Categoria: Chupacabra

Il lago Natron in Tanzania trasforma animali in calce.

In Tanzania nella Great Rift Valley nelle vicinanze con il confine con il Kenya, il lago Natron ha una bizzarra caratteristica, trasforma gli animali che si bagnano nelle sue acque in statue di calce.

Queste strana particolarità delle acque del lago sembra rasentare il sottile confine tra normalità, mistero e mitologia. Il lago di Natron si trova ai piedi del vulcano Ol Doinyo Lengai è sito a circa 600 metri d’altitudine e al suo centro vi è un isolotto noto come Alkali Lake.

Tuttavia questo raro fenomeno ha una spiegazione scientifica molto chiara. Le acque del lago salino di Natron possiedono un elevata alcalinità la quale conferisce, con l’interazione con alghe halofile e batteri e il minerale natron la colorazione di rosso alle acque.

Il lago Natron in Tanzania trasforma animali in calce.

Il nome del lago quindi è dovuto al natron, minerale di cui sono ricche le acque del lago. Il natron è composto da carbonato di sodio decaidrato che conferisce al lago un ph superiore o pari a 10.

Nonostante la strana caratteristica delle acque del lago numerosi ospiti sono in grado di sopravvivere al natron. La vegetazione locale è composta da cespugli, arbusti e canne e il lago è oggetto di spettacolari effetti ottici dovuti alla sua rara composizione chimica che interagisce con l’importante sbalzo termico giornaliero e la quasi assenza di piogge.

Fenicotteri rosa, cormorani, aironi, pellicani e pesci tilapia abitano le acque del lago in perfetta simbiosi insieme alle alghe halofile e batteri.

La fauna e la flora locale che riescono a sopravvivere in questo ambiente si integrano con i fantastici spettacoli di cascate, colonne, stalattiti di sali e bicarbonati che si creano naturalmente sul lago.

I fenicotteri prosperano nei pressi del lago grazie alla presenza dell’alga Spirulina Plantensis di cui si nutrono. Grazie allo strato corneo che ricopre le zampe e il becco dei fenicotteri questi uccelli possono sopravvivere e prosperare sul lago di Natron in Tanzania.

CURIOSITA’ SUL LAGO:

Si dice che alcuni animali che tocchino le acque del lago restino pietrificati. Non è del tutto corretto affermare che gli animali restino pietrificati, in realtà è come se fossero imbalsamati. Vi sono alcuni scatti fotografici di animali che hanno subito questo processo molto impressionanti.

Il sale del lago, il natron, è fin dall’antichità utilizzato per la pratica dell’imbalsamazione ad esempio nell’antico Egitto. Questo minerale ha la capacità di assorbire l’acqua impedendo la decomposizione dei materiali biologici.

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Chi sono i bambini Indaco? Il mistero.

Come riconoscere i bambini Indaco? Si tratta di una nuova generazione di esseri umani? Secondo una nuova filosofia di vita nata negli anni settanta si dice che esistano dei bambini speciali. La prima parapsicologa a parlare dei bambini Indaco è stata Nancy Ann Tapp convinta che ogni persona possedesse un aurea di un colore specifico che identifica le caratteristiche della persona. Nancy Ann affermava di poter vedere le auree delle persone e che nei bambini ne vedeva sempre di più di colore indaco.

I bambini Indaco si possono riconoscere nei casi di bambini creativi, empatici, iperattivi, talvolta violenti, dotati della capacità di ricordare le loro vite passate e con atteggiamenti da persona adulta. Si dice che un bambino Indaco abbia la caratteristica di essere in grado di farsi rispettare dagli adulti, talvolta con capacità paranormali come telepatia, medianiche o predittive. Il nome Indaco deriva dall’ipotetico colore della loro aurea vista dai veggenti, per l’appunto di colore indaco.

Ma chi sono realmente i bambini Indaco?

Si tratta di una nuova generazione di esseri umani? O si tratta solo di bambini affetti da patologie neuropsichiatriche maggiormente riconosciute dal numero maggiore di esami e patologie conosciute ad oggi? E’ stato attribuito a questi bambini speciali, nuovi, individuati nella popolazione a partire dagli anni settanta un valore diverso più mistico rispetto a quello che in realtà non sono?

