La drammatica storia del Titanic affondata nel 1912

La drammatica storia del Titanic affondata nel 1912

Rappresentazione del Titanic. Foto di axonia da Pixabay 

Il Titanic è una nave che in seguito ad una collisione con un iceberg il 14 aprile 1922 è diventato tristemente noto anche per l’elevato numero delle vittime: 1522 persone tra equipaggio e passeggeri.

Questo avvenimento è diventato un evento storico. L’incidente è avvenuto nel tragitto tra Southampton e New York. Il Titanic poteva trasportare un numero massimo di 3547 persone.

La drammatica storia del Titanic affondata nel 1912

Inghilterra.

Il Titanic era un transatlantico dell’azienda White Star Line ed era stato progettato dal presidente del colosso dell’industria navale Harland and Wolff William Pirrie e Thomas Andrews. Questa nave era stata progettata per creare una comoda e sicura via di collegamento tra il porto Southampton in Inghilterra e gli Usa. Con la creazione del Titanic vi era anche il tentativo di fare concorrenza a un’altra compagnia navale la Cunard Line. La compagnia Cunard Line possedeva due transatlantici noti come Lusitania e  Mauretania a cui il Titanic faceva concorrenza.

Il Titanic, della compagnia White Star Line, salpò il 10 aprile 1912 alle 23.40 con 2227 persone a bordo in occasione del suo primo viaggio, la sua inaugurazione. Quel giorno al comando della nave vi era il capitano Edward John Smith in procinto ad usufruire della pensione. Probabilmente il capitano Edward John Smith non diede peso alle comunicazioni che lo avvertivano tramite i telegrafisti della possibile presenza di iceberg nel suo percorso. Si ipotizza che il capitano del Titanic fosse troppo sicuro di sè e della sicurezza della nave considerata indistruttibile e inaffondabile.

La struttura della nave Titanic.

Il Titanic in partenza da Southampton. See page for author, Public domain, via Wikimedia Commons

La nave era strutturata a piani suddivisi per classi di reddito e non tutti i passeggeri hanno vissuto l’impatto con l’iceberg con la stessa intensità. Alcune delle vittime sono morte per annegamento in mare aperto dopo essersi gettati dalla nave o nelle cabine interne. Mentre altre vittime invece sono decedute per compressione sempre nelle cabine interne della nave.

I lavori utili per costruzione di questo imponente transatlantico a vapore lungo 269 metri e largo 28 ebbero inizio il 31 marzo 1909 e terminarono il 31 marzo 1912. Ben 29 caldaie funzionanti a carbone alimentavano l’imponente nave utilizzando tonnellate di carbone ad ogni movimento. La velocità massima che poteva raggiungere il Titanic era di 43 km orari ovvero 23 nodi.

La drammatica storia del Titanic affondata nel 1912

Il Titanic era una nave di dimensioni notevoli. Nel progetto che riguardava la sicurezza in caso di incidente in mare aperto non erano state posizionate un numero sufficiente di scialuppe di salvataggio.

Questo grave errore di calcolo, forse causato dalla certezza che il Titanic fosse una nave indistruttibilee inaffondabile, fu la causa della morte di oltre 1500 persone e causa indiretta delle scelte del capitano Smith. Infatti al momento dell’impatto con l’iceberg lo stesso capitano Edward John Smith si trovò obbligato ad effettuare una drammatica scelta. Le scialuppe di salvataggio erano 20 e la loro portata era di sole 1178 persone e solo il capitano era a conoscenza di questo particolare.

Il capitano si vide obbligato ad imbarcare sulle scialuppe bambini, donne e infine gli uomini. Ma per via della suddivisione in classi sociali, molto sentita all’epoca, le scialuppe non furono riempite completamente, alcune a metà capienza, per non “mischiare” le persone appartenenti a ceti sociali diversi. Per questo motivo le vittime furono comunque superiori rispetto ai posti disponibili nelle scialuppe.

Lo scontro con l’iceberg

La nave alle 2:20 del 15 aprile 1912 cessò di esistere con la vita di tutte le vittime della tragedia dovuta ad un iceberg che aveva squarciato la fiancata della nave. Probabilmente si trattava di più di uno squarcio non di uno solo uno molto grande come fu ipotizzato nell’immediato in seguito all’incidente. Alcuni corpi delle vittime del Titanic sono stati rilasciati in mare dopo il riconoscimento ma altri non sono stati mai identificati.
Dopo il naufragio le circa 700 persone sopravvissute furono salvate dalla nave inglese Carpathia. La nave è giunta sul luogo dell’incidente un ora e mezza dopo.

Vi è un cimitero dedicato alla tragedia in cui sono sepolte la maggior parte delle vittime.

La drammatica storia del Titanic affondata nel 1912

Le classi, le cabine e i biglietti del Titanic

Cabina prima classe. Robert Welch, Public domain, via Wikimedia Commons

Le classi sul Titanic erano tre e si distinguevano per il prezzo del biglietto, quello in prima classe era il più costoso. Il Titanic trasportava persone di molte nazionalità differenti tra cui italiani.

Esistono archivi con i nominativi delle vittime conosciuti con relativa provenienza e nazionalità. Sono presenti online e vi sono raccolti i nomi delle persone decedute e la loro nazionalità.

Un caso noto è la rinuncia all’imbarco di Guglielmo Marconi vincitore di un premio Nobel.

La lista dei passeggeri del Titanic la potete trovare qui: Enciclopedia titanica.

La drammatica storia del Titanic affondata nel 1912

Biglietto del Titanic Foto di Lubomír Kasl da Pixabay 

Un biglietto sul Titanic in prima classe costava fino a 870 sterline, ovvero 87.000 mila euro. Infatti si dice che il Titanic trasportasse persone illustri tra cui attori cinematografici, banchieri, politici, aristocratici, medici e persone molto ricche. Queste illustri figure spesso erano accompagnate nel viaggio dalla loro servitù e animali domestici.

In seconda classe vi erano persone classificate come ceto medio come insegnanti, preti, uomini borghesi e studiosi. In questa classe soggiornava la complessa orchestra del Titanic. I biglietti costavano dalle 13,10 sterline dell’epoca ovvero 1.310 euro. Erano ottimi i servizi di cui poteva usufruire la seconda classe tra cui la sala fumatori e la biblioteca.

In terza classe vi erano persone immigrate da paesi come ad esempio Irlanda, Siria e Svezia. Si trattava di persone alla ricerca di una vita migliore e di un lavoro in Canada o negli Stati Uniti. Un biglietto in terza classe costava circa 3 sterline, 300 euro fino ad un massimo prezzo di 7.15 sterline, 715 euro.

Le cabine e i servizi del Titanic

Passeggiata sul ponte della prima classe. Unknown authorUnknown author, Public domain, via Wikimedia Commons

I prezzi delle cabine, 34 in totale, erano molto variabili in base a dove erano posizionate e ai servizi richiesti. Le cabine erano arredate come dei mini appartamenti moderni.

Nei servizi sulla nave era disponibile una palestra, piscina coperta, campo da squash. ristorante, bar, sala fumatori, due ponti uno coperto e uno scoperto e bagno turco. L’utilizzo dei servizi dipendeva dalla tipologia di biglietto acquistato. Per i bambini erano organizzati tornei di quoits o a shuffleboard, giochi molto in voga in quell’epoca simili al gioco delle bocce.

La drammatica storia del Titanic affondata nel 1912.

I cani sul Titanic

I cani imbarcati sul Titanic sono di un numero imprecisato da 12 a 30 ed erano trattati molto bene dormivano in cabina con i proprietari o in apposite aree attrezzate con gabbie. Questi animali erano tutti di razza con pedigree e pagavano il prezzo di navigazione di un bambino. Incluso nel biglietto dei cani vi era lo sgambamento da parte del personale del transatlantico ogni mattina.

