Pavlopetri antica città sommersa in Grecia

Pavlopetri antica città sommersa in Grecia

Si stima che la città di Pavlopetri abbia circa 5000 anni ed è sita nei pressi della Laconia nella Grecia meridionale nella regione del Peloponneso. Pavlopetri è stata scoperta nel 1967 da Nicholas Flemming dell’Institute of Oceanography dell’Università di Southampton sommersa da 3 o 4 metri d’acqua.

Tuttavia nel 1904 il geologo Folkion Negris l’aveva già scoperta. Lo studioso Flemming la datò molto approssimativamente all’età del bronzo. L’anno seguente Flemming tornò sul sito della scoperta con alcuni archeologi per studiare la città sommersa per sei settimane.

Immagine illustrativa Grecia. Foto di Giuseppe Dio da Pixabay

Utilizzando strumenti appositi adatti a questi studi la città copriva un area di circa 300 metri per 150 metri.

Pavlopetri antica città sommersa in Grecia

Composizione della città inizialmente scoperta:

  • 5 strade
  • 15 edifici con annessi cortili risalenti al periodo miceneo. Datati 1650-1180 a.C.
  • 37 tombe di pietra e 2 tombe classiche
  • 1 ossario
  • La città conteneva ancora numerosi manufatti tra cui ceramiche, lame di selce, lame di ossidiana.

Nel 2009 nei confronti di questa città sommersa si è dedicata allo studio per cinque anni l’Ephorate of Underwater Antiquities del Ministero della Cultura ellenico. Questi studi portarono alla luce altri 9000 metri quadrati di città con altre strade e strutture prima non indentificate e sono stati scoperti manufatti in ceramica, un forno crematorio e tombe in pietra.

La città era probabilmente risalente all’età del bronzo dal 3000 a.C. circa fino al 1100 a.C. A e la popolazione locale poteva essere stimata tra le 500 e le 2000 unità.

Curiosità su Pavlopetri

Pavlopetri è stata datata come città molto antica, più antica della descrizione di Atlantide, la città perduta decritta da Platone. Quindi poteva essere stata fonte di ispirazione per Platone? Ma per quale motivo la città è stata sommersa dall’acqua? Tuttavia, ad oggi non sono chiare le cause della sua condizione. Forse è stato un terremoto con annesso maremoto a far sprofondare la città nelle acque del mare? Non è possibile conoscere le reali cause di questo evento.

Approfondimenti:

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Torino città misteriosa e magica

Torino città misteriosa e magica

In Piemonte Torino è una città che detiene lo scettro di città magica, la sua storia porta a scoprire numerosi riferimenti alla magia bianca e nera. Nata nel 28 a.C. per volere di Augusto ai tempi la città era suddivisa in due settori est e ovest. Torino è ricca di simbolismi legati all’esoterismo rilevabili in monumenti e portoni.

Il settore est, baciato dal sole era considerato un luogo benigno di nascita e vita mentre il settore ovest al buio, dove tramontava il sole era considerato una zona lugubre adatta a seppellire i morti della città. Questa netta distinzione probabilmente è stata la fonte della nascita della netta distinzione dell’esoterismo della città dove ancora oggi è possibile è possibile vederne i segni. Alcuni esoteristi identificano Torino come la città del Diavolo. Ad oggi diverse zone della città sono considerate direttamente collegate alla magia nera o bianca.

Torino città misteriosa e magica.

Illustrazione rappresentativa di un dipinto esoterico. Foto di Waldkunst da Pixabay

 Fontana del Traforo del Frejus

La  Fontana del Traforo del Frejus è realmente un monumento creato in onore dei caduti durante la costruzione del Traforo o si tratta in realtà di un omaggio a Lucifero? Questa seconda ipotesi nasce dalla credenza dell’appartenenza alla zona al triangolo di magia nera.