La teoria dei bambini Indaco è molto affascinante, spesso si suole dire che i bambini moderni siano diversi dai bambini di una volta. Perchè questa affermazione? I bambini moderni sono più intelligenti perchè sottoposti a più stimoli? Oppure non è solamente questa la causa?

La differenza generazionale è notevole negli anni 80 un bambino su 10.000 aveva un Quoziente intellettivo di 130. Ad oggi un quoziente intellettivo di un bambino medio oscilla tra i 130 e i 160. Quindi vi è stata semplicemente una sorta di evoluzione nella razza umana? Le caratteristiche dei bambini Indaco restano nella persona anche in età adulta, e le persone che perdono i genitori, ovvero la loro linea guida, diventano delle persone sbandate, depresse, dedite a violenza e uso di droghe.

Conclusioni:

I bambini e gli adulti Indaco non sono in grado di seguire determinate certi tipi di regole, tuttavia solo una persona sensitiva è in grado di riconoscere un vero Indaco dal colore della sua aurea.

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La teoria della Luna Cava extraterrestre

Secondo una teoria del 1970 la Luna non sarebbe ciò che sembra e non sarebbe ciò per cui la conosciamo. La Luna ha circa 5.3 miliardi di anni. Secondo due astronauti dell’Unione Sovietica la Luna sarebbe un oggetto artificiale, probabilmente una sorta di guscio vuoto. Secondo la suddetta teoria la Luna sarebbe un guscio vuoto abitato da popolazioni aliene scavata con macchinari sofisticati e ricoperta di scaglie simil metalliche.

Le anomalie della Luna

La Luna si trova all’interno del Sistema Solare ed è il quinto satellite naturale più grande ma gli studi effettuati negli anni hanno dato adito ad alcune sue anomalie. La densità interna della Luna è inferiore a quella esterna quindi potrebbe essere cava. La teoria della “Luna Cava” è stata spesso analizzata da studiosi del settore. Un qualsiasi impatto con la Luna fa vibrare il satellite come una campana.

Il 20 novembre del 1969 l’apparecchiatura dell’Apollo registrò delle vibrazioni “simili a quelle di una campana” dopo l’impatto con la Luna di un modulo lunare rilasciato dall’Apollo. A partire da quel giorno la teoria della Luna Cava ha preso sempre più piede e inoltre la teoria della Luna come probabile astronave extraterrestre ha iniziato a prendere corpo. Secondo alcune testimonianze di astronauti l’attività Ufo intorno alla Luna è notevole e vi sono video in cui sembra che navicelle aliene entrino letteralmente nella Luna.

I misteri della Luna

Perchè i crateri presenti sulla Luna sono tutti della stessa profondità? Qualcosa all’interno della Luna impedisce di sprofondare di più nel terreno che la compone alle meteoriti che colpiscono la sua superficie? Alcuni crateri sono creati a partire dall’interno della Luna, ma la Luna non produce eruzioni vulcaniche di alcun tipo. Tuttavia la Luna è spesso soggetta a terremoti spontanei che sembrano seguire una sorta di schema.

La teoria della Luna satellite artificiale di origini extraterrestri.

John Lear, ex pilota CIA, afferma secondo una sua teoria che la Luna è stata costruita sul pianeta Giove ben 38 milioni di anni fa e letteralmente trasportata nel nostro sistema 15000 anni fa. La Luna, secondo Lear, sarebbe stata trasportata tramite l’ausilio di un astronave simile alla Luna, poi dileguatasi, con lo scopo di studiare la nostra civiltà in molti modi.

Lear afferma che al contrario di quanto afferma la Nasa, vi siano molti più pianeti civilizzati nel nostro sistema solare, ognuno con le sue Lune e una sua civiltà vivente. L’uomo afferma che vi siano scambi di ogni tipo tra queste differenti civiltà e che probabilmente la Luna è stata trasportata nel Sistema Solare dopo l’ultima era glaciale. John Lear afferma che l’uomo, durante la sua evoluzione, abbia visto dapprima il cielo privo di Luna, poi con due Lune ed in fine con una sola. John Lear è deceduto il 29 marzo del 2022 ed era nato il 3 dicembre 1942 e la sua teoria attrae ancora l’attenzione della popolazione mondiale. Lear era un ufologo cospirazionista.

