Le sirene mito o realtà?

Le sirene mito o realtà?

Il mito delle sirene ha origine in Grecia ma si narra di loro avvistamenti in tutti i mari del mondo e nei laghi come in Russia, Cina, Usa, Irlanda, Italia, Danimarca e tante altre zone.

Le sirene vengono paragonate alle arpie.

Le sirene mito o realtà?

Le arpie sono figure mostruose che ritroviamo nella mitologia greca, esse sarebbero in grado di creare burrasche marine, sotto forma di terribili venti, impersonando divinita’ infernali che derubavano l’ anima alle persone morenti. Le arpie hanno viso di donna e corpo di uccello.

Paragonate alle arpie le sirene attirano, sempre nella mitologia greca, i marinai con le loro irresistibili melodie facendoli naufragare sugli scogli delle loro isole rocciose pronte a rapirli o a divorarli. Le sirene descritte come figlie di Acheloo, dio fluviale, sarebbero nate da tre gocce di sangue perse da Acheloo durante un combattimento.

Si narra anche che le sirene non amassero i piaceri dell’amore e per questo afrodite punì queste creature trasformando i loro corpi di donna in meta’ donna e meta’ uccello.

Nel periodo del medioevo esse subirono un’ ulteriore trasformazione, da esseri a forma di uccello, dotate di ali, si trasformarono in esseri acquatici con il corpo metà donna e metà pesce. Le sirene nel folklore europeo infatti sono descritte come bellissime creature per l’appunto meta’ pesce (dalla cinta in giù) e metà donna (dalla cinta in sù).  Sono descritte  con uno specchio in una mano e un pettine nell’altra . La loro voce è melodiosa e soave e incanta gli sventurati esseri umani che incrociano la loro strada facendoli innamorare perdutamente.

Le sirene nei vari racconti nel collettivo immaginario possiedono una traccia positiva e di bontà. Perdendo il loro originale significato di esseri ammaliatori e crudeli di sventurati marinai portati verso morte certa per essere uccisi, divorati o rapiti. Si narra che i marinai venivano talvolta rapiti e portati nella profondità degli abissi dando loro la possibilita’ di respirare sott’acqua e di vivere nella ricchezza da parte di questi esseri fantastici.

Gli studi e le ipotesi.

illustrazione di una sirena Foto di Sergei Tokmakov Terms.Law da Pixabay

Molti studiosi del settore individuano nell’arcipelago de Li Galli  nel comune di Positano (SA) costituito da tre isole:  La Rotonda, Dei Briganti e Gallo Lungo la zona in cui le sirene sarebbero vissute proprio su questi scogli.

Molte teorie si intrecciano su queste mitologiche creature.  Si narra che inizialmente fossero esseri terrestri che in seguito al passaggio di Ulisse impazzirono. Ulisse è stato primo essere umano che resistette al loro canto facendosi legare all’albero della sua nave.  Mentre il suo equipaggio si tappava le orecchie per non udire il canto ammaliatore delle sirene per non impazzire anch’essi.

Queste creature in seguito alla resistenza opposta da Ulissse si gettarono in mare dalla disperazione ed alla follia trasformandosi in scogli. Le sirene diventarono gli scogli rocciosi caratteristici di quest’arcipelago. Gli scogli sono tre come tre sono le  tre sirene:

Partenòpe, Leucosìa e Lìgeia, la tradizione però narra di sole due sirene.

La leggenda della sirena del lago di Lispida:

La leggenda narra che sul lago di Lispida in Veneto, Padova, un giovane conte di venticinque anni Manfredo dei Monticelli gravemente malato decise di togliersi la vita gettandosi dalla sponda del lago di Lispida.

L’uomo fu salvato da una donna con coda di pesce che emerse dalle acque. La donna gli chiese cosa lo affligeva e dopo la triste storia raccontata dall’uomo alla misteriosa creatura essa si immerse nel lago. La creatura riemerse con del fango caldo colto dalle profondità del lago, La sirena spalmò il fango sul corpo di Manfredo il quale guarì. Tra i due scoccò l’amore. Si narra che si può ancora udire la voce felice e melodiosa della sirena nel lago.

Le sirene vivono tra noi?

Si narra che nel 1403 una sirena è stata catturata viva a Zuider Zee nei Paesi Bassi e che fu portata ad Harleem. La sirena fu vestita in quanto era completamente nuda ed imparò a nutrirsi come un olandese ed imparò ciò che è consono ad una donna. La donna-sirena non parlò mai, nessuno era in grado di capirla, era di modi gentili e visse fino in tarda età.

Negli archivi reali del Portogallo si trovano documenti in cui si riporta la presenza di sirene ritrovate sulle spiagge del Gran Maestro, ciò dimostra che a quel tempo le sirene erano numerose.

La sirena Bicaudata

La sirena bicaudata ovvero con due code è rappresentata spesso nelle chiese cristiane, come ad esempio nel Duomo di Monreale in Sicilia e nel Monastero di Sant Pere de Rodes a Girona.

Nel Duomo di Modena all’ interno su di un capitello della cripta vi è una raffigurazione di una sirena bicaudata maschile e femminile, scuola lombarda del 1099-1100.

Immagine tratta dal Duomo di Modena Fonte immagine Wikimedia commons.

Le sirene mito o realtà?

La Sirenomelia, nome di una malattia che deriva da Sirena o viceversa?

La Sirenomelia e’ una grave malattia che colpisce gli arti inferiori nell’essere umano, vi sono casi in cui gli arti inferiori sono letteralmente “attaccati” tra di loro, impedendo lo svolgersi delle normali attività per un essere umano e la posizione eretta e il normale camminare. Interventi chirurgici possono però migliorare queste situazioni drammatiche.

Questa malattia ricorda la descrizione delle mitologiche sirene, si dice che talvolta i Miti derivano da situazioni reali oppure in questo caso il nome della malattia deriva da questo essere fantastico?