Il triangolo di magia nera

Un triangolo di magia nera, secondo antiche leggende, collegherebbe la città di Torino ad altre due città: Londra e San Francisco. Il triangolo è noto come Il Triangolo del Diavolo. Una zona definita negativa è Piazza Statuto al centro di questo vortice di negatività. Inoltre sempre in Piazza Statuto sono presenti le  “cloache” o “bocche dell’inferno” nel loro snodo principale considerate demoniache.

Gli occhi del Diavolo

Via Lascaris è un’altra zona della città considerata esoterica dove vi era una Loggia Massonica e due feritoie che erano utilizzate probabilmente per visionare l’esterno. A queste due feritoie fu dato il nome di Occhi del Diavolo.

La leggenda del Portone del Diavolo

In via XX Settembre il Palazzo Trucchi di Levaldigi mostra un portone noto come “il portone del Diavolo” dove è rappresentato un Demone con due serpenti. Secondo la leggenda il portone è nato in una notte, creato da un uomo che aveva invocato Satana in persona per la sua costruzione, sparendo poi nel nulla, forse imprigionato per sempre dietro il portone. Ad avvalorare questa tetra leggenda il Maggiore Melchiorre Du Perril, scomparso, fu murato vivo nel 1817 nei pressi del portone e rinvenuto nel 1837.

Torino e la magia bianca.

La Mole Antonelliana a Torino. Foto di Luca da Pixabay

Nella città di Torino la nota Mole Antonelliana è simbolo di magia bianca. Secondo le leggende, o teorie esoteriche, la mole agirebbe come una sorta di antenna per gli influssi benefici di magia bianca. Un antica leggenda narra che proprio a Torino nella Mole Antonelliana sia conservato il Santo Graal. Questa teoria trova un enorme rafforzo dal fatto che il costruttore della Mole Antonelliana Alessandro Antonelli era un massone. Anche la Gran Madre è un monumento ricco di magia bianca.

Piazza Castello

Fontana dei Tritoni del Palazzo Reale che sorge in Piazza Castello è un altro luogo ricco di magia bianca e Palazzo Reale segna il confine tra magia bianca e nera a Torino.

Il Museo Egizio

Il Museo Egizio invece è un punto di fusione tra magia bianca e nera dove, secondo gli esperti di esoterismo, sono conservati manufatti che emanano sia forze negative che positive. Logicamente i manufatti più negativi sono il reperto del Faraone Tutankamon e di Seth, il crudele Dio dei morti.

Conclusioni:

In questo estratto sulla città di Torino sono citati solo alcuni dei numerosi monumenti ricchi di interesse storico facenti parte della città.

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Statua della Madonna che piange sangue, il mistero

Statua della Madonna che piange sangue, il mistero

Migliaia di fedeli si recano da decenni in luoghi dove poter pregare al cospetto di misteriose, quasi magiche, statue della Madonna con la curiosa caratteristica che alcune di queste piangono lacrime di sangue. Il fenomeno è riscontrabile in varie parti del mondo e in questi casi i fedeli sono incentivati alla preghiera e al pellegrinaggio dalla suggestiva e allo stesso tempo controversa statua di una Madonna che piange. Sono numerosi i video e le fotografie che ritraggono statue della Madonna che a prima vista sembra piangano lacrime di sangue. Generalmente durante questi fenomeni la figura della Madonna appare sotto forma di visione a persone sensitive.

La Chiesa non prende posizione sul fenomeno delle statue che ogni anno nel mondo piangono sangue. Sono state effettuate analisi al sangue ottenuto da queste statue e spesso è risultato sangue di animale, umano o comunque sostanze facenti parte della composizione della statua.

Tuttavia vi sono persone che affermano con certezza che gli esiti delle analisi su questo misterioso sangue a volte abbiano rilevato sangue alieno, non umano, forse di Gesù. Di fronte ad un affermazione del genere la popolazione, già scossa quando si verificano questi eventi e anche incuriosita sulla veridicità o meno di ciò che sta accadendo in quel momento causa il subentro di teorie legate al mondo del paranormale.

