Uomo Delfino leggenda o verità?

Uomo Delfino leggenda o verità?

L’Uomo Delfino non è solo il famoso sportivo apneista Jacques Mayol su cui è stato creato un film documentario ma è anche una che una creatura umanoide leggendaria.

Mayol fece immersioni in diverse parti del mondo dal mare Mediterraneo alle Bahamas sfidando i limiti del corpo umano e battendo record mondiali di apnea rendendo omaggio a un mammifero rappresentativo del mare e delle immersioni: il delfino.
Se la leggenda dell’Uomo Delfino fosse nata in concomitanza con il film documentario probabilmente si avrebbe avuta la conferma che l ‘Uomo Delfino era stato creato ad hoc in occasione dell’ uscita del film. Ma la storia de l’Uomo Delfino, inteso come strana creatura leggendaria, risale all’anno 2004.
Nel 2004 nel noto social network Facebook un utente iniziò a postare video e foto in cui asseriva di riprendere se stesso: un uomo con fattezze di delfino. I video in questione ricevettero migliaia di visualizzazioni su numerosi social in breve tempo scatenando molte ipotesi a riguardo.

La leggenda, o verità dell’Uomo Delfino:

L’Uomo Delfino. Fonte immagine sito Northfur FX

L’ uomo sembrava a tutti effetti indossare un vestito o travestimento da delfino molto realistico. I video che questa persona caricava sul social erano tutti accomunati dal verso, agghiacciante, dell’ Uomo Delfino. La creatura nei video emetteva una sorta di grido profondo e continuo similare a un ululato e si lasciava andare senza motivo a risate inquietanti.

Le riprese dell’ipotetico delfino umanoide erano state tutte girate in una stanza completamente bianca e anonima. Nel web non vi è molto materiale riguardo l’Uomo Delfino perché improvvisamente egli stesso ritirò dal web ogni singolo video e fotografia che lo ritraeva.

L’uomo affermava di essere un ibrido tra un umano e un delfino, il viso della creatura era simile a quello di un delfino con denti aguzzi, viso allungato e privo di narici evidenti con pelle di colore bluastra.

Tuttavia qualche utente di internet riuscì comunque a salvare un video e a caricarlo su un altra nota piattaforma: YouTube.

Esattamente nello stesso modo in cui il mito dell’Uomo Delfino nacque, improvvisamente, allo stesso modo il fenomeno andò scemando. Gli utenti persero in fretta l’interesse per questa strana creatura di cui non si sentì più nulla a riguardo fino all’anno 2016.

Nel 2006 fu denunciata da una coppia di persone la presenza di una creatura umanoide terrificante con fattezze di delfino all’interno di un abitazione. La creatura emetteva grida spaventose dall’abitazione vuota e attirò l’attenzione dei vicini che scoprirono la strana creatura al suo interno. Queste persone caricano nel web una foto inquietante della creatura, forse si trattava del vero Uomo Delfino? Da allora non si hanno avuto più notizie di questa misteriosa creatura.

Il verso dell’Uomo Delfino.

Di seguito il video, definito più inquietante, in cui l’Uomo Delfino emette uno strano verso.

Conclusioni:

Uomo Delfino leggenda o verità?

I video postati nel 2004 sui Social Network che ritraevano l’Uomo Delfino sono reali oppure dei falsi? Chi poteva essere l’Uomo Delfino? Un pirata informatico oppure un burlone? Forse si tratta di una creepypasta, una storia del terrore, di internet creata per spaventare gli utenti del web?

Tramite una breve ricerca nel web ho scoperto il sito NorthFyr FX. Si tratta un sito in cui vengono mostrati dei costumi con risultati estetici estremamente realistici dove queste maschere sono prodotte tramite make up e create di lattice. E infine la sorpresa: l’Uomo Delfino figura tra le creazioni degli autori del sito e la maschera è in vendita nello shop dell’azienda.

Gli Acquatic animals sono stati creati dall’azienda NorthFur Fx e nel sito figura questa misteriosa creatura che ha creato nel 2004 molto scalpore online, ma si tratta di una maschera. L’Azienda ha una vasta scelta di maschere o costumi di questo tipo. Mistero risolto? Per cui si è trattato di una situazione creata da un utente del web oppure di una sorta di pubblicità per l’azienda? Dunque, dal momento che la maschera da delfino si può acquistare nel sito, al lettore spetta trarre le conclusioni su questa strana leggenda.

