La leggenda degli uomini coccodrillo del Po

La leggenda degli uomini coccodrillo del Po

Il fiume Po è stato spesso oggetto di strani avvistamenti nelle sue nebbiose e inquietanti paludi nel passato.

Secondo un antica leggenda popolare il fiume Po è stato abitato da uomini coccodrillo che forse si sono ritirati negli anfratti del fiume oppure si sono estinti.

La leggenda degli uomini coccodrillo narra di creature metà uomini e metà coccodrillo, la loro testa allungata era descritta come quella degli anfibi ed erano estremamente pericolosi solo se disturbati. Queste sfuggenti creature, secondo la leggenda e le descrizioni di chi li avrebbe avvistati, sarebbero dotati di mani palmate e lunghi e taglienti artigli. Gli uomini coccodrillo però si aggiravano sol odi notte lungo il fiume, forse per cacciare, e vi furono numerosi avvistamenti di queste strane creature.

La leggenda degli uomini coccodrillo del Po.

Illustrazione di un coccodrillo. Foto di AI ART made in Germany to produce images for people da Pixabay

Secondo la leggenda un pescatore locale, una notte, non credendo alla leggenda degli uomini coccodrillo andò a pesca ma si ritrovò a doverne affrontare uno. Fortunatamente il pescatore fuggì ma ritornò con altre persone decise a dare la caccia al mostro. Gli uomini trovarono gli uomini coccodrillo addormentati in una palude e ne uccisero alcuni. Altri uomini coccodrillo fuggirono terrorizzati e non si mostrarono più all’uomo ponendo fine al periodo spaventoso che gli abitanti locali stavano vivendo.

Cosa sono gli uomini coccodrillo?

Forse si tratta di creature ancestrali come i draghi? Oppure si tratta di creature aliene?

Howard Phillips Lovecraft

Secondo alcune indiscrezioni anche il noto scrittore Howard Phillips Lovecraft avrebbe tratto da queste leggende ispirazione per alcune sue creature metà uomini e metà anfibi. Le creature di  Howard Phillips Lovecraft sono descritte nel suo racconto “Cthulhu”. Lovercraft avrebbe soggiornato a Loreo nel 1926 scoprendo tramite un curioso diario acquistato in una bancarella locale della leggenda degli uomini coccodrillo. Nel diario acquistato dallo scrittore era racchiuso un antico culto.

L’Homo Saurus del fiume Po.

Sempre nel Po è stata segnalata la presenza dell’Homo Saurus di cui parlo in un articolo nel sito. L’associazione Usac (Centro Accademico Studi Ufologici) ha effettuato numerosi studi anche in presenza in tempi recenti in merito a questa creatura. Sebastiano Di Gennaro è il principale studioso in merito il quale ha realizzato un libro in merito all’Homo Saurus. Le somiglianze tra gli uomini coccodrillo e l’Homo sSurus sono notevoli.

Il mostro del fiume Po Homo Saurus A partire dall’anno 1986 sulle rive del fiume Po vi sono state numerose segnalazioni della presenza nel fiume di una creatura sconosciuta. La creatura è nota come la creatura del fiume Po.

Le leggende sui coccodrilli:

Leggi nel sito l’articolo La leggenda degli alligatori albini nelle fognature

Approfondimenti:

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Secondo alcune leggende, il gatto è l’unico animale in grado di tenere testa al Diavolo, inoltre, gli sono attribuiti poteri paranormali che in passato ne hanno quasi causato lo sterminio. Alcune di esse narrano l’esistenza di gatti giganti, forse alieni, dotati di lunghe zanne e caratteristiche paranormali. Dunque, il gatto, potrebbe davvero essere un animale magico, oppure si tratta di un demone? In questo volume sono raccolte alcune tra le più suggestive leggende sui gatti.

Buona lettura

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Biddrina serpente gigante mitologico in Sicilia

Biddrina serpente gigante mitologico in Sicilia

La Sicilia è una regione italiana ricca di folclore, tra le figure mitologiche siciliane vi è Biddrina un gigante serpente mitologico.

Si narra che la Biddrina sia una sorta di serpente d’acqua di notevoli dimensioni in grado, grazie alla sua enorme bocca, di aggredire ed ingoiare un bambino. Secondo la leggenda Biddrina sarebbe in grado di ingoiare oltre i bambini anche capre, cani e altri animali. Questa creatura è ricoperta da una sorta di corazza composta da grosse scaglie luccicanti di colore verde e blu, gli occhi rossi sono una inquietante caratteristica come le sue spaventose dimensioni paragonabili a quelle di un idra o di un enorme anaconda.

Alcuni testimoni di ipotetici avvistamenti di questa strana creatura la descrivono come un incrocio tra un drago e un serpente o un coccodrillo.

