Libro le strane creature e misteri in Italia e nel mondo

Libro le strane creature e misteri in Italia e nel mondo di Erika Di Cuonzo

Presentazione del libro “ Le strane creature e misteri in Italia e nel mondo“.

Autrice Erika Di Cuonzo.

Di seguito il Booktrailer sul canale Youtube di ChupaCabraMania.com

Acquista il libro sulla piattaforma Amazon in versione ebook, con copertina flessibile oppure rigida.

Vedi l’anteprima gratuita del libro nello Store Amazon!

In ogni parte del mondo il folclore popolare fa parte della cultura. Talvolta il folclore è talmente radicato che possono prendere vita misteriose e spaventose creature nell’immaginario collettivo.

Queste creature possono nascere da queste leggende popolari, ma è realmente sempre così o sono le leggende che narrano di creature insolite appartenenti ad esempio ad un lontano passato o addirittura da altri mondi?

Le strane creature e i misteri nel mondo

Copertina del libro

Il globo è ricco di testimonianze riguardo creature, mostri avvistati e fotografati o filmati che sono oggetto di studio della criptozoologia. Un esempio di creature molto conosciute è il mostro di Loch Ness in Scozia, il Chupacabra la cui leggenda è nata in sud America, il Mothman, lo Snallygaster.

Le strane creature e i misteri in Italia

Le creature sconosciute, non classificate, entrate nel mondo della mitologia e criptozoologia sono molto numerose. In Italia le strane creature sono disseminate lungo lo stivale e sono note come criptidi. Alcuni esempi sono la Marroca, orribile ibrido tra una lumaca e una serpe, il nord Italia è ricco di leggende legate agli orchi e alle orchesse e in Piemonte vi sono gli Ungumani ( creature che sono un incrocio tra un uomo e un cinghiale) che abitano nella boscaglia nei dintorni della rocca di Lerma.

Nel sud Italia vi sono i luponari, lupi mannari che si aggirano per le campagne la notte di Natale. In Campania vi è il mostro di Alvignanello creatura gigantesca avvistata da numerosi testimoni. La creatura di Alvignanello è degno di nota in quanto si tratta di una serie di avvistamenti e testimonianze in tempi estremamente attuali.

Tanti laghi italiani sono abitati da creature misteriose come sirene, ninfe e mostri marini. Infatti sono numerose le leggende legate a queste località.

I misteri

I misteri avvolgono il nostro pianeta dai tempi dei tempi, vi sono misteri noti ai più e altri meno noti ma non meno affascinanti. Alcuni fenomeni non hanno ad oggi trovato una reale spiegazione scientifica e altri invece sono stati tramandati nei secoli.

Alcuni misteri sono legati al mondo affascinante e misterioso del paranormale. Un esempio di mistero sono i crop circle o cerchi nel grano, chi le realizza alieni o persone? Vi sono fenomeni legati alle pietre, come le pietre striscianti, Stonenhenge dove le pietre sono disposte in modo molto strano, vi sono molti luoghi tra cui ville e castelli in piccoli borghi ritenute infestate da spettri o entità malefiche.

Il chupacabra e il libro Le strane creature e i misteri in Italia e nel mondo

Il canale YouTube “La stanza dei misteri” presenta la seconda puntata con una mia intervista a Di Cuonzo Erika. L’intervista è riguardo il chupacabra, creatura sfuggente e misteriosa e il mio libro: Le strane creature e i misteri in Italia e nel mondo.

Il Sapere e le domande che si pone l’uomo

Mitologia, mistero e criptozoologia sono spesso legate tra di loro. L’uomo è una creatura sempre alla ricerca del Sapere e allo stesso tempo è alla ricerca di risposte per ciò che non comprende, risposte che talvolta non esistono.

In questo libro vi accompagno alla scoperta di alcune di queste creature e di alcuni dei misteri più affascinanti in Italia ma anche nel mondo.

Biografia:

Foto di Erika Di Cuonzo

Di Cuonzo Erika è nata a Torino il 31/05/1979 ha sempre lavorato in proprio e ha sempre avuto una profonda passione per l’equitazione e i misteri.

La criptozoologia, il mondo del paranormale, mistero e ufo sono stati sempre un suo interesse coltivato nel tempo libero e ha creato un sito web in cui ha raccolto tutti questi affascinanti temi suddivisi per argomenti. La criptozoloogia l’ha spinta a cercare informazioni sul chupacabra, creatura di origini sud americane, e di inizare a gestire per passione il sito web Chupacabramania.com. Il sito è nato nel 2006 e continua ad essere attivo con circa 500 articoli. Il sito tratta numerosi argomenti suddivi in categorie.

Il suo sogno è sempre stato quello di scrivere libri su questi affascinanti temi raccolti nel suo sito.

Altre opere:

Di Cuonzo Erika ha scritto il primo ebook “Chupacabra creatura mitologica o reale” nel 2015. Il suo sogno è creare altri libri su questi affascinanti temi in futuro. Leggi un estratto nel sito.