Si tratta di sangue alieno di extra terrestri? Oppure ci troviamo di fronte ad una statua della Madonna che piange il reale sangue di Gesù per portare un indecifrabile messaggio all’umanità? Oppure questi fenomeni sono inviati dal Signore per riavvicinare alla preghiera le persone perdute nel mondo moderno?

Statua della Madonna che piange sangue, il mistero

Immagine illustrativa statua Madonna. Foto di Peter Pruzina da Pixabay

In Italia e nel mondo sono innumerevoli questi casi di statue che lacrimano sangue. Recentemente ha incominciato a far parlare di sé la statua della Madonna sulle sponde del lago di Bracciano, in Lazio più precisamente a Trevigiano Romano.

Secondo gli abitanti locali ogni giorno 3 del mese la Madonna appare ai veggenti locali lasciando il suo segno con crocifissi lungo il corpo o stigmate. Ogni giorno 3 del mese i fedeli si riuniscono per recitare il rosario nei pressi de «La Madonna di Trevignano Romano» sita nella proprietà di Gisella Cardia. Il rosario è accettato dalla Chiesa ma non la presunta lacrimazione della statua. Infatti la Procura della Repubblica di Civitavecchia ha aperto un inchiesta in merito. Si vocifera che Trevigiano Romano sia spesso teatro di fenomeni legati al mondo del paranormale.

La statuetta in ceramica di Gisella Cardia, acquistata a Medjugorje nel 2018, ha incominciato improvvisamente a lacrimare sangue. Gisella ha spesso visioni della Madonna con messaggi da dispensare ai fedeli.

Uno di questi messaggi riporta le seguenti parole:

«Imparate ad ascoltare la voce di Gesù nel vostro cuore e durante la preghiera. Figli, voi siete nel mondo ma non siete del mondo. Senza Dio la vostra vita avrebbe un senso diverso. Siate sempre pronti, perché questa battaglia sarà forte e tutto sboccherà in una grave guerra, ma ancora voi continuate a vivere come sempre e con indifferenza. Aprite i vostri cuori figli, i vostri cuori di pietra e fate entrare la luce di Dio. Non fatevi tentare da Satana, egli sa che perderà e vi sta attaccando molto di più, ma siate certi che il bene vincerà sempre».

La Madonna piangente di Catania

A Catania, Sicilia, ha fatto molto parlare di sé la Madonna di Catania che piange lacrime di sangue e compie miracoli ritratta in un quadro fin dal 1975. La proprietaria Maria Castorina, veggente come la madre, è deceduta recentemente. La madre di Maria Castorina affermava di vedere e di parlare con la Madonna. Oltre al quadro nel 1983 anche una statua della Madonna ha incominciato a lacrimare sangue e apparire ai fedeli in quei luoghi.

Di seguito un intervista su Youtube riguardo il fenomeno catanese.

La Madonnina di Civitavecchia

Roma, Lazio.

Una piccola statuetta raffigurante la Madonna è racchiusa in una teca, esposta al pubblico, dal 7 giugno 1995 nella  parrocchia di Sant’Agostino. Per quattordici volte, nel lasso temporale dal 2 febbraio al 15 marzo 1995, la statua della Madonna in questione ha pianto lacrime di sangue. Anch’essa fu acquistata a Medjugorje il 16 settembre del 1994 da un parroco della chiesa di Sant’Agostino noto come Pablo Martin. La statuetta fu donata ad una famiglia locale e racchiusa in una nicchia per la preghiera e fu vista lacrimare sangue dai componenti della famiglia creando immediatamente scalpore tra gli abitanti.

Conclusioni:

Questi sono solo alcuni esempi di questo fenomeno riportato in molte parti del mondo, mistico e ricco di mistero, ma senza alcuna spiegazione ufficiale per i casi ritenuti “reali”.

Approfondimenti:

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Bambino scomparso a Gardaland, creepypasta

Bambino scomparso a Gardaland, creepypasta o verità?

La storia del bambino scomparso a Gardaland nel 1995 è una creepypasta (storia del terrore) o una verità?