Un anaconda. Foto di Denis Doukhan da Pixabay

Secondo la leggenda Biddrina abiterebbe nei corsi d’acqua presenti nelle zone paludose di Montedoro, sito nella provincia della città di Caltanisetta in Sicilia. Le acque di questo luogo paludoso sono caratteristiche per la loro composizione sulfurea dovuta alla presenza nella zona di una miniera di zolfo. Biddrina sembra non disdegni abitare anche nelle grotte dei paesi limitrofi come Riesi o Canicattì.

La festa della Biddrina.

In occasione della festa di San Rocco, a Butera, si festeggia la liberazione della città di Cammuto, con l’uccisione di una Biddrina. La città di Cammuto fu messa a dura prova nel passato da una di queste creature divoratrice di animali selvatici e bestiame. A Cammuto è stata realizzata una statua in riferimento a questo evento.

In occasione della manifestazione un serpente di cartapesta sfila per la città in ricordo delle antiche Biddrine, è noto come “u sirpintazzu”.

Approfondimenti:

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Scilla e Cariddi i mostri dello stretto di Messina

Scilla e Cariddi i mostri dello stretto di Messina in Sicilia

La leggenda di Scilla e Cariddi, mostri marini che abiterebbero lo stretto di Messina in Sicilia è molto affascinante e misteriosa. Secondo la leggenda, facente parte della mitologia greca, le coste della Sicilia rappresentavano Scilla mentre le coste della Calabria Cariddi. Nello stretto di Messina, un punto di passaggio d’acqua si narra di gesta di amore, odio e vendetta compiuti dagli dei.

Il nome delle due creature ha un chiaro significato Scilla significa colei che dilania mentre Cariddi colei che risucchia. In realtà si tratta del violento scontro tra le onde a Punta Torre Cavallo e Cannitello.

Cariddi creava vortici  in fonte alla Spiaggia di Torre Faro di Messina nella costa siciliana mentre Scilla creava lo stesso tipo di vortice nella costa calabrese Alta Fiumara a Punto Pezzo.

La leggenda di Cariddi

Contemporaneamente Zeus, il Dio greco del mare, aveva trasformato in una creatura marina orribile la giovane e vorace Cariddi. Cariddi trasformata in mostro marino era in grado di risucchiare e rigettare le acque del mare tre volte al giorno. Cariddi con la sua immensa forza era in grado di creare violenti vortici d’acqua mortali per gli uomini e le imbarcazioni che si transitavano in quel punto.

I genitori di Cariddi erano gli dei Poseidone e Gea e la ragazza, una ninfa, aveva la fama di essere estremamente vorace, caratteristica che la condusse al furto. In un momento di fame eccessiva Cariddi decise di rubare i buoi di Gerione, animali molto preziosi per Ercole. Accecata dalla fame Cariddi uccise alcuni buoi per cibarsene.

Tuttavia nel momento in cui Zeus scoprì il gesto di Cariddi, in balia della furia che lo invase, la trasformò nella creatura marina che risucchiava acqua per poi rigettarla. La creatura fu confinata nelle profondità del mare nelle coste siciliane.

A Messina vi è una statua dedicata alla figura Cariddi nella fontana del Nettuno.

La fontana del Nettuno, Cariddi Xxlstier, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

Scilla e Cariddi i mostri dello stretto di Messina

Scilla la leggenda

La leggenda narra che una maga della mitologia greca nota come Circe abbia trasformato una bellissima ninfa di nome Scilla in un orribile mostro. Scilla è stata una vittima della maga Circe. Scilla secondo la leggenda italiana viveva in Calabria ed era solita fare il bagno in mare nella spiaggia di Zancle.

Nella spiaggia di Zancle Scilla incontrò il Dio del mare Glauco da cui fuggì spaventata mentre egli dichiarava il suo amore nato a prima vista. Glauco possedeva le fattezze di metà uomo e metà pesce e in passato era stato un essere umano.

La maga Circe

Il Dio del mare Glauco si recò dalla maga Circe per farsi creare un filtro d’amore per far innamorare Scilla di lui.

Ma Glauco non poteva sapere che anche la maga Circe si era innamorata di lui e rifiutò l’amore della maga Circe. In preda alla collera Circe decise di liberarsi della rivale in amore Scilla trasformandola in un orribile mostro marino.

Scilla fu trasformata in un terrificante mostro con sei teste di cane con tre file di denti e dodici piedi dopo aver fatto il bagno nel mare di Zancle in cui la maga Circe aveva versato una pozione magica per trasformala. Dopo essersi bagnata nelle acque del mare di Zancle Scille assistette impotente alla trasformazione delle sue gambe in una sorta di gambe serpentiformi molto lunghe, sei teste di cane con tre file di denti all’altezza della vita.

La descrizione di Scilla la vede come una creatura con metà corpo umano o metà corpo bestiale con teste di serpente o cane.

Curiosità:

Scilla e Cariddi sono figure spesso utilizzate nei film, videogiochi, fumetti e nei libri. Le leggende greche sono narrate in diverse versioni, in questo articolo è stata riportata la versione più nota in Italia.

