La leggenda del lago di Carezza in Alto Adige

La leggenda del lago di Carezza in Alto Adige

Il “Lago dell’Arcobaleno” tradotto nel dialetto locale, il ladino, “Lec de Ergobando” è il lago di Carezza. Il lago di Carezza si trova nelle Dolomiti a 1520 metri di altezza nella Val d’Ega del comune di Nova Levante ed è un magnifico lago dai colori dell’arcobaleno, la sua massima profondità è di 22 metri ma varia molto in base alle stagioni. La sensazione che regala a chi lo guarda è quella di un laghetto incastonato nella roccia perché è alimentato da fonti sotterranee quindi visivamente non si vedono immissari nel lago . Il lago di Carezza è noto anche come lago delle Favole delle Dolomiti.

La leggenda del lago di Carezza

Il lago di Carezza. Foto di laurazzz1999 da Pixabay

La leggenda che avvolge questo lago dai colori arcobaleno narra che i colori così particolari siano dovuti a dei gioielli lanciati sul fondo del lago da parte di un Mago: Masarè. Il mago Masarè si era innamorato di una bellissima sirenetta, oppure ninfa in base a chi racconta la leggenda, che abitava in questo lago.

Il mago si era innamorato della sirena ma non poteva mostrarsi a lei nei suoi veri abiti per cui Masarè si rivolse alla strega Lanwerda che viveva nei pressi del lago di Carezza. La strega diede un consiglio al mago di vestirsi da qualcosa che potesse attirare l’attenzione della sirena senza farlo però scoprire: da venditore di gioielli. Al mago la strega suggerì di impressionare la sua amata con la creazione di un arcobaleno utilizzando i gioielli. L’arcobaleno doveva collegare Latemar e il Catinaccio due bellissime vette delle Dolomiti che si possono vedere rispecchiate nel lago di Carezza.

Mille colori. Foto di Rachealmarie da Pixabay

Il mago Masarè entusiasiasta dell’idea suggerita dalla strega costruì un magnifico arcobaleno che la sirenetta vide. Purtroppo il mago fu scoperto dalla sirena in quanto non si era travestito da venditore di gioielli. La sirena per questo motivo scomparve nella profondità del lago senza mai più mostrarsi a nessuno. In un momento di rabbia il mago gettò nel lago tutti i gioielli e l’arcobaleno faticosamente costruito. Secondo la leggenda da questo gesto rabbioso sono nati i colori dell’arcobaleno caratteristici del lago di Carezza.

Un sentiero circonda il lago dell’Arcobaleno e permette ai turisti di ammirarlo nella sua bellezza.

Approfondimenti:

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Mistero chupacabra o lupo mannaro in Messico?

Mistero un chupacabra o un lupo mannaro ha attaccato e ucciso bestiame in Messico?

Giovedì 26 agosto 2021

Camargo. Stato di Chihuahua, Messico.

Camargo è molto noto in quanto è un importante punto di riferimento nel campo agricolo e zootecnico.

Miguel de la Torre, proprietario terriero locale, ha reso pubblica la notizia che nella sua fattoria ha rinvenuto numerosi animali da allevamento deceduti in modo alquanto anomalo.

Si tratta di maiali e pecore ritrovati completamente dissanguati e con dei buchi nel corpo caratteristici del modus operandi del Chupacabra. Secondo l’uomo da quei profondi buchi sarebbe stato asportato il sangue ai suoi animali causandone la morte.

A Camargo anche in passato vi sono testimonianze di una strana creatura orribile e con sembianze umanoidi che si aggirerebbe per le campagne e le abitazioni della zona. Alcuni operai hanno visto una creatura dall’apetto orribile umanoide e lo avrebbero descritto però come un Lupo Mannaro.

Mistero un chupacabra o un lupo mannaro ha attaccato e ucciso bestiame in Messico?