Gardaland è un noto parco giochi italiano sito nel confine tra Lazise e Castelnuovo del Garda in provincia di Verona nella regione Veneto. Nel 1993 è stata inaugurata nel parco un’attrazione divenuta molto famosa chiamata “I Corsari”. Si tratta di un’attrazione la quale, come si evince dal nome, affronta il tema dei pirati, dove con una piccola imbarcazione in un percorso in acqua, si effettua una visita a un mondo incantato di pirati e creature marine. Infatti l’attrazione è ricca di squali, pirati, navi e una creatura marina spaventosa, una sorta di drago, con viso umanoide è molto apprezzata dai visitatori del parco.

Immagine del mostro marino nell’attrazione I corsari. fonte immagine: Foursquare

Proprio questa sorta di mostro marino con viso umano è alla base di questa leggenda, o creepypasta, che coinvolge Gardaland, ma vi è un fondo di verità?

Il mostro marino rappresentato nell’attrazione in questione è molto grande, solo la parte superiore della statua emerge dalle acque ed è sorretta da una struttura apposita al di sotto della superficie dell’acqua. La profondità utilizzata per la base del mostro marino è di quasi 4 metri.

Il bambino scomparso

Nel mese di aprile del 1995 Gardaland si è ritrovato coinvolto in un caso di scomparsa di persone. In quanto un bambino di otto anni scomparse nel nulla proprio mentre si trovava all’interno del noto parco divertimenti. Le ricerche da parte delle forze dell’ordine si concentrarono in ogni zona del parco ma porsero maggiore attenzione all’attrazione de I Corsari. Dal momento che un testimone, minorenne, aveva rilasciato una dichiarazione sconcertante riguardo un bambino potenzialmente annegato all’interno dell’attrazione le forze dell’ordine si trovarono costrette ad indagare a fondo.

Il testimone disse di aver visto un bambino cadere dalla finta imbarcazione, che stava seguendo un percorso obbligato in acqua, all’interno dell’attrazione de I Corsari proprio nei pressi dell’enorme mostro marino con viso umanoide.

Gardaland. Foto di postcardtrip da Pixabay

Il bambino dell’epoca descrisse ciò che aveva visto evidentemente sconvolto affermando di aver visto il bambino dibattersi, urlare ed infine affogare per poi scomparire alla sua vista lentamente risucchiato dalle acque al di sotto della statua del mostro marino.

Le persone che si trovavano con il giovane testimone affermarono che la giostra al suo interno era troppo chiassosa e la luce troppo scarsa per poter vedere chiaramente qualcuno nell’acqua oppure udire eventuali urla di una persona. I potenziali testimoni interrogati non furono di alcun aiuto per le forse dell’ordine.

La leggenda di Gardaland.

Una leggenda narra che le ossa del bambino siano ancora tra gli ingranaggi dell’attrazione dove il corpo del bambino era stato stritolato. Quando le ricerche all’interno di Gardaland non ebbero riscontro positivo anche a Verona città iniziò la ricerca del bambino.

Conclusioni:

Forse si è trattato, secondo gli inquirenti, di un caso di rapimento, il bambino non è mai stato ritrovato. Questo evento di cronaca nera ha dato vita ad una Creepypasta, ovvero storia dell’orrore, che riguarda il parco giochi. Ne l’attrazione I Corsari non è mai stata trovata alcuna traccia del bambino scomparso.

Approfondimenti:

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Le Perle di grotta o Pisoliti sono le Cave Pearls.

Le perle di grotta o pisoliti sono le stupefacenti Cave Pearls.

I Pisoliti o Perle di grotta sono le Perle delle grotte o Perla di grotta. Si tratta di stupefacenti formazioni a forma di perla che si creano all’interno di grotte o caverne.

I Pisoliti o Perle di grotta ricordano molto da vicino le note perle marine con cui si creano collane, create però dalle ostriche. La somiglianza tra queste tipologie di perle è riscontrata sia nella forma, sferica o ellittica, che nel loro percorso di formazione.