Blaire Emillia Spivey la bambina sirena

LUBBOCK, Texas una bambina è nata con questa malattia nota anche come “la sindrome della sirena”. La bambina avrebbe dovuto perire durante la gestazione. Blaire Emillia Spivey invece è sopravvissuta alla malformazione ai suoi arti inferiori. Un Intervento chirurgico con amputazione al livello del ginocchio per poter utilizzare un domani una protesi è stato programmato.

Shiloh Pepin la bambina sirena.

Anche Shiloh Pepin è affetta da sirenomelia o sindrome della sirena. Di seguito un breve documentario a testimonianza dii come può vivere una vita normale con coraggio e determinazione. Shiloh si trova molto a suo agio nuotando, nell’acqua, proprio come una sirena.

Di seguito un video su YouTube con i dieci avvistamenti più famosi di sirene. Le sirene mito o realtà?

Curiosità:

Leggi nel sito l’articolo sui bambini straordinari.

Visita la sezione sulle Strane Creature nel mondo.

Il mostro Caddy in Canada a Vancouver

Il mostro Caddy in Canada a Vancouver

Anno 1881. Canada.

Vicino all‘isola di Vancouver numerosi avvistamenti di un gigantesco serpente di mare sono stati segnalati molto prima dell’anno 1881. Anche nell’oceano pacifico nei pressi della costa del British Columbia ed in generale lungo la costa canadese vi sono stati numerosi avvistamenti.

Gli indiani Manhousat, che vivevano sulla costa, temevano una creatura nota come“hiyitl’iik“. “Hiyitl’iik” è colui che si muove come un serpente sia sulla terra ferma che in mare.

Questa creatura fu denominata Cadborosaurus” nell’ottobre del 1933 da un noto giornalista.

L’uomo fece conoscere agli abitanti del luogo la fantomatica presenza di un “Cadborosaurus” a cui fu dato un diminutivo in breve tempo: Caddy. L’uomo svolse ricerche tra i vari testimoni degli avvistamenti e prese spunto per il nome della creatura proprio dall’isola di Vancouver dove gli avvistamenti erano molto numerosi.

La descrizione del mostro Caddy in Canada a Vancouver

Caddy è descritto come un grosso serpente marino o una grossa anguilla. La sua pelle è simile a quella delle balene.

Ha la testa allungata come quella di un cavallo o un cammello ed è dotata di grandi occhi. Lungo la colonna vertebrale sarebbe dotato di “escrescenze ossee” e sulla parte superiore del collo presenterebbe una specie di “criniera“. Mentre la parte terminale della coda sarebbe similare a quella delle balene o delle foche.

Le dimensioni di Caddy

Secondo i testimoni la lunghezza di Caddy varia dai 6 ai 60 metri. Quindi le dimensioni di Caddy sono molto variabili.

Di Caddy si richiede da parte degli esperti una carcassa da analizzare con il fine di poter provare la sua esistenza. Ma da sempre in queste zone vi sono stati numerosi ritrovamenti di carcasse decisamente “fuori dal comune”. Si tratta di carcasse che non sono mai attribuite a Caddy, si è spesso trattato di Globster.

Illustrazione di un serpente gigante marino. Foto di Alexa Sabarth da Pixabay

I globster

Spesso queste carcasse fuori dal comune sono definiti globster.

I globster sono formati da materiali organici che derivano dallo disfacimento di pesci di grossa taglia. Ad esempio quando il corpo degli squali si decompone si formano dei filamenti. I filamenti sono spesso di colore bianco. Può facilmente accadere che una persona inesperta potrebbe confondere con dei peli questi filamenti.

Per questo motivo i globster spesso sono scambiati per dei mostri sconosciuti.

Di seguito le testimonianze:

Nonostante non vi siano prove concrete sono numerose le testimonianze sugli avvistamenti Caddy.

  • Gennaio 1897. Isola di Queen Charlotte, Osmon Fergusson ed un suo amico avvistano una creatura serpentiforme lunga circa 8 metri.
  • Settembre 1905. Fiume Adams, British Columbia. Una creatura di circa 2.5 metri con il collo allungato è avvistata da due pescatori.
  • 10 novembre 1930. Valdez, Alaska, è avvistata una creatura di peso stimato sui 4 quintali e mezzo lunga circa 9 metri.
  • 10 agosto 1932 Isola Chatham, la famiglia Kemp nota in mare una creatura enorme dotata di criniera sul collo.
  • 1 ottobre 1933 Isola Chatham, Il sindaco Langley e la moglie avvistano una creatura lunga circa 30 metri.
  • Nel 1934 Henry Island ritrovati i resti di una creatura di 10 metri circa, presentava la parte superiore del corpo ricoperta di pelo con testa di bovino.

Il mostro Caddy in Canada a Vancouver

  • 1934 Fiume Columbia, avvistamento da parte dell’equipaggio di una nave di una creatura di circa 12 metri di lunghezza.
  • Febbraio 1936 Aberdeen, Washington, ritrovata spiaggiata la carcassa di una creatura lunga circa 3.5 metri. La carcassa è trascinata via dalla marea senza possibilità di studio da parte degli esperti.
  • 1 gennaio 1937 Yachts, Oregon. A Cape Perpetua detta Devil’s Churn viene avvistata da due testimoni una creatura di una lunghezza intorno ai 60 metri. La creatura aveva testa di cavallo e con criniera sul collo. Il diametro del corpo era di circa 2 metri. I testimoni si trovavano a circa 30 metri dalla creatura.
  • 1937. Estate, nello stomaco di una balena catturata a Queen Charlotte Islands, fu ritrovato il probabile corpo di un Caddy. Il corpo era in ottime condizioni, lungo circa 3 metri. la pelle priva di scaglie con la presenza di piccole pinne anteriori testa da cammello. Il corpo è stato fotografato e l’analisi effettuata sulla creatura dà come esito quello di un feto di balena. Ma il corpo della creatura sparisce misteriosamente.
  • Nel 1941 Kitsilano Beach. Vancouver fu ritrovata una carcassa lunga circa 4 metri ricoperta di peli con testa simile a quella di un cavallo.
  • Dicembre 1947 ,Vernon Bay, Barkley Sound. Henry Schwarz ed altri pescatori trovarono una carcassa di circa 15 metri con testa come quella di un cavallo o un cammello..
  • 20 settembre 1963 al sud di Sunset Beach, Whidbey Island. La signora Ruth Cobert trovò una carcassa di circa 8 metri.