Guglielmo Marconi e il telegrafo.

Un telegrafo. Lourdes Cardenal, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons

Guglielmo Marconi, l’inventore del telegrafo, doveva imbarcarsi sul Titanic ma per una serie di motivi non lo fece e non è stato vittima del disastro. Guglielmo Marconi, premio Nobel di origini italiane, Bologna, scelse un altra nave la Lusitana. Marconi era nato a Bologna il 25 aprile 1874 da padre ricco proprietario terriero e madre di origini irlandesi. Il paese in cui è nato era Sasso, ora il nome del paese è diventato Sasso Marconi in suo onore.

Il bambino Guglielmo con madre straniera e la frequentazione della scuola in casa con insegnanti privati, scelta dei genitori, lo fece risultare un bambino strano ed era evitato dai suoi coetanei. Il solitario Guglielmo, che non parlava correttamente italiano, passava le sue giornate ad interessarsi di fisica e soprattutto di elettromagnetismo facendo anche strani esperimenti di chimica.

Tuttavia la madre di Guglielmo assecondava questa passione per lo studio. Nella loro villa, nota come Villa Griffone a Sasso Marconi, sua madre trasformò l’ultimo piano in una sorta di laboratorio per il figlio.

Marconi nel corso sua vita si è dedicato allo studio delle “onde di Hertz” con il sostegno della madre che lo accompagna nel suo perscorso che lo porterà alla scoperta della comunicazione senza fili: il wireless. Marconi vinse il premio Nobel per questa scoperta.

Sul Titanic vi era una stanza dedicata a Marconi dove presero il suo posto due coraggiosi telegrafisti. I due uomini non abbandonarono mai la loro postazione lanciando segnali d’allarme per segnalare l’incidente con il telegrafo.

Conclusioni:

E’ stato possibile ottenere numerose informazioni in merito al Titanic grazie alle numerose immersioni nel sito dove giace la nave. Il relitto giace a 3800 metri di profondità nell’Oceano Atlantico nei pressi di Terranova (Canada).

In seguito il trailer del film sul Titanic realizzato da James Cameron campione d’incassi e con numerosi premi Oscar.

Curiosità:

23 maggio 1998.

Titanic il film è stato premiato alla cerimonia di premiazione degli Oscar con 11 statuette su 14 nominations. L’edizione della premiazione è stata la numero 70.

Nel corso degli anni sono stati creati numerosi trailer, falsi, ma realizzati molto bene sul film Titanic 2. Perchè la speranza della produzione di un secondo film sul Titanic dei fan resta molto viva.

Di seguito il trailer fake divenuto virale.

I trailer sono stati realizzati con spezzoni di film dove hanno recitato i due attori principali del film Titanic:

Leonardo DiCaprio e Kate Winslet.

Di seguito un ulteriore trailer doppiato in italiano.

Il film Titanic è stato accompagnato dalla bellissima canzone My Heart Will Go On di Celine Dion. Questa colonna sonora ha lasciato una firma indelebile nel film e nei ricordi degli spettatori del film nel 1997.

Approfondimenti:

Infine visita la sezione del sito sulle Curiosità in Italia e nel mondo.

La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte!

 “La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col cappello alla romana viva viva la Befana!”

Si tratta di una figura legata al folclore sopratutto italiano e legato alla festività del Natale in quanto cade dopo pochi giorni da questa importante festività.

La Befana è rappresentata come una vecchia donna che utilizza per spostarsi da un’abitazione all’altra una vecchia scopa volando. Il compito della Befana è quello di riempire le calze lasciate dai bambini nelle loro case. Le calze sono appese o al camino se è presente oppure nelle vicinanze di una finestra. Il termine Befana deriva da Epifania ovvero “manifestazione”. Secondo alcune zone d’Italia la Befana vola sui tetti con la sua scopa calandosi per i camini per donare i dolciumi ai bambini riempendo le calze lasciate per lei, come Babbo natale. Esattamente come Babbo Natale la Befana consumerà il cibo preparato per lei ma lascerà un impronta della sua mano sul carbone che si troverà nel piatto a lei destinato.

L’ Epifania è festeggiata nella notte tra il 5 e il 6 gennaio.

La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte!

Befana. Foto di ElisaRiva da Pixabay

La Befana è una figura tipicamente presente in Italia che rappresenta il passaggio dal vecchio al nuovo anno in quanto la festività cade il 6 Gennaio poco dopo Natale e Capodanno. Non è un caso che la Befana sia vestita con abiti vecchi e logori, si tratta di un saluto, un addio rivolto all’anno vecchio appena passato. Un ampio cappello pieno di toppe colorate le copre il capo, un grembiule le copre il ventre e uno scialle le protegge il collo.

La nascita di questa figura potrebbe avere origini pagane legate agli antichi romani che nel periodo del solstizio d’inverno narravano storie di donne volanti che erano segno positivo e di prosperità per i futuri raccolti. Queste misteriose donne volanti erano seguaci di Diana la dea della vegetazione e della caccia. Con il passare del tempo a queste figure volanti femminili potrebbe essere stato aggiunto un oggetto per agevolarle nel volo: una scopa.

La scopa secondo la mitologia è un oggetto necessario per purificare gli ambienti e anche l’anno appena passato.

La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte!

Di seguito il video sul canale YouTube di ChupaCabraMania :

Il rogo della vecchia

Rogo della vecchia. Drossi, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons

In alcune zone d’Italia vi è l’usanza di “bruciare la vecchia” o il “rogo della vecchia“, utile per scacciare tutto ciò di negativo dell’anno appena passato. Si tratta di una sorta di rito in cui un fantoccio di stracci e paglia spesso molto grande viene arso ad esempio nelle piazze. Il fantoccio rappresenta anche il volgere al termine della stagione invernale e dà il benvenuto all’imminente arrivo della primavera.

Babbo Natale, San Nicola e la Befana.

La Befana è accomunata a Babbo Natale e San Nicola con la consegna di doni e dolci ai bambini buoni e di carbone ai bambini cattivi. Al giorno d’oggi il carbone è creato con lo zucchero colorato di nero. Tuttavia la Befana chiude con il suo avvento le festività legate al periodo natalizio infatti si suol dire un detto : l’ Epifania tutte le feste porta via.

La Befana è una strega?

No la Befana non è una strega e non è mai stata paragonata ad una di esse se non nel periodo di Halloween. Come figuara non ha nulla di paranormale o di crudele o diabolico. La Befana è una donna anziana molto brutta ma suo marito il Befanotto o Befano è ancora più orripilante e accompagna la moglie nei paesi. Befanotto è talmente spaventoso che i bambini fuggono spaventati alla sua vista mentre il vecchio uomo augura loro “Buona Pasqua”. L’augurio di Buona Pasqua è collegato alla Chiesa tramite la lettura del “Giorno dell’Epifania”.

La Befana e i re Magi

Rappresentazione di Re Magi. Foto di Alexandra_Koch da Pixabay

Baldassare, Gasparre e Melchiorre i Re Magi, lungo la strada verso Betlemme, mentre stavano recandosi da Gesù Bambino per portare i loro doni secondo la Chiesa chiesero informazioni a una donna anziana. I Re Magi, saggi astrologi, che consegneranno a Gesù Bambino oro, argento e mirra, chiesero all’anziana donna di accompagnarli nel loro percorso.

La donna rifiutò l’invito ma poi ci ripensò e decise di raggiungere i Re Magi con un sacco pieno di doni per Gesù Bambino. Purtroppo la vecchina non li trovò mai e decise di bussare ad ogni porta alla ricerca di Gesù Bambino donando invece le leccornie ai piccoli abitanti a cui chiedeva informazioni per ringraziarli. Per questo motivo il 5 gennaio la Befana si mette in viaggio alla ricerca di Gesù Bambino visitando ogni casa che incontra lungo il suo percorso dove sia presente un bambino.