Ostrica con perla. Foto di moritz320 da Pixabay

La loro forma delle perle di grotta però non sempre è regolare. Queste perle di grotta si formano tramite il gocciolamento di acqua ricca di sali di calcio attorno ad un piccolo nucleo. Le perle possono crearsi intorno a piccoli frammenti di materiale di diversa composizione, ad esempio il nucleo può essere un granello di sabbia, un pezzetto di plastica o d’ossa. Talvolta le formazioni delle perle si possono trovare ammassate lungo le pareti delle caverne.

Un illustrazione di una perla. Foto di Dieter_G da Pixabay 

La formazione delle Perle di grotta

Lo scivolare dell’acqua sulla superficie delle perle di grotta rende il loro aspetto lucido. Ma se le perle subiscono un contatto con l’aria, degradano in fretta, diventando velocemente ruvide in superficie e opache. Sempre grazie al movimento dell’acqua corrente le perle, con movimento rotatorio, ottengono un aspetto uniforme rotondeggiante oppure ovalizzato. Raramente le perle possono avere una forma cubica con gli angoli smussati.

Talvolta le correnti d’acqua, se troppo vigorose, non permettono alle perle di unirsi tra di loro come spesso accade. Quando le correnti danno la possibilità alle perle di unirsi tra di loro esse creando un fondo uniforme nella caverna in cui si trovano. Infine le dimensioni delle Perle di grotta possono variare da pochi millimetri a qualche centimetro.

Curiosità:

Le perle di grotta nel mondo:

In Italia, nascoste allo sguardo dei turisti, le perle di grotta si trovano nella Grotta del Vento in provincia di Lucca nella catena montuosa nota come Alpi Apuane in Garfagnana. La regione italiana in cui si trovano le Grotte del Vento, le più importanti grotte turistiche d’Europa, è la Toscana.

Anche nella grotta di Santa Ninfa in provincia di Trapani, Sicilia, è possibile trovare le perle di grotta.

La Gruta de las Canicas o Grotta dei Marmi a Tabasco, in Messico, è nota per la quantità abnorme di perle che racchiude. Sono stimate circa 200 milioni di perle all’interno della grotta.

Questi sono solo alcuni esempi di grotte in cui vi sono le perle di grotta.

Approfondimenti :

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La pianta di fico che cresce al contrario in Campania

La pianta di fico che cresce al contrario in Campania

Napoli.

In Campania si può assistere all’insolita crescita di una pianta di fico all’incontrario appartenente alla famiglia delle Moraceae . All’interno del complesso archeologico di Baia a Bacoli è possibile vedere il fico in questione un Ficus carica. Il sito in cui si trova la “strana” pianta racchiude delle antiche terme romane.

Il fico di Bacoli. Fonte immagine Pinterest

Inizialmente la pianta di fico cresceva al di sopra della volta rendendo insicura la struttura con le sue radici. Proprio per questioni di sicurezza della struttura gli enti preposti decisero di potare la pianta tagliandone il tronco. Però la pianta di fico, ancora dotata di radici, ha “deciso” di ribellarsi a questa decisione e ha incominciato a sviluppare le sue radici nel senso opposto, all’interno della volta, continuando a crescere normalmente. La volta in questione si trova nei pressi del Tempio di Mercurio.

La pianta di fico che cresce al contrario in Campania

Quindi la pianta è letteralmente all’incontrario, sembra appesa al soffitto della volta, ed è anche produttiva, produce numerosi frutti. Il fico di Bacoli sembra sfidare le leggi della natura. Ad esempio le sue foglie sono rigogliose ed è in grado a resistere a periodi di siccità.

Curiosità:

Le piante di fico sono di natura estremamente adattabili a molte situazioni. Infatti è’ possibile notare piante di questo genere cresciute all’interno di pozzi o su muri. Il fico di Bacoli è molto noto ai turisti e curiosi che amano scattare fotografie all’insolita pianta.

Nel mese di giugno del 2021 alcuni studiosi intenti ad osservare il fico a testa in giù, la pianta è l’ icona delle Terme, hanno scoperto vasti mosaici nascosti dallo strato di sali nel muro. Questa stanza termale ad oggi ha ancora più significato storico e culturale.

