pensare che gli Ufo non esitessero.

Hynek lavorò con Steven Spielberg al film : Incontri ravvicinati del terzo tipo.

Di seguito un  video su Youtube su Hynek:

 

 

 

 

Gli Ufo nei dipinti e nelle incisioni rupestri.

Gli Ufo nei dipinti e nelle incisioni rupestri.

Degli ipotetici Ufo sono rappresentati in numerosi dipinti fin dal passato. Ma vi erano già avvistamenti di UFO? O si tratta di semplici coincidenze o raffigurazioni somiglianti al concetto moderno di Ufo?

Di seguito alcuni dipinti.

“La crocifissione” è un dipinto nell’anno 1350 e si trova dietro ad un altare in un monastero a Kosovo, Yugoslavia. Nel quadro il sole e la luna sono state scambiate dagli ufologi come due capsule spaziali con il pilota al loro interno.

Gli Ufo nei dipinti e nelle incisioni rupestri.

L’ “UFO Pianello di Montalcino” è un dipinto di Bonaventura Salimbeni. E’ un dipinto  risalente alla fine del 1600 ed attira visitatori da tutte le parti del mondo. L’oggetto ritratto nel dipinto ricorda i satelliti artificiali russi. Ed è conservato a Pianello di Montalcino in Toscana.

In realtà questo oggetto scambiato per un moderno satellite artificiale sovietico con antenne all’epoca in cui è stato rappresentato è il creato con il sole e la luna e le antenne sono scettri impugnati da Dio e Gesù.

Fonte:UFOArtWork.com non più funzionante.

La spiegazione di questi strani dipinti.

Galleria d’arte. Foto di Peter H da Pixabay

La scienza controversa che studia questo fenomeno è la clipeologia o paleoufologia , che deriva dal termine latino lipeus ovvero scudo. Il termine scudo si trova nel nome che ne indica la scienza in quanto vi è la teoria che gli Ufo in realtà siano degli scudi. Infatti spesso gli Ufo sono in realtà scudi incandescenti rappresentati nei dipinti. Gli scudi erano considerati di importante valore simbolico all’epoca per questo motivo erano spesso rappresentati nei dipinti.

Secondo gli studiosi di clipeologia nei dipindi non sono rappresentati Ufo ma probabilmente oggetti a cui all’epoca veniva attribuito un importante significato. Oggetti che possono essere facilmente scambiati con gli Ufo intesi come oggetti non identificati della nostra epoca.

Nei quadri in questione vengono rappresentati:

  • oggetti che ricordano ufo nelle varie forme conosciute moderne.
  • missili
  • palle di luce luminose.

Altre immagini di ipotetico ufo nei dipinti con realtive spiegazioni su ldi5.net

In seguito a studi effettuati da parte di esperti sono state trovate spiegazioni logiche ad alcune di queste immagini di Ufo ritratte in numerosi dipinti.

Secondo gli ufologi alcune raffigurazioni non hanno trovato una spiegazione convincente. 

Tuttavia è anche importante capire come lavoravano i pittori delle varie epoche. I pittori erano artigiani creavano dipinti su commissione seguendo rigorosamente precise direttive da parte chi li ordinava, come religiosi, personaggi di potere e commercianti. Difficilmente gli artisti dell’epoca creavano dipinti per diletto,

Quindi è sconsigliato leggere i dipinti dell’epoca con gli occhi della nostra epoca moderna e culturalmente molto diversa.

Infine sono sopratutto i quadri creati per le istituzioni religiose quelli con maggiori simbolismi come angeli nel cielo o nubi luminose.

Gli Ufo nelle incisioni rupestri.

Anche nelle incisioni rupestri talvolta si trovano rappresentazioni di Ufo o alieni. E anche in questo caso le teorie sono le stesse, Sono rappresentati oggetti di importante valore dell’epoca oppure sono solo immagini che ricordano ufo ed alieni?

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito su ufo, alieni ed abduction

Sezione dedicata ad ufo, alieni, rapimenti, avvistamenti e tutti gli altri fenomeni legati alla vita extraterrestre.

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Gli uso gli ufo sottomarini, un’altra tipologia di ufo

Gli uso gli ufo sottomarini, un’altra tipologia di ufo.

Il termine U.S.O sigla che in inglese significa Unidentified Submerged Object o Unidentified Submarine Object.

In italiano O.S.N.I oggetto sottomarino o sommerso, non identificato indica un’altra tipologia di UFO.

Gli U.S.O sono descritti come velivoli composti di materiale metallico a forma discoidale, sigariforme o sferic.

