Bambini e animali da paura

Bambini e animali da paura

Curiosità.

I bambini hanno una naturale propensione a creare rapporti con gli animali, ma con quali tipi di animali sono più a rischio? Sono sempre più le persone che decidono di accogliere nelle loro abitazioni animali esotici e potenzialmente letali nonostante in casa abbiano anche bambini. Quindi non solo cani, gatti, criceti e altri piccoli animali sono da compagnia in alcune abitazioni. Alcune famiglie ospitano ad esempio tigri, serpenti, volpi, insetti velenosi e tanti altri.

Immagine illustrativa. Foto di Sarah Richter da Pixabay

Bambini e coccodrilli.

Forse non lo sapevate ma i coccodrili sono attratti dal pianto dai bambini o in generale dal pianto disperato dei cuccioli. I coccodrilli del Nilo hanno più volte dimostrato questa loro caratteristica adottandola come metodologia per cacciare. Diventano spesso prede dei coccodrilli, secondo uno studio universitario, i piccoli di scimpanzè in difficoltà.

Bambini e animali da paura

La famiglia Rani in Indonesia

Tuttavia questa teoria è stata messa un dubbio dal video di una bambina intenta a fare il bagno con un coccodrillo e a lavargli i denti. Tot Rani, vive a Tangerang, nella provincia di Banten in Indonesia e la sua famiglia coltiva una passione per gli animali esotici che detiene nella loro abitazione principale. La bambina ad oggi ha circa sei anni e risalente al 2019, dove Tot Rani ha all’incirca tre anni, vi è un video in cui la bimba maneggia con molta noncuranza tutti gli animali. In particolare Ndut un coccodrillo d’estuario acquistato quando misurava appena quindici centimetri. La bambina interagisce con Ndut trascinandolo per la coda, fa il bagno con lui lavandogli i denti noncurante della sua potenziale pericolosità letale.

Tot rani su Youtube nel canale Caters Clips

Personalmente consiglio di non tentare alcun atteggiamento, non emulare comportamenti di questo tipo con animali potenzialmente letali in quanto molto pericoloso.

La famiglia Diary e le tigri del bengala

In Brasile la famiglia Diary possiede sette tigri del bengala. L’avventura della famiglia Diary è incominciata con l’adozione di due tigri maltrattate salvate da un circo e portate nella loro abitazione da parte di Aryas Borges . Le figlie di Aryas Borges, Nayara, 20 anni, Uyara di 23 anni e Deusanira di 24 anni accudiscono gli animali di famiglia portandoli anche a passeggio per la città come cagnolini. Le ragazze sono cresciute con le tigri e non hanno alcun timore di loro condividendo pasti e dormendoci insieme. Ad esempio Nayara fa regolarmente il bagno in piscina con le tigri.

Fonte video canale YouTube truly

Bambini e animali da paura

Manchester.

Nel 2017 in Inghilterra, ad Oldman, la prima famiglia adotta ufficialmente un gatto selvatico Serval o Gattopardo africano. La coppia Kelly, 28 anni e Seb Jones, 29 anni hanno acquistato un gatto Serval da un allevatore qualificato. I loro figli Sienna di quattro anni e Brandon di dieci anni, dormono con l’animale destinato a raggiungere dimensioni ben oltre quelle di un comune gatto domestico. La famiglia possiede una licenza per detenzione di animali pericolosi e può portare Anubi a passeggio solo in determinate aree cittadine al guinzaglio.

Per tutelare la sicurezza di Anubi, che tende a scappare, la famiglia ha ben delimitato l’area dell’abitazione posizionando videocamere di sicurezza e creato un recinto dove viene liberato di giorno. Anubi si alimenta di piccole prede vive come pulcini, conigli e topolini. Il Serval Anubi raggiungerà notevoli dimensioni, fino a 90 centimetri di lunghezza e potrà pesare fino a 18/20 kg.

L’ animale fa parte della categoria dei felini di medie dimensioni. La famiglia oltre ad Anubi detiene un caimano chiamato Cuvier e un gatto Sphynx senza pelo.

Fonte video canale Caters Clips

Luna, pantera nera cresciuta da un cane.

Immagine illustrativa tratta da Pixabay

Leggi nel sito la storia di Luna, pantera nera cresciuta da un cane.

Un cane di razza Rottweiler di nome Venza ha cresciuto una pantera nera di pochi giorni di vita, Luna nata in uno zoo in Siberia abbandonata dalla madre. Leggi la storia di Luna la pantera.