Di seguito su YouTube un video su questo tema:

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Le piante provano sofferenza e comunicano?

Le piante urlano, soffrono e sono felici? Secondo uno studio del 2019, ancora molto attuale, a riguardo questa è la realtà. La rivista Nature e la rivista Cell hanno pubblicato uno studio in merito effettuato dall’Università israeliana di Tel-Aviv University. Lo studio in questione è incentrato sulla “voce” delle piante intercettata tramite particolari microfoni posizionati nei pressi di piante in diverse condizioni di salute. Il gruppo di ricerca avrebbe studiato la voce di una pianta di tabacco, un cactus e una di pomodori.

Il ricercatore Liliach Hadany insieme a Itzhak Khait avrebbe posizionato i suoi microfoni ultra sensibili nei pressi di queste due piante percependo dei suoni ad ultrasuoni emessi dalle piante. Il microfono ha intercettato suoni differenti in base alla condizione della pianta analizzata. Ad esempio le piante non annaffiate o sofferenti per mancanza di acqua sembra che urlino o piangano, i suoni percepiti dai microfoni ricordano il suono dei pop corn che scoppiano durante la cottura. Le piante di pomodoro che stavano soffrendo per la siccità producevano circa 35 suoni all’ora contro gli 11 della pianta di tabacco. Tuttavia le piante sane producevano circa un suono all’ora.

Estratto della ricerca:

“Per studiare le emissioni sonore disperse nell’aria dalle piante abbiamo prima costruito un sistema di registrazione affidabile, in cui ogni impianto è stato registrato contemporaneamente con due microfoni all’interno di una camera anecoica acusticamente isolata. Abbiamo registrato piante di pomodoro (Solanum lycopersicum) e tabacco (Nicotiana tabacum) sotto diversi trattamenti: stress di siccità, taglio (dello stelo) e controlli. Ci siamo concentrati sulla gamma del suono ultrasonico (20-150 kHz), dove il rumore di fondo è più debole ”

“Dopo essere riusciti a filtrare i rumori delle serre, abbiamo potuto utilizzare suoni ‘puliti’ delle piante per classificare le loro condizioni nella serra. I risultati delle registrazioni delle scatole acustiche hanno mostrato che le piante stressate dalla siccità hanno emesso molti più suoni rispetto alle piante di controllo”.

Conclusioni le piante provano sofferenza e comunicano?

In ogni caso l’importante è rispettare tutte le piante che sono comunque esseri viventi utili all’ecosistema. Altri studi hanno dimostrato che le piante sono dotate di vista, olfatto e udito. Il regno vegetale è studiato costantemente e le “novità” sono sempre numerose. L’essere umano non può percepire questi suoni in quanto la frequenza dell’udito è 20 Hz a 20 kHz.

Lo studio effettivamente dimostra che le piante sono in grado di comunicare ad esempio il loro disagio, oppure si tratta di un fenomeno fisico delle piante? Potrebbe essere lo Xilema, il tessuto vegetale che compone le piante trasportando i vari nutrimenti, che crea questi suoni i quali amplificati creano una sorta di suggestione in chi studia il fenomeno? Il sistema che interessa lo Xilema è la cavitazione dove le bolle d’aria che l’ attraversano potrebbero essere utilizzate dalle piante per comunicare. In conclusione le piante parlano tra di loro e provano a comunicare con gli altri esseri viventi? Anche uno studio inglese dimostra la stessa cosa, ovvero che le piante comunicano tra di loro anche tramite l’emissione di fitormone, il jasmonato di metile,  per segnalare il pericolo.

Estratto dalla ricerca:

“Le esplosioni di cavitazione hanno dimostrato di produrre vibrazioni simili a quelle che abbiamo registrato. Non abbiamo ancora testato se questi suoni sono trasmessi attraverso l’aria a intensità rilevabili anche da altri organismi. Indipendentemente dal meccanismo specifico che li genera, i suoni che registriamo trasportano informazioni. Se questi suoni servissero per la comunicazione di cui una pianta potrebbe beneficiare, la selezione naturale potrebbe favorire tratti che aumenterebbero la loro trasmissione.”

Di seguito un video su YouTube su le piante che parlano.

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