Ipotesi:

Secondo gli abitanti locali potrebbe trattarsi del mitologico Chupacabra, animale “che letteralmente succhia il sangue capre” di origine sud americana. Oppure potrebbe trattarsi di un animale che vive nascosto in una delle numerose caverne della zona.

Il Chupacabra però si differienza molto come aspetto fisico dato dalle testimonianze riguardo al Lupo Mannaro.

Rappresentazione di un Chupacabra
Jeff Carter / Come funziona Stuff, CC BY 2.5 https://creativecommons.org/licenses/by/2.5, via Wikimedia Commons
Rappresentazione di un lupo mannaro Foto di Pablo Elices da Pixabay

Forse si tratta di un animale non noto che ha subito una mutazione che gli abitanti locali non sanno identificare.

Il mistero di Camargo. Un Chupacabra?

Secondo la descrizione dei contadini e testimoni locali non ricorda molto questa sfuggente creatura. In quanto a Camargo sono stati uccisi anche animali da affezione come cani, cavalli ed è stata rivenuta e fotografata un orma simile a un impronta umana.

Conclusioni:

Resta un mistero quale tipo di animale possa aver attaccato ed ucciso questi animali a Camargo. La fauna locale in queste zone registra specie di notevoli dimensioni e pericolose per l’uomo e gli animali da allevamento. Ad esempio a Chihuahua vi sono presenti coyote, puma e l’orso nero americano. Si tratta di grandi carnivori presenti in quasi tutto il sud America.

Approfondimenti

Leggi l’articolo nel sito sul chupacabra:

Il chupacabra è un mito o una realtà?

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Il video sul canale YouTube sul chupacabra.

Articolo audio sul chupacabra. Iscrivetevi al canale per tutti i nuovi video inerenti gli articoli del sito.

Immagine di copertine tratta da Wikimedia Jeff Carter / Come funziona Stuff, CC BY 2.5 https://creativecommons.org/licenses/by/2.5, via Wikimedia Commons

Buon Natale con i Lupi Mannari dell’Irpinia

Buon Natale con i Lupi Mannari dell’Irpinia

In Irpinia, in Provinicia di Avellino, vi è la radicata credenza che questa zona territoriale sia un luogo in cui sono presenti i Lupi Mannari. In queste zone i Lupi Mannari sono chiamati con diversi nomi come Pampanari, Lupenari oppure Pompanari. Questi nomi derivano dal termine pampana ovvero foglia di vite. Questo fogliame noto anche come pampene ricopre spesso i corpi dei Lupi Mannari.

L’Irpinia è un distretto territoriale ricco di vallate e fiumi, sia montuoso che collinare, in Campania che non tocca alcuna zona marittima. Il fiume principale che l’attraversa è il Calore. Sono molte le zone dell’Irpinia in cui la leggenda del Pampanaro è ben radicata e descritta. A volte i Pampanari la notte di Natale si trasformano attaccando la popolazione oppure attaccano il bestiame da allevamento come galline e conigli.

Nascere la notte di Natale, una condanna?

Albero Nalate Foto di Free-Photos da Pixabay

In Irpinia una credenza o leggenda popolare narra che queste creature siano nate la notte di Natale, il 25 Dicembre e che Gesù Cristo le abbia condannate a vita per l’affronto subito. La condanna per coloro che sono nati in questa Santa Notte sono appunto il vagare metà uomo e metà lupo solo una volta al mese con la luna piena.

Alla notte di Natale sono attribuiti molte credenze legate a “rituali magici”. I lupi mannari da uomini si trasformano in parte in lupi privi di coda e dotati di mani.

I Licantropi assumono fattezze terrificanti con un aggressività notevole con chiunque, inclusi i consanguinei, e lontanamente si ricordano della loro natura umana.

Illustrazione Foto di Artie_Navarre da Pixabay

Buon Natale con i lupi mannari dell’Irpinia

La leggenda della sposa inconsapevole del Lupo Mannaro

Nella zona di Avellino nacque un amore tra un boscaiolo e una bellissima donna. La ragazza non credette alle strane storie che si mormoravano sull’uomo, che fosse stato trovato nudo più di una volta. Una diceria inquietante era che dalla sua casa isolata dove viveva da solo nel bosco si sentissero a volte delle grida. L’uomo svolgeva la professione di fornaio.