Conclusioni:

Questi sono solo alcuni esempi di animali pericolosi detenuti dall’uomo, vi sono molte situazioni di questo tipo nel mondo.

Approfondimenti:

Infine visita la sezione nel sito Tutto sugli animali.

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Secondo alcune leggende, il gatto è l’unico animale in grado di tenere testa al Diavolo, inoltre, gli sono attribuiti poteri paranormali che in passato ne hanno quasi causato lo sterminio. Alcune di esse narrano l’esistenza di gatti giganti, forse alieni, dotati di lunghe zanne e caratteristiche paranormali. Dunque, il gatto, potrebbe davvero essere un animale magico, oppure si tratta di un demone? In questo volume sono raccolte alcune tra le più suggestive leggende sui gatti.

Buona lettura

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Serpente gigante ripreso in Brasile

Serpente gigante ripreso in Brasile

Brasile.

Nello stato brasiliano di Mato Grosso do Sul è stato ripreso un serpente di notevoli dimensioni, circa sei metri, da Gabriela de Brito Silva. Il video in questione risale a marzo 2023.

Il rettile, di dimensione stimata di circa sei metri, è stato avvistato nella città turistica di Bonito. L’animale si muoveva placidamente ed è stato agevolmente ripreso. Gabriela de Brito Silva è un agente di viaggi ed ha affermato al noto sito di notizie UOL che il serpente non aveva movenze aggressive, non mostrava atteggiamenti insoliti e si è allontanato seguendo il suo percorso. Nonostante le dimensioni impressionanti del serpente Gabriela de Brito Silva si è ritenuta fortunata ad aver avuto la possibilità di vedere con i suoi occhi un animale del genere. La zona dell’avvistamento, una riserva naturale, è circondata da laghi e ospita numerosi animali liberi nel loro ambiente.

Serpente gigante ripreso in Brasile

Immagine illustrativa di un serpente. Foto di F. Muhammad da Pixabay

Il serpente avvistato è noto come Sucurijo ed è un’anaconda. Alcuni esemplari di questa specie possono raggiungere gli otto metri di lunghezza con un peso di 200 kg e vivono in uno stato semi acquatico.

Di seguito il video di Gabriela de Brito Silva:

Curiosità:

Questo avvistamento ricorda molto da vicino la leggenda del Sucuriju gigante.

20 agosto 1997.

Nueva Tacna: città sul Rio delle Amazzoni, Amazzonia

Secondo i cittadini un’ enorme serpente di circa 40 mt di lunghezza e largo 4 avrebbe attraversato il paese devastandolo, distruggendo case ed imbarcazioni.

Probabilmente questo avvenimento fu un avvistamento in massa del serpente gigante mitologico chiamato Sucuriju. Il serpente gigante che abiterebbe per l’appunto questo fiume, alla notizia però fu dato poco peso. Fin dal 1907 si hanno testimonianze della presenza di serpenti giganti. Serpenti chiamati Boa Giganti che superavano i 20 metri di lunghezza chiamati dai locali Sucuriju.

Leggi l’articolo completo nel sito:

Il Sucuriju gigante una leggenda?

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Il gallo che ha ucciso un uomo in Irlanda

Il gallo che ha ucciso un uomo in Irlanda

Il 28 aprile dell’anno 2022 un uomo di 67 anni di nome Jasper Kraus è stato ucciso dal suo gallo di proprietà. Jasper era di origini olandesi ma risiedeva a Killahorniain in Irlanda. L’uomo condivideva la casa con un altra persona Corey O’Keeffe che ha rinvenuto il suo coinquilino immerso in una pozza di sangue mentre mormorava la parola “gallo”.

Secondo la testimonianza di Corey O’Keeffe quella mattina alle 8:00 Jasper avrebbe detto a Corey che si sarebbe di li a poco recato nel pollaio dove deteneva alcuni animali a cui necessitava di dare da mangiare. Jasper dopo aver espletato quell’incombenza avrebbe dovuto andare a riposare qualche ora ma, verso le 12:00, Corey udì l’uomo gridare dal pollaio dove trovò il coinquilino con una profonda ferita alla gamba sinistra.

Immagine illustrativa di galli da combattimento. Foto di ???????? da Pixabay

Jasper e il cancro

A causa di un cancro, che lo aveva molto debilitato, la salute Jasper era diventata molto cagionevole motivo per cui aveva dovuto rinunciare al sogno di avere animali più grandi come i cavalli oppure le mucche.