La casa della Befana e la sua festa nazionale

La “Casa ufficiale della Befana” si trova a Urbania, in provincia di Pesaro Urbino nelle Marche ed è aperta al pubblico tutto l’anno. Nella sua casa la Befana prepara pozioni nel misterioso calderone e permette ai bambini di giocare a giochi d’epoca donando loro dolciumi.

A Urbania, caratteristico borgo, vi è inoltre un evento molto conosciuto in tutta Italia, festeggiato da oltre vent’anni dal 4 al 6 gennaio, noto come la “Festa Nazionale della Befana“. La festa nazionale è nota per il “Volo della Befana” dove la vecchietta si lancia a bordo della sua scopa da 36 metri di altezza per raggiungere i bambini in piazza e donare loro i dolciumi. Durante la festa le persone si travestono da Befana e Befano e centinaia di calze sono utilizzate come decorazioni nel centro storico della citttà di Urbania.

La calza più lunga

Infine oltre la magia creata nel centro storico di Urbania vi è la manifestazione della “calza più lunga” ovviamente creata dalla Befana in persona. La Befana, si sa, adora creare le calze con le sue mani utilizzando i ferri.

Di seguito il sito ufficiale della Festa della Befana di Urbania.

Conclusioni:

La filastrocca romana più conosciuta sulla Befana recita in questo modo:

 “La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col cappello alla romana viva viva la Befana!”

Sul canale Youtube il video di ChupaCabraMania Buon Natale dai lupi mannari dell’Irpinia:

Approfondimenti:

Leggi l’articolo sulla figura sempre legata al Natale di Babbo Natale e del suo lato oscuro, terrificante.

Infine visita la sezione nel sito sul i Misteri in Italia e nel mondo.

La leggenda di Babbo Natale e il suo lato oscuro

La leggenda di Babbo Natale e il suo lato oscuro

Babbo Natale esiste oppure no? Si tratta di un Mito o una realtà, esiste o è una figura mitologica creata per i bambini?

Ogni anno ai bambini viene raccontato che un uomo anziano, sovrappeso, vestito di rosso con cappello rosso e barba bianca su una slitta trainata da otto renne volanti porta loro dei doni. Quest’uomo noto come Babbo Natale oppure Santa Claus per la cultura anglosassone non solo crea giochi e oggetti per i bambini ma è aiutato da un numero non definito di Elfi.

Santa Claus. Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay

In origine Babbo Natale era di vestito con abiti di colore verde ma secondo una teoria una nota azienda di bevande ha attribuito a questa figura il colore rosso in tema al suo marchio. Babbo Natale indossava un lungo abito verde con mantella lunga fino ai piedi adornato con della pelliccia bianca. Sembrerebbe che l’azienda in questione nel 1921 fece sua un’immagine già esistente di un Babbo Natale vestito di rosso e che non sia stata l’origine della figura vestita di rosso.

Gli Elfi generalmente sono umanizzati e vestiti di verde e rosso e lo aiutano a creare i giochi in una fabbrica al Polo Nord. Oppure anzichè Elfi sono degli Gnomi che aiutano Babbo Natale in Finlandia al suo villaggio a Korvatunturi in base alla zona geografica in cui ci troviamo. I nomi attribuiti a questa figura sono diversi ad esempio Babbo Natale (Father Christmas), Sintaklaas, Sankt Nikolaus, San Nicola, santa Claus, Santa Klaus e Christkind.

Il vero villaggio di Babbo Natale dove si trova?

Polo nord e Babbo Natale. Foto di Willgard Krause da Pixabay

In Europa la casa di Babbo Natale si trova nei pressi della città capitale Rovaniemi nella Lapponia finlandese. Bisogna porre attenzione a non confondere la reale abitazione nascosta agli esseri umani di Babbo Natale con il Villaggio di Babbo Natale che è una sorta di attrazione turistica per bambini e famiglie.

Secondo altre culture Babbo Natale non si trova al Polo Nord in Alaska come invece è credenza statunitense, ma vivrebbe a Korvatunturi. Korvatunturi, la cui traduzione significa “montagna dell’ orecchio”. sarebbe sita in Lapponia a nord di Rovaniemi ai confini con la Russia in un bosco di conifere. In questo villaggio vi sarebbe, secondo la mitologia finlandese, la casa di Babbo Natale. La montagna ha curiosamente una forma a orecchio di lepre a cui deve il suo nome. Grazie a questo grande orecchio Babbo Natale riesce a sentire ciò che dicono tutti i bambini del mondo e a capire come si comportano se bene o male.

Secondo la tradizione Babbo Natale grazie alla sua slitta volante è in grado di consegnare in una sola notte i doni a tutti i bambini generalmente entrando nelle abitazioni tramite i camini sui tetti delle abitazioni. Babbo Natale ha lo straordinario dono di eludere ogni controllo di sicurezza tra cui impianti di video sorveglianza e antifurti.

I bambini attendono l’arrivo di Babbo Natale con i doni destinati a loro la vigilia di Natale tra il 24 e il 25 Dicembre. I regali sono trasportati da Babbo Natale in un sacco sulla schiena. Si tratta di una figura legata alla religione cristiana. Nel corso dell’anno Babbo Natale costruisce giocattoli e legge le lettere inviategli dai bambini nel tempo.

Il cibo destinato a Babbo Natale

Un usanza molto comune è quella di far trovare del cibo ad esempio biscotti o una fetta di pane o panettone e del latte o per i più burloni spumante per Babbo Natale la notte di Natale.

Babbo Natale, mentre i bambini dormono, entra nell’abitazione per consegnare i doni destinati ai bambini addormentati e si rifocillerebbe con ciò che gli è stato donato. Il giorno dopo i bambini trovando il cibo consumato avranno la prova che Babbo Natale esiste ed è passato proprio per loro a portare i doni perchè sono stati bambini “buoni”.

Infatti Babbo Natale secondo la leggenda consegna i doni solo ai bambini che hanno fatto i bravi nel periodo che precede il Natale. in Italia ai bambini cattivi penserà un altra figura mitologica, la Befana. La Befana porterà ai bambini “cattivi” del carbone che ai giorni nostri è carbone nero di zucchero, in passato era carbone reale.

La figura di Babbo Natale è una figura buona molto amata dai bambini in giovane età o comunque fino a quando la figura genitoriale riesce a far credere loro che Babbo Natale esiste. Quindi non vi è un’età precisa in cui i bambini smettono di credere in Babbo Natale comprendendo che non esiste. I bambini comprendono in seguito che sono le figure genitoriali, parenti e conoscenti che acquistano regali per loro per festeggiare il Santo Natale.

Molti di questi bambini divenuti adulti tramanderanno ai propri figli o nipoti questa leggenda. E la figura mitologica conosciuta come Babbo Natale continuerà ad esistere nei popoli di tutto il mondo.

La leggenda di Babbo Natale e il suo lato oscuro.

Il video sulla pagina YouTube di ChupaCabraMania :

La nascita della figura di Babbo Natale

Nel 1822 Babbo Natale è nato grazie una poesia di Clement C. Moore in cui lo descriveva esattamente come tutti lo immaginano anche ai giorni nostri. Negli anni 50 questa figura prese piede anche nei paesi europei.

San Nicola e Babbo Natale

Rappresentazione di San Nicola Foto di Leo Thys da Pixabay

Secondo le credenze popolari la figura di Babbo Natale potrebbe derivare dal vescovo San Nicola o San Niccolò. San Nicola è realmente esistito e nacque a Patara in Turchia nel 270 e fu vescovo della Turchia. Questa figura è nota come San Nicola. Su questo vescovo vi sono diverse leggende in quanto storicamente non è del tutto chiara la sua vita.