Visita la pagina Facebok del libro “Le Strane creature e i misteri in Italia e nel mondo”

Fonte immagine di copertina: Foto di Comfreak da Pixabay

Infine visita il sito: Chupacabramania.com

Di seguito la pagina ufficiale di Erika Di Cuonzo Scrittrice

Erika Di Cuonzo- Scrittrice

La leggenda di Alicanto, uccello luminoso cileno

La leggenda di Alicanto, uccello luminoso cileno

In Cile nel deserto di Atacama secondo la leggenda vivrebbe un uccello che si nutre di oro, diamanti e argento. Alicanto sembra abitare le montagne e le foreste del Cile.

La sua alimentazione rende il suo piumaggio luminoso e ben visibile nel buio della notte, sopratutto le ali illuminano la sua figura in assenza di luce. L’Alicanto spesso si addentra nelle miniere alla ricerca del suo particolare cibo e talvolta i minatori possono incontrarlo. Ma serve molta attenzione nel pedinare un Alicanto perchè nel qual caso la creatura dovesse accorgersi di essere seguita condurrebbe in luoghi pericolosi le persone che tentano di inseguirlo.

Dal momento che la creatura si accorge di non essere solo conduce i suoi inseguitori in un luogo pericoloso e buio. Ma dal momento che Alicanto è in grado di “spegnere” la luminosità emessa dalle sue ali compie questo gesto allontanandosi e abbandonando le persone al proprio destino. Le vittime si trovano in luoghi ostili e senza alcuna luce per poter ritrovare la via di casa, Alicanto li ha condotti alla Morte.

Alicanto illustrazione. Foto di JohnnyMellado, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

La leggenda di Alicanto uccello luminoso cileno

La leggenda narra di un minatore accampato nel deserto a cui durante la notte si spense il fuoco. Nel buio l’uomo vide l’Alicanto, luminoso con le sue ali d’oro, argento e diamanti. Quest’uomo incominciò a seguire la creatura luminosa nella notte addentrandosi in una miniera, o comunque nella tana della creatura. Il posto era ricolmo di pepite d’oro di inestimabile valore.

L’uomo decise di non uccidere Alicanto per impossessarsi dell’oro, diede maggiore valore alla vita della creatura che alla ricchezza materiale ed economica. L’uomo rinunciò ad una ricchezza immensa dimostrando di avere molta moralità e rispetto per la vita.

Curiosità:

Il Cile è una terra ricca di tradizioni, mitologia e leggende legate sopratutto alla figura delle donne e alle creature misteriose.

Approfondimenti:

Infine visita la sezione del sito su le Strane creature nel mondo e in italia

Alicángaro creatura mitologica mutante in Colombia

Alicángaro creatura mitologica mutante in Colombia

Colombia

L’Alicángaro è una creatura mitologica di aspetto orribile, molto astuta e intelligente di origine colombiana attirata dagli oggetti luminosi che tende a rubare. Alicángaro è descritto come un animale ripugnante nato da un incrocio tra un insetto e un uccello oppure tra un canguro e un insetto di notevoli dimensioni.

Questo strano animale è descritto come una creatura notturna che si aggira in gruppi composti da due o tre elementi lungo i fiumi alla ricerca di cibo. Queste creature proteggono ferocemente la loro prole e sono talmente agili che è impossibile riuscire a catturarli.

In Colombia il termine Alicángaro è associato a grossi insetti o grossi uccelli di aspetto ripugnante. Infatti nel linguaggio comune questo termine è utilizzato per indicare questo tipo di animali.

Alicángaro creatura mitologica mutante in Colombia

Un canguro. Foto di pen_ash da Pixabay

I miti e le leggende in Colombia:

El Sombrerón

Una figura mitologica molto nota in Colombia è El Sombrerón che è descritto nella regione di Antioquia. El Sombrerón è il fantasma di un uomo che appare agli abitanti su di un cavallo completamente nero. El Sombrerón indossa un cappello nero ed è accompagnato da due grossi cani sempre di colore nero.

La leggenda di El Mohán

Nel dipartimento del Tolima la leggenda di El Mohán spaventa i pescatori. Questa creatura scaravolta imbarcazioni e ruba attrezzi da pesca con le sue unghie lunghe simili ad artigli. Questa creatura assomiglia ad un uomo enorme con occhi rossi ed è ricoperto di peluria. La sua apparizione è un presagio di catastrofi naturali come terremoti ed alluvioni.

Kangarfly, il canguro mutante in Australia:

Illustrazione di un Kangarfly. Pietrobarretom, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Anche in Australia vi è una strana creatura descritta un canguro mutante nota come Kangarfly. Si tratta di una creatura con corpo di canguro ma con testa e ali di mosca. Questa creatura è in grado di effettuare salti notevoli e grazie alle sue ali può rimanere sospesa in aria qualche secondo per poi atterrare sulla possente coda di canguro. La descrizione della creatura anche in questo caso ricorda molto l’ Alicángaro, si tratta forse della stessa creatura avvistata in diverse zone del mondo?

Di seguito il video sulle Strane creature in Italia e nel mondo sul canale YouTube di ChupaCabraMania.