Approfondimenti:

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Il leggendario Dahu strana capra di montagna

Il leggendario Dahu, strana capra di montagna

Il Dahu o Dahut è una creatura mitologica conosciuta dalle popolazioni europee che abitano le montagne che si nutre di bacche di ginepro ed arbusti vari. Il leggendario Dahu è simile ad una capra di montagna ma si discosta da essa per alcune caratteristiche.

Questa creatura possiede le zampe asimmetriche, ovvero le zampe della parte destra del corpo, o sinistra, sono asimmetriche, più lunghe rispetto alle altre. Questa sorta di menomazione fisica obbliga il Dahu a camminare sempre nello stesso verso nella montagna.

Sono diverse le descrizioni e le rappresentazioni di questo animale leggendario, talvolta le zampe più corte sono entrambe le anteriori.

Il Dahu è anche descritto come un incrocio tra diversi animali, ad esempio tra un tasso ed una volpe.

Rappresentazione di un Dahu. Original: Philippe SemeriaDerivative work: Ipipipourax, O.Taris, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

I Dahu levogiro, destrogiro e circularis

Il Dahu levogiro avrebbe, sempre secondo la leggenda, le zampe sinistre più corte mentre il Dahu destrogiro avrebbe le zampe destre più corte. Invece il Dahu circolaris avrebbe le zampe anteriori una lunga e una più corta come le zampe posteriori.

Dove vive il Dahu?

In Italia il folclore locale indica la sua presenza in Lombardia, Veneto, Valle d’Aosta e Piemonte. Si narra che il Dahu sia stato avvistato in Francia nei Pirenei. In Tibet si narra che il Dahu rapisca i bambini per portarli con sé nelle montagne.

Per catturare un Dahu bisogna spaventarlo per fargli perdere l’equilibrio e catturarlo. Secondo la leggenda una donna è agevolata nell’operazione di cattura.

Il leggendario Dahu strana capra di montagna

Il Dahu è oviparo?

Secondo la leggenda il Dahu nonostante abbia le caratteristiche fisiche di un quadrupede mammifero è oviparo, depone uova. La nascita dei cuccioli di Dahu avviene in una sorta di sacca marsupiale in cui vivono fino a quindici anni di età. Raggiunti i quindici anni d’età i Dahu hanno raggiunto la maturità sessuale e sono pronti a lasciare la protezione materna.

Tuttavia un altra versione della leggenda vede i Dahu deporre le uova in anfratti rocciosi nascosti irraggiungibili dall’uomo.

L’estinzione del Dahu

Secondo le leggende popolari si sarebbe estinto a causa della particolarità dei piccoli che appena lasciano il grembo materno, in base a come deambulano se destrosi o sinistrosi, se tentano di ritornare dalla madre possono precipitare dai dirupi e perire.

Un altro fattore che avrebbe causato la loro estinzione è che non sono in grado di riconoscere il sesso del soggetto scelto come partner. Quindi, secondo la leggenda, coppie formatasi con soggetti dello stesso sesso, non potendo procreare, non hanno potuto avere figli contribuendo all’estinzione della specie.

La riproduzione dei Dahu è fortemente penalizzata dalle zampe asimmetriche tanto da impedirne a volte il compimento.

Conclusioni:

Il Dahu è una creatura leggendaria oppure è realmente esistita? Non vi sono prove reali della sua esistenza ma è raffigurato in quadri e dipinti. Ad oggi vi sono ancora persone convinte della sua esistenza nelle montagne europee e forse non è ancora estinto.

Approfondimenti:

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La misteriosa sirena di Milano, conservata al Museo

La misteriosa sirena di Milano, conservata in un Museo

Al Museo di Storia Naturale a Milano è conservata una sirenetta mummificata che non è l’unica strana creatura che si può osservare nei musei italiani. A Venezia e Modena sono conservate strane creature simili alla sirena di Milano.

La sirenetta in questione è nota come : la sirena di Milano. I capelli della strana creatura appartengono a un essere umano mentre le unghie sono di un uccello e le scaglie del corpo e della coda derivano da un pesce.

L’oggetto in questione è molto misterioso e carico di mitologia. La sirena non sempre nell’immaginario collettivo è una bella donna con il corpo metà pesce. Infatti la sirena è conosciuta anche per il suo lato oscuro, per la sua capacità di ammaliare e divorare gli uomini sventurati che si avvicinano a lei in mare.

La sirena di Milano sembra appartenere alla seconda categoria di sirene, orribili di aspetto fisico, forse crudeli. Questa creatura, conservata al Museo, è di dimensioni ridotte, circa trenta centimetri, le sue unghie sono state ricavate da un uccello e la sua coda da scaglie di pesce, mentre i capelli sono di un essere umano. Purtroppo gli studi effettuati sulla sirena di Milano hanno dimostrato che si tratta di un falso, costruito ad arte. Il corpo è sostenuto al suo interno da una struttura in legno e cartapesta e il resto del corpo è un assembramento di parti di altri animali.