La coppia convolò a nozze e l’uomo disse alla sua sposa che una volta al mese doveva allontanarsi dalla sua abitazione. La ragazza quella notte non doveva mai uscire di casa. Poteva aprire la porta solo dopo aver udito bussare per tre volte.

Ben presto il comportamento ambiguo dell’uomo fece si che la sposa cercò di scoprire la causa di questi allontanamenti notturni. Purtroppo la giovane donna fu uccisa un da un lupo mannaro di enormi dimensioni che entrò in casa. La creatura forse aveva bussato una sola volta ingannando la giovane. Il Lupo Mannaro era il marito della ragazza che al mattino tornando uomo, sconvolto dal gesto compiuto si uccise. Probabilmente per questo fenomeno, a cui era condannata tutta la sua famiglia, l’uomo lavorava di notte facendo il fornaio.

Come difendersi dai Lupi Mannari in Irpinia:

Incontare un Licantropo in Irpinia significa cercare una strategia per sfuggire a morte certa. Si tratta di metodi difensivi tipici delle leggende sui Lupi Mannari in tutto il mondo non solo in Italia. Il fuoco può spaventare e far allontanare queste creature.

Lo sventurato può scappare su una scalinata con oltre tre gradini in quanto il Lupo Mannaro non sa salire le scale. Ci si può rifugiare in una Chiesa, sempre che ci si giunga tramite degli scalini.

Scalinata Foto di cocoparisienne da Pixabay

Oppure se si ha una croce con se è possibile colpirlo con un chiodo della croce stessa per ucciderlo.

Anche un proiettile d’argento può uccidere un Licantropo e far fare un bagno a una persona che sta trasformandosi in Lupo mannaro inverte il processo.

Nel comune di Calitri in provincia di Avellino il Lupo Mannaro è noto come P’mm’nal o Pumminale e vaga di notte con il suo spaventoso ululato.

Conclusioni.

I licantropi o Lupi Mannari sono presenti in molte culture nel mondo con molte similitudini nell’affrontarli.

Il video sui Lupi mannari dell’Irpinia.

Di seguito il video sui Lupi mannari dell’Irpinia la notte di Natale sul canale YouTube di ChupaCabraMania.com. Iscrivetevi al canale per vedere sempre nuovi video relativi agli argomenti del sito!

Leggi nel sito l’articolo sui Lupi Mannari:

L’uomo lupo detto anche Licantropo

Leggi l’articolo sul sito riguardo i Lupi Mannari In Sicilia:

I Lupunari o Lupi Mannari siciliani . I Lupunari sono figure sospese tra mito o realtà nella terra di Sicilia.

Leggi l’articolo sul Lupo Mannaro a Napoli.

Il lupo mannaro a Napoli e la strada a lui dedicata

Approfondimenti:

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Sul canale YouTube di ChupaCabraMania il video sulla bestia di Bray Road in Winsconsin Usa.

Si è trattato di un Lupo Mannaro? Iscrivetevi al canale per altre notizie e video!

I polpi sono alieni non creature terrestri…in teoria

I polpi sono alieni non creature terrestri…in teoria

La teoria dei polpi provenienti dallo spazio.

Secondo una strana teoria di un team di scienziati i polpi sarebbero di origine extraterrestre portati sulla terra da dei meteoriti. Le uova congelate dei polpi oppure polpi criocongelati circa 540 milioni di anni fa nel periodo del Cambriano sarebbero precipitati sul nostro pianeta dando origine ad una nuova specie animale. Risalente in questo periodo sono stati rinvenuti numerosi fossili di animali molto complessi. Il Cambriano è un periodo estremanente importante nella scala evolutiva in cui vi sono stati numerose evoluzioni di specie. Il motivo non è chiaro del perchè e come sia avvenuto il fenomeno proprio in quel periodo.