Conclusioni:

Cos’è l’Alicángaro in Colombia? Non sono reperibili molte informazioni riguardo questa strana creatura mitologica colombiana. Forse è una creatura nata recentemente nell’immaginario collettivo di cui ci sono poche testimonianze. Tuttavia la Colombia è un paese ricco di leggende, superstizioni e mitologia.

Approfondimenti:

infine visita la sezione del sito le Strane creature in Italia e nel mondo

Mari Lwyd la Giumenta Grigia scheletrica in Galles

Mari Lwyd la Giumenta Grigia in Galles

In Galles, Regno Unito, in occasione della festività natalizia è probabile incontrare un teschio di cavallo, reale o riprodotto con palline di Natale o pezzi di vetro nelle orbite aggirarsi sorretto da un palo. La mascella del teschio di cavallo è lasciata in grado di muoversi anche per creare sinistri schiocchi. Il corpo della Giumenta è costituito da un lenzuolo o da un sacco bianco che nasconde l’uomo, talvolta vestito da donna, che sorregge il palo e fiori, campanelli e nastri la ricoprono. Questo cavallo scheletrico quasi demoniaco rappresenta Mari Lwyd la Giumenta Grigia del Natale.

Le zone del Galles dove questa tradizione era più radicata sono Glamorgan e Gwent.

Il significato del nome Mari Lwyd

Il significato del nome Mari Lwyd trova due traduzioni: mari potrebbe derivare dal termine gallese mare, ovvero cavallo oppure da Vergine Maria. A causa della controversa assegnazione di una traduzione unanime non è chiaro se questo rito sia di origini pagane, quindi derivante dai riti legati alla fertitilà, oppure sia di origine religiosa quindi legato alla Vergine Maria. Spesso musica di violini accompagna la presenza di Mari Lwyd nelle sue apparizioni.

Mari Lwyd foto di R. demonio, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Si tratta di un usanza risalente all’800 che fa parte del Wassailing, un’usanza dove bussando alla porta delle abitazioni si ottiene qualcosa. Mari Lwyd infatti si attiene alla tradizione del Wassailing bussando alle porte delle case e intonando poesie e canzoni per ottenere dolciumi da chi vi abita. Però la risposta da dare a Mari Lwyd doveva essere in rima tra insulti e versi poetici, in caso di risposta inesatta la Giumenta Grigia entrava nelle abitazioni chiedendo da bere agli abitanti. La risposta da dare a Mari Lwyd è nota come pwnco.

Il termine Wassailing indica fondamentalmente un saluto “W’s h u’l”. Si tratta di un invito alla giovialità e a “bere qualcosa” tutti insieme e con la risposta  “Drinc h’l“ tradotto in italiano significa “bere ed essere sani“ .

Mari Lwyd appare le notti tra Natale e Capodanno aggirandosi per i villaggi gallesi e donando fertitilità agli alberi di mele. La Giumenta Grigia è aiutata da spiriti incantati e dalla forza delle persone, tra cui i contadini, che la sostengono pregando e cantando. In alcune località del Galles un carro con un albero di mele rappresenta il tesoro di Mari Lwyd, che la probabile divinità equina benedice.

Conclusioni:

Probabilmente questo curioso rituale è un usanza per incentivare la fertilità delle piante da frutta e dei raccolti e la prosperità nelle abitazioni che visita. Non è certo se questa sorta di rituale sia collegato al Samhain, il Capodanno Celtico, ma si tratta di un’ipotesi plausibile.

Il cavallo era nel Medioevo un animale molto prezioso e utile nella vita quotidiana. Quindi la Giumenta Grigia poteva rappresentare anche questo: l’importanza dei cavalli considerati animali sacri e regali. In alcuni villaggi del sud del Galles la tradizione di Mari Lwid è ancora viva ma a partire dagli anni 60 pare stia scomparendo.

La tradizione di Mari Lwyd è stata praticata e tenuta in vita in altre zone del mondo come Stati Uniti d’America.

Ai giorni nostri quando Mari Lwyd viene rappresentata, ad esempio a Carnevale o nella festività di Halloween, è una giumenta moderna adornata con luci a led con occhi decorazioni luminose.

Epona, la Giumenta Divina

Forse non è un caso che Mari Lwyd ricordi Epona la Giumenta Divina, una Dea celtica che proteggeva i cavalli e donava la fertilità, quindi la vita, l’abbondanza e la fortuna. Epona non è un cavallo, come la Giumenta Grigia, ma una donna che cavalca all’amazzone un cavallo ovvero la donna ha entrambe le gambe su un fianco dell’animale.

Di seguito il video sul canale YouTube di ChupacabraMania.com

Di seguito un video sul tradizionale riguardo il rito di Mari Wynd su YouTube.

Curiosità:

Il cavallo scheletrico Mari Lwyd è diventato noto grazie ad un apparizione in un famoso videogioco: Assassin’s Creed: Valhalla.

Di seguito la citazione di Mari Lwyd nel videogioco in un video su YouTube:

Il video sul canale YouTube di ChupaCabraMania: le strane creature italiane

Approfondimenti:

Leggi l’articolo del sito riguardo un altra figura inquietante del Natale, il Krampus, il demone che rapisce i bambini a San Nicola.

