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L’amore romantico ideale di vita cristiana

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L’amore romantico ideale di vita cristiana

Sono questi, IX-X sec. gli anni in cui si cominciò a teorizzare letteralmente che cosa fosse l’amore. La parola stessa amor per le lingue romanze compare per la prima volta nel Giuramento di Strasburgo nel 842!

Con le sue definizioni Aristotele, il più noto dei filosofi greci antichi, arriverà attraverso la Persia musulmana in Europa nel XII-XII sec. e Platone, almeno attraverso Plotino alessandrino, sarà in circolazione nel mondo mediterraneo già per il buon servizio che rende alle idee delle comunità ebraiche.

Così più o meno sono presenti le teorie di Galeno e Ippocrate. E qui ho da fare delle differenze.

Per gli antichi “medici” l’interesse maggiore era per l’organo sessuale maschile nel suo uso per fare all’amore, in primo luogo dal punto di vista dell’igiene.

Diventava perciò basilare la scelta della partner femminile, considerando la donna uno strumento per sopire l’urgenza del momento senza alcun sentimento amoroso profondo.

Fra i sapienti si arrivava perciò a discutere oltre la copula eterosessuale e si chiamava amore quello che nasceva e si coltivava nelle consorterie maschili di vario tipo dove le donne non erano ammesse.

Qui si formavano vere coppie che dividevano e costruivano una vita insieme con tutta una serie di intimità reciproche. Intimità fatte di sguardi, di ammiccamenti e di progetti comuni su un piano di estrema parità anche sul piano del fare all’amore. Questo era il vero amore… Almeno finché pederastia e omosessualità resistettero nei costumi della tradizione greco-romana!

Lamore romantico ideale di vita
Un cuore a puzzle Foto di PIRO4D da Pixabay

L’autore Abu Muhammad Ibn-Hazm

Quanto al Medioevo, il più antico autore europeo che osi affrontare l’argomento amore sui vari piani del comportamento sessuale, è il musulmano Abu Muhammad Ibn-Hazm (Cordova, 994-1064). Egli nel suo famoso Collare della Colomba teorizza in particolare come la copula eterosessuale possa avere l’esito felice di complessi processi analoghi a quelli che producono amori e copule omosessuali.

In entrambi i casi non v’è alcunché di peccaminoso di fronte al dio creatore.

L’amore ideale.

Ed ecco la sua definizione, peraltro ben sperimentata dall’autore stesso, dell’amore ideale:

«Circa l’essenza dell’amore, si è discusso con varie opinioni e a lungo. Il mio parere è che si tratti un’unione tra le parti delle anime, divise in questo mondo creato entro il comune loro alto elemento fondamentale […]

Noi sappiamo che il segreto del mescolarsi e rifuggirsi delle creature sta nei principi dell’unione e della separazione, che il simile cerca sempre il suo simile e in esso si adagia,. E che l’affinità di genere ha un’efficacia sensibile e una constatata influenza che l’inconciliabilità degli opposti,. L’armonia degli uguali e il tendere l’un verso l’altro dei simili sono cose che hanno luogo fra noi.

(Dal Collare della Colomba o in arabo Tawq al-Hamama v. in bibl. testo italiano 2006)»

La cultura amorosa europea

Di qui, leggendo bene, inizia una cultura amorosa europea del tutto incerta sui legami che potrebbero seguire ad una copula più piacevole di altre e che suscita i cosiddetti sentimenti d’amore.

Anzi, si continuerà a teorizzare e si culminerà nel cosiddetto amore cortese o romantico in auge oggi. Fu esportato e imposto dai colonialisti europei in ogni angolo del pianeta. Pur senza le modifiche concettuali apportate dalla Rivoluzione Francese (1789) che predicò l’amore libero, come un modernismo in tutto il mondo oltre che in Europa.