Il mostro Caddy in Canada a Vancouver

  • Agosto 1968 De Courcy Island, Il capitano Hagelund cattura un esemplare di circa 40 cm simile ad un anguilla. La coda è simile a quella di una foca, denti aguzzi e scaglie lungo la spina dorsale Lo depone in un contenitore con l’intenzione di farlo vedere ad esperti. Ma durante la notte decide di liberare l’animale evidentemente sofferente a causa della prigionia.
  • Estate 1969 Kodiak, Alaska. Il peschereccio Mylark scangagliando il fondale registra la presenza di una creatura non identificata di dimensioni di oltre 60 metri di lunghezza.
  • L’avvistamento più recente risale al 1997. In questo caso Caddy è stato avvistato da un aliante e seguito per circa mezz’ora nei pressi di Victoria.

In conclusione:

Caddy potrebbe essere realmente uno zeglodonte ovvero una una balena preistorica ancora in vita? 

Forse Caddy esiste realmente ma è una creatura sconosciuta quindi un criptide?

Oppure Caddy è un mito o una credenza popolare dal momento che non esiste alcun video o fotografia che ritragga un Caddy che si possa definire reale? 

Curiosità:

Di seguito visita la sezione del sito Strane creature e criptozoologia. 

Animale marino sconosciuto in Florida

Animale marino sconosciuto in Florida

Immagine di un Nemertei tratta liberamente dal web.

03/05/2007

Florida.

Un’animale marino che non sarebbe tra le specie conosciute è stato trovato e filmato nei fondali della Florida. Nei pressi di Palm Beach.

La ‘strana’ creatura ha l’aspetto di un serpente, o forse di una grande anguilla,. L’animale è di colore biancastro e misura circa due metri, due metri e mezzo di lunghezza.

La scoperta risale al 14 aprile scorso.

Ma il filmato è stato acquisito e mandato in onda solo adesso dalla WPTV NewsChannel 5, una emittente televisiva della Florida.

A girare il video è stato Jay Garbose, un operatore specializzato in riprese subacquee che ha realizzato filmati anche per istituzioni scientifiche come il National Geographic e il Discovery Channel.

Animale marino sconosciuto in Florida

“Non ho mai visto una cosa del genere, eppure ho fatto riprese sottomarine in mezzo mondo”. In questo modo ha commentato Garbose.

Stavo facendo una immersione su una secca un paio di chilometri a largo di Juno Beach – ha spiegato – quando l’ho vista spuntare tra le alghe. Prima credevo che fosse un enorme cetriolo di mare, ma poi ho visto che aveva le movenze di un serpente e ho cominciato a girare”.

Garbose ha aggiunto di aver mostrato il filmato ad alcuni naturalisti dello Smithsonian Institute specializzati in fauna marina tropicale. Ma neanche loro hanno saputo classificare la ‘creatura’.

Uno degli scienziati ha ipotizzato che potrebbe trattarsi di un’appartenente alla specie dei Nemertei. I Nemertei sono un tipo di invertebrati predatori e sono quasi tutti marini e dal corpo vermiforme ma non ha saputo precisarne la classe o la famiglia di appartenenza.

Quindi il safari (fotografico) al serpente marino è aperto.

Fonte dell’articolo: ansa.it

Le curiosità:

Di seguito visita la sezione del sito sulle strane creature e criptozoologia.

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Il Trunko creatura marina sconosciuta

Il Trunko creatura marina sconosciuta

Il Trunko è entrato nella criptoozologia in quanto fa parte delle creature marine sconosciute.

Sud Africa

Novembre dell’anno 1922, data non certa.

Per la prima volta si parlò di Trunko a KwaZulu-Natale, Margatein in Sud Africa . Tutto ebbe inizio in seguito ad un avvistamento in mare aperto di una creatura bianca di notevoli dimensioni dotato di una proboscide simile a quella di un elefante. Non era mai stata vista prima, la creatura combatteva ferocemente con altri due cetacei di grosse dimensioni, due orche.

Nel combattimento, durato tre ore, la creatura bianca che un testimone paragonò ad un orso polare, perse la vita e il suo corpo si arenò durante la notte sulla spiaggia.

La creatura misurava oltre 14 metri (47 piedi) di lunghezza compresa la coda di 3 metri (10 piedi).

La testa della creatura, che non era distaccata dal corpo, era dotata di un’appendice che ricordava la proboscide di un elefante e dava l’impressione di formare un unico tronco con il corpo stesso dell’animale. dalla forma del corpo deriva il nome: TRUNKO.

La coda della creatura ricordava la coda di un gambero o un aragosta. La carcassa della creatura rimase sulla spiaggia per 10 giorni senza essere studiata da nessun scienziato. Ma il mare se la riprese portando via con sè una probabile sensazionale scoperta.

Il trunko creatura marina sconosciuta

Filippine.

La carcassa di Trunko trovata a Cagdianao, Isole Dinagat, Filippine è un altro mistero di cui vi sono prove fotografiche. La creatura gigantesca è stata trovata spiaggiata. A vista ricordava un incrocio tra un orso polare e una balena ricoperta di pelo bianco. Si trattava di un Trunko o di una carcassa di balena come affermano gli esperti? 