Visita la sezione del sito sulle Strane Creature in Italia e nel mondo.

Jólakötturinn il gatto gigante del Natale Islandese

Jólakötturinn il gatto nero gigante del Natale islandese

Nel Natale islandese vi è una figura malefica molto curiosa di un gatto gigante nero con baffi bianchi noto come Jólakötturinn o gatto di Yule. Jólakötturinn ha l’abitudine di aggirarsi famelico per le strade delle città in Islanda la notte di Natale. Questa figura è nota come “il gatto di Natale”. Gli occhi di Jólakötturinn sono luminosi e rossi e la sua grande coda è un utilizzata per fare enormi salti.

Questa creatura demoniaca appare negli scritti del 700, non è una figura creata recentemente. Le leggende su Jólakötturinn sono più di una ma sono accomunate dalla famelicità del demone felino. Nel 1764 fu addirittura vietato l’utilizzo del gatto Jólakötturinn come deterrente nei confronti dei bambini perchè le storie che lo riguardavano erano troppo spaventose. Fu un vano tentativo fallito di disperdere una credenza radicata dai tempi dei tempi nella cultura locale.

Il gatto che ruba la cena della vigilia di Natale.

Secondo una leggenda molto bonaria il gatto Jólakötturinn non si nutre di persone ma vaga alla ricerca di ricche cene della Vigilia di Natale. Tuttavia la cena è rubata da Jólakötturinn solo a chi non ha indossato abiti nuovi il giorno della vigilia di Natale.

La leggenda del gatto che si nutre di esseri umani

A differenza dei gatti normali Jólakötturinn va alla ricerca di esseri umani di cui cibarsi. Le vittime di Jólakötturinn sono le persone che non hanno indossato nulla di nuovo a Natale.

Secondo questa leggenda sembra che il gatto nero di Yule sia una sorta di Uomo Nero, un incentivo a produrre vestiario nuovo anche tra gli operai addetti ai lavori. Secondo questa leggenda, in teoria, gli operai dovrebbero produrre di più e meglio per non essere giustiziati dal gatto Jólakötturinn.

Il gatto dei troll ( o giganti) dell’isola.

Secondo un altra leggenda Jólakötturinn è un gatto gigante perchè è il gatto dei giganteschi troll (o giganti) che vivevano nascosti nei vulcani dell’isola. I troll la vigilia di Natale, secondo la leggenda, lasciano libero il loro gatto inviandolo alla ricerca di “bambini cattivi” con cui cibarsi.

Il video Jólakötturinn il gatto gigante del Natale Islandese sul canale YouTube di ChupaCabraMania:

Di seguito una poesia su YouTube dedicata al “gatto del natale islandese”

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito sulle Strane creature, mitologia e criptozoologia.

Coccodrillo avvistato ad Alvignanello, è il mostro?

Coccodrillo avvistato ad Alvignanello, è il mostro?

Anno 2019,Campania.

Un coccodrillo nel fiume Volturno?

Nell’anno 2019 un pescatore ha fotografato nel fiume Volturno un animale del tutto simile a un coccodrillo.

La foto è stata consegnata a Vincenzo Tufano, testimone del caso, il quale ha commissionato l’analisi ad un esperto del settore che ne ha appurato l’autenticità.

L’avvistamento.

Un pescatore durante una giornata di pesca ha notato una sagoma nell’acqua a circa 50 metri di distanza di dimensioni notevoli nuotare nel fiume. L’uomo vide che ciò che si trovava nel fiume in quel momento non era un coccodrillo comune ma era un rettile di dimensioni spropositate. L’animale era dotato di lunghi aculei che ritraeva a suo piacimento lungo la schiena.

Di seguito le foto effettuate dal pescatore:

Immagine di proprietà di Vincenzo Tufano

Ad oggi non esiste specie conosciuta vivente di coccodrillo dotata di aculei come quelli descritti dal pescatore.

La foto scattata all’animale risulta leggermente sfocata a causa della condensa sull’obiettivo dovuta alla pioggia che cadeva quel giorno in quei luoghi.

Dopo pochi metri davanti al testimone l’animale è uscito dall’acqua non deambulando su quattro zampe ma su due zampe, in posizione eretta. Il simil coccodrillo si è addrentato in una radura boschiva nei pressi del fiume tra gli alberi ed era molto alto. L’altezza stimata dal testimone è di 4 o 5 metri. 

Le analisi della foto:

La foto è stata analizzata in negativo da un esperto del settore che preferisce mantenere l’anonimato. Si tratta di una tecnica utile per appurare l’autenticità dell’immagine.

In questo caso la foto è originale in quanto si possono notare molto bene i dettagli dell’immagine. Ad esempio le onde del fiume e l’animale immortalato si vedono chiaramente. In conclusione la foto è originale.

Foto in negativo del coccodrillo avvistato ad Alvignanello

Il materiale testo e foto sono di proprità di Vincenzo Tufano.