Per questo motivo la teoria di vita extraterrestre o comunque di intromissioni da parte di forme di vita aliene prenda spesso piede in qeusto contesto.

I polpi sono alieni?

Un polpo Foto di Taken da Pixabay

Questo studio sui polpi di origine aliena è stato effettuato per la particolarità di questi animali marini. Il polpo comune possiede dei genomi trasformativi unici che difficilmente sono riconoscibili in altre specie animali conosciute. Questo singolare evento genetico è quello che ha fatto effettuare uno studio su questi animali. Gli scienziati che hanno affrontato lo studio sono 33.

Il gruppo dei cefalopodi ovvero calamari, polpi comuni e seppie provengono forse da un pianeta che non è la Terra?

Sopratutto i polpi, non gli Octopodidae, possiedono una sofisticata conformazione del loro apparato nervoso e alcune strutture del loro corpo sono straordinariamente complesse oltre ad un aspetto fuori dal comune.

Ad esempio gli occhi sono utilizzati come una fotocamera ed hanno la capacità della mimetizzazione. Si tratta di strutture molto evolute che sembra possano avere origini di un genoma molto più evoluto di quello generalmente appartenente alle specie animali che popolano la terra, incluso l’uomo. Il polpo possiede 33.000 geni in più rispetto all’uomo.

La teoria del Virus extraterrestre e la panspermia

Lo spazio Foto di Lumina Obscura da Pixabay

Per spiegare questa evoluzione gli scienziati hanno supposto che forse un virus di origine extraterrestre ha infettato i calamari primordiali. I Calamari primordiali dopo l’infezione potrebbero essere diventati i polpi evoluti che noi conosciamo.

Questo fenomeno è noto come Panspermia, fenomeno secondo il quale gli alieni avrebbero disseminato la vita sulla Terra. Ma non vi sono prove a sostenere queta teoria nonostante scienziati molto famosi la sorreggano da molti anni come Chandra Wickramasinghe.

Non è una nuova teoria in cui alcuni scienziati affermano che non tutta la vita nella Terra si sia sviluppata sulla stessa. Che forse alcune specie animali siano di origine aliena non è affatto una novità nel campo delle origini della biologia.

Ma come ci sono questi studi che sembrano quasi bizzarri, vi sono altri studi di numerosi scienziati e virologi che sono in gran

do di contestare quanto espresso in queste teorie.

Di seguito il video sul canale YouTube di chupaCabraMania.com, iscriviti!

Conclusioni:

I polpi quindi sono alieni? Provengono dallo spazio? Si attendono altri studi e conferme.

Approfondimenti:

Leggi l’articolo sul calamaro gigante nel sito.

Il mito del Kraken ed il calamaro gigante

Visita nel sito la sezione sulle Strane Creature e criptozoogia.

La leggendaria bestia di Bray Road, Usa

La leggendaria bestia di Bray Road, Usa

Usa.

In Usa in Winsconsi a Elkhorn e Walworth vi è una sorta di leggenda. Negli anni 80 e 90 ma forse anche molto prima, negli anni 30, si dice che sia stata avvisata una strana creatura con fattezze umanoidi. Un ipotetico avvistamento risale al 1936 lungo una strada di campagna nota come Bray Road . Anche in varie zone dell’Illinois è stata denunciata la presenza di questo criptide. La creatura o mostro rientra nella criptozoologia, ovvero tra gli animali sconosciuti.

Paesaggio in Winsconsin Foto di David Mark da Pixabay

La leggendaria bestia di Bray Road, Usa 

Elkhorn, Usa

Il criptide di Bray Road è descritto in diversi modi. Tutte le descrizioni concordano sul modo di muoversi in posizione eretta della creatura e della presenza di una folta pelliccia che la ricopre. Si tratterebbe di una creatura umanoide ricoperta di folta peluria.