La mattina del 28 aprile Jasper fu probabilmente attaccato dal gallo che, tramite i suoi speroni taglienti, gli avrebbe inferto numerose ferite alle gambe. Jasper iniziò a perdere molto sangue dalle ferite che tuttavia non furono la causa della sua morte. Un infarto fatale dovuto alle sue precarie condizioni di salute lo ha ucciso.

La certezza dell’aggressione da parte del gallo era dovuta dalla presenza di sangue sugli artigli dell’animale. La figlia di Jasper, Virginia Guinan, purtroppo giunse sul luogo dell’accaduto quando ormai per il padre non vi era più nulla da fare da parte dei medici del pronto soccorso avvisata da Corey.

Anche l’autopsia sul corpo di Jasper confermò la morte dovuta ad arresto cardiaco e da un sistema cardio circolatorio compromesso e il giornale Irish Mirror riportò la morte delle curiose circostanze della sua morte.

Approfondimenti:

Visita la sezione nel sito su le Curiosità e il mondo animale.

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Cristian e la cavalla Furia in giro per l’Italia

Cristian e la cavalla Furia in giro per l’Italia con scopo solidale.

17/04/2023

Cristian Moroni 40 anni è originario della Sardegna e ha creato un associazione: Cristian e Furia ODV. L’uomo ha deciso di effettuare un primo viaggio dove ha riscontrato la presenza di persone di buon cuore che lo hanno accolto, rifocillato e aiutato insieme alla sua cavalla Furia, di razza maremmana, a coronare il suo sogno di viaggiare a cavallo in solitaria. Il binomio composto da Cristian e la sua cavalla Furia ha trovato molta solidarietà nelle persone che lo hanno incontrato lungo la loro strada. Cristian ha deciso di partire per il suo lungo viaggio abbandonando lavoro e famiglia.

Il suo viaggio, fuori dagli schemi, lo ha portato a decidere di creare un associazione benefica, la Cristian e Furia ODV, con lo scopo di aiutare i più bisognosi organizzando cene. Parte del ricavato delle cene, tolti i costi, è sempre devoluto ai più bisognosi facenti parte ad esempio ad associazioni.

Gli eventi dell’associazione di Cristian.

Cristian e Furia. Fonte immagine. ilvibonese.it

I luoghi in cui Cristian svolge questi eventi sono ad esempio ristoranti o circoli ippici dove talvolta viene accolto con la sua cavalla. Da circa dieci anni Cristian e Furia sono inseparabili dopo la decisione dell’uomo di abbandonare la sua vecchia vita per intraprendere questo lungo viaggio della solidarietà per l’Italia. La cavalla Furia ha circa 16 anni, salvata da un affido in cui non venivano rispettati gli standard di benessere dell’animale.

Cristian racconta che ha sempre dato la priorità al benessere dell’animale anche ora che la coppia è in viaggio per l’Italia. Durante gli spostamenti Cristian passa alcuni mesi senza muoversi e incontra sempre persone pronte ad accoglierlo a dargli solidarietà, cibo e un alloggio. Generalmente ogni circolo ippico che ha incontrato lungo la sua strada è sempre stato ben disposto a dare un po’ di fieno per Furia. Cristian è partito per il primo viaggio con pochi risparmi spesi in poco tempo, circa quindici giorni, perchè il costo per un viaggio di questo tipo non è irrisorio.

Basta pensare ai costi per la cavalla come la ferratura ed eventuale veterinario e ai costi per la salute di Cristian stesso. Grazie anche alle donazioni della gente Cristian ha potuto continuare il suo percorso con Furia decidendo ad un certo punto del suo viaggio di operare effettuando beneficienza. Spesso sono i Ranch stessi ad ospitare Cristian e Furia al loro interno partecipando alle cene o pranzi organizzati dall’uomo.

Curiosità:

Leggi la storia di La cavalla Jenny simbolo della città di Francoforte

Di seguito su YouTube un video intervista con la storia di Cristian e Furia del 2021.

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La leggenda Maneki Neko statuina a forma di gatto

La leggenda Maneki Neko statuina a forma di gatto

In Giappone secondo una leggenda un gattino fece dei cenni ad un samurai di avvicinarsi a lui. L’uomo stava cacciando nelle vicinanze di un tempio e incuriosito si avvicinò al piccolo felino.

Nel momento in cui il Samurai giunse dal gatto un lampo squarciò un albero nel punto in cui l’uomo si trovava poco prima.

Ma si era trattata di una coincidenza? No, secondo la leggenda il gattino aveva salvato la vita al samurai e una statuetta creata in suo onore è posizionata nei luoghi che necessitano di fortuna.