Approfondimenti:

Leggi l’articolo sul caso della creatura di Alvignanello. Infine approfondisci con le testimonianze di Vincenzo Tufano, gli studi su foto, impronte e calchi giganteschi visionando gli articoli correlati.

Di seguito il video sulla creatura di Alvignanello con la testimonianza di Vincenzo Tufano.

Ascolta il verso della creatura sul canale YouTube di ChupaCabraMania nel video dedicato al caso di Alvignanello.

Approfondimenti:

Visita nel sito la sezione sulle Strane Creature e criptozoologia in Italia e nel mondo

Scopri il libro “Le strane creature e i misteri in Italia e nel mondo” di Erika Di Cuonzo

Di seguito il BookTrailer sul canale YouTube di ChupaCabraMania.com. Il libro è disponibile su Amazon.

Le strane creature e i misteri in Italia e nel mondo (I misteri e le strane creature nel mondo e tanto altro) eBook : Di Cuonzo, Erika : Amazon.it: Libri

Krampus demone che rapisce bambini a San Nicola

Krampus demone crudele che rapisce i bambini a San Nicola

Travestimento da Krampus. Foto di Jody Marx da Pixabay

I Krampus o Kramperl ( il cui significato deriva dal termine krampn in bavarese che significa morto oppure da kramp termine di origine tedesco che significa artiglio. Sono creature demoniache, dei Diavoli spaventosi dotati di corna, molto simili a dei caproni, sono creature mostruose, mezzi animali e mezzi uomini. I Krampus si aggirano per le strade delle città nella notte di San Nicola, il 5 Dicembre alla ricerca di bambini “cattivi” da rapire e portare per sempre nella loro tana. Sono creature sporche e con un campanaccio al collo che con il suo suono segnala l’avvicinarsi di un Krampus che con una lunga frusta oppure un ramo di betulla colpiscono le persone che incontrano lungo la loro strada. Anche il rumore delle loro possenti zampe con zoccoli segnala il loro arrivo.

I Krampus sono creature ben radicate nella cultura in molte comunità di religione cristiana ma è un usanza pagana. In italia il Krampus è una figura che viene rappresentata in Trentino Alto Adige, Veneto, Svizzera e Friuli Venzia Giulia. Questa tradizionale creatura demoniaca è presente ad esempio in Germania, Slovenia, Croazia, Repubblica Ceca, Austria e altre zone geografiche.

Krampus demone che rapisce bambini a San Nicola

Krampus. Foto di Gerold Pattis da Pixabay

La leggenda dei Krampus in Sud Tirol.

Nel passato i giovani del Sud Tirol si travestivano con corna, pelli e piume di animali spaventando gli abitanti dei villaggi vicini per rubare loro il cibo nei periodi di carestia. In una di queste occasioni dei giovani notarono che uno di loro non aveva le gambe ma delle zampe con zoccoli, non era un uomo ma un demone. In questa occasione fu interpellato il vescovo di San Nicola ( St. Nikolaus) il quale sconfisse il Krampus rendendolo suo schiavo. I giovani divennero i suoi seguaci seguendolo ovunque.

La leggenda nella bassa Baviera

Secondo una leggenda i Krampus nella bassa Baviera erano persone travestite da mostri per tenere lontano dalle proprie provviste orsi e lupi affamati.

La leggenda dei Krampus in Austria

In Austria il Krampus di aspetto orribile e trasandato con maschera dotata di corna sono gli aiutanti di Babbo Natale. Il compito dei Krampus è quello di sequestrare i bambini per rinchiuderli in un sacco e mangiarli la sera stessa mentre Babbo Natale premia con i doni i bambini bravi e buoni.

Trasformarsi in Krampus

Un essere umano di sesso maschile può trasformarsi in Krampus solo se soddisfa determinati requisiti. Ovvero l’uomo deve essere libero da impegni matrimoniali e deve essere residente nel paese in cui vuole far parte dei Krampus locali.

Curiosità:

I Krampus sono maggiormente figure maschili anche se il Krampus femminile è nota come  Krampa. Generalmente questa figura mitologica spaventosa è festeggiata in molte zone l’8 dicembre.

Il video dei Krampus sul canale YouTube di ChupaCabraMani.com

Le feste in onore dei Krampus.

Krampus costume di Carnevale Foto di 192635 da Pixabay

Per l’occasione il Krampus dona ai bambini dolciumi e sono organizzati spettacoli e sfilate con queste figure come protagoniste. In alcuni paesi bussano alle porte per donare i dolci ai bambini e frustano sulle gambe le ragazze che incontrano sul loro cammino come segno di fertilità. I campanacci indossati dai Krampus durante le manifestazioni può pesare fino a 45 kg e le pellicce e le corna utilizzate per i costumi sono vere ed emanano un odore sgradevole durante l’utilizzo.

Il Krampus è una sorta di Uomo Nero di queste tradizioni. In Friuli Venezia Giulia la frase spesso detta ai bambini disubbidienti è “Se no tu sarâs bon, ti cjape il Krampus.” ovvero “Se non sarai buono ti prenderà il Krampus. “

Il Krampus figura in numerosi film con a tema il Natale, serie tv, cartoni animati e videogiochi.