Di seguito le descrizioni della bestia di Bray Road

Un lupo mannaro?

Talvolta è descritta come un lupo mannaro, leggi nel sito l’articolo sui lupi mannari nel sito:

L’uomo lupo detto anche licantropo

Un lupo gigante?

Immagine fantasy Foto di Jasmin da Pixabay

La bestia è stata descritta come un lupo di proporzioni notevoli in grado di deambulare sulle zampe posteriori. Questo lupo gigantesco è descritto di dimensioni variabili con un peso stimato tra i 200 e i 300 kg e alto in posizione eretta oltre due metri.

Potrebbe trattarsi di un incrocio tra lupi e cani di grosse dimensioni? Ad esempio potrebbe tratatrsi di un esemplare come Yuky il lupo gigante a Naples?

Di seguito l’articolo del sito riguardo Brittany Allen e Yuki il lupo gigante a Naples, Usa

Un Waheela?

Oppure si trattava di un Waheela? Il Waheela è un lupo enorme con la pelliccia di colore bianco di origini preistoriche, forse si trattava di un esemplare raro ancora in vita appartenente a questa razza?

Un orso gigante?

Orso in posizione eretta Foto di Foto-Rabe da Pixabay

Un’ulteriore descrizione è quella di un orso gigante che deambula sempre in posizione eretta. Denominato come Bearcoon tradotto in italiano Bear significa Orso e Coon significa Orsetto). 

Un Bigfoot?

Foto di S. B. da Pixabay

Potrebbe trattarsi anche di un Bigfoot?

Di seguito l’articolo nel sito: Bigfoot mistero irrisolto nel mondo.

Isteria di massa?

Oppure si tratta di isteria di massa e non è mai esistita alcuna creatura a Bray Road? Le persone semplicemente sentendo parlare di questa creatura hano incominciato a vederla in giro per le campagne e città?

Esperimenti genetici?

Forse si tratta di esperimenti genetici sfuggiti da qualche sorta di laboratorio? Si tratta di una teoria spesso attribuita in presenza di animali non classificati.

Esperimenti militari?

Potrebbe trattarsi di esperimenti di origine militare sfuggiti al controllo delle autorità?

I lupi giganti nella storia italiana e nel mondo.

La storia accenna spesso a lupi giganti. Ad esempio in italia molto documentata è la bestia dell’alto milanese.

L’articolo completo su questa creatura italiana qui:

Una cronaca dimenticata la bestia feroce milanese

Come ulteriore, ma non ultimo esempio, un’altra creatura molto nota è la bestia del Gévaudan in Francia.

L’articolo completo su questa misteriosa creatura nel sito qui:

La bestia del Gévaudan in Francia

Conclusioni:

Su questo criptide è stato girato un film e stati scritti numerosi articoli e un libro. Si tratta forse di una leggenda popolare alimentata negli anni da falsi avvistamenti? Ma purtroppo non vi sono reali prove della sua esistenza.

Approfondimenti:

Infine visita la sezione sulle Strane creature del sito in Italia e nel mondo.

Di seguito il video su YouTube di ChupaCabraMania sulle Strane creature italiane. Iscriviti al canale!

Il Re dei folletti è il Mazapégul in Romagna, Italia

Il Re dei folletti è il Mazapégul in Romagna, Italia

Il folletto Mazapégul è il re dei folletti ma è anche un molestatore di donne in Romagna. La Romagna è una regione storica in nord Italia che include quasi tutta l’Emilia Romagna.

Il Mazapégul romagnolo è descritto come un folletto simile a diversi animali. Questo Folletto è descritto come una scimmia oppure un gatto o un coniglio con le relative dimensioni.

Il re dei Folletti è noto per la sua malvagità che utilizza per far avere incubi e forti dolori addominali a chi desidera. Questo folletto ama essere dispettoso nascondendo oggetti e rovinando opere già iniziate di ogni genere e ama dormire con gli animali nelle stalle.