Infine visita il sito: NORTHFUR FX produzioni in lattice di maschere sita ad Ontario, Usa

Di seguito la galleria riguardante la sezione “Animali marini” visionabile nel sito NORTHFUR FX :

Approfondimenti:

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Secondo alcune leggende, il gatto è l’unico animale in grado di tenere testa al Diavolo, inoltre, gli sono attribuiti poteri paranormali che in passato ne hanno quasi causato lo sterminio. Alcune di esse narrano l’esistenza di gatti giganti, forse alieni, dotati di lunghe zanne e caratteristiche paranormali. Dunque, il gatto, potrebbe davvero essere un animale magico, oppure si tratta di un demone? In questo volume sono raccolte alcune tra le più suggestive leggende sui gatti.

Buona lettura

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Ibernati da vivi? Si tratta di realtà o fantascienza?

Ibernati da vivi? Si tratta di realtà o fantascienza?

La crioconservazione, o criopreservazione è una tecnica da laboratorio utilizzata per la conservazione dei tessuti e delle cellule tramite una sorta di “congelamento”. Questa tecnica prevede, tramite l’utilizzo di determinate sostanze protettive note come “crioprotettori“, il congelamento a temperature molto basse circa -200 gradi di materiali biologici.

I crioprotettori evitano i danni cellulari dovuti ai cristalli di ghiaccio che si formano durante il processo ed eventuali altre lesioni cellulari. La sostanza utilizzata in questo processo è l’azoto liquido, che congela a -196 gradi centigradi.

La crioconservazione è utilizzata ad esempio nell’ambito della fecondazione assistita. La tecnica prevede il congelamento degli ovociti femminili, degli spermatozoi maschili e dei tessuti ovarici nelle fecondazioni assistite.

Ibernati da vivi? Si tratta di realtà o fantascienza?

E’ possibile essere congelati in vita per rivedere la luce dopo molti anni?

Immagine illustrativa fantascientifica. Foto di alan9187 da Pixabay

Tuttavia il processo di crioconservazione è noto anche come ibernazione. Nei film di fantascienza è possibile vedere, ad esempio, persone ibernate che si risvegliano dall’ibernazione dopo lunghi periodi di tempo, anni, decenni o anche tempi molto più lunghi.

Un classico esempio è quello di astronauti ibernati per affrontare lunghi viaggi interstellari che una volta giunti a destinazione vengono risvegliati.

Ma è veramente possibile, in un futuro non molto remoto o addirittura nel presente, subire un processo di questo tipo senza danni cellulari?

Ad oggi è possibile crioconservare un essere umano ma solo dopo la morte biologica accertata. Il corpo subisce il suddetto processo non oltre i 4/6 minuti dopo che il cuore ha cessato di battere.

Il sangue del paziente è sostituito con le sostanze note come crioprotettori e il cuore viene fatto battere artificialmente per permettere ai liquidi all’interno del corpo di circolare normalmente evitando danni cellulari soprattutto al cervello. Il cervello viene separato dal corpo e conservato a circa -196 gradi in un contenitore contenente azoto liquido.

Il corpo del paziente subisce lo stesso procedimento. Comunque entro 30 minuti il processo di ibernazione deve essere concluso.

Ibernati da vivi? Si tratta di realtà o fantascienza?

Per quale motivo farsi crioconservare?

Immagine illustrativa. Vita. Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Lo scopo di questo processo, che ad oggi solo poche aziende sono in grado di garantire, con cifre che si aggirano sui 80/200 mila euro a persona è quello in futuro di riportare in vita la persona ripristinando le sue funzioni vitali. In base ai servizi richiesti all’azienda il prezzo varia notevolmente. Tuttavia non è chiaro se il processo di scongelamento dei corpi avverrà correttamente e se esisterà effettivamente una tecnologia in grado di riportarli in vita nel futuro.

Forse queste persone in futuro potranno in qualche modo rinascere ed essere curate dal male che le ha uccise e spinte a decidere di farsi crioconservare?

Poco più di 300 persone hanno deciso di crioconservare il proprio corpo o solo la loro testa. Ma sono migliaia le richieste in merito che non possono essere soddisfatte dalle poche aziende che operano in questo settore alquanto incerto. La scienza non riconosce questa tecnica e non è chiaro come la persona “torni in vita”.

Il professore James Bedford

Nel 1967 il professore di psicologia dell‘Università della California James Bedford è stato il primo uomo, deceduto a causa di un tumore, ad essere conservato sotto ghiaccio immediatamente dopo il decesso. In un primo momento è stato conservato a Glendale in California, Usa, in un contenitore sottovuoto della sua misura con azoto liquido. Il corpo di James Bedford è stato spostato a Phoenix e in seguito in Arizona.

Il corpo del professore è stato riesaminato nel 1991 nel momento in cui doveva essere trasferito in un nuovo contenitore più moderno in una struttura della Alcor in Arizona. I tecnici che hanno esaminato il corpo hanno rilevato che il corpo apparteneva ad un maschio ben nutrito che appariva più giovane dei suoi effettivi 73 anni. Il corpo di James Bedford è ad oggi ancora conservato all’ Alcor Life Extension Foundation.