La misteriosa sirena di Milano, conservata al Museo

Illustrazione di una sirena. Foto di Sergei Tokmakov Terms.Law da Pixabay

Il ritrovamento della sirena di Milano

All’inizio degli anni 80, un paleontologo noto come Giorgio Teruzzi, ha rinvenuto il reperto nei sotterranei del Museo, nella zona depositi. Per qualche strano motivo non era stata contrassegnata da alcuna voce ed era come nascosta in un intercapedine nel muro. Forse la sirenetta apparteneva a un collezionista privato che l’aveva nascosta alla vista di altre persone?

Approfondimenti:

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La creatura di Alvignanello, le nuove foto e i video

La creatura di Alvignanello, le nuove foto e i video

Il caso della creatura di Alvignanello è stato affrontato molte volte nel sito ChupaCabraMania.com grazie alla testimonianza di Vincenzo Tufano che si occupa del caso. Vincenzo Tufano è stato testimone diretto di due avvistamenti della creatura, risiede in loco ed è riuscito a scattare alcune foto alla creatura.

Grazie alla sua testimonianza molto materiale su questo misterioso e gigantesco criptide è stato analizzato da lui e dai suoi collaboratori. Oltre a Vincenzo Tufano sono molti altri testimoni che hanno vissuto incontri spaventosi con una creatura anomala nei pressi del fiume Volturno. Alcuni enti televisivi si sono interessati del caso e alcune fotografie sono state divulgate dallo stesso testimone Vincenzo Tufano.

Di seguito le fotografie della creatura.

La creatura lucertiforme dotata di aculei.

Anno 2019.

Di seguito una foto scattata ad una strana creatura lucertiforme che deambulava in posizione eretta ricoperta di aculei descritta simile ad uno struzzo. Un altro testimone ha descritto l’animale alto circa 1.90 metri.

Immagine di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano
Particolare dello strano essere fotografato. Immagine di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano

Lo strano animale tra i cespugli

Di seguito una foto scattata nel 2019 da un testimone C.B. ad uno strano animale nascosto tra i cespugli con occhi rossi e muso allungato? Quale tipo animale è stato fotografato?

Immagine di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano
Un immagine di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano
Immagine di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano

La testimonianza e la foto scattata da Vincenzo Tufano

10 aprile 2021.

“Nei fotogrammi in questione si nota una presunta entità animale bipede al passo, cioè in fase di deambulazione, infatti la zampa sinistra è staccata dal terreno. L’essere è eretto su due zampe con muso e testa vagamente simile a quella di un coccodrillo. Dalle analisi comparative, nonostante la distanza dall’osservatore sia di 15 metri, si notano le notevoli dimensioni della sagoma. Secondo la testimonianza di Tufano la creatura era simile a un rettile dai tratti coccodrilleschi, ma senza la coda. Tufano, facendo una comparazione con gli alberi, riuscì a calcolare un’altezza di circa 3 metri (o poco meno) dello strano animale. Deambulava su due zampe come un uomo, ma a passi molto lunghi.

Le movenze della creatura.

Questo singolare bipede era pesantemente inclinato in avanti, come se avesse una sorta di gobba. Infatti sul dorso – continua Tufano – spiccava una sorta di grosso aculeo e la sua epidermide era in apparenza umida e scivolosa, come le scaglie dei pesci. Ha percorso più di 50 metri in 10/ 15 secondi, per poi sparire all’interno di un canale. Giusto il tempo per immortalarlo in una foto. Prima di sparire dalla mia vista ha emesso un gemito sordo simile a un ringhio che rimbombava insieme al rumore dei suoi passi pesanti che impattavano sul terreno.

Poi non l’ho più visto. Stava calando il buio e quindi decisi di andare via. Il giorno dopo sul posto trovammo le solite orme a tre artigli, distanziate di due metri le une dalle altre, a conferma dell’enorme stazza. Con l’aiuto delle Autorità Forestali e gli esperti di fauna esotica si cercò di analizzare le orme, cercando di dare un nome a questo animale. Ma la sua classificazione fu ignota.”

Altri due testimoni hanno avvistato la creatura ma hanno deciso di mantenere l’anonimato. Gli enti preposti stanno effettuando

Immagine di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano
Immagine di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano

Il volto fotografato da una fototrappola posta a quattro metri di altezza.

Immagine di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano

Foto risalente all’anno 2020, ma di quale animale si tratta? Potrebbe essere una creatura dragomorfa che si aggirava nei boschi di Alvignanello?

Aggiornamento: è stata messa in dubbio, da parte dello stesso Vincenzo Tufano, la veridicità di questa fotografia in quanto non vi è una prova tangibile e reale effettiva della sua veridicità.

L’articolo completo nel sito La foto della creatura di Alvignanello.

Di seguito una foto scattata alla creatura di notte mentre guadava il fiume Volturno.