Le leggende riguardo San Nicola

Una leggenda narra di San Nicola che sconfisse un demone noto come Krampus rendendolo schiavo.

  • Un’altra leggenda vede San Nicola come salvatore di tre bambini che accolti da una coppia gestori di una locanda dove vengono uccisi e fatti a pezzi. I corpi dei bambini furono messi in salamoia per essere poi venduti come carne al ristorante. San Nicola insospettito da uno strano piatto di carne ordinato in quella locanda decise di indagare a fondo e trovò i bambini in salamoia, ma erano vivi. I bambini furono resuscitati dal Santo?
  • In Italia San Nicola è festeggiato il 6 dicembre e le sue reliquie recuperate a Mira in Turchia sono conservate all’Abbazia e Chiesa di San Nicolò del Lido di Venezia.
  • Infine un ultima leggenda narra di San Nicola salvatore di tre donne in povertà a cui regalò tre doti per salvarle dal loro destino: il mondo della prostituzione.

Esattamente come Babbo Natale San Nicola porta doni e dolciumi ai bambini in groppa al suo cavallo accompagnato dal suo orribile servitore caprino con frusta e zoccoli, il Krampus. San Nicola come Babbo Natale era descritto con una lunga barba bianca e una lunga tunica di colore rosso e un cappello rosso. Si tratta di coincidenze o realmente San Nicola può aver dato origine al mito di Babbo Natale?

Rhémy de Noël è il Babbo Natale Della valle D’Aosta.

In Valle D’Aosta Rhémy de Noël è il Babbo Natale locale, uno spazzacamino nato il 25 dicembre. Secondo la leggenda l’uomo si avventurò sul monte bianco per cercare la causa della non venuta della neve. In quei luoghi incontrò un gigante molto solo e si fermò con lui a fargli compagnia per sempre. Ogni anno Rhémy de Noël il 24 Dicembre porta dei doni ai bambini rispondendo alla lettera che abitualmente gli viene spedita dai bambini della zona.

La leggenda di Babbo Natale e il suo lato oscuro

La gigantessa Grýla

Questa figura di una donna gigantesca terrorizza i bambini che sono a conoscenza della sua esistenza. La Grýla annota i nomi dei bambini che sono stati cattivi per rapirli e mangiarli tra Natale e Santo Stefano.

Il caprone umanoide Yule Goat in Finlandia

Yule Goat o Joulupukki  è una sorta di Babbo Natale crudele con una lunga frusta che picchia a sangue i bambini cattivi e dona dolci ai bambini buoni. Yule Goat significa Caprone di Natale e si aggira per i paesi finlandesi bussando alle porte cercando i bambini da punire.

In Finlandia Yule Goat è descritto come un caprone umanoide con lunghe corna nato dai caproni che trainavano il carro del Dio Thor. Secondo la leggenda ogni giorno i caproni venivano uccisi con il suo possente martello, macellati e mangiati dallo stesso Dio. Ogni giorno i caproni resuscitavano e subivano la stessa crudele sorte dal Dio Thor.

Quando Yule Goat non è a caccia di bambini cattivi osserva il mondo da una piramide composta da teschi umani nel suo vilaggio Korvatunturi.

La leggenda del demone capra in Lapponia.

Demone capra. Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay

Un’altra leggenda popolare in Lapponia narra di una capra demoniaca che si aggirava di casa in casa chiedendo di ricevere dei doni la notte della vigilia di Natale da parte dei bambini. Il demone capra bussava dicendo “Onkos täällä kilttejä lapsia? C’è qualche bel bambino qui?” e chi non le offriva dei doni veniva rapito, ucciso e mangiato.

 La vecchia o giovane Perchta.

Questa figura ha le sembianze di una donna anziana o al contrario di una bella donna. La Perchta si reca in visita durante giorni natalizi nelle abitazioni per verificare come si sono comportati i bambini. Ai bambini buoni dona una moneta d’argento mentre a quelli cattivi la punizione è molto severa. La Perchta incide il basso ventre agli sventurati per asportarne i visceri che in seguito saranno sostituiti con della della paglia e dei sassi.

La leggenda di Babbo Natale e il suo lato oscuro

Il demone Knecht Ruprecht.

Knecht Ruprecht è una sorta di aiutante crudele di San Nicola che lo accompagna nei sopralluoghi nelle abitazioni. Knecht Ruprecht ha il compito di verificare se i bambini pregano correttamente. In caso positivo Knecht Ruprecht li premia con delle leccornie come frutta o dolci in caso contrario li colpisce violentemente con un sacchetto di cenere che porta sempre con sè. Ai genitori di questi bambini il sacchetto di cenere viene donato per proseguire l’insegnamento alla preghiera utilizzandolo per percuoterli.

Babbo Natale e l’Uomo Nero o Zwarte Piet

Secondo una leggenda del Belgio e dei Paesi Bassi l’Uomo Nero chiamato anche Zwarte Piet sempre la notte di Natale, rapiva i bambini cattivi.

Kerstman il Babbo Natale protestante nei Paesi Bassi.

La figura di Kerstman nei Paesi Bassi è simile a Babbo Natale e si sposta utilizzando il cavallo di Odino, Sleipnir. Kerstman andava nelle case dei bambini per riempire i loro stivali di dolciumi e cibo. Kerstman chiedeva in cambio zucchero, carote e paglia per rifocillare il suo cavallo.

Nonno Gelo il Russia

Il Babbo Natale russo è Nonno Gelo.

Nonno Gelo o Ded Moroz in lingua originale è una figura generalmente rappresentata con abito blu, bianco o azzurro raramente di colore rosso.

Questa figura legata al folclore russo è un demone buono ma in grado di congelare le persone. Il suo nome originario è Morokoz. Paragonabile all’Uomo Nero è utilizzato per impedire ai bambini di andare fuori al gelo della Russia. In queste zone il rischio di morte per congelamento è molto elevato e non è raro capiti anche tra i bambini che si sono allontanati dalle loro abitazioni.

In Russia con il termine demone non si indicano solo figure demoniache e crudeli ad esempio Morokoz è un demone di natura benevola ma anche un giustiziere, alle persone buone disperse nei boschi salva la vita, mentre alle persone cattive garantiva la morte per congelamento nei freddi boschi della Russia.

Come il Babbo Natale, il benevolo omone vestito di rosso, anche Nonno Gelo porta doni ai bambini ma la notte di Capodanno senza gli elfi ma accompagnato dalla bella figlia delle stagioni inverno e primavera vestita di azzurro e bianco, Sneguro?ka.

I 13 Babbo Natale in Islanda

Secondo la leggenda in Islanda i Babbo Natale sono 13, tutti folletti. Quindici giorni prima del Natale nel lago di Niva nelle sue sorgenti d’acqua calda come da tradizione i 13 folletti fanno un bagno. Da quel momento fino al 25 Dicembre i 13 folletti si recano dai bambini buoni per lasciare un dono diverso al giorno nella scarpa appesa alla finestra.

Le renne di Babbo Natale e il loro significato.

Renna e slitta in Lapponia. Foto di pasja1000 da Pixabay

Questi animali sono tipici delle zone subartiche e artiche e sono generalmente utilizzate per trainare slitte sulla neve con temperature rigide.

Le renne di Babbo Natale, secondo la leggenda, sembrano dotate di poteri paranormali in quanto sono in grado di volare. Probabilmente il mito delle renne, animali a cui vengono attribuite caratteristiche eroiche e valorose ha origine dal carro del Dio Thor trainato da due caproni con grandi corna oppure dalla divinità Saule.

Saule è una divinità lituana e lettone poteva volare nel cielo grazie ad un carro trainato da renne femmine. La divinità era solita far precipitare al suolo dalla slitta frammenti di ambra che simboleggia il sole e la luce.