Oppure più semplicemente sono descritti come luci, avvistati in mare aperto nelle vicinanze di imbarcazioni dai piloti di aerei o elicotteri, da bagnanti.

Testimoni affermano di aver visto veicoli sconosciuti uscire (splash-up) o entrare nell’acqua (splashdown) e sparire nel cielo .

Altri testimoni affermano di aver visto sotto il pelo dell’acqua un U.S.O., altri testimoni invece affermano di aver assistito alla formazione di colonne d’acqua alte fino a 300 metri in presenza di mare calmo.

Le dimensioni degli Uso sono svariate.

Talvolta sono descritti come oggetti di dimensioni notevoli che effettuano manovre a ziz-zag o comunque impossibili da realizzare da parte dei mezzi conosciuti. Non emettono alcun suono e non provocanoonde nell’acqua al loro passaggio talvolta a velocità elevate.

Gli avvistamenti di Uso sono meno frequenti di quelle di Ufo ma non per questo di minore importanza nel campo dell’ufologia. L’ufologia si occupa anche di questi fenomeni con un altro nome: Usologia.

Gli avvistamenti di uso gli ufo sottomarini.

Il 24 novembre 1972 vi è il primo avvistamento di un oggetto sottomarino non identificato identificato da una flotta norvegese nel fiordo di Sogne che fu denominato U.S.O. termine che è giunto fino ai giorni nostri.

Talvolta gli Uso sono stati avvistati anche in laghi e fiumi. Nel 1978 In Italia nel mare Adriatico vi furono numerosi avvistamenti di Uso.

Cosa possono essere gli uso ufo sottomarini?

Gli Uso potrebbero essere veicoli o prototipi di origine militare oppure potrebbero essere di origine aliena, extraterrestre?

Gli Uso potrebbero essere semplicemente dei Sottomarini scambiati da persone insesperte per qualcosa di anomalo?

Un sottomarino. Foto di David Mark da Pixabay

Approfondimenti:

Nell’oceano un fenomeno di formazione di bolle d’aria o di gas che risalgono in superficie è un fenomeno abbastanza comune. E potrebbe essere la causa di alcuni avvistamenti definiti di Uso.

Le bolle di metano nel mare.

Una nave può essere affondata da una bolla di metano,

Perchè le dimensioni di queste bolle di gas naturali che si formano nelle acque del mare possono essere molto pericolose per le imbarcazioni di qualsiasi dimensione

Si tratta di stradi di gas metano, cristalli di metano “ghiacciato” che possono risalire in superficie sotto forma di gas e possono essere anche di dimensioni notevoli creando vortici ed un rapido movimento dell’acqua causando l’affondamento dell’imbarcazione.

Ad esempio nel sito molto noto Witches Hole (il Buco delle Streghe), al largo della costa di Aberdeen studiosi hanno rilevato la presenza di un imbarcazione afondata in seguito ad una bolla d’aria.

Approfondimenti:

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Tipologie di Ufo registrate nel mondo

Tipologie di Ufo registrate nel mondo

UFO in inglese Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object significa in italiano Oggetto Volante Non Identificato.

Si tratta di un oggetto non identificato ed il termine non dipende dalla natura extraterrestre o meno del velivolo avvistato. Per cui con questo termine non si indica necessariamente una navicella pilotata da Extraterrestri ma si intende anche un fenomeno naturale sconosciuto o un oggetto per l’appunto non identificato.

L’Ufo è definito anche con il termine Ovni.

Molto utilizzato per indicare un Ufo è anche il termine Disco Volante in inglese Flying Saucer, tradotto in italiano piatto volante. Ma vi sono diverse tipologie di ufo.

Lo studio degli ufo è effettuato tramite l‘Ufologia. La quale non è una disciplina scientifica, ma non può neppure essere definita pseudoscienza. E’ uno studio che si occupa di documenti storici e testimonianze riguardanti questo fenomeno.

Tipologie di Ufo registrate nel mondo

Di seguito le descrizioni degli ufo.

Gli ufo nella maggioranza dei casi sono descritti come velivoli di svariate forme di metallo o come oggetti sferici. Oggetti che emettono luce intermittente verde o rossa nella zona del velivolo che viene ritenuta la fonte di propulsione del mezzo o laterale od al di sotto del velivolo nel caso dei mezzi definiti circolari.

Di seguito gli avvistamenti storici

Madisonville.

Kentucky.Il 7 gennaio 1948 vi è il primo avvistamento UFO di massa dove centinaia di persone assistettero al sorvolo della città da parte di un oggetto circolare di grosse dimensioni che emanava luce di colore rosso.