Giugno 2020

Una strana creatura è stata fotografata da una fototrappola fissa, sembra che l’animale abbia le zampe immerse nell’acqua. Forse si tratta del mostro di Alvignanello? Dalle immagini si nota chiaramente che l’animale è dotato di aculei e il muso è simile a quello di un coccodrillo, e deambula in posizione eretta.

Immagine di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano

Un particolare delle gambe della creatura fotografato da Vincenzo Tufano durante il primo avvistamento del 3 maggio del 2020.

Immagine di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano

Di seguito le foto delle impronte della creatura

Immagine di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano

Leggi gli articoli del sito sulla creatura di Alvignanello

Dall’inchiesta su lo strano criptide sauromorfo di Alvignanello di Vincenzo Tufano e dei suoi collaboratori.

Inchiesta su lo strano criptide di Alvignanello, in corso

Forti ruggiti e sibili nella notte, rinvenimento di animali selvatici predati nei boschi, orme giganti a tre artigli non identificate. Vi sono testimonianze di incontri ravvicinati con una strana creatura lucertiforme …

Di seguito la testimonianza di Vincenzo Tufano

Immagine di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano

Testimonianza creatura Alvignanello di Vincenzo Tufano

”Era il tre maggio ( 2020), all’imbrunire, e stavo raccogliendo della legna nel sottobosco. Quando sentii un rumore sordo per nulla familiare, un boato, provenire da un boschetto sito sulla mia destra.

Porto con me una torcia, molto potente, causa la luce bassa, e non appena penetro nella boscaglia noto dinnanzi a me una ” massa enorme”. La voglia di capire cosa fosse mi spinse ad avvicinarmi e giunto a pochi metri realizzai che erano delle zampe, leggermente rialzate nella parte centrale, e due gigantesche gambe

La video intervista a Vincenzo Tufano, testimone

Il mostro di Alvignanello intervista a Vincenzo Tufano, Video intervista.

Immagini ed intervista in esclusiva della creatura effettuate dal testimone Vincenzo Tufano del mostro di Alvignanello in Campania.

3 maggio del 2020.

Era all’imbrunire e stavo raccogliendo della legna nel sottobosco di Alvignanello. Quando sentii un rumore sordo per nulla familiare, un boato, provenire da un boschetto sito sulla mia destra.Porto con me una torcia, molto potente, causa la luce bassa e non appena penetro nella boscaglia noto dinnanzi a me una massa enorme”.

Intervista di Erika Di Cuonzo.

La foto esclusiva della creatura

Immagine di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano

Esclusiva: la foto della creatura di Alvignanello, Campania.

Le immagini di seguito riportate sono di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano

Campania. Alvignanello. Nell’anno 2020 un sistema di fototrappole è stato piazzato tra il fiume Volturno e i boschi di Alvignanello.

Le fototrappole sono state situate ad un’altezza di circa cinque metri e la loro impostazione era stata attivata su foto e registratore audio. Le fototrappole sono un sistema autonomo utile nel sorvegliare determinate zone e sono dotate di led ad infrarossi che l’occhio umano non è in grado di percepire.

Aggiornamento: è stata messa in dubbio, da parte dello stesso Vincenzo Tufano, la veridicità di questa fotografia in quanto non vi è una prova tangibile e reale effettiva della sua veridicità.

Il Coccodrillo nel fiume Volturno

Immagine di esclusiva proprietà di Vincenzo Tufano

Coccodrillo avvistato ad Alvignanello, è il mostro?

Anno 2019, Campania. Un coccodrillo nel fiume Volturno?

Nell’anno 2019 un pescatore ha fotografato nel fiume Volturno un animale del tutto simile a un coccodrillo.

La foto è stata consegnata a Vincenzo Tufano, testimone del caso, il quale ha commissionato l’analisi ad un esperto del settore che ne ha appurato l’autenticità.

Il verso inquietante della creatura

Il Criptosauro di Alvignanello, ascolta il suo verso. Inchiesta di Carmine Silvestri e Vincenzo Tufano

12/06/2020. I resoconti testimoniali sino ad ora raccolti sui fatti di Alvignanello e dintorni. Non si limitano esclusivamente all’osservazione presunta dell’entità vagante, al rinvenimento di impronte o agli animali brutalmente predati. La casistica si allarga.

Il reportage di Angelo Mormile

Reportage riguardo la leggenda del drago di Alvignanello

Un anticipazione sul reportage di Angelo Mormile sul Drago di Alvignanello con trailer all’interno.

Tutte le leggende hanno un fondo di verità. La mente umana dovrà aprirsi prima o poi alla studio di altre realtà insolite. Siamo ad Alvignanello, in provincia di Caserta:

Una leggenda oscura narra di una bestia infernale, simile a un dragone, che si aggirerebbe da tempo immemore tra gli anfratti boschivi del fiume Volturno…

Di seguito i video sulla creatura di Alvignanello visionabili sul canale YouTube di ChupaCabraMania.com

Il mostro di Alvignanello in Italia parla il testimone Vincenzo Tufano

La misteriosa creatura di Alvignanello, Campania, ascolta il suo verso.