Secondo le popolazioni nordiche le renne hanno poteri magici e accompagnano le anime dei defunti nell’aldilà. Solo a partire dal 1824 la renna fu legata per sempre tramite la poesia di Clement C. Moore a Babbo Natale. In diverse culture dei paesi nordici la renna ha molteplici significati legati al mondo del paranormale ed erano viste come divinità.

Di seguito nomi delle renne di Babbo Natale in italiano.

  • Cometa
  • Ballerina
  • Fulmine
  • Donnola
  • Freccia
  • Saltarello
  • Donato
  • Cupido

Di seguito i nomi delle renne di Babbo Natale in inglese;

  • Comet
  • Dancer
  • Dasher
  • Prancer
  • Vixen
  • Donder
  • Blitzen
  • Cupid.

Conclusioni:

San Nicola e Babbo Natale possono essere la stessa figura rivisitata nel tempo?

La figura di una persona che porta doni ai bambini legata al periodo del solstizio d’inverno interessa molte culture tra cui quella greca. Ad esempio in Grecia il Dio supremo Odino consegnava doni ai bambini utilizzando una slitta trainata non da renne ma da un cavallo in grado di volare.

Nel mondo il Natale è festeggiato in molti modi diversi con tradizioni e folclore legato alle proprie terre.

Approfondimenti:

Leggi l’articolo sul sito riguardo gli antagonisti di Babbo Natale, i demoni caprini noti come Krampus.

Immagine di copertina dell’articolo: Santa Claus Foto di Willgard Krause da Pixabay

Chi ha paura dell’Uomo Nero mangiatore di bambini?

Chi ha paura dell’Uomo Nero o Babau mangiatore di bambini??

Quante volte da bambini ci è stato detto se non ti comporti bene viene l’Uomo Nero e ti porta via? Oppure fai il bravo che l’Uomo Nero viene e ti mangia!

La figura dell’Uomo Nero è una figura ben radicata nell’immaginario collettivo di migliaia di persone fin dal XII secolo con i primi racconti in merito. Molte altre figure sono utilizzate allo stesso modo dell’Uomo Nero. Infatti l’Uomo Nero ha molti altri nomi:

  • Babau è utilizzato come sinonimo in molte zone del mondo.
  • El Coco è il nome con cui è conosciuto l’Uomo Nero in Spagna e in Sud America.
  • In Francia è noto come Croquemitaine ovvero il Mangiaguanti. In Alsazia l’Uomo Nero è noto come lo Svedese
  • Buka è il nome attribuitogli in Russia.
  • In Germania è noto come Butzemann.
  • Boogeyman è l’Uomo Nero negli Stati Uniti d’America.
  • In Canada il nome utilizzato per questa figura è Babou.
  • In Ungheria è noto come Bubus.

Chi ha paura dell’Uomo Nero o del Babau?

Uomo nero. Immagine tratta da Pixabay

Italia.

In Italia al posto del Babau sono spesso utilizzate per far paura ai bambini anche le streghe cattive delle leggende locali. L’Uomo Nero è descritto come una figura completamente nera con lunghe braccia con unghie affilate come coltelli o addirittura con lame al posto delle mani. Gli occhi del demone del sonno sono rossi e secondo la leggenda rapisce i bambini per farli a pezzettini con le sue lame o unghie affilate. Ma questo demone oscuro o fantasma malefico i bambini lo combattono accendendo la luce perchè si dice che si apposti al buio ad osservare i bambini per trasformare i loro sogni in incubi.

Ad esempio in Valtellina vi è la Matta Selvatica che rapisce bambini mentre nella Valtellina l’Uomo Nero è descritto come una sorta di fantasma privo degli arti inferiori tutto nero. Il Babau è sempre stato un ottimo incentivo a far prendere sonno ai bambini e per incentivarl ia comportarsi in modo corretto.

L’Uomo Nero è noto come Mommottu in Sardegna ed è noto come Aùre in Puglia.

Spagna.

El Coco in Spagna e nei paesi sud americani è una creatura non ben definita con testa a forma di zucca anch’esso rapisce i bambini che non si comportano bene con i genitori.

Il Babau e la luce

L’Uomo Nero fugge dalla luce dove non può manifestarsi. Probabilmente i bambini tengono le luci o una luce di piccole dimensioni accesa proprio per sentirsi più sicuri e lontani da creature demoniache che risiedono al buio. L’Uomo Nero potrebbe nascondersi sotto al letto o negli armadi per spaventare i bambini disubbidienti.

Conclusioni:

La figura demoniaca e spaventosa dell’Uomo Nero è spesso citata nei libri, film, videogiochi. L’Uomo Nero è citato in numerose filastrocche di bambini legate al sonno. Probabilmente questa creatura divenuta leggendaria è stata letteralmente inventatata da delle madri di bambini disubbidienti. Ma l’Uomo Nero fa paura e rapisce solo i bambini oppure, come affermano alcuni adulti, si manifesta anche agli adulti?

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito sul Mondo del Paranormale in Italia e nel mondo.

Le leggende delle castagne, frutto autunnale.

Le leggende delle castagne

Non tutti sono a conoscenza delle leggende che riguardano le castagne, frutti molto nutrienti.

Secondo una leggenda tanto tempo fa il gelo invase un piccolo paese immerso nelle montagne causando la perdita di ogni tipo di ortaggio e frutto. Gli abitanti del villaggio erano completamente senza cibo e non sapevano come poter sopravvivere a quel duro inverno. Dio ascoltò le loro disperate preghiere e donò loro degli alberi di castagno che con i suoi nutrienti frutti, le castagne salvò la vita di quelle persone. Dio però non sapeva che il Diavolo ci avrebbe messo lo zampino creando un duro guscio dotato di piccole spine intorno alle castagne per rendere più difficoltosa la loro apertura. Il guscio messo dal Diavolo intorno alle castagne era il riccio e mise in seria difficoltà gli abitanti del villaggio i quali invocarono nuovamente l’aiuto di Dio.

Ricci con castagne. Foto di Anher da Pixabay

Il Signore scese tra di loro e ruppe tutti i gusci facendosi il segno della croce, i ricci si ruppero a metà mostrando il frutto al loro interno. Ancora oggi come in passato le castagne prima di cuocerle si incidono con un taglio a forma di croce.

Si tratta di una bellissima coincidenza?

Le leggende delle castagne, frutto autunnale.

Le castagne e i ricci del bosco.

Secondo una leggenda in origine, molto tempo fa, le castagne erano prive del riccio ma si potevano trovare appese ai rami dell’albero di Castagno. Tre castagne stanche di soffrire le intemperie chiesero a un albero molto saggio e molto vecchio di poter avere qualcosa per ripararsi dal freddo e dal caldo. L’albero saggio disse alle castagne di andare nel bosco a cercare i ricci del bosco e dovevano chiedere loro di portare con sé tutti i ricci morti del bosco. L’albero fece avvolgere le castagne nella pelliccia con le spine dei ricci per permettere loro di non soffrire il caldo e il freddo per sempre.

La mamma povera di Sant’Antonio e i sassi trasformati in castagne.

Pentola sul fuoco. Foto di JalynBryce da Pixabay.

A Sant’Antonio in Val Masino nella Valtellina una donna in passato era talmente povera che non aveva nulla con cui poter sfamare i propri figli. Una sera i bambini stavano piangendo affamati. La donna disse loro che nella pentola sul fuoco stavano cuocendo delle buonissime castagne mentre in realtà vi erano solo dei sassi. La donna tergiversava cercando di far addormentare i suoi figli in modo che non pensassero alla fame ma loro chiedevano di mangiare le castagne. Infine la mamma disperata disse loro la verità e mostrò loro la pentola con i sassi. Miracolosamente i sassi si erano trasformati in castagne.

Il Castagno e la Fata Verde.