La leggenda del folletto Mazapégul narra che questa creatura sia in grado di trasformarsi in un essere umano per poter condividere il letto con le donne che sceglie. Secondo la leggenda Mazapégul è ricco di passionalià, sensualità ed erotismo, ricorda la figura mitologica del Satiro.

Il Satiro nella mitologia.

Illustrazione di Satiri con donne. Foto di Valgerd Kossmann da Pixabay

Il Satiro o Fauno è una creatura mitologica di origine greco-romana che si aggira per i boschi ed è metà uomo con orecchie, zoccoli e coda di animale capra o cavallo.

Si tratta di una figura di sesso maschile molto pericolosa per le donne in quanto è una creatura molto lussuriosa e tende ad abusare delle donne che incontra lungo la sua strada. Secondo la mitologia i Satiri usano consumare vino e simboleggiano la fertilità e la forza della Natura. Con il suono di un flauto il Satiro è in rado di incantare chi lo ascolta.

Il Re dei folletti è il Mazapégul in Romagna, Italia

Come difendersi dal Mazapégul:

Vi sono vari modi per tenere lontano dalla propria abitazione e dal proprio letto un Mazapégul. Si tratta di consigli dati dagli anziani romagnoli che conoscono molto bene questo folletto malvagio.

  • Fingere di essere infestati dai pidocchi tiene molto lontano il Mazapégul.
  • Per tre giorni si deve avere un cappio legato ai piedi del proprio letto.
  • E’ sufficiente mascherare la propria sensualità con il mettersi a cavalcioni di una finestra mangiando pane e cacio in bella vista.

Di seguito il video introduttivo sui folletti nel canale YouTube di ChupaCabraMania.

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Approfondimenti:

Di seguito leggi l’articolo del sito in cui ci sono tutti i Folletti italiani dalla A alla Z

I folletti italiani dalla lettera A alla Z

Visita la sezione sul Mondo del paranormale.

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Reportage riguardo la leggenda del drago di Alvignanello

Reportage riguardo la leggenda del drago di Alvignanello

La leggenda del drago di Alvignanello 

Tutte le leggende hanno un fondo di verità. La mente umana dovrà aprirsi prima o poi alla studio di altre realtà insolite.

Siamo ad Alvignanello, in provincia di Caserta: Una leggenda oscura narra di una bestia infernale simile a un dragone che si aggirerebbe da tempo immemore tra gli anfratti boschivi del fiume Volturno. Questo lunghissimo corso d’acqua era  rappresentato  dagli storici di mitologia come un incrocio mostruoso tra una bestia e un essere umano.  Una narrazione ancestrale che si perde tra le pieghe del tempo.

Ma non stiamo parlando però solo di una mera saga fantastica, ma di fatti concreti che hanno coinvolto e sconvolto molti abitanti del posto. Tutto cominciò nel febbraio 2019 quando alcuni pescatori segnalarono alle autorità gigantesche impronte a tre artigli di un presunto grosso animale acquatico. Cinghiali, volpi e ovini dilaniati accompagnavano sempre le misteriosi apparizioni dell’entità.

Reportage riguardo la leggenda del drago di Alvignanello

Altri testimoni cominciarono a farsi avanti come la signora Agata Cusano, la quale asserì di essere stata testimone di un evento correlato alla  misteriosa creatura.

Testimonianza che sarà  corroborata poi anche dall’incontro molto ravvicinato che coinvolse  Vincenzo Tufano, il quale, fu anche il principale inquirente del caso. Fu lui a coinvolgere esperti, zoologi e veterinari e a recuperare i calchi delle gigantesche impronte, sottoponendoli  a uno studio scientifico che comprovò la non compatibilità con specie animali note. Presto nuovi video del Report ” Il mostro di Alvignanello”.  

Una ricostruzione della creatura. Immagine di proprietà di Vincenzo Tufano.

Riprese, montaggio e interviste del trailer a cura di Angelo Mormile. 

Di seguito il video di presentazione su YouTube sul canale di ChupaCabraMania

Il video è anche su Facebook Watch della pagina di ChupaCabraMania.