La leggenda Maneki Neko statuina a forma di gatto

La statuetta di Maneki Neko. Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay

La statuetta rappresenta un gatto con una zampa sollevata che si muove imitando un cenno di invito ad avvicinarsi a esso.

Curiosità:

Il samurai in Giappone era un guerriero molto abile a maneggiare la pericolosa spada nota come katana appartenente ad una casta nobile feudale. La figura storica del samurai è simbolo dei principali valori attuali del Giappone: valore e rispetto. I samurai erano in grado di maneggiare abilmente oltre le spade anche coltelli, lance e utilizzavano i cavalli da sella per gli spostamenti.

Approfondimenti:

Infine visita nel sito la sezione sui gatti Demoniaci e Magici.

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Muezza la gatta di Maometto, la leggenda

Muezza la gatta di Maometto, la leggenda

Secondo un antica leggenda Maometto, colui che ha fondato l’islam, amava molto i gatti e ne possedeva molti esemplari. Ma tra tutti i felini che possedeva Muezza era la sua favorita.

Muezza la gatta di Maometto, la leggenda

Secondo un antica leggenda un giorno il saggio Maometto stava riposando con la sua gatta Muezza accoccolata sul suo mantello. Ma al momento dell’ora della preghiera, al suono delle campane la gatta stava ancora dormendo sul mantello dell’uomo.

Maometto, indeciso, non desiderava svegliare l’animale e prese una bizzarra decisione: con un coltello tagliò il suo mantello per non disturbare il sonno di Muezza. Maometto non poteva in ogni caso privarsi della sua veste recandosi a pregare.

Il Profeta Maometto, dopo la preghiera, trovò la gatta Muezza sveglia che lo salutò ringraziandolo del gesto con un elegante inchino.

Maometto decise di fare un dono alla sua splendida e gentile gatta Muezza che sarebbe stato trasmesso a tutti i gatti che avrebbero visto la luce della vita.

I doni di Maometto

Gatto che dorme. Foto di …?… da Pixabay

Il Profeta con tre carezze sul dorso le donò la possibilità di cadere sulle zampe da grandi altezze senza ferirsi e le donò nove vite ( oppure sette in un’altra versione della leggenda) e le diede la possibilità di andare in Paradiso. Non a caso nove è un multiplo del numero sei ritenuto numero magico nei gatti e nel folclore popolare europeo.

Maometto, donando una parte della sua veste alla gatta, le donò anche una parte della sua “magia”. Si dice che le vesti del Profeta mantengano una sorta di potere magico o di energia anche quando distanti dall’uomo. Muezza quindi è stata una gatta molto fortunata e privilegiata.

Curiosità:

La leggenda ha due versioni su quale zona della veste su cui dormiva la gatta: su una manica o su angolo della veste?

Secondo una differente versione della leggenda la carezza di Maometto darà origine in Muezza e nei futuri gatti che verranno la striatura sul pelo del dorso. Purtroppo non è possibile comprendere quale sia il colore del manto di Muezza. Secondo la leggenda Muezza era sempre al fianco di Maometto in occasione della preghiera e durante il riposo dell’uomo.

La leggenda narra che un giorno Muezza salvò la vita al profeta uccidendo un serpente intenzionato ad aggredirlo, nascosto nella sua veste.

I gatti in Islam

In islam i gatti sono considerati animali molto importanti, degni di rispetto e maltrattarli è considerato un peccato ed è un reato. I gatti sono liberi di entrare in una moschea mentre nessun altro animale ne ha la possibilità. Forse l’amore per i gatti in Islam deriva proprio da questa leggenda.

Approfondimenti

Visita la sezione sui Gatti Demoniaci e mistici

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La leggenda del salice piangente e i gattini in Polonia

La leggenda del salice piangente e i gattini in Polonia

Secondo una leggenda in Polonia un uomo decise di liberarsi di alcuni gattini gettandoli in un fiume. L’uomo aveva una gatta e non desiderava tenere i cuccioli che l’animale aveva avuto da poco, per nulla impietosito dalla situazione decise di liberarsene affogandoli. La gatta di quest’uomo, impotente, miagolava disperata chiamando i suoi cuccioli che non riusciva e non poteva raggiungere nel fiume.

Il pianto della gatta era talmente straziante che i salici piangenti lungo l’argine del fiume decisero di aiutarla salvando da morte certa i suoi gattini.