Ibernati da vivi? Si tratta di realtà o fantascienza?

L’azienda Alcor

L’azienda Alcor nacque inizialmente nel 1965 con il nome Life Extension da Evan Cooper il primo uomo a proporre l’ibernazione. il signor Evan Cooper definiva se stesso come “il primo crio-attivista“.

Le persone ibernate italiane

In Italia il primo uomo ibernato è stato Aldo Fusciardi morto nel 2012 per un arresto cardiaco. Gli italiani ibernati sono circa 15. Aldo Fusciardi era originario di Cassino in provincia di Frosinone in Lazio ed aveva sottoscritto un contratto con la ditta Cryonics Institute. L’uomo aveva ben pianificato il viaggio verso l’istituto in Michigan della sua salma sottoscrivendo un contratto con l’azienda in cui cedevano legalmente il loro corpo.

Purtroppo la salma è arrivata a destinazione dopo quattro giorni e le possibilità che il corpo sia stato compromesso dal ritardo sono notevoli. Chi sottoscrive un contratto con una società che si occupa di crionica deve indossare una targhetta identificativa al collo.

Come sono conservati i corpi crioconservati?

I corpi sono conservati a testa giù all’interno di un Tewar ovvero una grande cisterna verticale a -196 gradi piena di azoto liquido che sono conservate in grandi stanze all’interno dei laboratori.

Curiosità:

I centri abilitati per questa tecnica sono lAlcor in California, la Cryonics Institute nei pressi di Detroit in Usa e in Russia vi è il centro KrioRus nato nel 2006.

In Europa ad oggi non vi è alcuna struttura di questo tipo ma sono presenti servizi di trasporto verso queste strutture in tutto il mondo.

Di seguito la presentazione su YouTube dell’azienda Cryonics.

Nota bene:

Questo articolo è un articolo informativo non è di natura scientifica quindi è possibile riscontrare errori in merito. Vi invito a consultare articoli scientifici in merito se l’argomento ha colpito il vostro interesse. Grazie

Approfondimenti:

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La leggenda di Maria la sanguinaria, Bloody Mary

La leggenda di Maria la sanguinaria

Una leggenda italiana riguardante demoni evocati tramite l’utilizzo di specchi è quella di Maria la sanguinaria.

Secondo la leggenda questa figura demoniaca femminile può essere evocata tramite un rituale effettuato davanti uno specchio. Maria la sanguinaria è una leggenda italiana che probabilmente fa riferimento alla stessa figura degli Stati Uniti nota come Bloody Mary. Maria la sanguinaria appare al malcapitato che l’ha invocata chiamandola per nome davanti ad uno specchio per tre volte con una candela accesa ai suoi piedi.

Chi è Bloody Mary

Bloody Mary è il nome attribuito a questo demone entrato a far parte della cultura mondiale grazie al cinema. Tuttavia di Bloody Mary ci sono diverse varianti con cognomi differenti. Ad esempio Mary Whales, Mary Worthington, Mary Johnson ed altri nominativi simili. Il rituale in questione prevede di posizionarsi davanti allo specchio del bagno e in base alle varie zone geografiche si deve pronunciare per 3, 5, 13 o 20 volte una frase con il nome del demone da invocare.

Talvolta la frase deve iniziare con “Io odio” oppure” Io credo in” seguito dal nome del demone. Dopo il rito della pronuncia del nome il demone potrebbe uscire dallo specchio per aggredire, ad esempio colpendo o graffiando, la persona che ha nominato il suo nome.

Svarta Madame in Svezia

Maria la sanguinaria è invocata in tutto il mondo. Ad esempio in Svezia il suo nome è “Svarta Madame” e la frase da pronunciare è la seguente: “Black Madame come out“.

La regina di Picche in Russia ed Estonia.

In Russia ed Estonia vi è la “Regina di picche”, evocata con la carta da gioco Regina di Picche riflessa in uno specchio. Una scala deve essere disegnata e la Regina sotto forma di scintilla o donna vestita di nero abbandona la carta da gioco per scendere le scale. Ma per evitare che il demone esca dallo specchio per aggredire chi lo ha invocato è necessario cancellare velocemente l’ultimo scalino disegnato sullo specchio.

Le origini del mito

Illustrazione donna mistica. Foto di StockSnap da Pixabay

Sono stati effettuati diversi studi a causa del forte legame tra mito e rituale che accomuna questo fenomeno mondiale e le origini del fenomeno potrebbero dipendere ad esempio dai tempi della persecuzione alle streghe. Oppure la leggenda potrebbe derivare da donne uccise in modo violento che cercano il modo per vendicarsi sugli esseri umani dal mondo dei morti.

Maria la sanguinaria e la Llorona

Maria la sanguinaria è in qualche modo collegata alla figura della Llorona, la donna che piange in cerca dei suoi figli perduti?

La similitudine tra le due donne demoniache potrebbe essere ricercata nello specchio in cui Maria la sanguinaria, o Bloody Mary vivrebbe e lo specchio d’acqua in cui si celerebbe la Llorona. La Llorona è una figura con diverse versioni della leggenda.

Secondo una delle tante leggende la Llorona era una giovane donna che avrebbe annegato i suoi tre figli per compiacere l’uomo con cui li aveva concepiti in quanto egli non li voleva nella loro relazione. L’uomo aveva promesso ingannevolmente alla donna che l’avrebbe sposata solo se senza figli, in seguito però l’uomo ha sposato comunque un altra donna.

Per questo motivo la Llorona è impazzita perdendo gli occhi cancellati dalle sue innumerevoli lacrime di dolore e si aggira nei fiumi alla ricerca dei figli che ha ucciso. Una leggenda afferma che la donna colpevole dell’omicidio dei suoi figli si chiamasse Maria. E’ questo il collegamento tra Bloody Mary, Maria la sanguinaria e la Llorona?

Approfondimenti:

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The russian experiment, creepypasta o realtà?

The russian experiment, Creepypasta o realtà?

Russia

The russian experiment, l’esperimento russo, è un esperimento effettuato su cinque persone prigioniere di guerra che hanno subito la privazione del sonno.

Questo esperimento, fallito in modo orribile, è diventato una sorta di leggenda metropolitana o creepypasta.

Le creepypasta sono storie dell’orrore nate per spaventare chi legge. Questo esperimento sembra una buona base di partenza per una creepypasta. Ma l’esperimento in questione è mai avvenuto negli anni 40?

L’esperimento

Questo esperimento vede coinvolte cinque persone rinchiuse insieme in una stanza. A questi soggetti sono somministrate sostanze volatili che inibiscono il sonno. La prima divulgazione di questa storia risale al 10/8/2010. Un utente con nickname OrangeSoda, di cui non è dato conoscere il nome reale, pubblicò un video in merito.

Nel 1947, in una base militare segreta, cinque persone prigioniere di guerra sono state segregate in una camera a gas con il loro consenso. Queste persone erano periodicamente sottoposte all’inalazione di una sostanza sperimentale volatile. Lo scopo dell’esperimento era quello di inibire loro il sonno per i trenta giorni successivi. I militari studiavano il comportamento umano nella situazione così creata. Ai prigionieri fu promesso che, al termine dell’esperimento, avrebbero ottenuto la liberazione dalla prigionia.

Queste persone erano osservate tramite un vetro unidirezionale. Dei microfoni intercettavano le conversazioni, sussurrate. Si dice che nei primi cinque giorni di sperimentazione i prigionieri non modificarono il loro comportamento. Ma dopo nove giorni uno di loro perse il controllo. Si mise ad urlare davanti alla completa indifferenza dei compagni di cella. L’uomo a causa degli urli perse l’uso delle corde vocali e la parola. La stessa cosa accadde al secondo uomo. Egli imbrattò con le proprie feci il vetro unidirezionale per impedire alle guardie di osservarli.

Le guardie poterono comprendere che le persone erano ancora vive tramite i microfoni. Nella cella il silenzio era surreale.

L’apertura della cella.

Uno zombie. Foto di katyandgeorge da Pixabay

Sopraggiunto il quindicesimo giorno i militari decisero di sospendere l’esperimento. La decisione fu presa nonostante i soggetti rinchiusi avessero espresso il desiderio di non dormire. Quando i militari aprirono la porta della cella furono aggrediti dai prigionieri che uccisero una guardia. Sul pavimento giaceva un corpo. E ciirca dieci centimetri di sangue, misto a pezzi di carne umana, inondava il pavimento della cella. I quattro sopravvissuti si erano gravemente auto mutilati. Si erano strappati carne, organi e muscoli. Sicuramente erano stati compiuti atti di cannibalismo. Gli uomini, tutti gravemente feriti, erano ancora in vita e imploravano di poter inalare ancora il gas.

I militari dovettero prelevarli dalla cella con la forza. Le persone sottoposte all’esperimento, nonostante le gravi ferite, possedevano una forza sovraumana. E diedero prova che, se si fossero addormentati, sarebbero periti. Infatti uno di loro morì proprio in questo modo, addormentandosi.

The russian experiment. Creepypasta o realtà?

Il continuo all’esperimento

Solo tre persone sopravvissero all’esperimento. Dopo averle curate i militari decisero di continuare l’esperimento reinserendo i soggetti nella cella rilasciando il gas. Gli uomini erano monitorati tramite un elettrocardiogramma sul loro corpo. Tuttavia un uomo morì prima di ricominciare l’esperimento, addormentandosi. Rimasero solo due uomini in vita. Un comandante militare decise di integrare l’esperimento con tre dei suoi uomini.

Preso dal panico uno dei militari scelti uccise il comandante e la cavia umana muta con la sua pistola. L’unico uomo sopravvissuto, che di uomo aveva ormai ben poco, parlò al al militare. Gli disse che era fuoriuscita la parte malefica dalla loro mente non più controllata dal sonno. Il militare lo uccise con un colpo di pistola al petto.

Conclusioni:

The russian experiment divide il popolo di internet sulla veridicità dell’esperimento. Questa “storia” è stata riprodotta nel cinema, televisione e libri.

Leggi l’articolo del sito:

Creepypasta in internet

In italiano la traduzione del termine creepy è “raccapricciante o inquietante”. Alcuni di questi racconti sono molto inquietanti e coinvolgono anche ragazzi giovani. Alcune di queste figure terrificanti si dice che abbaino spinto alcuni ragazzi al suicidio.

Di seguito il video sul canale YouTube di ChupaCabraMania

Approfondimenti:

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La pietra filosofale e i suoi poteri magici e mistici

La pietra filosofale e i suoi poteri magici e mistici

L’alchimia ha un simbolo che la caratterizza: la pietra filosofale o pietra dei filosofi. La pietra filosofale è una leggenda o esiste veramente?

Gli alchimisti erano costantemente alla ricerca della pietra filosofale, vista talvolta come una leggenda. Queste figure cercavano la pietra per ottenere oro, L’oro era destinato alle loro “sperimentazioni” o “trasformazioni” in cui era largamente utilizzato. Gli alchimisti erano nascosti agli occhi indiscreti della popolazione. Mantenevano quasi sempre l’anonimato e tramite una scienza definita esoterica gli alchimisti asserivano di essere in grado di poter trasformare il piombo in oro.

Alchimia. Foto di loulou Nash da Pixabay

La pietra filosofale, secondo la leggenda, avrebbe la capacità di poter trasformare tutti i metalli vivi ( come il metallo noto come piombo) in oro e di fornire un elisir di lunga vita. Questa pietra, spesso descritta come un amuleto, sarebbe composta da una sostanza primordiale che sarebbe in grado di donare l’onniscienza a chi la possiede.

Il termine onniscienza indica la conoscenza del bene e del male, del passato e del futuro. Infine un alchimista che ingerisce la pietra filosofale avrebbe in dono la capacità di diventare un essere elevato sovrannaturale con capacità veggenti.

Parigi.

A Parigi Nicolas Flamel (1330-1418) , uno scrivano, affermò di aver trovato la pietra filosofale. L’uomo affermò di essersi arricchito grazie all’oro che aveva ottenuto tramite il suo utilizzo.

La pietra filosofale e i suoi poteri magici e mistici

Immagine illustrativa. Foto di Arek Socha da Pixabay

Tuttavia, leggenda oppure no, la capacità della pietra filosofale di trasformare il piombo in oro ha generato avidità di numerosi popolazioni. La pietra dei filosofi era un oggetto quasi magico conosciuto da numerose popolazioni.

La pietra filosofale è una leggenda o è esistita o esiste realmente?

Inoltre la pietra dei filosofi aveva la capacità di poter trasformare anche l‘anima delle persone. Essa era in grado di trasformare la psicologia, il pensiero di una persona, donandole una notevole e diversa forza mentale e spirituale.

Curiosità:

In numerosi film, telefilm, videogiochi la pietra filosofale è spesso affiancata agli alchimisti e alla magia.

Un esempio di film in cui la pietra filosofale fa da cardine è la saga di Harry Potter. Harry Potter e la Pietra è il primo romanzo della saga fantasy del mago Harry Potter. La saga è stata scritta da da J. K. Rowling e ambientata nel fantastico Mondo Magico.

Di seguito il trailer del film:

Leggi nel sito nella sezione Gatti Demoniaci:

La leggenda dei gatti Matagot, magici e gentili.

Secondo una leggenda una gatta incinta aveva ingoiato la pietra filosofale, entrando per errore nello studio di un alchimista. Come nasceranno i suoi cuccioli?

E’ possibile creare la pietra filosofale?

Forese la risposta è affermativa. La pietra filosofale, secondo gli alchimisti e la leggenda, si poteva creare utilizzando il metallo noto come mercurio e lo zolfo.

Approfondimenti:

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Hoia Baciu la foresta infestata in Romania

Hoia Baciu la foresta infestata in Romania

Nella regione Transilvania in Romania esiste una foresta maledetta, infestata da spettri, alieni e entità di varie tipologie. La foresta è nota come “foresta del Diavolo” è situata al centro della Transilvania ad ovest della cittadina di Cluj-Napoca e si estende per circa due chilometri e mezzo. La sua notorietà risale agli anni 60 quando sono iniziate ad emergere storie sinistre ed inquietanti riguardo esperienze anomale vissute nella foresta. Una caratteristica della foresta è la sua completa pendenza fino ad arrivare al fiume Some?ul Mic.

Foresta della Romania. Immagine illustrativa. Foto di bibossos da Pixabay

Hoia Baciu la foresta infestata in Romania

La foresta secolare è, fin da quegli anni, definita maledetta e con entità maligne che si nascondo al suo interno. Spesso è un deterrente per i più giovani che potrebbero avventurarsi nella foresta con la possibilità di perdersi.

Le sparizioni di persone nella foresta Hoia Baciu

Fantasma e spirito. Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Il pastore e il suo gregge

A partire dal 1900 un caso eclatante di un pastore scomparso con il suo gregge di 200 pecore ha creato un aurea di mistero e malvagità sulla foresta di Hoia Baciu. L’uomo e il suo gregge non sono mai stati ritrovati nonostante le serrate ricerche da parte della popolazione ed enti locali.

Teoricamente chi entra nella foresta è perduto per sempre. Tra la boscaglia sono stati avvistati alieni, fantasmi e Ufo.

La bambina di cinque anni scomparsa

Una bambina di cinque anni scomparve per cinque anni, al momento del suo ritrovamento indossava gli stessi indumenti e non sembrava affatto cresciuta. Un mistero inspiegabile? Vi è chi giura di aver udito le urla della bambina nella foresta per anni.

Le sparizioni di questo tipo sono state molto numerose negli anni tanto da attirare l’attenzione di biologi e ricercatori.

Il cerchio nella foresta:

Vi è un punto nella foresta quasi circolare in cui non cresce nulla, nessuna pianta, arbusto o erba. A cosa è dovuto questo strano fenomeno? Gli studi effettuati sulla composizione del terreno non hanno mostrato alcun dato rilevante e utile per dare una spiegazione. La composizione del terreno della foresta è del tutto nella norma.

Il biologo Alexander Sift

Alexander Sift, biologo, ebbe un malore mentre si addentrava nella foresta per esaminarla. Il malessere perdurò alcuni giorni. L’uomo soffrì di febbre alta e strane ustioni erano comparse sul suo corpo. In seguito il biologo effettuò altri studi, cercando delle risposte a ciò che aveva vissuto, e scoprì alcune zone della foresta con la presenza di radiazioni. Queste zone potevano essere state la causa del malore che poteva essere assimilato ad ustioni dovute ai raggi UV del sole. La pelle sembrava fosse stata affetta da cheratosi attinica conseguenza dell’esposizione prolungata al sole.

L’Ufo di Emil Barnea

Emil Barnea mentre passeggiava con la sua fidanzata assistette nella foresta all’apparizione di un Ufo che fotografò. Lo scatto divenne celebre ma gli enti preposti lo identificarono come un pallone aerostatico. Gli ufologi invece asserirono che nella foto era stato catturato un ufo reale.

Le ipotesi:

Nella foresta di Hoia Baciu esiste un portale dimensionale? Oppure vi sono alieni che compiono rapimenti di persone? Perché chi si addentra nella foresta ha una spiacevole sensazione di essere osservato? Per quale motivo le persone vivono momenti di malessere generale come sudore freddo, giramenti di testa? Alcuni testimoni hanno affermato di essere usciti dalla foresta con febbre e ustioni sul corpo.

Perché gli animali selvaggi come lupi, ignorano le persone che incontrano lungo il loro cammino?

Forse vi è un collegamento non la scoperta di un antico insediamento del periodo Neolitico datato 8500 anni fa che si trova nel cuore della foresta? Forse le entità avvistate sono gli spiriti degli antichi abitanti del sito? E le luci avvistate danzanti tra le piante sono forse Ufo?

Per quale motivo le piante non crescono regolarmente ma assumono forse e fattezze bizzarre? Le piante hanno il tronco che si ripiega su se stesso assumendo fattezze sinistre, talvolta simili ad esseri umani.

Di seguito il Traile del canale YouTube di Chupacabramania.com

Approfondimenti:

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Ayuwoki creepypasta di Michael Jackson

Ayuwoki creepypasta di Michael Jackson

Questa inquietante creepypasta circola nel web dal 2009 tramite un video diventato famoso. Ayuwoki vocalizza semplicemente  “Hee-hee” e si muove e balla come la star deceduta ormai da anni. Nel web questo mostro spaventoso è un gioco di parole che deriva da “Annie, are you okay?”. La frase “Annie, are you okay?” fa parte della canzone dell’artista Michael jackson “Smooth criminal”.

Ayuwoki è un modello animatronico nonostante vi sia che afferma che si tratti di una persona reale. L’animatronic così come lo si vede recentemente è stato modificato nel tempo nei video di numerosi YouTuber. Alcune persone hanno spacciato l’animatronic come la star Michael Jackson ancora in vita.

Sono stati creati numerosi gadget a tema Ayuwoki, si è creato un importante marcketing su questa figura.

Secondo una leggenda chi vede il video di Ayuwoki deve condividerlo in internet altrimenti alle 3 di notte apparirà nella sua abitazione.

Ayuwoki creepypasta di Michael Jackson

Immagine tratta dal web-

Ayuwoki nei videogiochi:

L’Ayuwoki appare in numeroso videogiochi e quasi sempre pronuncia la frase “Hee-hee”. Spesso è rappresentato nei videogiochi come creatura terrificante cha corre a quattro zampe con lunghi denti affilati con cui dilania le sue vittime.

Ayuwoki è stato utilizzato come ispirazione per creare meme di altri personaggi famosi deceduti o in vita.

Di seguito il video su YouTube in cui vi è Ayuwoki spacciato come Michael Jackson ancora in vita:

Il video della canzone Smooth Criminal su YouTube di Michael Jackson:

Conclusioni:

Creepypasta è un termine utilizzato per definire le storie raccapriccianti reperibili in internet.

In italiano la traduzione del termine creepy è “raccapricciante o inquietante” in particolare i racconti creepypasta indicano generalmente racconti del terrore o dell’orrore.

Leggi l’articolo nel sito con altre inquietanti creepypasta. Alcune creepypasta sono Jonathan Galindo, un Pippo inquietante, il gioco della Balena blu Blue Whale, Momo e Slender man

Creepypasta in internet

Leggi l’articolo del sito:

Il fantasma di Michael Jackson è stato ripreso nella tenuta nota come Neverland, Usa.

Approfondimenti:

Visita la sezione sulle Curiosità del sito e i Misteri nel mondo.

Smile jpg immagine maledetta, chi la vede si suicida

Smile jpg immagine maledetta, chi la vede si suicida

Gli utenti del web sono terrorizzati da un immagine nota come Smile.jpg o Smile.dog da molti anni.

Si tratta di una leggenda di internet creata ad hoc per spaventare gli utenti, una creepypasta oppure è una foto realmente maledetta? Coloro che visionano l’immagine possono avere incubi, nausea, ansia, casi di epilessia ed essere spinti al suicidio. Secondo la leggenda neanche terapie psicologiche o farmacologiche possono riparare il turbamento che causa la visione di Smile.jpg

Secondo le testimonianze circa 400 persone hanno visto la foto e ne sono rimaste traumatizzate. La leggenda narra che coloro i quali hanno visto la foto sono o deceduti o hanno mantenuto l’anonimato per la paura di dichiarare pubblicamente di aver visionato l’immagine maledetta.

Smile jpg immagine maledetta, chi la vede si suicida davvero?

Un illustrazione di Smiledog. Catalogo del pensiero, CC BY 2.0 https://creativecommons.org/licenses/by/2.0, via Wikimedia Commons

La foto Smile.jpg ritrae un cane di grossa taglia, lo scatto avviene in una stanza buia. l’animale al posto della bocca possiede grandi denti umani completamente bianchi mostrati in un ghigno spaventoso. Il cane è di razza Husky. La stessa immagine smile.jpg è nota anche come smile.dog. Nell’immagine è possibile notare la mano di una persona che richiama a se il cane, forse è colui che ha effettuato lo scatto maledetto.

Tuttavia l’immagine originale è introvabile nel web, sono reperibili solo immagini riprodotte da appassionati. Questa immagine sarebbe stata divulgata nel web nel 1990.

La leggenda del cane demone.

Un altra versione della leggenda vede il cane di razza Husky come un demone, un incrocio tra un cane e un essere umano, con denti aguzzi sanguinolenti. Il demone cane della foto Smile.jpg potrebbe possedere la capacità di materializzarsi e uccidere chi lo vede in foto?

Approfondimenti:

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Il topolino Mickey Mouse suicida, il cartone maledetto

Il topolino Mickey Mouse suicida, il cartone maledetto

Il cortometraggio che vede protagonista Mickey Mouse è noto come suicidemouse.avi tradotto in italiano Topo Suicida. Si tratta di un video da molti considerato maledetto e molto inquietante che ha per protagonista il noto personaggio della Disney Mickey Mouse ovvero Topolino in italiano. Da molti anni questa leggenda fa parte delle creepypasta di internet, storie di paura e terrore che popolano la rete.

La leggenda che avvolge questo controverso filmato, da alcuni definito addirittura inesistente, riguarda chi lo guarda. Si dice che chi guarda tutto il filmato alla fine impazzisce e si suicida.

Nel filmato in questione si vede chiaramente Topolino che con espressione cupa cammina da solo in una città e si intuisce che si sta assistendo al suo suicidio in pubblico. Il video è in loop e in bianco e nero, degli edifici sullo sfondo accompagnano il personaggio nel suo strano percorso.

La musica nel video accompagna la trasformazione di Topolino la cui espressione da cupa diviene diabolica. Dopo sette minuti di filmato il volto di Topolino si trasforma in modo orribile, il suono di sottofondo è sempre più simile a delle urla angosciate, all’ottavo minuto il sorriso di Topolino non è altro che una maschera dell’orrore con un enorme bocca deforme. Gli edifici si contorcono e allungano ogni minuto che passa, infine crollano e si sgretolano al suo passaggio, iniziando a bruciare.

Infine il cammino di Topolino è interrotto per alcuni minuti da un immagine completamente nera, dopo la quale il video riappare distorto e con strane grida in sottofondo e appare il tipico logo della Disney a fine filmato.

immagine illustrativa di Mickey Mouse, Topolino. Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay

Il topolino Mickey Mouse suicida, il cartone maledetto

Le origini del video maledetto.

Lo YouTuber noto come Nec1 il 25 novembre 2009 ha caricato questo filmato per la prima volta con una domanda:

“Quindi qualcuno di voi ricorda quei cartoni animati di Topolino del 1930?”

Il video viene descritto dallo YouTuber come “Un mormorio. Non era un linguaggio, ma più simile a un grido gorgogliante”.

Curiosità:

Il video ad oggi non è introvabile su YouTube è possibile visionarlo nel canale YouTube di Nec1. Ma ponete attenzione e non fatevi prendere da Topolino suicida!

Di seguito il video Suicide Mouse

Approfondimenti:

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Ufo sepolto in Algeria nel deserto del Sahara?

Ufo sepolto in Algeria nel deserto del Sahara

In Algeria a Oum El Assel, Tindouf è stato individuato da un utente di Google Earth un oggetto a cinque punte non identificato.

L’utente ha reso pubblica la foto sui social media affermando di aver probabilmente individuato tramite la nota applicazione Google Earth un Ufo ( oggetto non identificato). Secondo l’utente l’Ufo sarebbe molto antico dotato di cinque punte e una sorta di prominenza al centro della struttura. Ma la struttura dell’oggetto sembra metallica e apparentemente due tunnel entrano in questa sorta di navicella a cinque punte. Forse del muschio cresce intorno ad esso. Quindi si tratta di un mistero o vi è una spiegazione logica a ciò che si visualizza?

L’applicazione Google Earth è utilizzata da milioni di utenti per visitare e visionare, tramite immagini ottenute da satelliti, luoghi del mondo in altri modi raggiungibili. Google Earth è una sorta di mappamondo digitale estremamente dettagliato, inserendo nel suo motore di ricerca una città o una via in automatico appare la zona richiesta. Tuttavia non è una notizia nuova il ritrovamento tramite Google Earth di oggetti o forme inusuali. Le zone specifiche che si desidera visualizzare possono essere inserite tramite delle coordinate nel programma Google Earth.

Algeria, deserto. Foto di Raimund Andree da Pixabay

In questo caso l’ipotetica navicella aliena nel deserto in Algeria ha creato molto scompiglio nella rete dando vita a numerose ipotesi in merito.

H 666 è il nome dell’oggetto rilevato e le coordinate per poterlo visualizzare sono: 29°14’25.N, 7°02’11”.W.

Ufo sepolto in Algeria nel deserto del Sahara?

La risposta di Google Earth

Secondo i tecnici del programma l’oggetto a cinque punti somigliante ad un Ufo non è altro che un inusuale collinetta sita all’interno del deserto del Sahara.

L’utente che ha divulgato la notizia si chiama Scott C. Waring e nel suo canale YouTube ha inserito un video di spiegazione riguardo la strana scoperta.

Sono nate numerose teorie a riguardo tra cui teorie cospirazionistiche secondo le quali l’oggetto non doveva essere individuato. Secondo queste teorie l’oggetto sarà a breve oggetto di cover up, insabbiamento della notizia.

Infine visita il canale YouTube di Scott C.Waring

Approfondimenti:

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Nel libro è affrontato l’argomento ufo e alieni e teorie cospirazioniste. Il libro è disponibile su Amazon.

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