Una carcassa di Trunko trovata a Cagdianao, Isole Dinagat, Filippine. Foto di Huntxel, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Cosa potrebbe essere il Trunko?

Sulle spiagge talvolta si arenano i cosiddetti Globster.

I Globster sono formati da materiali organici che derivano dallo disfacimento di pesci di grossa taglia come ad esempio squali e che presentano filamenti biancastri. I filamenti possono essere facilmente confusi da una persona inesperta con peli e potrebbe scambiare per un mostro sconosciuto queste carcasse. Il colore bianco è una caratteristica dei Globster.

Spesso i Globster vengono definiti: creature misteriose marine.

La coda ed il muso allungato del Trunko potrebbero essere formati da filamenti di un Globster in decomposizione.

Le orche sono carnivore e potrebbero aver attaccato la carcassa che i testimoni dell’anno 1922 identificarono come Trunko trovando un pasto facile.

Può un animale marino avere caratteristiche di un animale terrestre? E’ molto improbabile. In quanto un pesce non ha bisogno di peli come un mammifero per nuotare.

In conclusione poteva il Trunko essere un globster?

I Globster:

Di seguito un immagine di un Globster rinvenuto sulla spiaggia di Mann Hill in Massachusetts nell’anno 1970.

Immagine di un ipotetico Globster

Globster in Cile 23 luglio 2003:

Pinuno Beach, Los Muermos.

Inizialmente il Globster rinvenuto a Pinuno Beach fu identificato come un polipo o un calamaro gigante. Le dimensioni della creatura erano notevoli: lunghezza 41 piedi, circa 12 metri e larghezza 19 piedi circa 5.5 metri.

La prova del DNA dimostrò che la creatura deceduta era in realtà un capodoglio.

Dopo la morte il capidoglio fu attaccato dagli altri animali carnivori del mare ma la pelle e il grasso rimasero intatti. In questo modo il corpo martoriato e sventrato dava l’idea di trovarsi davanti a qualcosa di diverso, un mostro?

Il risultato finale è il Globster, quindi non si è trattato di alcuna creatura sconosciuta.

Curiosità:

Infine visita la sezione del sito Strane Creature e Criptozoologia.

Scoperto lo yeti marino nel Pacifico

Scoperto lo yeti marino nel Pacifico

Incrocio fra granchio e aragosta.

Scoperto lo yeti marino immagine tratta dal web.

Unico nella sua categoria.

20 marzo 2006

Un’animale a metà tra un granchio e un’aragosta, con le chele ricoperte di lunghi peli bianchi.

E’ quello che si è presentato agli occhi di un gruppo di biologi marini statunitensi lo scorso anno. Mentre osservavano i fondali marini nel Sud del Pacifico a 2.300 metri di profondità e a qualche chilometro di distanza dall’Isola di Pasqua hanno incontrato lo yeti marino.

Unico nella sua categoria.

La scoperta è particolare perché questa volta il crostaceo è talmente unico da aver diritto addirittura a una famiglia tassonomica tutta sua. Sebbene ogni anno vengano classificate numerose nuove specie marine questa scoperta è particolare.

Secondo le analisi genetiche, condotte da Michel Segonzac dell’Istituto Francese per l’Esplorazione del Mare (Ifremer), il Dna dell’animale è così particolare da non poter essere accomunato con nessuna altra specie conosciuta.

La famiglia è stata chiamata Kiwaida, in onore di Kiwa, la divinità dei crostacei secondo la mitologia polinesiana.

Scoperto lo yeti marino nel Pacifico

E’ cieco come una talpa.

L’altra particolarità della Kiwa hirsuta – come è stata chiamata – è quella essere completamente cieca. Gli scienziati sospettano che riesca ad orientarsi grazie proprio alle setole delle sue chele.

Ancora però non è completamente chiara la funzione di questi grossi peli. Qualcuno ritiene che  i peli possano servire a coltivare batteri di cui l’animale si potrebbe nutrire.

In alternativa fa qualche pasto più luculliano. Visto che Segonzac ha osservato la Kiwa hirsuta combattere con due granchi per assicurarsi un pezzo di gustosissimo gamberetto.

Fonte:

Focus

Curiosità:

Visita la sezione del sito strane creature e criptozoologia.

Le creature strane e mitologiche Marine, avvistate nei mari del mondo. L’oar Fish, un pesce lungo 11 metri. Il pesce remo avvistato anche in Italia. Il Trunko. Le sirene ed altre creature.

Oar fish o pesce remo mostro di mare

L’oar fish o pesce remo mostro di mare

Immagine di un pesce remo tratta dal web.

L‘oar fish è un pesce marino che può raggiungere gli 11 metri di lunghezza. Per cui spesso è scambiato per un mostro di mare.

In Italia è chiamato “re delle aringhe” (di seguito una ricostruzione) perchè talvolta viene avvistato mentre nuota tra i banchi di arringhe. L‘oar fish è un pesce serpentiforme chiamato Regalico ed un altro nome che gli viene attribuito è “pesce remo”.

Immagine illustrativa del pesce remo, tratta dal web.

Nome scientifico: Regalecus glesne

Famiglia: Regalecidae

Ordine: Lampridiformi

Descrizione: Appartiene ad una famiglia di pesci di taglia assai grande con corpo nastriforme e privi di squame.

E’ privo di vescica natatoria. Ma la forma allungata e le enormi dimensioni che alcuni esemplari sembra possano raggiungere fanno pensare alle descrizioni del mitico serpente di mare. Infatti si parla di dimensioni di oltre i sette metri di lunghezza. E questo pesce può nuotare anche in superficie quindi è facilmente avvistabile. Per cui spesso è scambiato con un serpente di mare.

Abitudini: specie batipelagica vive tra la superficie ed i 3000 mt. di fondo. Si cattura occasionalmente in profondità con reti pelagiche o palangresi ed in superficie con fiocine.