Scrive infatti lo storico dell’amore J.-P. Poly (2003):

«L’amor cortese non liberava le donne dell’Occidente, [ma] era un compromesso storico. L’impronta della loro antica [femminile] dominanza sulla loro novella dipendenza.

Questa dipendenza, grazie ad esso [amor cortese] sotto la forma totale in cui con 3-4 secoli d’anticipo i più maschilisti degli uomini avevano voluto instaurarla. [Con l’espediente: niente coito immediato, ma solo dopo la dovuta corte] sarebbe finita per restare incompiuta

L’amore romantico ideale di vita cristiana

Andrebbero fissati termini e definizioni.

Ma odio tale espediente perché fermerebbe nel tempo realtà che non sono esattamente note e prive perciò di concretezza.

Il mito dell’amore eterno che gli antropologi preferiscono chiamare amore romantico fu standardizzato comunque alla fine del Medioevo. E fu collocato nella nuova ondata dei costumi cavallereschi adottati dai nobili e dai potenti locali dell’Europa cattolica. Nell’Occidente sedicente cristianizzato l’idea era che fra gli amori di vario genere c’era quello che prescindeva dalla copula immediata da quella obbligatoria e indispensabile per sigillare un patto.

In breve, se la copula o amore carnale era un atto peccaminoso, si poteva soprassedere ad essa e amare la donna come oggetto-premio idealizzato da conquistare, struggendosi per lei e soffrendo di non vederla e di non poterla avere vicina in vista.

Occorrerà un paio di secoli (fine del 1200) perché si verifichi la spontanea volontà della donna a concedersi all’amante. Ciò tuttavia sarebbe la fine dell’amor cortese che invece per definizione poetica non si dovrebbe mai esaurire.

Espressioni d’amore cortese?

Doni e parole piacevoli e accattivanti allorché trionfante lui porgeva i trofei vinti nei tornei per lei!

Persino tramite abili servitori prezzolati il cavaliere dimostrava la sua passione indirizzando all’amata poesie, canzoni e missive appassionate.

Il coito come premio auspicato, non era però preteso, ma concesso pur col rischio di peccare di lussuria o di adulterio. Sono questi già tratti più avanzati dell’amore romantico. Giacché, come dicevo poche righe fa, l’analisi particolareggiata di Ibn-Hazm farà breccia nella vicina Terra d’Oc.

Qui il duca d’Aquitania, Guglielmo IX, si sentirà incoraggiato a circondarsi di pensatori e poeti che sanno come incantare il sesso femminile. E si affermerà che la donna è incline alla copula concedendo i favori del corpo in maniera ottimale… Se la si sa corteggiare.

La chiesa cattolica dapprima fu assai critica su tali tipi di sollecitazioni influenzate dai costumi sessuali musulmani. La chiesa avrebbe voluto invece controllare interamente nell’ambito della “famiglia monogamica naturale”. Ma col tempo vi si adeguò.

L’amore romantico ideale di vita cristiana

Ammise l’amore romantico purché si concludesse con il “santo matrimonio” nell’ambito della famiglia cristiana con tutti gli ammennicoli prescritti. Fra cui, punto importantissimo, fissare il luogo di lavoro per il resto della vita e pagare l’obolo a san Pietro.

Questo bagaglio di cultura amorosa fu esportato come modello universale di pratica sessuale durante il colonialismo.

Fu inaugurato in grande stile dalla Spagna nel XV sec. dopo aver cacciato via i musulmani. Seguita nella politica imperialistica da altri imperi cristiani: francese e inglese, proclamò a gran voce nel mondo che la famiglia cristiana era per legge divina la base naturale della civiltà superiore europea.

A proposito della famiglia monogamica naturale va aggiunto che nelle società fortemente maschiliste (e forse meglio misogine come quella cristiana) alla donna non è riconosciuta alcuna parità di sentimenti amorosi sofisticati. Data la di lei natura “mentale” inferiore e peggio che mai le si doveva permettere di condividere o discutere i piani e le idee del maschio consorte.