Approfondimenti:

Leggi l’articolo completo sul testimone Vincenzo Tufano nel sito:

Il mostro di Alvignanello intervista a Vincenzo Tufano

La leggenda del Ozark Howler o l’Ululatore in Usa.

La leggenda del Ozark Howler o l’Ululatore in Usa.

Usa.

Le montagne Ozarks, note come Ozark Mountains o Ozark Plateau incontrano nel loro percorso Arkansas, Missouri, Kansas, Texas e Oklahoma.

Note semplicemente come Ozarks, includono due catene montuose, e sono teatro di una leggenda. Secondo la leggenda, che è nota in special modo in Arkansas, vi è una strana e grande creatura urlatrice.

La strana creatura è chiamata con diversi nomi Ozark Howler, Ululatore, Ozark Black HowlerHoo-Hoo, Nightshade Bear e Devil Cat .

Riguardo questa creatura sono molte le testimonianze che danno adito alla leggenda che vuole una creatura simile ad un orso gigante grigio o nero con grandi corna ed occhi rossi. Le prime testimonianze di una creatura come L’Ululatore risalgono al 1800.

Scultura di un Ozark Howler di Michael A Baird, MFA. Fonte immagine cryptidz.fandom

La leggenda del Ozark Howler o l’Ululatore in Usa.

Ozark Howler è descritto come un animale massiccio e il suo verso è un incrocio tra l’ululato di un lupo, il verso di una iena o di un alce.

Nell’autunno del 2014 un automobilista asserì di aver quasi avuto un incidente a Benton, Arkansas, con una strana creatura non identificata di colore grigio molto grande.

Nel 2015 furono inviate delle fotografie dove si asseriva di aver fotografato un Ululatore ad un emittente radio dell’Arkansas. L’Ente per la fauna locale asserì che si trattava di foto false dopo averle analizzate.

Conclusioni:

L’Ululatore potrebbe essere semplicemente ad esempio un animale appartenente alla fauna locale come un leone di montagna, un cinghiale, una iena, un bisonte oppure un gatto di grosse dimensioni.

Nel 2015 un residente di Devil’s Den State Park ha affermato di aver fotografato un Ozark Howler.

Curiosità:

Sono stati prodotti alcuni film con l’Ozark Howler come protagonista e sono stati scritti libri per bambini con questa creatura come tema.

Potrebbe essere una farsa l’esistenza di Ozark Howler?

Si, potrebbe esserlo come no. Si tratta di un criptide forse leggendario o forse reale oppure è realmente un invenzione?

Si tratta di una creatura di cui non vi sono reali prove ma solo numerose testimonianze.

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito sulle Strane creature e criptozoologia.

I piccoli Draghi viventi volanti, i Draco

I piccoli Draghi viventi volanti, i Draco

Le lucertole volanti note come Draco sono dei veri e propri “Draghi” viventi.

Non si tratta del noto drago o Varano di Komodo noto per le sue dimensioni, quasi tre metri ed aggressività. Questa lucertola gigante è paragonata spesso ai draghi delle leggende. I Draco assomigliano a dei veri e propri Draghi in miniatura e sembrano in grado di volare.

Rappresentazione di un drago volante. Foto di Vizetelly da Pixabay

I Draco sono dotati di una sorta di membrana, nota come patagio, che permette loro non proprio di volare ma sono in grado planare tra un albero e l’altro. Ma le dimensioni dei Draco si aggirano sui 25 centimetri e le membrane di cui sono dotati sono sorrette da un estensione delle costole. Anche le zampe e la coda dei Draco sono robuste e muscolose.

Foto di un Draco Fonte Biophilia curiosus, CC BY 3.0 https://creativecommons.org/licenses/by/3.0, via Wikimedia Commons

La membrana che li caratterizza è come quella di cui sono dotati anche i pipistrelli è elastica e vascolarizzata e unisce le falangi delle zampe anteriori e quelle delle zampe posteriori.