Milano.

11 aprile 1933 un ufo sarebbe atterrato o si sarebbe schiantato nei pressi della città di Milano.

Francia

Nell’anno 1970 in Francia durante la ripresa dei primi voli del Concorde francese da parte di Aérospatiale, una sfera metallica di origine sconosciuta, un ufo quindi, si vede chiaramente nel filmato. La sfera ruota attorno al lato destro del Concorde con manovre non creabili con alcun mezzo noto nell’anno 2006. Infine la sfera si allontana a velocità elevata davanti a decine di testimone.

Ma la durata dell’avvistamento è breve perchè non supera il minuto di durata. Tuttavia resta un interessante avvistamento di massa.

Tipologie di Ufo registrate nel mondo

I documenti

Testimonianze di avvistamenti Ufo si hanno sia da personale militare che civile sia sottoforma di fotografie che video. Sono nmerose le testimonianze orali, senza prove, e non mancano falsi tra le dichiarazioni ed altro materiale di origine civile.

Testimonianze di Ufo si ritrovano nei dipinti e nelle incisioni del passato.

Velivoli fusiformi.

Il 10% delle testimonianze descrive veicoli fusiformi. Che sono descritti proprio come sigari le cui dimensioni spaziano dai 5 ai 30 metri.

Ma potrebbero essere aerei di linea visti lateralmente e scambiati per Ufo? Oppure potrebbero essere satelliti artificiali?

Tipologie di Ufo registrate nel mondo

Velivoli sconosciuti.

Il 25% dei casi di avvistamento descrive altri tipi di velivoli come ad esempio luci nel cielo che si muovono velocemente o a zig zag.

Velivoli circolari.

Il 30 % delle testimonianze descrivono veicoli di forma circolare. Che sono chiamati anche dischi tipo Adamski e sono generalmente descritti come velivoli completamete privi di aperture. Dotati di sistemi che consentono l’abbandono del mezzo tramite porte. Questi velivoli sarebbero dotati di un sistema di propulsione nella parte inferiore del mezzo e di una cupola superiore dotata di oblò. Ed anch’essi emettono luce verde o rossa.

Infine i testimoni affermano che si librano nell’aria ruotando su loro stessi.

Tipologie di Ufo registrate nel mondo

Velivoli sferici

Ben il 35% delle testimonianze nei casi di descrivono veicoli definiti sferici.

Sono descritti come globi luminosi di dimensioni superiori ai 2 metri. Talvolta sono avvistati da aerei di linea durante i voli oppure avvistati su città. E sono numerosi anche gli avvistamenti di massa di questi oggetti sferici luminosi. Si tratta forse di fulmini globulari?

Fonte articolo:

libero news

Tipologie di Ufo registrate nel mondo

Gli Uso, ufo sottomarini.

Immagine di un sottomarino dapixabay

Gli U.S.O Il termine U.S.O sigla che in inglese significa Unidentified Submerged Object o Unidentified Submarine Object in italiano O.S.N.I. Si tratta di un’ oggetto sottomarino o sommerso, non identificato indica un’altra tipologia di UFO.

Di seguito l’articolo del sito su gli uso:

Gli U.S.O, ufo sottomarini

Tipologie di Ufo registrate nel mondo

Gli Ufo Light o cerchi di luce

Negli ultimi anni le segnalazioni di avvistamenti di UFO sono state arricchite dall’avvistamento dei cosidetti UFO LIGHT o Circle of light in italiano cerchi di luce. Si tratta di figure create con dei fasci di luce riscontrabili sugli edifici o altre superfici.

Talvolta gli aerei prototipi o militari potrebbero facilmente essere scambiati per ufo da persone che non conoscono questa tipologia di velivoli.

Foto di un jet. Foto di Military_Material da Pixabay

Tipologie di Ufo registrate nel mondo

Conclusioni: 

In conclusione dal 1947 vi sono stati ad oggi centinaia di migliaia di avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Migliaia di testimonianze sono avvenute anche in Italia.

Di cosa si tratta questo fenomeno? Le ipotesi:

  • Extraterrestri ?
  • Fenomeni naturali ?
  • Armi segrete ?
  • Cause psico-sociologiche ?

Però nessuna singola ipotesi riesce a spiegare realmente il fenomeno.

Di seguito visita il sito Ufo ed ufologia in Italia 

 Per saperne di più sugli avvistamenti Ufo in Italia CISU:Centro Italiano Studi Ufologici

Approfondimenti:

Gli ufo nei dipinti

La classificazione Hynek è un sistema studiato per discriminare i diversi tipi di avvistamenti di UFO.