Leggi l’articolo del sito sul Natale in Irpinia:

Buon Natale dai lupi mannari delI’Irpinia.

Di seguito il video su YouTube di una manifestazione che si svolge a Dobbiaco in Trentino Alto Adige dal 1996:

Nella manifestazione del video del 2016 centinaia di Krampus, ben 600, si radunano e al tramonto vanno in paese con i loro rumorosi campanacci alla ricerca di persone e bambini da rapire. San Nicolò in centro città fermerà l’avanzare dei Krampus facendo dei regali ai bambini.

Un altra figura inquietante che si aggira in Italia in Irpinia sono i lupi mannnari.

Il video Buon Natale dai lupi mannari dell’Irpinia sul canale YouTube di ChupaCabraMania.com

Approfondimenti:

Visita il sito sulle Strane creature nel mondo e in Italia

La leggenda della Matta Selvatica della Val Masino

La leggenda della Matta selvatica della Val Masino, Valtellina

La Matta selvatica della Val Masino nella Valtellina è una figura spaventosa utilizzata per spaventare i bambini proprio come la figura leggendaria dell’Uomo Nero. Anche l’Uomo Nero o Babau è una figura demoniaca che si mostra con vari aspetti che terrorizza con le storie che lo riguardano i bambini che si allontanano dai genitori,

Questa donna nota come Matta Selvatica o in dialetto locale “màta selvàdega” o “màta salvàdega” secondo la leggenda popolare viveva da sola in un enorme masso sito nel fiume Masino e il suo aspetto era spaventoso. La Matta Selvatica era sporca e con un aspetto orribile ed era un vero e proprio deterrente per i bambini ad uscire di notte dalle loro abitazioni.

Ai bambini gli anziani raccomandavano di non uscire al tramonto perchè la Matta Selvatica poteva rapirli e ucciderli per poi bollirli in un calderone. Era risaputo tra gli anziani che la “màta selvàdega” quando usciva dopo il tramonto cercava quanti più bambini da rapire per avere il calderone bello pieno.

Donna Immagine di pendleburyannette da Pixabay

Secondo la leggenda un ragazzo diventato ormai adulto terrorizzato nell’infanzia dalla Matta Selvatica decise di fare giustizia da solo. L’uomo raggiunto il masso dove viveva la donna la attirò con del vino fuori dalla sua strana abitazione. La Matta Selvatica cadde nel tranello e bevve il vino e l’uomo colse l’occasione per spingerla nel fiume uccidendola. Forse la Matta Selvaggia era un strega?

Curiosità:

La Val Masino è una zona d’Italia sito nella Valtellina in provincia di Sondrio in Lombardia. E’ una zona geografica ricca di folclore popolare con leggende e figure strane che si aggirerebbero in questi suggestivi luoghi.

Una leggenda suggestiva è quella della mamma povera di Sant’Antonio e i sassi trasformati in castagne.

Leggi l’articolo sulle numerose leggende sulle castagne in Italia. Le castagne sono un ricco frutto autunnale molto nutriente, di seguito l’articolo:

Le leggende delle castagne, frutto autunnale.

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito sulle Curiosità in Italia e nel mondo

I grandi felini avvistati in Italia, sono gatti alieni?

I grandi felini avvistati in Italia, sono in realtà gatti alieni?

Avvistamenti grandi felini in Italia.

L’Italia non è nuova agli avvistamenti di grossi animali di colore scuro o nero nelle campagne. Si tratta di ABC o di grossi felini come pantere nere libere scappate da circo o sfuggite da abitazioni in cui erano detenute illegalmente?

Talvolta le persone non possono più prendersene cura o semplicemente si rendono conto della loro pericolosità per l’uomo e le liberano. Nonostante la cattività e il rapporto quotidiano con l’uomo in questi grandi felini rimane l’istinto selvatico.

A partire dagli anni novanta l’Italia è stata teatro di una lunga scia di avvistamenti di pantere, ma non solo anche di leoni e leonesse. Alcuni di questi casi non hanno avuto alcun riscontro da parte dei ricercatori in quanto spesso non erano presenti impronte del presunto felino, ma in altre situazioni si è trattato realmente di un grande felino libero. Questi strani avvistamenti continuano anche ai giorni nostri e molti restano misteri irrisolti.

Il caimano in Sardegna nel 2019 nel nuorese.

Un caimano. Foto di InspiredImages da Pixabay

Sardegna.

Non si tratta sempre e solo di pantere nere.

Un caimano lungo poco più di un metro di nome Jack nel 2019 è fuggito da un circo e scambiato per un coccodrillo. Fu catturato il 1 settembre 2019 a Cala Liberotto. Agli occhi di una persona che non conosce questi animali è molto facile scambiare coccodrilli e caimani.

I grandi felini avvistati in Italia, sono gatti alieni?

Le pantere nere, i casi più noti.

Pantera nera. Foto di Ian Lindsay da Pixabay
Sicilia

Palermo.