Il mostro di Alvignanello, Campania, l’analisi delle impronte della creatura.

Trailer del reportage la leggenda del drago di Alvignanello di Angelo Mormile

Il video sulla creatura di Alvignanello in Campania nel canale YouTube di ChupaCabraMania

Approfondimenti:

Infine visita la sezione del sito Tutto sulla creatura italiana di Alvignanello

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La strana creatura del lago Fucino in Abruzzo

La strana creatura del lago Fucino in Abruzzo

Abruzzo, Italia.

Il lago Fucino è situato in Abruzzo nella regione nota come Marsica nella provincia della dittà dell’Aquila. Ad oggi il lago si è completamente prosciugato grazie agli interventi dell’uomo attuati nel tentativo di prosciugarlo. Il lago del Fucino in passato è stato oggetto di tentativi di bonifica a causa delle sue acque malsane. Le problematiche legate al suo esondamento dagli argini erano molto importanti.

Questo lago è stato classificato come il terzo lago più grande d’Italia dopo il lago Maggiore che si trova tra Lombardia, Piemonte e Svizzera. Tuttavia, dopo il prosciugamento del lago Fucino, il Lago di Como lo ha sostituito ottenendo il terzo posto nella classifica dei laghi più grandi d’Italia. Il primo posto spetta al lago di Garda che tocca le regioni del Trentino Alto-Adige, Veneto e Lombardia.

La strana creatura del lago Fucino in Abruzzo, la nascita della leggenda.

Lago immagine rappresentativa. Foto di Monika Iris da Pixabay

Nel terzo secolo avanti Cristo in un poema di Alessandra di Licofrone è nominato un fiume. Il fiume attraversa il lago con le sue pure acque e gli è attribuito il nome di Python.

Probabilmente la traduzione di Python, Pitone, serpente, diede origine alla leggenda della presenza di un mostro serpentiforme nel lago.

Il lago aveva acque inquiete e insidiose in quanto era caratterizzato da forti correnti e mulinelli d’acqua. Il fondale scoglioso era probabilmente il motivo per cui spesso le imbarcazioni venivano danneggiate durante la navigazione, causandone talvolta l’affondamento. Questi fenomeni nel lago, del tutto naturali, spesso erano scambiati per un mostro lacustre. La creatura era descritta come una creatura serpentiforme dotata di otto pinne e denti aguzzi in grado di aggredire ed affondare le navi.

Le pinne descritte dai testimoni dell’epoca potevano essere in realtà gli scogli che affioravano dall’acqua nei momenti di secca del lago avvolti dai mulinelli? Gli scogli erano i colpevoli degli incidenti accorsi alle imbarcazioni?

Le divinità del lago Fucino.

Il lago Fucino. secondo una leggenda, era abitato dal  “Genio del Fucino” (o Dio selvaggio). Il Genio del Fucino sapeva essere sia generoso che crudele con coloro che vivevano nei pressi delle sue rive. Il Dio era generoso quando le acque del lago erano calme e veniva denominato Dio Fucino. Il Genio del Fucino si trasformava nel Dio Pitonio diventando crudele quando le sue acque invadevano le città.

Conclusioni:

Nel lago Fucino viveva realmente una creatura serpentiforme con otto pinne, oppure si trattava di un fenomeno naturale scambiato per una strana creatura?

Approfondimenti:

Di seguito il Trailer del canale YouTube di ChupaCabramania.com

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Coccodrillo avvistato ad Alvignanello, è il mostro?

Coccodrillo avvistato ad Alvignanello, è il mostro?

Anno 2019,Campania.

Un coccodrillo nel fiume Volturno?

Nell’anno 2019 un pescatore ha fotografato nel fiume Volturno un animale del tutto simile a un coccodrillo.

La foto è stata consegnata a Vincenzo Tufano, testimone del caso, il quale ha commissionato l’analisi ad un esperto del settore che ne ha appurato l’autenticità.

L’avvistamento.

Un pescatore durante una giornata di pesca ha notato una sagoma nell’acqua a circa 50 metri di distanza di dimensioni notevoli nuotare nel fiume. L’uomo vide che ciò che si trovava nel fiume in quel momento non era un coccodrillo comune ma era un rettile di dimensioni spropositate. L’animale era dotato di lunghi aculei che ritraeva a suo piacimento lungo la schiena.

Di seguito le foto effettuate dal pescatore:

Immagine di proprietà di Vincenzo Tufano

Ad oggi non esiste specie conosciuta vivente di coccodrillo dotata di aculei come quelli descritti dal pescatore.

La foto scattata all’animale risulta leggermente sfocata a causa della condensa sull’obiettivo dovuta alla pioggia che cadeva quel giorno in quei luoghi.