Riccio foto di Alexas_Fotos da Pixabay

Un Castagno chiese alla Fata Verde del bosco aiuto in quanto non era in grado di creare frutti per sfamare gli abitanti del posto in cui si trovava. La Fata disse all’ albero che avrebbe potuto avere frutti solo l’anno seguente. Il castagno un giorno salvò tra le sue fronde una famiglia di ricci inseguita da un cane affamato. La Fata decise di aiutare immediatamente il Castagno per ricompensarlo del bel gesto che aveva compiuto.

Le castagne e i ricci

Un giorno nel bosco una famiglia di ricci composta da madre, padre e alcuni cuccioli sentirono delle proteste a gran voce provenire da un albero di Castagno. Incuriositi i ricci chiesero alle castagne della pianta cosa stesse succedendo e le castagne spiegarono loro che degli scoiattoli le molestavano tentando di mangiarle. I ricci decisero di aiutarle proteggendole con il loro corpo e i loro aculei. I ricci proteggono le castagne ancora oggi.

Curiosità:

Il Castagno più antico d’Europa

Albero di Castagno foto Kapa65 da Pixabay

In Italia in Sicilia in provincia di Catania a Sant’Alfio vi è il Castagno più antico d’Europa la cui età è stimata tra i 3000 e i 4000 anni. La sua circonferenza è stimata intorno ai 22 metri come la sua altezza. Il suo nome deriva da una credenza secondo la quale la regina Giovanna d’Aragona trovò riparo per se stessa e il suo esercito a cavallo al riparo dell’imponente chioma del castagno. Nel 1780 l’albero è entrato nel Guinnes dei primati con 57.9 metri di circonferenza di estensione della sua chioma e rami.

A circa 300 metri vi è un altro gigantesco e millenario Castagno, forse il più antico d’Italia, noto come “Castagno della Nave”. 

In Italia le leggende sulle castagne e i ricci sono numerose e molto suggestive.

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito sulle Curiosità.

Le profezie del viaggiatore del tempo su TikTok

Le profezie del viaggiatore del tempo su TikTok proveniente dal 2714

Immagine illustrativa. Pixabay LicenseLibera per usi commerciali
Attribuzione non richiesta

Da molti mesi il social media Tik Tok mostra i video delle sue profezie. Il suo nome è  @aesthetictimewarper e ha raggiunto il miliardo di visualizzazioni con i suoi video. @aesthetictimewarper afferma di provenire dall’anno 2714.

Sono state già rese note diverse teorie in merito che non si sono avverate nell’anno in corso. La Terra avrebbe dovuto trovare una Terra specchiata e otto uomini avrebbero avuto in dono dei super poteri. A settembre del 2021 nei giorni 11, 14 e 26 dovevano accadere eventi eclatanti.

l’11 settembre, già data tristemente nota ai più, bambini e operai specializzati avrebbero dovuto subire un rapimento alieno e portato su un pianeta di nome Proxima B 4.000.

Il 14 settembre il più grande uragano della storia, di categoria 6 avrebbe dovuto abbattersi sulla Carolina del sud in Usa. Ma non è accaduto un evento simile nonostante i numerosi uragani che hanno interessato gli Stati Uniti nella loro stagionalità. L’uragano doveva chiamarsi Gamma.

Il 26 settembre invece uno scimpanzè in grado di parlare avrebbe dovuto svelare all’umanità notizie sconcertanti. Non è avvenuto.

Nessuna di queste catastrofi è accaduta.

Le profezie del viaggiatore del tempo su TikTok

Il giorno 11 Agosto 2021 una pioggia di meteoriti della durata di 15 giorni avrebbe dovuto permettere agli alieni di giungere sulla Terra inosservati con una navicella camuffata tra le meteore. Il loro arrivo doveva essere l’inizio di una guerra in seguito alla consegna del Messaggio Nozic. Però non è accaduto nulla di tutto questo.

Nel 2022 invece si dovrebbe trovare la perduta città di Atlantide nell’Oceano Atlantico e finalmente accadrà d’ incontrare gli uomini-pesce che la abitano. Sempre nel 2022 tre ragazzini apriranno un portale dopo aver trovato un uovo di dinosauro T-Rex.

Si tratta di un vero viaggiatore del tempo o di un burlone che ha avuto successo in internet inventando questa sua strana situazione di vita? Però non è da escludere che le previsioni non siano così precise nelle date magari si avvereranno in date o mesi diversi? U

Conclusioni:

Non è la prima volta in cui persone affermano con il grande mezzo di internet di essere viaggiatori del tempo. In passato il caso più famoso è stato quello di John Titor. Titor è apparso in internet nei forum tra l’anno 2000 e il 2001 e proveniva dal 2036. L’uomo affermava di far parte di un progetto di studi in campo militare.

Un noto profeta che fa discutere molto ai giorni nostri è Nostradamus. Le profezie di Nostradamus sembra che abbiano avuto riscontro nella realtà, ma non è da escludere che vengano interpretate con l’obiettico di renderle reali.

Approfondimenti:

Infine leggi l’articolo nel sito riguardo John Titor l’uomo proveniente dal futuro

Visita la sezione del sito sulle Curiosità

I gatti hanno 7 o 9 vite? Un viaggio tra mistero e mito.

I gatti hanno 7 o 9 vite? Un viaggio tra mistero e mito.

Gatto su albero.. Immagine soggetta a Pixabay License Libera per usi commerciali
Attribuzione non richiesta

I gatti domestici o Felis catus o Felis silvestris catus sono animali da compagnia tra i più apprezzati. Sono animali carnivori e predatori notturni e prediligono cacciare roditori. I gatti sono animali molto puliti e fisicamente sono molto agili. Riguardo i gatti vi è una sorta di leggenda secondo la quale hanno o sette o nove vite. Questi animali hanno un udito, una vista e un olfatto molto sviluppato.

L’udito dei gatti è molto sviluppato e utilizzano le orecchie per captare le origini dei suoni.

La vista dei gatti è come quella dell’uomo, binoculare ma la differenza è che ciò che un uomo vede a 60 metri il gatto lo vede a circa 6 metri e la visione dei gatti è notevolmente migliore al buio. Con la luce diurna i gatti non riescono a mettere bene a fuoco i contorni degli oggetti e sono lievemente daltonici secondo gli ultimi studi in merito.

L’olfatto dei gatti è notevolmente sviluppato rispetto al cane e all’uomo e può percepire odori anche a centinaia di metri di distanza. Per questo motivo si dice che i gatti siano anche delicati nel mangiare, annusano il cibo prima di nutrirsi e se qualcosa non gli aggrada non consumano i pasti.

Le razze di felini sono oltre cinquanta e quella che è più diffusa nelle abitazioni è il gatto soriano, il classico gatto definito “bastardo“.

I gatti hanno 7 o 9 vite? Un viaggio tra mistero e mito.

Questi felini hanno sette o nove vite?

Si dice che i gatti abbiano sette vite in Italia e nei paesi con religione cattolico-cristiana. Mentre nei paesi anglossasoni secono le usanze e credenze di questi luoghi ne hanno nove. Questa credenza popolare dei gatti con più vite deriva dall’abilità dei gatti nel mantenere l’equilibrio egregiamente e cadere sempre sulle quattro zampe anche se è l’animale è caduto di schiena.

Questa abilità nel cadere si dice che spesso salvi la vita all’animale in special modo quando cade da altezze elevate, ed è una verità. I gatti sono dotati di una notevole velocità nel riprendersi da malattie anche da condizioni molto gravi, quindi è come se avessero la capacità di rinascere.

I numeri 7 e 9 hanno anche dei ben definiti significati nell’esoterismo. I gatti sono ritenuti animali magici con poteri soprannaturali. Nel Medioevo erano ritenuti animali malvagi ad esempio erano considerati i gatti delle streghe e spesso erano torturati, soprattutto i gatti neri. Però anche i gatti neri in alcune zone del mondo secondo la mitologia portano sfortuna mentre in altre zone portano fortuna.