Il 27 febbraio 2011 una pantera nera fuggì da una villa di una persona mafiosa a Palermo. Non è il primo animale detenuto illegalmente che fugge da abitazioni private seminando il panico, poi catturato. Una videocamera riprese la pantera.

Marche

Nelle colline di Ripatransone, Ascoli Piceno, nelle Marche a partire dal 9/07/2020 è stato segnalato un grosso felino descritto come una pantera. La guardia forestale per cercare di individuare l’animale, mai catturato, installò delle foto-trappole in punti strategici anche nei pressi di un punto con resti di piume di volatile dove sembrava che un grosso animale avesse consumato un pasto.

La guardia forestale giunse alla conclusione, anche in base alle impronte rinvenute, che poteva trattarsi di un grosso canide ad esempio un cane Corso.

Le testimonianze riportarono casi di animali domestici divorati e dilaniati da grossi denti e di aver visto fuori dalla sua abitazione un animale alto fino a 90 centimetri con una grossa coda. Un mistero tutt’ora irrisolto.

Campania

In zone come Benevento, Avellino e Torrecuso è stato avvistato un grosso animale. Una pantera? L’esame del Dna dei campioni biologici dell’animale ha escluso una pantera nera nel territorio. Era un grosso cane in queste zone?

Puglia

Bari.

22 febbraio 2021.

Una pantera fotografata in provincia di Bari, mai catturata. Le tracce della pantera sono state rinvenute nelle campagne di Castellana Grotte.

Lecce.

In Puglia nel 2021 nelle campagne di Lecce è stata a lungo segnalata la presenza di una ipotetica pantera nera, in realtà un Serval. Una femmina di Serval con i cuccioli è stata trovata il 24 aprile 2021. Il Serval di colore nero, piuttosto raro e più grande di un gatto comune con grandi orecchie.

Potrebbe trattarsi dell’animale avvistato in provincia di Bari qualche mese prima?

Toscana.

Leonessa. Foto di David Mark da Pixabay

La leonessa di Siena.

Siena.

Nel tratto stradale che collega la città di Siena nel Comune di Monteroni d’Arbia a Radi un autista di bus fece scattare l’allarme nella zona affermando di aver visto una leonessa a circa cento metri dallo scuolabus. Della leonessa non sono state trovate tracce, per questo motivo le ricerche, imponenti, furono interrotte.

In quel periodo un circo si trovava in quella zona ma non dissero di aver smarrito alcun animale da loro detenuto e il circo in questione deteneva solo tigri non leoni.

Il caso Felicity

Inghilterra.

Un puma, chiamato Felicity, è stato catturato nel 1980 in Inghilterra. Probabilmente si trattava di un felino domestico, era molto docile. L’animale era di sesso femminile. Il caso ebbe una notevole risonanza mediatica.

Conclusioni:

I grandi felini avvistati in Italia, sono gatti alieni?

Si tratta sempre di pantere nere, leoni, orsi o animali esotici sfuggiti dai circo o dalla detenzione illegale o potrebbe trattarsi di ABC che non lasciano tracce ma sono simili ai grossi felini che noi conosciamo? Oppure si tratta di leggende metropolitane? Molti casi di avvistamenti restano misteri con tante testimonianze.

Di seguito l’audio articolo su il mistero dei grandi gatti alieni o ABC nel canale YouTub di ChupaCabraMania.com. Iscrivetevi!

Approfondimenti:

Di seguito leggi nel sito l’articolo sugli ABC o Alien Big Cat ( Grandi Gatti Alieni)

Infine visita la sezione sulle Strane creature in Italia e nel mondo

Il Demone di Dover una creatura degli alieni?

Il Demone di Dover una creatura degli alieni

Il Demone di Dover è stato avvistato la prima volta nella città di Dover nello stato del Massachusets negli Stati Uniti d’America. Dover si trova nella contea di Norfolk ed è una cittadina con circa 6000 abitanti. Questa creatura è stata avvistata molte volte.

Il 21 e il 22 aprile del 1977 il Demone è apparso per la prima volta nella città di Dover. In seguito tra il mese di aprile e settembre del 1977 nei pressi di torrenti e fiumi fu avvistato il mostro di Dover ufficialmente altre 54 volte.

Nessuno dei testimoni che ha avuto la possibilità di incontrarla in quel periodo ha cercato guadagno facile dall’insolito evento.

La mancata speculazione sugli avvistamenti della creatura e le descrizioni pressoché identiche della creatura in questione hanno dato vita a un mito. Mito che secondo i criptozoologi non lo è affatto, per gli ufologi si trattava di una creatura reale, forse di natura aliena. Per questo motivo il Demone di Dover è diventato sempre di più un caso ufologico meritevole di studi e ricerche.

La descrizione del Demone di Dover:

Il Demone di Dover è descritto come una creatura bipede, più minuta rispetto ad un uomo adulto alta circa 1.20 metri, sarebbe innocua per le persone in quanto timida e schiva. L’ habitat ideale per il Demone sono i luoghi dove è presente acqua come fiumi e fossati. I testimoni hanno tutti effettuato una descrizione molto similare di questa strana creatura avvistata nei pressi di luoghi con la presenza di acqua.