Dimensioni: sembra possa superare di molto i sette metri di lunghezza.

Distribuzione: E’ un pesce raro. Segnalato nel Mediterraneo occidentale, specialmente nel Tirreno.

Fonte dati: italia sub

L’oar fish o pesce remo mostro di mare

Di seguito le immagini, tratte liberamente dal web, di alcuni pesce remo spiaggiati o mentre nuotano.

1 ) Un’esemplare di oar fish a Ginsbourne, Nuova Zelanda

Pesce remo in Nuova Zelanda.

 2) Di seguito un’ oar fish immortalato in mare.

Un’oar fish in mare aperto.

3) Oar fish spiaggiato e morto fotografato a City Beach

Fonte immagine sito: smh creature dal profondo

Perth Australia  7/02/2005

Di seguito delle immagini tratte dal sito fishbase

4) Foto scattata in Mexico, La Ventana Isla la Partida 21.12.1999

5) Foto scattata in Mexico.

 Ensenada Grande.

6) Immagine di un oar fish risalente al 18/12/1999,

Mexico, Isla del Espiritu Santo

7)13/10/2013: Un istruttrice di scienza marina al largo della California, Jasmine Santana, durante un immersione a Toyon Bay, ha rinvenuto un raro esemplare di Pesce Remo. Il cui nome scientifico è Regalecus Glesne.

L’oar fish o pesce remo in California

8) E’ stato creato anche un francobollo con questo pesce come protagonista.

Un francobollo con il pesce remo raffigurato.

Approfondimenti:

In aggiunta a questo articolo un sito in cui visionare alcuni video di oar fish o pesce-remo.

Oceanfootage.com

Di seguito un sito per approfondire le tipologie di “mostri degli abissi”.

Seasky.org/monsters/sea

Conclusioni:

In conclusione visita la sezione del sito sulle strane creature e criptozoologia.

Infine riguardo i pesci marini, una curiosità:

Chupacabras e pesce chitarra.

Il mito del Kraken ed il calamaro gigante

Il mito del Kraken ed il calamaro gigante

 

Il mito del Kraken

Isole Ogasawara

Il “calamaro gigante” può raggiungere i 25 m di lunghezza e le 2 tonnellate di peso. E’ il più grande invertebrato vivente e abita le acque degli oceani, a profondità comprese fra i 300 e i 1000 m. Il calamaro viene predato dai capodogli. Il genere Architeuthis dux, appartenente alla classe dei Cefalopodi comprende otto specie, le femmine possono raggiungere i 13 metri di lunghezza e i maschi 18.

Il primo calamaro gigante vivente che sia stato filmato e fotografato è un “Architeuthis Princeps” di 8 metri, individuato nel Pacifico Settentrionale nel Settembre 2004 da una troupe giapponese formata da Tsunemi Kubodera. Il team proveniva dal museo nazionale della scienza e Kyoichi Mori e faceva parte di un gruppo per l’osservazione delle balene.

Il tutto è avvenuto nelle acque delle isole Ogasawara, a 1000 chilometri da Tokyo.

Il calamaro è stato attirato da un’esca a 900 metri di profondità e si è impigliato con i suoi tentacoli nella barca degli studiosi. Solo dopo 5 ore di tentativi di liberare il tentacolo dalla barca il calamaro si è dileguato nei fondali marini.

Fino ad allora la prova dell’esistenza di queste creature era stata confermata solo dai corpi senza vita dei calamari che erano stati ritrovati su diverse spiagge del mondo.

Le immagini del calamaro gigante scattate a 900 metri di profondità.

Fonte foto wikipedia

È stato ipotizzato che le antiche storie dei marinai che parlavano di giganteschi esseri tentacolari (come il mito del Kraken) che si avvinghiavano alle navi non sempre fossero frutto della fantasie.

Alcuni studiosi moderni hanno ipotizzato l’esistenza di calamari giganti in grado di superare i m 30 di lunghezza.

Fonte:

wikipedia l’encicopledia libera

Il mito del Kraken. 

Appassiona gli studiosi il polpo gigante rinvenuto in Cile.

Cile.

11 agosto 2003

Lungo quasi 13 metri e largo cinque, l’organismo marino che si è arenato sulla spiaggia come un analogo esemplare rinvenuto solo 107 anni fa.

Cercava balene arenate nell’estremo sud del Cile e si è invece trovata davanti un gigantesco polpo.

Scoprendo poi, grazie ad uno zoologo italiano che l’unico esemplare apparentemente simile era stato visto e fotografato nel 1896 in Florida.

La singolare avventura è accaduta il 23 giugno scorso alla veterinaria Veronica Altayò mentre, insieme alla cineasta Elsa Cabrera ed altri membri del Centro di conservazione dei cetacei (CCC), stava percorrendo la spiaggia di Los Muermos. La spiaggia s’affaccia sull’Oceano Pacifico ad oltre 1.000 chilometri al sud di Santiago.

Erano alla ricerca di balenotteri finiti sull’arenile, come accade sovente in questo periodo.

Improvvisamente è apparsa ai suoi occhi un’enorme massa grigiastra semiputrefatta ovvero un polpo lungo 12,40 metri, largo cinque ed alto uno e di ben 13 tonnellate di peso.

La carcassa dell’animale – secondo gli esperti – potrebbe essere stata gettata sulla spiaggia dalle violente mareggiate che nelle ultime settimane si sono ripetute nella zona.

Il gigante dei mari ed il mito del Kraken

Un Octupus giganteus, ampiamente citato nei trattati di criptozoologia (la scienza degli animali che vivono in ambienti inaccessibili) potrebbe dare origine al mito del kraken?

E’ stato un esperto in tale particolare branca, lo zoologo italiano Lorenzo Rossi, al quale Elsa Cabrera ha subito inviato un e-mail con foto e misure dell’inedito gigante dei mari.