Si dice che questi animali potessero “risorgere” da torture indicibili per un animale ma in realtà si tratta della capacità di ripresa naturale di questi felini.

Il numero 7

Il numero 7 è un numero sacro, fortunato in molte culture e religioni è il simbolo della perfezione, della fortuna ed è collegato ai cicli della Luna. Il sette è un numero legato a molte situazioni.

Di seguito alcuni esempi.

  • Sette sono ad esempio i giorni della settimana.
  • In Egitto il numero sette è il simbolo della Vita mentre in Babilonia i multipli di 7 erano giorni festivi, quindi il numero porta positività.
  • Il numero 7 nella Bibbia rappresenta i giorni impiegati da Dio nella creazione del mondo.
  • 7 sono le note musicali
  • 7 sono le vite dei gatti
  • Un anno di vita di un gatto si dica corrisponda a 7 anni delle persone.

Il numero 9

Gatto e statua di Buddah.  Download gratuito
Pixabay License Libera per usi commerciali
Attribuzione non richiesta

Secondo la religione Buddista Il numero 9 simboleggia la reincarnazione e la rinascita.

La leggenda dell’albero di Sura

Una leggenda buddista narra che Buddah possedeva un albero di Sura a cui mise di guardia alcuni gatti. I gatti però non adempirono al loro dovere e bevvero il succo della pianta cadendo in una sorta di coma. Una volta risvegliati i gatti divennero un simbolo della rinascita in Oriente.

Curiosità:

Il livello intellettuale di crescita dei gatti è paragonabile ad un bambino dell’età di due anni e la loro memoria ha una durata all’incirca di dieci anni. Però gli anni di vita del gatto sono molto differenti da quelli degli esseri umani. Anche in questo caso si dice che un anno di vita di un gatto corrisponda a 7 anni di noi umani. E’ un calcolo molto approssimativo ma è sempre presente il numero 7. Una coincidenza?

Di seguito alcuni esempi:

A 3 mesi di vita un gatto ha 5 anni di vita di un essere umano, a 10 anni avrebbe 56 anni umani mentre a 21 anni la sua età paragonata a quella delle persone si aggira tra i 96 o 106 anni.

In conclusione quante vite hanno i gatti 7 o 9? Dipende da dove ci troviamo geograficamente. Entrambi i numeri 7 e 9 rappresentano i gatti in tutti i loro aspetti: agilità, magia, fortuna, lunga vita e perfezione.

Il video su questo curioso mistero sul canale YouTube di ChupaCabraMania:

Di seguito il video su il mistero dei gatti grandi alieni o ABC sul canale YouTube di ChupaCabraMania.

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito sugli Animali nel mondo e sulle Curiosià.

Visita la sezione del sito sui Gatti Demoniaci

Scopri il libro “Le strane creature e i misteri in Italia e nel mondo” di Erika Di Cuonzo

Di seguito il BookTrailer sul canale YouTube di ChupaCabraMania.com. Il libro è disponibile su Amazon.

Le strane creature e i misteri in Italia e nel mondo (I misteri e le strane creature nel mondo e tanto altro) eBook : Di Cuonzo, Erika : Amazon.it: Libri

La teoria della scimmia drogata evoluta in uomo

La teoria della scimmia drogata che si è evoluta in uomo

In inglese si pronuncia Stoneed Ape theory e significa “Teoria della Scimmia Drogata”.

Questa teoria fa riferimento ad un periodo temporale di circa 10.000. Secondo questa teoria gli Homo Sapiens si sarebbero trovati in zone desertificate come il deserto del Sahara e si sarebbero nutriti di funghi appartenenti alla famiglia Psilocybe. Si tratta di funghi contenenti psilocibina una sostanza allucinogena.

I funghi crescevano negli escrementi delle prede, animali mammiferi, cacciati dall’Homo Sapiens in quel periodo ed erano consumati dagli ominidi.

Secondo alcuni ricercatori questa sostanza è stata la causa dell’aumento cerebrale dell’ Homo Sapiens. Per cui la sua evoluzione è stata condizionata ed è dipesa dall’assunzione di questi funghi allucinogeni.

Uomo primitivo. Foto di UnifiArt da Pixabay

Questa sostanza avrebbe anche incentivato la loro mente rendendola più rilassata e ricettiva. Si sa, grazie a studi, che con l’assunzione di sostanze allucinogene la mente si rilassa. Nel caso di questi ominidi sarebbe stata incentivata aad esempio la nascita dell’arte e della pittura.

La teoria della scimmia drogata non è molto accreditata. Non è certo che in quel periodo temporale i deserti fossero privi di vegetazione come noi li conosciamo al giorno d’oggi.

Studiosi antropologi importanti affermano che l’evoluzione del cervello dell’Homo Sapiens è avvenuta lentamente. Questa evoluzione non può dipendere dall’assunzione di un alimento “trasmissibile geneticamente” come asserisce la teoria della scimmia drogata. Probabilmente lo stimolo in questione proveniva da fattori ambientali differenti in quanto un alimento non può essere trasmesso geneticamente.

L’evoluzione umana. Foto di MANOEL M. PEREIRA VALIDO FILHO MVALIDO da Pixabay

Conclusioni:

L’evoluzione dell’Homo Sapiens è avvenuta molto lentamente nel tempo.

Una curiosità riguardo a questa teoria è che fin dagli albori del tempo l’essere umano ha e fa tutt’ora uso di sostanze allucinogene. Un esempio sono le droghe pesanti o leggere consumate nel mondo. Tuttavia anche le piante causano allucinazioni. Nelle tribù primitive e isolate sono utilizzate piante allucinogene in riti spirituali o come medicinali.

In esemplari neolitici sono state rinvenute piante a contenuto oppiaceo come il papavero. Infine anche i paesaggi ambientali in cui viveva l’Homo Sapiens subivano continue modifiche. Si trattava di situazioni a cui l’Homo Sapiens si doveva adattare e reinventare continuamente. Probabilmente il cervello dell’Homo Sapiens subiva numerosi input che ne hanno accelerato lo sviluppo.

Dal momento che non vi sono prove concrete che i primi ominidi abbiano realmente consumato funghi contenenti sostanze allucinogene si tratta di una teoria.

Una teoria comunque molto dibattuta e affascinante che ha ottenuto articoli e spazio anche su riviste scientifiche prestigiose.

Note:

Si tratta di un articolo a carattere informativo non di natura scientifica con possibili imprecisioni.

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito sulle Curiosità in Italia e nel mondo

I Wildlife Bridges sono i ponti stradali per animali

I Wildlife Bridges sono i ponti stradali per animali selvatici.

Le strutture note come Wildlife Bridges sono i ponti stradali per animali selvatici. Sono strutture utili a far attraversare il traffico stradale agli animali senza pericolo per loro e per gli automobilisti. In Italia sono presenti questo tipo di strutture note anche come ecodotti lungo la rete autostradale. In Italia in Friuli Venezia Giulia sono presenti circa 50 sottopassaggi creati appositamente per gli animali.

I Wildlife Bridges sono dei veri e propri ponti sopraelevati per permettere alla fauna selvatica di superare il mortale ostacolo dato dalle autovetture in autostrada.

Ad esempio in Olanda, Usa, Australia, Belgio, Giappone, Germania, Francia e tante altre zone del mondo non sono nuove queste costruzioni che sono anche camuffate, fuse, con l’ambiente circostante e tutelano l’incolumità dei guidatori e della fauna locale. La Francia ha realizzato negli anni 50 uno dei primi ecodotti poi a seguire le altre nazioni hanno seguito il suo esempio.