Dopo pochi metri davanti al testimone l’animale è uscito dall’acqua non deambulando su quattro zampe ma su due zampe, in posizione eretta. Il simil coccodrillo si è addrentato in una radura boschiva nei pressi del fiume tra gli alberi ed era molto alto. L’altezza stimata dal testimone è di 4 o 5 metri. 

Le analisi della foto:

La foto è stata analizzata in negativo da un esperto del settore che preferisce mantenere l’anonimato. Si tratta di una tecnica utile per appurare l’autenticità dell’immagine.

In questo caso la foto è originale in quanto si possono notare molto bene i dettagli dell’immagine. Ad esempio le onde del fiume e l’animale immortalato si vedono chiaramente. In conclusione la foto è originale.

Foto in negativo del coccodrillo avvistato ad Alvignanello
Un ulteriore foto del coccodrillo avvistato ad Alvignanello nel fiume Volturno, immagine di proprietà di Vincenzo Tufano.

Il materiale testo e foto sono di proprietà di Vincenzo Tufano.

Approfondimenti:

Leggi l’articolo sul caso della creatura di Alvignanello. Infine approfondisci con le testimonianze di Vincenzo Tufano, gli studi su foto, impronte e calchi giganteschi visionando gli articoli correlati.

Di seguito il video sulla creatura di Alvignanello con la testimonianza di Vincenzo Tufano.

Ascolta il verso della creatura sul canale YouTube di ChupaCabraMania nel video dedicato al caso di Alvignanello.

Approfondimenti:

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I libri di Erika Di Cuonzo.

Di seguito scopri il libro gatti magici o demoniaci, Le leggende. Tu quale gatto vorresti? Disponibile su Amazon, Kobo e Google Play

Secondo alcune leggende, il gatto è l’unico animale in grado di tenere testa al Diavolo, inoltre, gli sono attribuiti poteri paranormali che in passato ne hanno quasi causato lo sterminio. Alcune di esse narrano l’esistenza di gatti giganti, forse alieni, dotati di lunghe zanne e caratteristiche paranormali. Dunque, il gatto, potrebbe davvero essere un animale magico, oppure si tratta di un demone? In questo volume sono raccolte alcune tra le più suggestive leggende sui gatti.

Buona lettura.

Di seguito il book trailer del libro sul canale YouTube di Chupacabramania.com:

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La leggenda della Matta Selvatica della Val Masino

La leggenda della Matta selvatica della Val Masino, Valtellina

La Matta selvatica della Val Masino nella Valtellina è una figura spaventosa utilizzata per spaventare i bambini proprio come la figura leggendaria dell’Uomo Nero. Anche l’Uomo Nero o Babau è una figura demoniaca che si mostra con vari aspetti che terrorizza con le storie che lo riguardano i bambini che si allontanano dai genitori,

Questa donna nota come Matta Selvatica o in dialetto locale “màta selvàdega” o “màta salvàdega” secondo la leggenda popolare viveva da sola in un enorme masso sito nel fiume Masino e il suo aspetto era spaventoso. La Matta Selvatica era sporca e con un aspetto orribile ed era un vero e proprio deterrente per i bambini ad uscire di notte dalle loro abitazioni.

Ai bambini gli anziani raccomandavano di non uscire al tramonto perchè la Matta Selvatica poteva rapirli e ucciderli per poi bollirli in un calderone. Era risaputo tra gli anziani che la “màta selvàdega” quando usciva dopo il tramonto cercava quanti più bambini da rapire per avere il calderone bello pieno.

Donna Immagine di pendleburyannette da Pixabay

Secondo la leggenda un ragazzo diventato ormai adulto terrorizzato nell’infanzia dalla Matta Selvatica decise di fare giustizia da solo. L’uomo raggiunto il masso dove viveva la donna la attirò con del vino fuori dalla sua strana abitazione. La Matta Selvatica cadde nel tranello e bevve il vino e l’uomo colse l’occasione per spingerla nel fiume uccidendola. Forse la Matta Selvaggia era un strega?

Curiosità:

La Val Masino è una zona d’Italia sito nella Valtellina in provincia di Sondrio in Lombardia. E’ una zona geografica ricca di folclore popolare con leggende e figure strane che si aggirerebbero in questi suggestivi luoghi.

Una leggenda suggestiva è quella della mamma povera di Sant’Antonio e i sassi trasformati in castagne.

Leggi l’articolo sulle numerose leggende sulle castagne in Italia. Le castagne sono un ricco frutto autunnale molto nutriente, di seguito l’articolo:

Le leggende delle castagne, frutto autunnale.

Approfondimenti:

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I grandi felini avvistati in Italia, sono gatti alieni?

I grandi felini avvistati in Italia, sono in realtà gatti alieni?

Avvistamenti grandi felini in Italia.

L’Italia non è nuova agli avvistamenti di grossi animali di colore scuro o nero nelle campagne. Si tratta di ABC o di grossi felini come pantere nere libere scappate da circo o sfuggite da abitazioni in cui erano detenute illegalmente?