L’astrofisico statunitense di origine cecoslovacca Josef Allen Hynek (consulente del progetto Blue Book) identificò 6 tipi base di avvistamento, tre a distanza e tre ravvicinati.

Di seguito visita la sezione del sito ufo, alieni ed abduction

Le tipologie di alieni classificati nel mondo

Le tipologie di alieni classificati nel mondo

Di seguito una carrellata delle principali presunte tipologie aliene che sono descritte da più testimoni in varie parti del mondo.

Le immagini riportate sono tratte liberamente da internet.

Le tipologie di alieni classificati nel mondo

Alieni Grey o grigi

I grey o grigi sono gli alieni per eccellenza, i più conosciuti, e sono descritti come umanoidi alti dai 120 ai 130 cm.

Sono dotati di testa grossa e ovale, molto spropositata rispetto al resto del corpo, occhi grossi ed allungati “a mandorla” neri, lunghe e sottili braccia e gambe. E spesso considerati come gli alieni che praticano abduction (rapimenti di esseri umani) ed esperimenti sulla razza umana. nonchè praticherebbero la mutilazioni animali.

I Chupacabras

Immagine di EdoFe

I chupacabras letteralmente il nome loro attribuito significa succhia capre.

E si suppone siano di origine aliena in quanto in seguito ad apparizioni di luci nel cielo anomale o di ufo (oggetti non identificati) vi sono aggressioni al bestiame o avvistamenti di questa strana creatura.

Potrebbe esserci una correlazione con i cerchi nel grano e le mutilazioni animali?

I chupacabras prediligono attaccare le capre ed altri animali da cortile come cani, gatti e si nutrono del loro sangue. Agiscono praticando tre fori all’altezza della giugulare lasciando la vittima completamente dissanguata ma priva di rigor mortis anche dopo molte ore.

La loro origine è sud americana a partire dal 1975 in Cile, ma ritroviamo testimonianze riguardo a questa creatura in varie parti del mondo come Messico, Guatemala, Ecuador, Costa Rica e coste della Florida

Approfondimenti:

Chupacabras mito o realtà?

Le tipologie di alieni classificati nel mondo

I Pleiadiani

Donna bionda. Foto di caionetx da Pixabay

I Pleiadiani chiamati anche alieni tipo Beta o Nordico hanno una somiglianza notevole agli abitanti scandinavi. Hanno capelli biondi, pelle chiara, occhi chiari e sono discendenti della razza umana.

Ma posseggono uno sviluppo della spiritualità più elevato rispetto allo standard umano. Potrebbero essersi mischiati agli abitanti dei paesi nordici?

Uomo falena o mothman

Illustrazione di un uomo falena. Foto di Álvaro Calcedo da Pixabay

Il Mothman, detto anche l’Uomo Falena ha le sue origini a Point Pleasant in West Virginia, Ohio

L’uomo falena è classificato come un essere alieno che comunque non dà molti segnali della sua presenza all’uomo.

Anch’esso avvistato in seguito ad avvistamenti di ufo o luci nel cielo, potrebbe svolgere il ruolo di avvisare l’umanità sulle imminenti catastrofi. Il Mothman fu avvistato prima di catastrofi in alcune zone del mondo.

Ad esempio fu avvistato prima del terremoto di Città del Messico del 1985 e nel 1986 in concomitanza con il disastro nucleare di Chernobil. Ed anche prima del crollo del ponte della città di Point Pleasant, West Virginia, Ohio, in cui vi furono 47 vittime.

Approfondimenti:

Di seguito l’articolo completo nel sito :Mothman, l’uomo falena

Le tipologie di alieni classificati nel mondo

I Rettiliani

Illustrazione di un rettiliano. Foto di Comfreak da Pixabay 

I rettiliani sono alieni dalle fattezze umanoidi che, come gli alieni chiamati grigi, potrebbero praticare le abduction, i rapimenti umani.

I rettiliani li ritoviamo nel cinema ad esempio nella famosa serie televisiva degli anni 80 chiamata “V Visitors” in cui rettiliani abitano il pianeta Terra.

Il mostro del fiume Po

Un rettiliano?

A partire dall’anno 1986 sulle rive del fiume Po vi sono state numerose segnalazioni della presenza nel fiume di una creatura sconosciuta la cui descrizione combacia con quella di un rettiliano.

Di seguito nel sito l’articolo completo su ”Homo Saurus Il mostro del fiume Po in Italia”.

Approfondimenti:

Infine visita la sezione del sito su Ufo, alieni ed abduction