Ed è stato appunto lui, a dire che esiste una sola foto di un polpo simile scattata 107 anni fa in una spiaggia statunitense. La cineasta lo ha detto in una conferenza stampa,

I francesi non ce li restituiranno più’, è sbottato Esteban Carreno, Si tratta di un’esperto cileno in cefalopodi e membro del Museo nazionale di storia naturale di Santiago che ha un laboratorio specializzato su tali specie marine dopo che Elsa Cabrera consegnò dei campioni a degli esperti francesi. Cabrera ha promesso che ne farà avere anche a lui.

Intanto, un altro specialista cileno, Juan Carlos Cardenas, dell’organizzazione Ecooceanos, ha assicurato che gli Octupus giganteus vivono a profondità tra i 2.000 ed i 3.000 metri. Lo specialista afferma che è rarissimo che risalgano alla superficie.

Secondo Cardenas quello scoperto da Veronica Altayò sulla spiaggia di Los Muermos arrivava da oltre la piattaforma continentale del Cile. Misteriosi come i polipi vi sono i calamari giganti, cefalopodi dotati di dieci tentacoli. Nessun esemplare è mai stato catturato vivo.

Sono ritenuti fra le più grandi creature viventi.

Mostro marino. Foto di Michael Seibt da Pixabay

Tutto quel che se ne sa di queste creature è stato acquisito tramite le carcasse che ogni tanto affiorano o approdano sulle spiagge.

I calamari giganti sono il cibo preferito dei capidoglio.

Proprio grazie ai resti trovati nello stomaco e alle cicatrici delle ventose sulla pelle dei cetacei si è potuto stabilire che ne esistono esemplari lunghi oltre trenta metri. In una spiaggia della Tasmania, in Australia un anno fa è stato rinvenuto un calamaro gigante dai tentacoli lunghi 18 metri.

Fonte:

newtoncorriere

Curiosità :

I francobolli.

Anche deI francobolli sono stati dedicati a queste creature marine affascinanti, misteriose e mitologiche. 

Francobollo

Il mito del Kraken:

Il Kraken, di cui si parla soprattutto nella mitologia norrena ma senza che vi sia mai il suo nome, è una gigantesca creatura marina.

Si tratta probabilmente di un calamaro gigante. Si diceva che vivesse nelle profondità del mare per lungo tempo, per poi salire a riposare in superficie.

Quando il Kraken si trovava sulla superficie dell’acqua, i marinai scambiavano la creatura per una catena di piccole isole. A volte anche fermandosi su di lui e allestendo accampamenti, per poi finire affogati una volta che la creatura si fosse inabissata.

In seguito nei miti venne dato a Kraken un lato più romanzato aggiungendo che attaccava solo le navi su cui si trovavano uomini corrotti, lasciando quelle dei giusti intatte.

Si pensa che il Kraken sia in grado di ghermire anche le navi più grandi.

Come il serpente Miðgarðsormr dei miti norvegesi, si crede che Kraken riemergerà in superficie alla fine del mondo. Il danese Erik Pontoppidan pubblicò, nel 1752, una Storia naturale della Norvegia nella quale parla del Kraken. E’ descritto come una specie di gigantesco serpente marino li cui dorso è lungo un miglio e mezzo.

Poesia sul kraken:

The Kraken è anche il titolo di una poesia di Tennyson.

La serie televisiva sul kraken.

Nel 1983, dalla penna dei fumettisti spagnoli Antonio Segura e Jordi Bernet, nasce una serie intitolata Kraken.

Nella serie vi sono atmosfere di terrore con spunti polizieschi e fantascientifici nella futuribile megalopoli di Metropol dove uno speciale corpo paramilitare guidato dal tenente Dante intraprende una lotta senza quartiere contro il mostro Kraken. Il mostro si aggira nei sotterranei della città.  Le sue prede divorate da un groviglio di tentacoli.

Fonte:

wikipedia l’encicopledia libera

Conclusione:

In conclusione il Kraken è un mito?

Il kraken è un mito che probabilmente deriva dal calamaro gigante. E’ quasi sicuramente nato dall’avvistamento di esemplari di calamaro di notevoli dimensioni.

Nei mari nel mondo abitano numerose creature sconosciute all’uomo. Pertanto la possibilità che i miti nascano da creature degli abissi affiorate in superficie non è così remota ed improbabile. Però non si può escludere la presenza di calamari di dimensioni maggiori di quelle note alla scienza.

In quanto facilmente la vita negli abissi dà la possibilità alle sue creature che vi dimorano di crescere a dismisura e non sempre questi animali salgono in superficie e sono avvistati dall’uomo.

Approfondimenti:

Leggi l’articolo calamaro gigante neozelandese:

I pescatori neozelandesi potrebbero aver pescato il più grande calamaro mai catturato al mondo. Il calamaro pesa intorno ai 450 kg

Di seguito un sito consigliato per approfondire le tipologie di “mostri degli abissi”:

seasky.org

Infine visita la sezione del sito su le Strane creature nel mondo

Mostro del lago Van in Turchia

Mostro del lago Van in Turchia

Nel lago Van, lago salato che si trova a 1700 mt di altezza ai piedi del monte Ararat , in Turchia orientale, vivrebbe un mostro.

La creatura è chiamata chiamato Mostro del lago Van.

Il mostro fu avvistato per la prima volta nel 1968 da un pescatore turco Ismail Kaptan che si trovava sul lago con tutta la famiglia.

Il pescatore lo descrisse come una “grossa lucertola” lunga circa 17 metri, Ismail vide il mostro almeno altre quattro volte in oltre trent’anni di pesca nel lago.

Ismail non è l’unica persona ad aver incontrato il mostro altre persone note come il deputato locale Zeri Ergezere ed il vicegovernatore della provincia Bestami Alkan lo hanno avvistato.