I salici piangenti protesero i loro lunghi rami nell’acqua per permettere ai gattini di uscire dal fiume e grazie a loro, ad uno ad uno, i gattini fuoriuscirono dal corso d’acqua per ricongiungersi con la madre aggrappandosi ai rami.

La leggenda del salice piangente e i gattini in Polonia

Salice piangente. Foto di ???? Mabel Amber, who will one day da Pixabay

Secondo la leggenda i fiori che ricoprono i salici piangenti in Primavera sono un omaggio che ogni anno le piante hanno per i gattini salvati dalla morte. Questi fiori raggruppati tra di loro ricordano il pelo di un gattino per la loro morbidezza e non a caso sono chiamati gattini. Solo i fiori femminili del salice piangente sono ricoperti da questa morbida peluria.

Il salice piangente è considerato una pianta ornamentale importata dalla Cina in Europa ma sono numerose le leggende e i simbolismi che lo riguardano sia in ambito religioso che culturale in varie zone del mondo.

Approfondimenti:

Infine visita la sezione del sito sui Gatti demoniaci e magici

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I gatti sono animali meteoropatici? Mito o verità?

I gatti sono animali meteoropatici? Mito o verità?

L’affermazione che il gatto sia una animale meteoropatico ha origini molto antiche. In passato si usava affermare che certi atteggiamenti del gatto fossero sicuramente indice di un imminente cambiamento climatico.

Secondo queste antiche credenze se un gatto si puliva insistentemente le orecchie e i baffi a breve sarebbe piovuto, mentre se il felino avesse deciso di arrampicarsi sulle tende sarebbe arrivato un gran vento. La pioggia poteva arrivare preceduta da gatti che dormivano sul dorso o con le zampe nascoste sotto il corpo come a cercare riparo nel ventre del felino.

Un gatto che corre a nascondersi potrebbe aver avvertito l’arrivo della pioggia?

In Inghilterra un’antica leggenda narra che i gatti che graffiano le tende o i tappeti sono indicatori di arrivo del vento. Un felino inquieto che vaga per l’abitazione privo di meta può avvertire un reale ed imminente cambiamento climatico? Un cambio di umore del gatto può essere un ulteriore campanello di allarme per un cambio del meteo?

I gatti sono animali meteoropatici? Mito o verità?

Immagine illustrativa. Foto di Christine Sponchia da Pixabay

Le antiche credenze popolari sui gatti meteoropatici avevano un fondo di verità?

Come si suol dire ogni leggenda ha uno sfondo di verità, in questo caso si. I gatti, come altri animali, hanno i sensi principali come udito, olfatto e vista molto più sviluppati rispetto all’essere umano. I felini sono quindi realmente in grado di percepire i cambiamenti climatici e per questo motivo cambiano in modo repentino i loro atteggiamenti e il loro umore per prepararsi al cambiamento climatico in arrivo.

I gatti percepiscono i terremoti?

Inoltre sembrerebbe che i gatti siano in grado di percepire anche i cambiamenti nel campo magnetico terrestre quindi anche i terremoti. Anche le piccole scosse di terremoto possono essere percepite dai felini, Secondo recenti studi i gatti sono in grado di avvertire fino a 12 ore prima il manifestarsi di un terremoto. Il sesto senso di alcuni animali è in grado di percepire anche queste terribili potenziali catastrofi.

Per questo motivo ai gatti sono sempre state attribuite capacità paranormali.

Approfondimenti:

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I gatti proteggono le anime dei defunti?

I gatti proteggono le anime dei defunti?

Nei territori di Siam e Birmania, nel sud est asiatico, una leggenda narra che i gatti fossero i protettori delle anime dei defunti. Secondo la leggenda le anime dei defunti, che avevano raggiunto il maggior grado di spiritualità, si stabilivano nel corpo di un gatto ottenendo la liberazione verso il Paradiso alla morte dell’animale. Secondo la leggenda il popolo tailandese al momento della sepoltura inseriva nella cripta un gatto vivo. Il gatto poteva però uscire dalla tomba tramite una feritoia o fessura, nel momento in cui il gatto abbandonava la cripta la famiglia aveva raggiunto il Paradiso e le anime dei defunti erano sicuramente reincarnate nel gatto.

Questa leggenda è scritta ne  “Il libro delle poesie dei gatti” o Tamra Maew  conservato in Thailandia all’interno della biblioteca nazionale di Bangkok.