Approfondimenti:

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Recuperato il relitto della nave Endurance, Antartide

Recuperato il relitto della nave Endurance in Antartide

Ernest Shackleton è stato il capitano della nave da esplorazione Endurance scomparsa oltre cento anni fa nelle acque e il ghiaccio dell’Antartide. La nave da esplorazione era partita da Plymouth, Inghilterra, dalla contea del Devon, nell’agosto del 1914. L’Endurance rimase intrappolata tra i ghiacci, incagliata in un iceberg. L’iceberg non si staccò dalla nave per circa dieci mesi di navigazione. Tuttavia quando questo accadde la nave colò a picco in breve tempo.

Nessun menbro dell’equipaggio è perito nell’incidente.

L’equipaggio sopravvisse in un accampamento di fortuna nonostante le temperature ostili. Tutti i membri dell’equipaggio riuscirono a sopravvivere anche a una lunga traversata a piedi, alla ricerca della salvezza, incontrando infine altri civili. Tuttavia il capitano Ernest Shackleton non poté mai indicare il luogo in cui la nave era colata a picco.

Recuperato il relitto della nave Endurance in Antartide

Immagine di una nave rompighiaccio. Foto di Jaana Puschkeit da Pixabay

Un team capitanato da John Shears, facente parte dell’organizzazione Falklands Maritime Heritage Trust (FMHT), ha portato a termine questa ardua missione di recupero.

La nave giaceva a oltre 3 km al di sotto della superficie dell’acqua.

Il relitto è stato recuperato completamente integro e si tratta di un vero e proprio monumento di immenso valore storico. L’impresa di recupero è stata molto difficoltosa a causa della situazione metereologica ostile della zona. Ad esempio le temperature in Antartide possono raggiungere i -20 gradi e le violente tempeste e gli iceberg sono pericoli reali.

Tramite l’utilizzo di una nave rompighiaccio l’organizzazione ha scandagliato il fondale marino. Il team ha lavorato alle ricerche ininterrottamente per molte ore al giorno individuando l’obiettivo: il relitto della nave Endurance. Weddell è il nome del sito in cui giaceva la nave Endurance,

Curiosità:

Di seguito leggi nel sito l’articolo sulle navi fantasma.

Il mistero delle navi fantasma prive di equipaggio

Le navi fantasma avvistate alla deriva nei mari del mondo, sono imbarcazioni prive di equipaggio che appaiono all’improvviso in mare aperto. Queste improvvise quanto sconcertanti apparizioni sono sempre stato motivo di inquietudine e timore in chi vi assisteva. Ad oggi appaiono imbarcazioni fantasma che causano le stesse sensazioni…..

Approfondimenti:

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Hoia Baciu la foresta infestata in Romania

Hoia Baciu la foresta infestata in Romania

Nella regione Transilvania in Romania esiste una foresta maledetta, infestata da spettri, alieni e entità di varie tipologie. La foresta è nota come “foresta del Diavolo” è situata al centro della Transilvania ad ovest della cittadina di Cluj-Napoca e si estende per circa due chilometri e mezzo. La sua notorietà risale agli anni 60 quando sono iniziate ad emergere storie sinistre ed inquietanti riguardo esperienze anomale vissute nella foresta. Una caratteristica della foresta è la sua completa pendenza fino ad arrivare al fiume Some?ul Mic.

Foresta della Romania. Immagine illustrativa. Foto di bibossos da Pixabay

Hoia Baciu la foresta infestata in Romania

La foresta secolare è, fin da quegli anni, definita maledetta e con entità maligne che si nascondo al suo interno. Spesso è un deterrente per i più giovani che potrebbero avventurarsi nella foresta con la possibilità di perdersi.

Le sparizioni di persone nella foresta Hoia Baciu

Fantasma e spirito. Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Il pastore e il suo gregge

A partire dal 1900 un caso eclatante di un pastore scomparso con il suo gregge di 200 pecore ha creato un aurea di mistero e malvagità sulla foresta di Hoia Baciu. L’uomo e il suo gregge non sono mai stati ritrovati nonostante le serrate ricerche da parte della popolazione ed enti locali.