Le affermazioni di Sant’Agostino

L’autorevole sant’Agostino affermava, con i suoi trascorsi in questioni di donne: 

«Non vedo a che scopo il creatore ha formato la donna se non a quello di procreare […] un aiuto, ma quale? Se l’uomo avesse avuto bisogno d’un sostegno [per lavorare o per consigliarsi], sarebbe stato più utile un altro uomo.

Lo stesso possiamo dire per una compagnia nella solitudine. Quanto è molto più gradevole la coabitazione di due amici rispetto a quella di un uomo con una donna…» 

Con queste parole la conclusione unica possibile era che, se era impossibile vietare e proibire la copula, almeno servisse a tenere insieme due persone occupate nell’attività primaria della loro vita.

a) per la genitrice di accrescere il numero dei credenti

b) per il genitore di educare i bambini maschi a difendere la famiglia cristiana.

E non aveva detto più o meno la stessa cosa il teorico massimo cristiano dell’amor di coppia, Clemente alessandrino, qualche secolo prima di sant’Agostino?

I sentimenti fondamentali amorosi.

Certo, per la famiglia cristiana, i cosiddetti sentimenti amorosi fondamentali da rispettare erano la promessa di vivere insieme e di copulare come e quando prescritto abbandonando ogni tradizione peccaminosa come l’adulterio o l’incesto.

La filosofia cristiana è chiara:

I gruppi umani non sono sanciti dalla chiesa se vanno oltre la coppia. Perché gruppi con un numero maggiore di membri maschi favoriscono e nascondono accordi per rivolte e sedizioni contro il potere sovrano concesso dal creatore!

La famiglia naturale cosiddetta è costituita, lo ripeto, da due consorti ed è il massimo raggruppamento ammissibile alla benedizione divina. Non solo!

Ai due partners è prescritto il reciproco piacere nell’uso dei rispettivi corpi in tutti i campi perché diventano una sola persona – una sola carne! – e per la società cristiana è il consorte maschio a proclamarlo, data l’inferiorità sociale e mentale della femmina.

Spiegare ciò alla gente pagana fu un compito ingrato e la conclusione fu che il dio cristiano benedicesse la copula solo se i due partners ne godevano entrambi e contemporaneamente.

Anzi, leggendo E. Le Roy Ladurie (1998) nella sua Storia di un paese, Montaillou ossia dai protocolli dell’Inquisizone del XIII sec. in Francia, la rea di adulterio, Grazide, non si sentiva in colpa né in peccato a copulare col parroco locale poiché costui con lei godeva e Grazide pure.

Al contrario quando copulava col consorte legittimo il godimento era nullo.

Altrettanto avveniva spesso nei villaggi pagani della Pianura Russa, ma in nessuna relazione con un reato/colpa per adulterio, visto anche che di adulterio se ne parla pochissimo nelle fonti cristiane del luogo.

L’amore romantico ideale di vita cristiana © 2021 di Aldo C. Marturano

Approfondimenti:

Di seguito l’articolo:

Scienza e amore un mistero di intense sensazioni.

Il sentimento amoroso ci affascina ancora col suo mistero ricco di intense sensazioni e non riuscire ad avvolgere col pensiero che cosa esso sia realmente. Resta un campo da esplorare senza tregua.

Curiosità:

Visita la sezione del sito sui misteri tra cui l’amore.

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Il sito web che gestisce Di Cuonzo Erika si chiama ChupaCabraMania è un sito in cui ella raccoglie informazioni principalmente sul mostro sudamericano Chupacabra ed è stato creato per gioco nel 2006. Data la sua passione per il gli animali, tra cui le strane creature del mondo, l'interesse per il mondo del paranormale, ufo, alieni e varie curiosità Erika ha arricchito il sito con questi temi. Erika ha scritto un ebook nel 2005 sul chupacabra: chupacabra creatura mitologica o reale? La mia email è erikadik@tiscali.it
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