Anche il Mostro del lago Van come tutti gli altri mostri lacustri è spesso paragonato ad uno storione gigante o ad una qualche creatura preistorica sopravvisuta nel lago.

Una teoria riguardante anche il famoso mostro di Loch Ness.

Il video è di origine amatoriale ma si trova online sulla piattaforma Youtube:

Di seguito alcuni immagini tratte da un video che ritrarrebbe il mostro del lago Van:

Il lago Van curiosità:

Il lago Van è il lago salato più grande della Turchia ed è alimentato dai numerosi fiumi locali che sfociano nelle sue acque.

La massima larghezza del lago sono circa 120 km la profondità è notevole va dai 170 ai 450 metri per cui potrebbe trattarsi del lago ideale per favorire la vita ad una creatura di grosse dimensioni. Difficilmente una creatura di questo tipo può essere avvistata.

Visita la sezione del sito creature misteriose lacustri:

Tutte le creature Strane e mitologiche lacustri segnalate nei laghi sparsi per il mondo. La più famosa creatura lacustre è il mostro di Loch Ness, Scozia, vi è Nahuelito in Argentina, e Champ il mostro del lago Champlain.

Mostro di Loch Ness in Scozia, mistero irrisolto

Mostro di Loch Ness in Scozia

Il lago di Loch Ness in Scozia. Foto di Chorengel da Pixabay

Scozia, il lago di Loch Ness si trova in Scozia ad Iverness. Il lago misura 56 chilometri quadrati,la sua lunghezza è di 39 chilometri e la profondità massima delle sue acque e’ di 230 metri circa.

Il lago è diventato famoso per la sua straordinaria bellezza e per la presenza di un ipotetico mostro preistorico. Forse un plesiosauro vissuto nell’era mesozoica è ancora in vita all’interno delle sue acque? Quest’ipotetico mostro è stato chiamato Nessie in onore del lago di Loch Ness.

I plesiosauri preistorici avevano la capacità di abitare nei profondi abissi oceanici o nelle profondità dei laghi. Un’esempio di laghi adatti al loro habitat sono il lago di Loch Ness e il Lago Champlain negli USA.

Nel lago di Champlain vi sono testimonianze di un altro mostro simile a Nessie ma che si chiama Champ. Numerosi ricercatori e studiosi studiarono in passato e stanno tutt’ora studiando il fenomeno del mostro di Loch Ness.

Sono ancora molti i testimoni che affermano di averlo visto emergere dalle acque del lago fin dal 1933.  Sul mostro di Loch Ness vi sono numerose foto. Ma molte sono dei falsi dichiarati, anche in un secondo momento. Anche i video in cui si asserisce di aver ripreso il mostro sono poco chiari quindi non vi è alcuna prova inconfutabile della presenza di questo mostro preistorico nel lago.

Mostro di Loch Ness in Scozia

Molti studiosi dubitano dell’esistenza di questo essere per i seguenti motivi:

  • La creatura avrebbe dovuto riprodursi per poter continuare ad essere presente nel lago per milioni di anni. Quindi dovrebbero esserci stati più esemplari in passato per poter arrivare all’ultimo esemplare ipoteticamente presente ora nel lago.
  • Nel fondale dovrebbero trovarsi i resti di queste creature. E negli anni ’90 il lago di Loch Ness è stato dragato e di Nessie non è stata rinvenuta nessuna traccia.
  • Nel lago non sono presenti nascondigli di dimensioni tali da poter permettere a questo animale di nascondersi.

La foto più famosa di Nessie

La foto scattata da Robert Kenneth Wilson  il 19/4/1934 è la foto di Nessie più controversa.

L’immagine più famosa del mostro di Loch Ness priva di copyright in quanto scaduto.

E’ vera o un falso?

Nota come “La foto del chirurgo” si è rivelata un falso. Robert Kenneth Wilson scattò la foto nei pressi di Invermoriston nelle vicinanze del castello che sovrasta il lago. Nell’ anno 1994 “Il centro di Loch Ness” identificò come un sottomarino giocattolo modificato la sagoma ritratta nella foto. Si scoprì che fu costruita da un amico dello stesso autore e spacciata per il mostro. 

La foto di Lachlan Stuart, si tratta di Nessie?

La foto di Lachlan Stuart. E’ priva di copyright in quanto scaduto.

Nel 1951 scattò una foto che divenne molto nota il boscaiolo Lachlan Stuart. Tre gobbe forse di uno strano animale acquatico sono ritratte nella foto. Forse si trattava di due soggetti ritratti nella foto? Spesso testimoni hanno affermato di aver visto più esemplari di queste creature enormi insieme.

Il mostro di Loch Ness è un elefante?

Foto di Martina Sauer da Pixabay

Nuova ipotesi sul famoso mostro: un elefante?

06/03/2006

Dopo due anni di intense ricerche, un paleontologo scozzese si è convinto che il mitico mostro di Loch Ness non è altro che un elefante del circo che si fa il bagno nel lago.

Lo scrive il Times.

“La proboscide e la parte superiore della schiena del pachiderma. Le soli parti dell’animale che emergono in superficie quando è in acqua e possono facilmente essere confuse con un mostro” così ha spiegato Neil Clark.

Lo studioso ha anche scoperto che alcuni circhi soggiornano di tanto in tanto accanto al lago scozzese per dare modo ai propri animali di rigenerarsi. Nessuno è mai riuscito a provare di aver visto “Nessie” nel lago.

“Nessie” è il nomignolo che accompagna il mostro di Loch Ness, una specie di drago sottomarino la cui leggenda risale al 17/mo secolo. Le sue “apparizioni” vengono tuttavia segnalate con una certa regolarità. Nel solo 2005 sono state quattro.

Clark, archivista al museo di Glasgow, ha pubblicato la conclusione delle sue ricerche sul mostro di Loch Ness nell’edizione di marzo della rivista scientifica Open Society Geological Society Journal.

fonte:tgcom

Mostro di Loch Ness in Scozia

26 Maggio 2007

Un’avvistamento documentato che potrebbe ritrarre il famoso mostro di Loch Ness in Scozia da parte di Gordon Holmes, 55 anni.

Holmes ha filmato una creatura serpentiforme, simile ad una grossa anguilla, di colore nero, procedere a circa sei nodi di velocità nel lago, era lunga circa 15 metri.

Nel 2011 il lago di Loch Ness fu scandagliato con un sistema sonar fu rivelata una presenza, un grosso pesce? No in seguito si rivelò essere plancton.

Gli avvistamenti della creatura si continuano ad elencare, forse qualcuno scruta il lago anche dal bellissimo castello che si affaccia su di esso.

Nel 2019 sono stati segnalati almeno 19 avvistamenti senza però prove della loro reale avvenuta.

Nessie ripresa da una web cam fissa nel 2020?

Nel 2020 vi è un interessante avvistamento documentato che riporto di seguito, dove una creatura attraversa la web cam di  Eoin O’Faodhagain il 18 gennaio 2020.

Eoin, un impiegato nel settore ospedaliero di 55 anni afferma che la creatura che si vede apparire nel video sia stata larga almeno un metro e mezzo e lunga dieci metri. In quel momento non vi erano barche o uccelli nella zona di ripresa della sua telecamera, ma purtroppo Eoin non era presente sul lago.

Questo filmato risulta essere un filmato reale ed è stato approvato da una struttura che studia le registrazioni effettuate nel lago di Loch Ness.

Il video su YouTube:

Creatura lunga 4 metri rilevata da un radar sottomarino?

26/08/2021

Il 26 agosto 2021 un radar sottomarino avrebbe individuato una creatura di notevoli dimensioni, circa 4 metri che nuotava nel fondo del lago di Loch Ness a circa venti metri di profondità. Il testimone fornisce al momento l’ennesima testimonianza riguardo a qualcosa di misterioso che si aggira nel lago di Loch Ness.

Sempre a luglio del 2021 un altro turista ha avvistato una strana creatura sporgere dall’acqua “in piedi” per poi rituffarsi nelle acque del lago.

Quindi esiste o no il mostro Nessie?

Articoli correlati:

09 settembre 2004

Il mini mostro di Loch Ness rinvenuto a Parton, Inghilterra

I residenti di Parton sono rimasti sorpresi dal ritrovamento di una creatura descritta come un “Mostro Loch Ness mini“. E’ stato rinvenuto sulla spiaggia.

River Monster alla ricerca di Nessie.

River Monster e Nessie

01 feb 2020

Jeremy John Wade (5 maggio 1956) è un biologo, scrittore e conduttore televisivo. Jeremy Wade è di origine britannica e tenta in questo video di svelare il mistero del mostro di Loch Ness.

L’uomo è appassionato di viaggi in genere e svolge il programma televisivo Monster River a caccia di mostri nel mondo. Nei suoi documentari l’uomo utilizza una canna da pesca per catturare gli ipotetici mostri in quanto Wade è un esperto pescatore. Ma Wade non ha risolto il mistero del lago di Loch Ness.

Di seguito il video su Youtube del programma River Monster:

Sul canale YouTube di ChupaCabramania il video sul mistero del mostro di Loch Ness, Nessie.

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Curiosità:

Numerosi film e documentari sono stati girati su Nessie, il mostro del lago di Loch Ness..

Una webcam riprende il lago di Loch Ness 24 ore su 24.

In conclusione visita la sezione del sito sulle strane creature e criptozoologia.

I libri di Erika Di Cuonzo.

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Il mostro nel lago Roemsjoen Norvegia

Il mostro nel lago Roemsjoen Norvegia

Il lago ha un estesione di 14 chilometri e si trova nel sud-est della Norvegia.

Cartina della Norvegia. Immagine tratta dal web

Secondo alcune testimonianze risalenti al 1800 nel lago Roemsjoen abiterebbe una creatura simile nelle descrizioni al mostro del lago di Loch Ness, Nessie.

Nel 2001 un testimone descrisse una creatura nera di grosse dimensioni che nuotava nel lago. Ma il testimone l’allontanò lanciandogli una pietra.

Le spedizioni alla ricerca del mostro nel lago Roemsjoen Norvegia

Giugno 2002:

Alla ricerca del mostro.

Un team subacqueo, composto da quattro uomini capeggiato, da Espen Samuelsen registrò alcuni suoni di origine sconosciuta nel lago che si estende per ben 14 km. Gli uomini facevano parte del team del Global Underwater Search Teame e studiarono anche il caso Nessie nel Lago di Lochness, con un sonar particolare 

Attribuirono inizialmente il suono percepito ad una canoa o più precisamente ai remi di una canoa. Oppure ad un’altra piccola imbarcazione che però non videro. Dopo 30 secondi registrarono di nuovo lo stesso suono nel lago.

In seguito attribuirono questi strani suoni ad una creatura di grosse dimensioni dotata di pinne per nuotare ovvero  un’animale non classificato.

Fonte:

ricerca del mostro Nessie norvegese

Curiosità:

Di seguito un’altro mostro norvegese:

Il mostro chiamato Thelma in Norvegia.

Un mostro meno famoso di Nessie il mostro del lago di Loch Ness è Thelma ed abita le acque del lago Seljord in Norvegia. Il lago è sito a circa 200 km da Oslo. Il mostro Thelma è descritto come lungo dieci metri e con un occhio solo, talvolta con due.

Anche in Italia sono presenti degli ipotetici mostri nei laghi, come Bennie il mostro del lago di Como e Bennie il mostro del lago di Garda.

In conclusione:

Visita la sezione del sito sulle strane creature italiane  e la sezione del sito sulle strane creature e criptozoologia.