Illustrazione di un gatto. Foto di Pete Linforth da Pixabay

In queste zone del mondo il gatto è un simbolo della religione buddista spesso ritratto nei pressi di statue e dipinti di Buddha. Alcune cerimonie religiose prevedono il dono di un gatto.

In Asia vi è una credenza molto radicata riguardo la capacità dei gatti di “vedere” l’aurea delle persone e gli spiriti,. Secondo il folclore asiatico i gatti sarebbero in grado di comunicare con i defunti. I gatti spesso fissano punti indefiniti negli ambienti come se osservassero qualcosa a noi invisibile: fantasmi? L’udito dei gatti è altamente sviluppato quindi non è da escludere che siano intenti ad “ascoltare qualcosa”.

I gatti proteggono le anime dei defunti?

Il gatto in Egitto

In Egitto i gatti, secondo le leggende locali, erano in grado di vedere le anime dei defunti ed erano venerati al pari di un Dio. I gatti erano i guardiani del Regno dei morti e un effige posizionata nei pressi di tombe aveva lo scopo di impedire ai morti di ritornare nel regno tra i vivi. In Egitto il gatto era considerato uno ‘scudo protettivo’ verso il male.

Approfondimenti:

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I gatti soffocano i neonati nel sonno? Veramente?

I gatti soffocano i neonati nel sonno? Veramente?

I gatti sono tra gli animali domestici più apprezzati per la loro eleganza, bellezza, intelligenza, indipendenza, ma quando su tratta di credenze popolari il gatto è spesso vittima di pregiudizi.

Fin dall’antichità il gatto è stato visto come un animale con poteri al paranormali ma di fronte ad un neonatop il gatto prede spesso i suoi “privilegi” di fidato animale,

Le radici di questa credenza popolare risiedono in Inghilterra dove a metà del settecento era solito avere paura di un gatto in casa con un neonato. Secondo questa sorta di leggenda folcloristica i gatti potevano, quando non visti, arrampicarsi sulla culla del neonato per risucchiare il suo respiro causandone la morte per soffocamento.

Ma per quale motivo un gesto così macabro e intenzionale era attribuito a un gatto? Forse si trattava di semplice timore che il felino provasse gelosia nei confronti del nuovo arrivato in famiglia? Oppure i gatti compivano questi infanticidi in modo intensionale con pura malvagità? Ai gatti sono tuttora attribuiti aspetti demoniaci. Taluno affermava che i gatti si avvicinassero ai neonati attratti dal profumo di latte che emana un bambino e che quindi il soffocamento del bambino potesse avvenire in modo del tutto non intenzionale.

Tuttavia un gatto potrebbe accidentalmente soffocare nel sonno un neonato avvolgendo il suo viso dormendo con egli nella culla. Ma i casi di morte bianca legata ai gatti sono estremamente rari.

La nascita della leggenda

Immagine illustrativa. Foto di freestocks-photos da Pixabay

Le radici di questa macabra credenza potrebbero essere legate ad un evento avvenuto a Plymouth in Inghilterra nella contea del Devon.

Un bambino di solo 18 mesi il 25 gennaio 1791 fu ritrovato morto soffocato con accanto il gatto di casa. L’investigatore che all’epoca si occupò del tragico evento dichiarò che : “il gatto aveva risucchiato il fiato del bambino causandone la morte per strangolamento.”

Questa dichiarazione ai tempi in cui fu rilasciata diede sicuramente adito a preoccupazioni alle giovani madri che possedevano un gatto. Inoltre all’epoca, nel 700, i gatti erano considerati animali figli del Demonio e complici nei rituali delle Streghe,

I gatti soffocano i neonati nel sonno? Veramente? Leggenda o verità?

Al giorno d’oggi è noto che un neonato purtroppo può perdere la vita per cause sconosciute, si tratta delle Morti Bianche.

Le morti bianche sono notevolmente diminuite nel tempo grazie a numerose misure di sicurezza che i neo genitori adottano per prevenire ad esempio la temuta morte per soffocamento. Nessun peluche nella culla, nessun para colpo, nessuna coperta troppo spessa che potrebbero avvolgersi sul capo del bambino causando l’ostruzione delle vie aree causandone il decesso per soffocamento.

Anche i possessori di animali tra cui can e gatti sono a conoscenza delle attenzioni da porre per tutelare la sicurezza di un neonato mentre riposa nella sua culla.

Quindi i gatti rubano il fiato, il respiro dei neonati?

Probabilmente no, ma se capita un incidente di questo tipo con un gatto non è di certo intenzionale, ma è necessario prevenire situazioni a rischio.

Approfondimenti:

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