Il Demone è stato descritto con il viso allungato senza orecchie e naso con occhi luminosi o verdi o arancioni. La sua pelle liscia sarebbe di colore marrone scuro come quella di un pesce, forse squamosa. Le braccia del Demone sarebbero lunghe e sottili come le gambe e sono adatte ad arrampicarsi. Nella descrizione questo demone ricorda gli alieni grigi.

Alieno grigio. Fonte foto publicdomainvectors

Gli avvistamenti della creatura:

Il primo avvistamento è avvenuto nella serata del 21 aprile 1977 intorno alle ore 23. Lungo una strada nota come Farm Street tre amici in auto scorgono a bordo strada una strana creatura con grandi occhi luminosi e arancioni camminare senza paura. Dopo aver percorso pochi metri decidono di tornare sul luogo dell’avvistamento ma della creatura non vi è più alcuna traccia. Uno dei testimoni, un ragazzo diciassettete di nome Bill, rientrato nella sua abitazione raccontò molto scosso al padre ciò che aveva visto. Il padre preoccupato per il figlio e pensando che forse poteva trattarsi di un bambino scappato di casa portò Bill alla stazione di Polizia locale.

Lo sceriffo scettico.

Ufficio sceriffo rappresentazione. Foto di Brigitte makes custom works from your photos, thanks a lot da Pixabay

Lo sceriffo però non diede adito alla storia del ragazzo, anzi pensò che si fosse ubriacato insieme ai suoi due amici e li convocò tutti insieme in centrale. Fece a tutti loro test antidroga e test per il livello alcolico, ma i ragazzi non avevano assunto nulla di tutto questo. Infine i ragazzi temendo di attirare le ire dello sceriffo, che li sbeffeggiò a lungo, quella sera ritirarono le dichiarazioni affermando di non aver visto nulla di strano. Ma ormai lo strano avvistamento ormai era già diventato quasi di dominio pubblico.

Bill con lo sceriffo creò uno schizzo della creatura appena avvistata che combacerà perfettamente con ciò che vide un altro ragazzo di quindici anni a mezzanotte della stessa sera. Questa coincidenza lasciò lo sceriffo locale ancora più dubbioso sull’accaduto.

Gli altri avvistamenti.

Un altro ragazzo nel rientrare nella sua abitazione sempre quella sera a mezzanotte incontra lungo il suo percorso questa strana creatura che semplicemente lo fissa per poi dileguarsi nel nulla.

La sera dopo il 22 aprile del 1977 un ragazzo di quindici anni, John, affermò di aver avvistato una piccola creatura simile ad un bradipo vagare a bordo strada e lo raccontò a genitori e conoscenti. John descrisse la creatura senza bocca e senza naso ma con due grandi occhi fosforescenti.

Anche Will e Abby videro una creatura come quella descritta da John con la testa più grande rispetto al corpo seduta sul ciglio della strana.

Infine una ragazza, sempre della cittadina di Dover, scorse l’essere sempre a bordo strada. La ragazza nella sua testimonianza raccontò di essersi sentita quasi ipnotizzata dagli occhi verdi della creatura ma non fu aggredita in alcun modo.

Gli ultimi avvistamenti del demone di Dover sono avvenuti negli anni novanta.

La leggenda degli indiani Cree e dei Mohicani

Illustrazione di un alieno. Foto di Pawel86 da Pixabay

Gli indiani Cree e i Mohicani che abitavano in passato le terre del Massachussets parlano nelle loro leggende dei “mannegishi”.

I mannegishi dagli indiani sono descritti come piccole creature umanoidi che vivono nelle zone con acqua come stagni, laghi, fiumi e la loro descrizione combacia con quella data al Demone di Dover da parte dei testimoni. Queste creature acquatiche sarebbero dotate, secondo la leggenda, di mani a sei dita con gambe e braccia molto sottili. Una testa grande con grandi occhi luminosi è un altra loro caratteristica. I mannegishi costruirebbero tane nei pressi dei corsi d’acqua e sarebbero molto bravi a dipingere nelle caverne.

Come i folletti sarebbero anche degli “scherzoni” e farebbero dispetti a pescatori, cacciatori e avventori che si avvicinano alle loro tane.

Conclusioni:

La descrizione della creatura ricorda molto da vicino quella degli alieni noti come grigi. Ma per gli ufologi è una creatura troppo timida e non aggressiva quindi potrebbe essere ad esempio una creatura creata dai grigi stessi, come ad esempio un possibile “animale da compagnia”. Una teoria tra le più accreditate è che il Demone di dover fosse una scimmia deforme con problemi al pelo ad esempio scabbia o mange, sfuggita magari da una detenzione in cattività.

Forse si tratta di un Mannegishi? Oppure si tratta di una forma di un’allucinazione collettiva?

Questa teoria è associata anche al mitologico chupacabra, entrambi potrebbero essere animali da compagnia degli alieni?

Di seguito il video sul canale YouTube di ChupaCabraMania sulle strane creature in Italia:

Approfondimenti:

Visita nel sito la sezione sulle Strane Creatura in Italia e nel mondo.