Teoricamente chi entra nella foresta è perduto per sempre. Tra la boscaglia sono stati avvistati alieni, fantasmi e Ufo.

La bambina di cinque anni scomparsa

Una bambina di cinque anni scomparve per cinque anni, al momento del suo ritrovamento indossava gli stessi indumenti e non sembrava affatto cresciuta. Un mistero inspiegabile? Vi è chi giura di aver udito le urla della bambina nella foresta per anni.

Le sparizioni di questo tipo sono state molto numerose negli anni tanto da attirare l’attenzione di biologi e ricercatori.

Il cerchio nella foresta:

Vi è un punto nella foresta quasi circolare in cui non cresce nulla, nessuna pianta, arbusto o erba. A cosa è dovuto questo strano fenomeno? Gli studi effettuati sulla composizione del terreno non hanno mostrato alcun dato rilevante e utile per dare una spiegazione. La composizione del terreno della foresta è del tutto nella norma.

Il biologo Alexander Sift

Alexander Sift, biologo, ebbe un malore mentre si addentrava nella foresta per esaminarla. Il malessere perdurò alcuni giorni. L’uomo soffrì di febbre alta e strane ustioni erano comparse sul suo corpo. In seguito il biologo effettuò altri studi, cercando delle risposte a ciò che aveva vissuto, e scoprì alcune zone della foresta con la presenza di radiazioni. Queste zone potevano essere state la causa del malore che poteva essere assimilato ad ustioni dovute ai raggi UV del sole. La pelle sembrava fosse stata affetta da cheratosi attinica conseguenza dell’esposizione prolungata al sole.

L’Ufo di Emil Barnea

Emil Barnea mentre passeggiava con la sua fidanzata assistette nella foresta all’apparizione di un Ufo che fotografò. Lo scatto divenne celebre ma gli enti preposti lo identificarono come un pallone aerostatico. Gli ufologi invece asserirono che nella foto era stato catturato un ufo reale.

Le ipotesi:

Nella foresta di Hoia Baciu esiste un portale dimensionale? Oppure vi sono alieni che compiono rapimenti di persone? Perché chi si addentra nella foresta ha una spiacevole sensazione di essere osservato? Per quale motivo le persone vivono momenti di malessere generale come sudore freddo, giramenti di testa? Alcuni testimoni hanno affermato di essere usciti dalla foresta con febbre e ustioni sul corpo.

Perché gli animali selvaggi come lupi, ignorano le persone che incontrano lungo il loro cammino?

Forse vi è un collegamento non la scoperta di un antico insediamento del periodo Neolitico datato 8500 anni fa che si trova nel cuore della foresta? Forse le entità avvistate sono gli spiriti degli antichi abitanti del sito? E le luci avvistate danzanti tra le piante sono forse Ufo?

Per quale motivo le piante non crescono regolarmente ma assumono forse e fattezze bizzarre? Le piante hanno il tronco che si ripiega su se stesso assumendo fattezze sinistre, talvolta simili ad esseri umani.

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Approfondimenti:

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La porta aliena su Marte o Stargate è reale?

La porta aliena su Marte o Stargate è reale?

Il 7 maggio del 2022 è stata divulgata dalla Nasa una foto scattata su Marte che ha creato molto scalpore nel web. Non è la prima volta dove una foto scattata sul Pianeta Rosso è ritenuta di origine aliena oppure un manufatto di popolazioni misteriose che abiterebbero il Pianeta all’insaputa dell’uomo.

In questo caso è stata scattata una foto dal Rover Curiosity della Nasa ad una struttura che sembra una vera e propria porta o portale ricavato in un pendio roccioso. Il Rover Curiosity attivo dal 2012 sul Pianeta Rosso sta eseguendo lo scandaglio proprio di quella zona del pianeta in questo periodo e ha immortalato questa formazione rocciosa da una distanza rilevante.

Le teorie sulla porta misteriosa

Le teorie che si sono sviluppate intorno a questo scatto sono state molteplici.

Si tratta di una porta di accesso ricavata per accedere all’interno della montagna? Oppure si tratta di uno Stargate o portale dimensionale costruito da extraterrestri?

Secondo gli scienziati e il team della NASA si tratta di una formazione rocciosa anomala denominata Greenheugh Frontone sul Monte Sharp. Non si tratta quindi di una porta o portale ma semplicemente di una formazione rocciosa che ha assunto questa forma agli occhi di chi osserva. La forma della formazione rocciosa sembra una porta costruita ad arte.

Tuttavia le dimensioni di questa fantomatica porta sono di circa 45 centimetri di diametro per 30 centimetri di altezza. La “struttura” nella roccia si è creata naturalmente a causa di crolli di detriti dalla montagna sovrastante.

La foto dello Stargate o porta su Marte. Fonte sito NASA

La porta aliena su Marte o Stargate è reale?

Però secondo gli ufologi ad esempio non sono importanti le dimensioni del portale dimensionale in quanto l’uomo non è a conoscenza se come nei film cinematografici siano effettivi di grandi dimensioni oppure piccole dimensioni. Le teorie sulla funzione della porta di Marte restano vive.

Conclusioni:

La vita su Marte è presente o ad oggi vi sono prove della presenza di vita su Marte? Un collage creato dalla NASA mostra come la fenditura nella roccia nel suo contesto sia molto dissimile da un portale alieno.

Approfondimenti:

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Le case con gli occhi a Sibiu, Romania.

Le case con gli occhi a Sibiu, Romania.

Curiosità.

Sibiu è una città molto caratteristica della Romania in quanto i tetti delle abitazioni sono costruiti in modo tale da “avere gli occhi”. La città di Sibiu è situata al centro della Romania e ne è il capoluogo. La caratteristica principale e l’importante presenza di turismo è dovuta anche a questa particolare costruzione architettonica utilizzata per la costruzione dei tetti delle abitazioni locali. L’architettura con cui è stata costruita Sibiu è barocca.

I tetti di numerose abitazioni di Sibiu sembra siano dotate di occhi. Non si tratta di casualità ma di un opera voluta, i tetti sembrano dotati di occhi alquanto inquietanti e socchiusi, ottenuti tramite la curiosa disposizione delle feritoie dei tetti. Gli occhi di Sibiu sono stati oggetto di studio sia nel passato che ad oggi. Sibiu è una città completamente restaurata con piazze, palazzi e musei di notevole interesse culturale.

Le case con gli occhi a Sibiu, Romania.

Un tetto di un abitazione a Sibiu, Romania. Foto di Cosmin Iovan da Pixabay

Le teorie sui tetti con gli occhi di Sibiu

Secondo una teoria gli occhi sui tetti sono stati costruiti con lo scopo ben preciso di spaventare e far sentire osservati gli abitanti della città. Un monito per mantenere comportamenti retti e ligi. Questi singolari occhi nei tetti avrebbero potuto essere un monito anche per i viandanti, dando la sensazione di essere costantemente osservati.

La teoria massonica.

Tuttavia, oltre agli occhi nei tetti, è possibile notare numerosi triangoli costruiti sempre in edifici antichi. Probabilmente nell’epoca in cui la popolazione dei sassoni occupava la città, erano presenti più persone dedite alla massoneria. Gli occhi e i triangoli sono simboli legati alla massoneria.

Per massoneria si intende un antica tradizione, una scienza, filosofia o arte legata al mondo dell’esoterismo ed alla conoscenza del sé. La massoneria si occupa della conoscenza e consapevolezza della propria persona a livello fisico collocata nell’Universo. Si tratta di una mentalità o visione di vita tramite con lo scopo di modificare la società.

Approfondimenti:

Leggi l’articolo nel sito:

Le misteriose pietre Trovants, respirano e sono vive e si trovano in Romania. Vi è anche una leggenda su queste misteriose pietre vive.

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