Un pipistrello. Foto di Cindy Parks da Pixabay

Si tratta di un rettile con pelle squamata tipico dell’Asia nelle zone delle foreste tropicali delle Filippine e dell’India.

Sono rettili insettivori la cui dieta si basa prevalentemente sulle formiche e in natura sono numerose le specie di questo rettile.

Curiosità:

Di seguito una curiosità legata ai maschi di questa specie animale durante la riproduzione:

I maschi di Draco assumono una posizione eretta mentre eseguono un balletto in cui gira intorno alla femmina per sfoggiare i suoi colori sgargianti. Si tratta di un rituale utile all’accoppiamento.

Conclusioni:

Forse questi rettili sono antenati dei famosi draghi sputafuoco che fanno parte del folklore popolare di tante culture?

Sul canale YouTube di ChupaCabraMania il video su i Draco piccoli Draghi viventi e i giganti draghi di Komodo

Sul canale di Youtube il video sulle strane creature di ChupaCabraMania.com

Approfondimenti:

Di seguito leggi l’articolo del sito:

Esistono ancora draghi e dinosauri?

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Fonte immagine anteprima articolo: Foto di Artie_Navarre da Pixabay

Scopri il libro “Le strane creature e i misteri in Italia e nel mondo” di Erika Di Cuonzo

Le strane creature e i misteri in Italia e nel mondo (I misteri e le strane creature nel mondo e tanto altro) eBook : Di Cuonzo, Erika : Amazon.it: Libri

Di seguito il BookTrailer sul canale YouTube di ChupaCabraMania.com. Il libro è disponibile su Amazon.

Il mostro marino Osborne avvistato in Sicilia

Il mostro marino Osborne avvistato in Sicilia

Sicilia.

Nei mari della Sicilia il 2/06/1877 l’equipaggio ed il personale della nave H.M.S. Yaych Osborne di origine britannica testimoniarono uno strano avvistamento in mare. L’avvistamento è avvenuto nella costa settentrionale della Sicilia.

Dalla nave H.M.S Yatch Osborne quel giorno è stato avvistato un enorme mostro marino. I testimoni videro numerose pinne in serie uscire dall’acqua a circa duecento metri dalla nave. I testimoni affermano che infine è fuoriuscita dall’acqua una gigantesca testa affusolata simile alla testa di un toro e le pinne laterali del pesce. La pelle della creatura sembrava simile a quella delle foche, liscia.

Immagine illustrativa. Fonte immagine Pixabay

L’ufficiale Haynes della nave descrisse la creatura come lunga circa 15 metri e larga circa 6 metri. Secondo l’ufficiale sono misurazioni approssimative solo della parte del corpo della creatura visibile dalla nave.

Immagine illustrativa. Foto di Youssef Jheir da Pixabay

La misurazione logicamente è molto approssimativa. Tuttavia è stato un evento di avvistamento di massa e il fenomeno è stato studiato in seguito con attenzione anche da scienziati e biologi. Anche riviste molto note hanno menzionato il singolare avvistamento.

Conclusioni ed ipotesi.

Una teoria, la più accreditata ad oggi, sul mostro marino di Osborne è quella di una serie di cetacei in fila indiana dove la pinna dorsale e caudale in serie diedero adito a pensare ad una creatura unica molto lunga.

O forse si trattava dell’ultimo o uno degli ultimi esemplari di una creatura marina nota come “scolopendra marina gigante“?

La Sicilia non è nuova in passato alla cattura di pesci definiti strane creature inclusi nei bestiari italiani.

Messina 1901.

Un pesce definito non classificabile dal peso di 4 quintali fu pescato a Messina. Il pesce era dotato di due ali, due corna e ali membranose da pipistrello. Ma forse si trattava di una Manta Gigante.

Di seguito sul canale YouTube di ChupaCabraMania il video di presentazione sulle strane creature in Italia e nel mondo.

Approfondimenti:

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