Illustrazione di un attraversamento con elefanti. Foto di Gerhard G. da Pixabay

Curiosità sugli ecodotti:

In Australia hanno creato un Wildlife Bridges per tutelare i granchi rossi durante l’attraversamento della strada al Christmas Island National Park e ponti di corda per pappagalli e scoiattoli. I granchi che utilizzano questo ponte sono circa 50 milioni.

In Nuova Zelanda vi è un passaggio creato per agevolare il passaggio dei pinguini e uno per aiutare le salamandre.

Sotto la ferrovia in Giappone sono stati creati dei tunnel per permettere il passaggio agevole di tartarughe che altrimenti potevano rimanere incastrate nelle rotaie incontrando la morte.

In Kenya vi sono sottopassi per agevolare il passaggio degli elefanti

A Chicago in Usa vi è il Corridoio Burnham Wildlife. Questa struttura si trova all’interno del Burnham Park di Chicago proprio in centro città e si snoda tra i palazzi in centro città.

Il rospodotto:

Nella città di Torino, Bergamo e Treviso vi è il “rospodotto” composto da condotti sotterranei in tubatura creati per permettere l’attraversamento dei rospi. I rospi prima della realizzazione di questa struttura erano uccisi dalle autovetture in quantità elevate. I rospodotti sono tubi con un diametro di circa 40 centimetri con una sorta di “recinto di invito” per far entrare gli anfibi agevolmente nel condotto.

Queste strutture sono utili agli anfibi nella stagione primaverile quando si spostano per cercare il luogo ideale per riprodursi e in questo modo non vengono uccisi dalle autovetture in transito lungo le autostrade e le strade extraurbane molto trafficate.

Il primo rospodotto è stato creato nella città di Rivarossa, Torino, Piemonte.

Conclusioni:

La costruzione di questi ponti ha salvato nel mondo la vita a migliaia di persone e animali.

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito sugli Animali in Italia e nel mondo.

Le misteriose pietre Trovants, respirano e sono vive

Le misteriose pietre Trovants, respirano e sono vive

In Romania nella valle di Costeti a 35 km da Ramnicu Valcea e nella riserva naturale Muzeul Trovantilor vi sono le pietre note come Trovants o Trovant. Le pietre non sono presenti solo in questa valle ma sono sparse in diversi luoghi in Romania.

Si tratta di pietre definite “vive” in quanto respirano, si muovono, sono in grado di “camminare” o meglio muoversi e crescono e si riproducono. Il nome di queste pietre Trovant deriva dal termine puramente geologico rumeno che indica il materiale che le compone: la sabbia cementata o pasta di sabbia. La crescita della pietra non può essere vista dall’uomo in quanto i tempi sono molto lunghi. Una pietra Trovants per crescere 5 o 6 centimetri impiega circa mille anni.

Queste pietre sono conosciute anche come “Le Rocce che camminano” e fanno parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Le misteriose pietre Trovants, respirano e sono vive

Durante le piogge le pietre Trovants raccolgono al loro interno l’acqua piovana e vi è una reazione chimica tra la sabbia cementata che le compone (carbonati e sali minerali) e l’acqua piovana. Dopo le piogge su di un lato della pietra si accumula della massa dovuta all’accrescimento di volume, che avviene in seguito alla reazione chimica con l’acqua, che causa il movimento in avanti della pietra causando uno spostamento della stessa.

Questo fenomeno ha dato origine all’affermazione che le pietre Trovants siano in grado di camminare da sole. I ricercatori affermano che le pietre siano in grado di riprodursi ma a livello microscopico non visibile ad occhio nudo. Si tratta di processi non biologici ma sono dovuti sempre alla composizione chimica delle rocce. La riproduzione delle rocce avviene per un naturale processo in cui un pezzo della roccia si stacca e continua a crescere indipendentemente con lo stesso processo.

La leggenda delle pietre misteriose pietre Trovants che respirano e sono vive.

Pietre Trovants in Romania. Nicu Farca?, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons

In Romania vi è un antica credenza molto radicata.

Si stima che le origini delle pietre risalga a circa 6 milioni di anni fa deducibile dalle dimensioni di alcuni metri, anche dieci metri, di alcune pietre. Sezionando una pietra Trovants è possibile notare una crescita ad anello come avviene per gli alberi in natura.

Nel folclore popolare gli abitanti rumeni nei giardini delle loro abitazione hanno delle pietre Trovants. Le pietre sono annaffiate regolarmente come delle piante con un pò di timore nei loro confronti.

Potrebbero arrabbiarsi senza acqua e smettere di portare fortuna come vuole la leggenda?

Le pietre sono nuvole?

La leggenda narra che le pietre Trovants siano il peso delle nuvole. Secondo la leggenda sono quindi libere di andare liberamente da un luogo ad un altro e loro stesse hanno deciso di popolare il pianeta Terra.

Conclusione:

Le pietre Trovants sono un’importante attrazione turistica in Romania in quanto solo in queste zone le pietre hanno delle forme molto caratteristiche e sono molto numerose.

Una teoria riguardo la natura di queste pietre è che siano di origine extraterrestre data la loro particolare composizione e la loro “vita propria”.

Si tratta di un mistero oppure no?

Le pietre sailing stones.

Roccia strisciante Foto di PDPhotos da Pixabay

Un fenomeno analogo di pietre che sembrano vivere di vita propria si trova negli Stati Uniti nel deserto nella Valle della Morte in California. Si chiamano “sailing stones” sliding rocks o moving rocks, sono pietre mobili che “strisciano”. Un fenomeno misterioso difficile da spiegare che sembra andare contro ogni certezza fisica dove non vi alcun intervento dell’uomo o animale.

Queste rocce muovendosi lasciano dietro di loro delle vere o proprie strisce. Una spiegazione che i geologi hanno dato al fenomeno in seguito ad uno studio nel 2014 è che durante le fredde notti del deserto all’interno delle rocce si possa formare del ghiaccio su cui le pietre scivolerebbero muovendosi.

Per un effetto di aumento di volume e in seguito allo sbalzo termico diurno tipico di quelle zone, come le pietre Trovants, anche le sailing stones si “muoverebbero” lasciando una scia dietro di loro che attesta il loro spostamento. I movimenti delle pietre sono differenti. se le pietre sono ruvide hanno una traiettoria rettilinea mentre le pietre lisce si muovono più disordinatamente talvolta capovolgendosi. ogni due o tre anni le sailing stones iniziano a muoversi per un periodo anche di tre o quattro anni. I solchi che lasciano le pietre possono raggiungere anche i due metri di profondità.

Si tratta di un altro fenomeno misterioso ed affascinante nel mondo della geologia.

Leggi l’articolo sulla Valle dei pianeti originata da pietre Trovants in Libia.

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito sui Misteri in Italia e nel mondo

I libri di Erika Di Cuonzo.

Di seguito scopri il libro gatti magici o demoniaci, Le leggende. Tu quale gatto vorresti? Disponibile su Amazon, Kobo e Google Play

Secondo alcune leggende, il gatto è l’unico animale in grado di tenere testa al Diavolo, inoltre, gli sono attribuiti poteri paranormali che in passato ne hanno quasi causato lo sterminio. Alcune di esse narrano l’esistenza di gatti giganti, forse alieni, dotati di lunghe zanne e caratteristiche paranormali.

Dunque, il gatto, potrebbe davvero essere un animale magico, oppure si tratta di un demone? In questo volume sono raccolte alcune tra le più suggestive leggende sui gatti.

Buona lettura.

Di seguito il book trailer del libro sul canale YouTube di Chupacabramania.com:

Scopri il libro “Le strane creature e i misteri in Italia e nel mondo” di Erika Di Cuonzo

Le strane creature e i misteri in Italia e nel mondo. (I misteri e le strane creature nel mondo e tanto altro) eBook : Di Cuonzo, Erika : Amazon.it: Libri

Di seguito il book trailer del libro sul canale YouTube di Chupacabramania.com: