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Isola spaventosa delle bambole impiccate in Messico

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Isola spaventosa delle bambole impiccate in Messico

In Messico una strana ma famosa attrazione turistica è “l’isola delle bambole”.

A circa 28 km da città del Messico in una zona della città molto caratteristica, nota come la zona Xochimilco, vi è un luogo spaventoso chiamato Islas de las Munecas: l’isola delle bambole. Xochimilco è una delle sedici delegazioni territoriali con una superficie di 122 metri quadrati del Messico che si trova a sud dello stato.

La zona Xochimilco oltre un attrezzato mercato dei fiori si trova nei pressi di un parco lacustre. Il parco è visitabile con delle particolari imbarcazioni chiamate trajineras utilizzate per attraverare e visitare questi caratteristici canali.

Percorrendo questi canali nella laguna di Tlilac vi è uno dei tanti isolotti artificiali, tipici della zona, dove vi sono centinaia di bambole letteralmente impiccate tra la vegetazione. Le bambole non sono per nulla rassicuranti in quanto a molte di loro mancano uno o più arti, alcune sono ricoperte di muffa e sono letteralmente appese ai rami degli alberi. Un gancio è utilizzato per appendere le bambole dal collo e sembrano realmente impiccate.

La leggenda dell’isola delle bambole

Isola spaventosa delle bambole impiccate
Immagine illustrativa di una bambola rotta Foto di Frank Becker da Pixabay

Questo luogo è inquietante per la presenza di queste bambole mutilate, seminascoste dalle fronde ed in penombra, ma anche per la leggenda che grava su questo luogo.

La leggenda narra che un uomo nel 1950 chiamato Don Julian Santana Barrera ha visto una bambina annegare in quella laguna. Ma l’uomo di mezza età non è riuscito ad intervenire in tempo per salvarla. Don Julian era andato ad abitare da solo nella laguna in seguito ad una delusione amorosa.

Molte persone non credettero al racconto dell’uomo in quanto il corpo della bambina non fu mai ritrovato. L’uomo fu ritenuto insano di mente anche dai suoi parenti più stretti. Le persone vicino a Don Julian Santana Barrera furono orientate a pensare che l’avvenimento fosse solo stato frutto della mente malata dell’uomo.

L’uomo però cercando il corpo della bambina nella laguna per giorni trovò invece una bambola. La bambola galleggiava nel punto in cui era affogata la bambina. Egli si convinse che si trattasse di un giocattolo di proprietà della bambina per lui defunta e lo impiccò in suo onore. Don Julian Santana Barrera era convinto che lo spirito della bambina si trovasse nella laguna e gli parlasse.

L’ossessione per le bambole.

Dopo il ritrovamento della bambola per Don Julian Santana Barrera il cercare bambole simili e non perfette alla prima, anzi le prediligeva mutilate, da appendere ai rami della laguna era diventato un modo di agire ossessivo. In questo modo rendeva omaggio allo spirito della bambina che non era riuscito a salvare.

L’uomo però sembrava sempre più instabile di mente a chi lo conosceva, numerose dicerie sinistre erano mormorate in merito ai strani gesti dell’uomo come ad esempio nutrire le bambole. Egli affermava che una forza sovrannaturale gli diceva cosa fare e come fare nella laguna e che lo spirito della bambina vivesse nella prima bambola ritrovata nella laguna.

Il richiamo per Don Julian Santana Barrera

Prima di essere rinvenuto morto affogato nello stesso identico punto in cui era annegata l’ipotetica bambina Don Julian Santana Barrera confidò al nipote qualcosa a cui il ragazzo non diede alcun valore.

Al nipote Anastasio Santana Velasco l’uomo disse che una voce lo stava chiamando a sè, con fare incantatore, irrestibile. Lo stesso Anastasio poco tempo dopo rinvenì il corpo di Don Julian Santana Barrera affogato privo di vita. Si trovava sempre nello stesso punto dove sarebbe morta la bambina e ritrovata la prima bambola.

Il sinistro luogo di culto di Don Julian Santana Barrera divenne una meta per i più curiosi tra cui appassionati di paranormale e misteri ed anche programmi televisivi.

Isola spaventosa delle bambole impiccate in Messico

Il luogo divenne molto noto fino a diventare meta turistica, dove andare con una bambola da appendere sul posto. Lo spirito della bambina e lo spirito di Don Julian Santana Barrera secondo la leggenda si trovano ancora a vagare in quei luoghi.

Di seguito un video su Youtube sull’isola delle bambole impiccate.

Curiosità:

Visita la sezione del sito sul paranormale e misteri.

Fonte immagine anteprima articolo Foto di Mikael Elmgren da Pixabay

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Il sito web che gestisce Di Cuonzo Erika si chiama ChupaCabraMania è un sito in cui ella raccoglie informazioni principalmente sul mostro sudamericano Chupacabra ed è stato creato per gioco nel 2006. Data la sua passione per il gli animali, tra cui le strane creature del mondo, l'interesse per il mondo del paranormale, ufo, alieni e varie curiosità Erika ha arricchito il sito con questi temi. Erika ha scritto un ebook nel 2005 sul chupacabra: chupacabra creatura mitologica o reale? La mia email è erikadik@tiscali.it
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