Talvolta le persone non possono più prendersene cura o semplicemente si rendono conto della loro pericolosità per l’uomo e le liberano. Nonostante la cattività e il rapporto quotidiano con l’uomo in questi grandi felini rimane l’istinto selvatico.

A partire dagli anni novanta l’Italia è stata teatro di una lunga scia di avvistamenti di pantere, ma non solo anche di leoni e leonesse. Alcuni di questi casi non hanno avuto alcun riscontro da parte dei ricercatori in quanto spesso non erano presenti impronte del presunto felino, ma in altre situazioni si è trattato realmente di un grande felino libero. Questi strani avvistamenti continuano anche ai giorni nostri e molti restano misteri irrisolti.

Il caimano in Sardegna nel 2019 nel nuorese.

Un caimano. Foto di InspiredImages da Pixabay

Sardegna.

Non si tratta sempre e solo di pantere nere.

Un caimano lungo poco più di un metro di nome Jack nel 2019 è fuggito da un circo e scambiato per un coccodrillo. Fu catturato il 1 settembre 2019 a Cala Liberotto. Agli occhi di una persona che non conosce questi animali è molto facile scambiare coccodrilli e caimani.

I grandi felini avvistati in Italia, sono gatti alieni?

Le pantere nere, i casi più noti.

Pantera nera. Foto di Ian Lindsay da Pixabay
Sicilia

Palermo.

Il 27 febbraio 2011 una pantera nera fuggì da una villa di una persona mafiosa a Palermo. Non è il primo animale detenuto illegalmente che fugge da abitazioni private seminando il panico, poi catturato. Una videocamera riprese la pantera.

Marche

Nelle colline di Ripatransone, Ascoli Piceno, nelle Marche a partire dal 9/07/2020 è stato segnalato un grosso felino descritto come una pantera. La guardia forestale per cercare di individuare l’animale, mai catturato, installò delle foto-trappole in punti strategici anche nei pressi di un punto con resti di piume di volatile dove sembrava che un grosso animale avesse consumato un pasto.

La guardia forestale giunse alla conclusione, anche in base alle impronte rinvenute, che poteva trattarsi di un grosso canide ad esempio un cane Corso.

Le testimonianze riportarono casi di animali domestici divorati e dilaniati da grossi denti e di aver visto fuori dalla sua abitazione un animale alto fino a 90 centimetri con una grossa coda. Un mistero tutt’ora irrisolto.

Campania

In zone come Benevento, Avellino e Torrecuso è stato avvistato un grosso animale. Una pantera? L’esame del Dna dei campioni biologici dell’animale ha escluso una pantera nera nel territorio. Era un grosso cane in queste zone?

Puglia

Bari.

22 febbraio 2021.

Una pantera fotografata in provincia di Bari, mai catturata. Le tracce della pantera sono state rinvenute nelle campagne di Castellana Grotte.

Lecce.

In Puglia nel 2021 nelle campagne di Lecce è stata a lungo segnalata la presenza di una ipotetica pantera nera, in realtà un Serval. Una femmina di Serval con i cuccioli è stata trovata il 24 aprile 2021. Il Serval di colore nero, piuttosto raro e più grande di un gatto comune con grandi orecchie.

Potrebbe trattarsi dell’animale avvistato in provincia di Bari qualche mese prima?

Toscana.

Leonessa. Foto di David Mark da Pixabay

La leonessa di Siena.

Siena.

Nel tratto stradale che collega la città di Siena nel Comune di Monteroni d’Arbia a Radi un autista di bus fece scattare l’allarme nella zona affermando di aver visto una leonessa a circa cento metri dallo scuolabus. Della leonessa non sono state trovate tracce, per questo motivo le ricerche, imponenti, furono interrotte.

In quel periodo un circo si trovava in quella zona ma non dissero di aver smarrito alcun animale da loro detenuto e il circo in questione deteneva solo tigri non leoni.

Il caso Felicity

Inghilterra.

Un puma, chiamato Felicity, è stato catturato nel 1980 in Inghilterra. Probabilmente si trattava di un felino domestico, era molto docile. L’animale era di sesso femminile. Il caso ebbe una notevole risonanza mediatica.

Conclusioni:

I grandi felini avvistati in Italia, sono gatti alieni?

Si tratta sempre di pantere nere, leoni, orsi o animali esotici sfuggiti dai circo o dalla detenzione illegale o potrebbe trattarsi di ABC che non lasciano tracce ma sono simili ai grossi felini che noi conosciamo? Oppure si tratta di leggende metropolitane? Molti casi di avvistamenti restano misteri con tante testimonianze.

Di seguito l’audio articolo su il mistero dei grandi gatti alieni o ABC nel canale YouTub di ChupaCabraMania.com. Iscrivetevi!

Approfondimenti:

Di seguito leggi nel sito l’articolo sugli ABC o Alien Big Cat ( Grandi Gatti Alieni)

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